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La Romania

La Romania. . Bandiera. I colori della bandiera simboleggiano le tre regioni della Romania: VALACCHIA, TRANSILVANIA E MOLDAVIA. Inno.

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La Romania

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Presentation Transcript


  1. La Romania .

  2. Bandiera I colori della bandiera simboleggiano le tre regioni della Romania: VALACCHIA, TRANSILVANIA E MOLDAVIA

  3. Inno • Deșteaptă-te, române, dinsomnulcel de moarte,În care te-adâncirăbarbarii de tirani!Acum ori niciodatăcroiește-ți altă soartă,La care să se-nchine și cruziităidușmani! • Acum ori niciodată să dăm dovezi în lumeCă-n aste mâni mai curge un sânge de roman,Și că-n a noastrepiepturipăstrăm cu fală-un numeTriumfător în lupte, un nume de Traian! • Priviți, mărețe umbre, Mihai, Ștefan, Corvine,Românanațiune, ai voștristrănepoți,Cu brațele armate, cu foculvostru-nvine,"Viață-nlibertate ori moarte!" strigătoți. • Pre voi vă nimiciră a pizmeirăutateȘi oarbaneunire la Milcov și Carpați!Dar noi, pătrunși la suflet de sfântalibertate,Jurămcăvom da mâna, să fimpurureafrați! • Risvegliati, romeno, dal sonno della morte,Al quale ti hanno sprofondato i barbari tiranni!Ora o mai più ritaglia il tuo destinoal quale dovranno inchinarsi anche i tuoi crudeli nemici! • Ora o mai più diamo prova al mondoChe in queste mani ancora scorre il sangue dei Romani,E che nei nostri petti conserviamo con orgoglio un nomeTrionfatore in battaglia, il nome di Traiano! • Guardate, grandiose ombre, Mihai, Ştefan, Corvine.La Nazione romena, i vostri discendentiCon le braccia armate, col vostro fuoco nelle vene"Vita in libertà, oppure morte", gridano tutti. • Preti con la croce davanti! poiché l'Esercito è cristianoIl motto è libertà e santo il suo scopoMeglio morire in lotta, con gloria pienaChe restare schiavi nella nostra antica terra.

  4. Monastero di Neamt Monastero della Chiesa ortodossa rumena, costruito nel XIV secolo; è uno dei più antichi ed importanti della regione Modavia.

  5. Dracula Dracula è un romanzo gotico scritto del 1897 dall’irlandese Bram Stoker. Il conte Dracula è una figura inventata che si ispira al Principe Vlad III (detto l’Impalatore) di Valacchia, terra immediatamente a sud della Transilvania, vissuto nella metà del 1400. Il termine Dracula deriva dal fatto che il padre (Dracul) apparteneva all’ordine militare del Dragone, ma ha anche il significato di “figlio del demonio” (drac=demonio).

  6. Transilvania (terra oltre al foresta) Perché Stoker ambienta qui il suo romanzo? • Perché proprio qui erano molto diffuse le leggende sui vampiri, figure mitologiche (o forse solo folkloristiche) che hanno popolato per secoli l’immaginario delle genti dell’Europa dell’est. • Il vampiro è un “non morto”, un morto che ritorna e ha bisogno del sangue degli umani per mantenersi nella sua condizione.

  7. Castello di Bran

  8. E’il vero castello di Dracula? • NO, è stato solo temporaneamente utilizzato da Vlad III per le sue scorribande militari contro i Turchi, ma è sicuramente quello che ha ispirato lo scrittore Stoker nella stesura del romanzo. • Il “vero” castello di Dracula si trova più a sud, in Valacchia, sul fiume Arges, ma è in rovina.

  9. Le origini latine • La Dacia fu conquistata nel II sec. d.C. dall’Imperatore romano Traiano che vi portò la lingua latina. Ecco perché è l’unico paese dell’Europa orientale a parlare una lingua romanza e non slava (vedi colonna traiana a Roma). • Già dal III secolo il territorio fu interessato da numerose invasioni (Goti, Avari, Magiari, Turchi). • Il 60% circa delle parole rumene deriva dal latino.

  10. Gli investimenti stranieri in Romania • Gli investimenti italiani hanno fornito un grosso contributo alla crescita del Paese, soprattutto attraverso le PMI e, negli ultimi anni, grandi gruppi industriali. • La presenza italiana è concentrata soprattutto nelle zone di Timisoara (2.700 aziende registrate, 10.000 italiani residenti, 1/3 veneti) e di Bucarest. • La presenza italiana a Timisoara come in Romania in genere, è caratterizzata da contratti di lavoro tipici del settore tessile, calzature, abbigliamento. La materia prima viene di solito importata dall'Italia e lavorata in Romania. Poi, i prodotti vengono esportati.Per mantenere il marchio "Made in Italy" spesso molti imprenditori fanno eseguire la maggior parte della produzione in Romania per poi completarla in Italia. Per esempio, nel caso di una camicia, questa viene prodotta in Romania ma i bottoni si mettono in Italia.

  11. Perché in Romania? • MANODOPERA A BASSO COSTO: E' molto più conveniente per un imprenditore italiano pagare un operaio con circa 100 euro al mese in Romania invece di spendere dieci volte di più per uno stipendio in Italia. E’ riconosciuto da molti che i padroni italiani limitano il più possibile le spese per il personale • RELATIVA VICINANZA: due ore di volo dall’Italia.Timisoara, come altre città (Bucarest, Iasi, Bacau, Sibiu, Brasov, Craiova, ecc..) dispongono di aeroporti internazionali da dove partono e arrivano più volte alla settimana aerei per Italia.Per questo pendolarismo del tutto particolare sono stati creati voli appositi che collegano Timisoara o altre località della Romania a diverse città italiane, in particolare nel Nordest. (Volo giornaliero Verona-Bucarest e Verona-Chisinau, Moldavia. Fino a poco tempo fa Verona-Timisoara). • CARATTERE LATINO DEL POPOLO E LINGUA AFFINE

  12. Ceausescu • Un capitolo triste della storia della Romania è rappresentato dalla dittatura di Ceausescu (1967-1989). • Il suo lungo governo è fondato sul culto della personalità (megalomania)e autoritarismo • Poiché si dimostrava anticonformista e anti-sovietico, godette per un certo periodo della simpatia delle potenze occidentali.

  13. Debito pubblico e miseria • Negli anni ‘80 accettò un grosso prestito dalle potenze occidentali ma per ripagarlo mise in ginocchio il Paese: ordinò l'esportazione della maggior parte della produzione agricola e industriale . • La penuria nazionale risultante trasformò la vita quotidiana dei cittadini rumeni in una lotta per la sopravvivenza: razionamento del cibo, la mancanza di riscaldamento, penuria di benzina e interruzioni di corrente. Si registrò un netto calo nella qualità della vita (specialmente riguardo alla disponibilità di cibo e di beni nei negozi) tra il 1980 e il 1989. La spiegazione ufficiale era che il paese stava pagando i suoi debiti e le persone accettavano le conseguenti sofferenze, credendo che sarebbero durate per poco e che alla fine la situazione sarebbe migliorata. In realtà Ceausescu sperperava. • Il debito fu pagato interamente nell'estate del 1989, poco prima che Ceauşescu venisse spodestato, le esportazioni forzate e la penuria di generi di prima necessità durarono tuttavia fino alla fine dell'anno.

  14. Politica demografica • Dal 1966 Ceausescu proibì l’aborto ed incentivò fortemente le nascite. (Madri-eroine con più di 10 figli ricevettero la medaglia d’oro) • Il governo si diede l'obiettivo di diminuire la percentuale dei divorzi rendendolo difficile da ottenere (il matrimonio poteva essere annullato solo in casi eccezionali) • Fine anni ’70 la popolazione iniziò a crescere accompagnata da un incremento della povertà e del numero di persone senza fissa dimora (bambini di strada) nelle aree urbane. Dall'altro lato un nuovo problema fu creato dalla crescita incontrollata del fenomeno dell'abbandono dei bambini, che portò alla conseguente crescita della popolazione degli orfanotrofi.

  15. 1989 • Parallelamente alla crescita della povertà, aumentava la morsa della polizia segreta (Securitate), che rendeva la Romania un vero e proprio Stato di polizia. • Nonostante la caduta del muro di Berlino e il cambiamento in atto in altri Paesi dell’Est nel novembre 1989, Ceauşescu ignorava i segnali che minacciavano la sua posizione di capo di uno Stato comunista. • Rivolta di Timisoara sedata nel sangue. • Arresto e sommaria condanna a morte dei coniugi il 22 dicembre 1989.

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