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Miti e realtà sul maschio infertile

Miti e realtà sul maschio infertile. Giovanni Beretta. Unità di Andrologia Centro Medico Cerva - Milano Centro Italiano Fertilità e Sessualità- Firenze. www.andrologiamedica.com. Il fattore maschile è causa di infertilità unica o associata in almeno il 50% dei casi considerati.

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Miti e realtà sul maschio infertile

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Presentation Transcript


  1. Miti e realtà sul maschio infertile Giovanni Beretta Unità di Andrologia Centro Medico Cerva - Milano Centro Italiano Fertilità e Sessualità- Firenze. www.andrologiamedica.com

  2. Il fattore maschile è causa di infertilità unica o associata in almeno il 50% dei casi considerati.

  3. La sterilità maschile è un’entità eterogenea. Solo una minoranza di pazienti presenta una patologia definita, il 70% non ha una causa identificabile di sterilità

  4. Fattori che possono alterare la produzione di spematozoi: farmaci

  5. Fattori che possono alterare la spermatogenesi e la spermiogenesi: fattori occupazionali

  6. Fattori che possono alterare la spermatogenesi e la spermiogenesi: l’ipertermia Un aumento della temperatura scrotale determina una diminuzione nel numero di spermatozoi. Varie patologie (varicocele, criptorchidismo) e fattori esogeni (sedia a rotelle, pannoloni, esposizioni professionali al calore) alterano la termoregolazione testicolare e la fertilità nell’uomo. (Mieusset R, Fertil Steril,1987)

  7. Il varicocele, distensione del plesso pampiniforme, è responsabile delle dispermie in una percentuale che varia, a seconda degli autori, dal 15 al 40%. Il varicocele è peraltro di riscontro comune anche nei soggetti fertili.

  8. In uno studio dell’OMS la diagnosi di varicocele clinico emerge nell’11,7% dei maschi normospermici e nel 25,4% di maschi dispermici (World Health Organization Fertil Steril 57:1289,1992)

  9. Il trattamento chirurgico del varicocele clinicamente evidente determina un aumento del tasso di gravidanze rispetto a coppie in cui il maschio non viene trattato (Steckel J, Dicker AP, Goldstein M, J Urol, 1993)

  10. Fattori che possono alterare la spermatogenesi e la spermiogenesi:l’obesità Benchè non vi sia un legame diretto tra obesità e fertilità, diversi studi mostrano una modificazione della sfera ormonale legato all’aumento della massa corporea. In particolare il testosterone totale, quello libero e le globuline che legano gli ormoni sembrano diminuire se la massa corporea aumenta. (Zumoff B et al, J Clinical Endocr Metab,1990)

  11. Fattori che possono alterare la spermatogenesi e la spermiogenesi: il fumo Una meta analisi su 20 differenti studi ha evidenziato che la concentrazione di spermatozooi nei fumatori è in media più bassa rispetto ai non fumatori del 13 - 17% anche se questo fattore non è direttamente correlato con una diminuzione della fertilità ( Vine MF et al, Fertil Steril, 1994)

  12. Criptorchidismo(testicoli ritenuti) • Una storia clinica di criptorchidismo può essere molto importante nel determinare l’infertilità. È importante stabilire: • Se è mono o bilaterale • Livello della ritenzione • Età della correzione

  13. Parotite • In età prepuberale non è pericolosa per la fertilità • Se si manifesta dopo i 12 anni colpisce un solo testicolo nel 30% dei casi entrambi nel 10%. Quando colpisce I testicoli può danneggiare gravemente il tessuto che produce gli spematozoi ( Verner CA, Ann Inter Med, 1950)

  14. Alterazioni endocrine • La prevalenza delle endocrinopatie reversibili negli uomini infertili che giungono a consulenza specialistica è del 3% e sono molto rare in uomini in cui la concentrazione di spermatozoi è superiore ai 10 milioni /ml. (Sigman M, Jarow JP, Urology, 1997)

  15. Malattie genetiche • Dati clinici hanno dimostrato come una buona parte dell’infertilità maschile abbia delle basi genetiche e recenti studi hanno identificato diversi geni che sono coinvolti nel determinare infertilità maschile. Il processo della spermatogenesi è dipendente dal programma genetico delle singole cellule coinvolte.

  16. Alterazioni cromosomiche ( cromosomi sessuali, autosomi ed eteromorfismi cromosomici) • Alterazioni geniche (legate alla X, legate alla Y, autosomiche) • Alterazioni cromosomiche confinate agli spermatozoi

  17. L’esame del liquido seminale è il primo, e spesso l’unico esame richiesto al partner maschile di una coppia infertile. • Ma cosa ci dice, in realtà, uno spermiogramma ?

  18. Composizione dell’eiaculato • 5% di secrezioni testicolari • 46 - 80% di secrezione vescicolare • 13 - 30% di secrezioni prostatiche • 2 - 5% di secrezioni delle ghiandole bulbo - uretrali

  19. Modalità di raccolta del liquido seminale(sec. linee guida Royal College Urol.,1998) • Astinenza sessuale di due - tre giorni • Raccolta tramite masturbazione • Evitare l’utilizzo di condom o gel lubrificanti • Utilizzo di un contenitore di raccolta di plastica sterile con ampia apertura • Il contenitore deve essere chiaramente identificato con i dati del paziente. Deve essere inoltre annotata l’ora della eiaculazione e il periodo di astinenza • Se la raccolta viene eseguita fuori dal laboratorio consegna in non oltre 40 minuti • Conservazione del campione a temperatura >15° <38° C

  20. Buone regole… • È buona regola richiedere due analisi del liquido seminale a distanza di 30 giorni prima di porre una diagnosi di dispermia. • Il laboratorio che esegue l’esame deve attenersi ai criteri dell’ W H O (Organizzazione mondiale della sanità)

  21. L’iniezione dello spermatozoo direttamente nell’ovocita ha permesso di risolvere molti casi di infertilità maschile ritenuti “senza speranza”

  22. Il rischio è quello di ridurre la complessità delle problematiche del maschio infertile al risultato di un esame seminale. Invece è importante che il maschio venga indagato per chiarire e cercare di trattare un eventuale problema

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