1 / 36

DALL’AVVIO DEL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE ALLA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Primo Istituto Comprensivo E. De Amicis Massafra (TA) a.s. 2013/14 Dirigente Scolastico prof.ssa M. Battafarano. DALL’AVVIO DEL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE ALLA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO.

bruce-sosa
Download Presentation

DALL’AVVIO DEL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE ALLA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Primo Istituto ComprensivoE. De AmicisMassafra (TA)a.s. 2013/14Dirigente Scolasticoprof.ssa M. Battafarano

  2. DALL’AVVIO DEL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE ALLA STESURADEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

  3. MARZO 2012Il collegio docenti delibera la candidatura della scuola a partecipare al progetto PON FSE 2007/2013 «Miglioramento delle performance dell’Istituzione Scolastica 2007/2013»

  4. Il progetto prevede l’Autovalutazione della Istituzione Scolastica con l’utilizzo del modello CAF & Education

  5. La sigla CAF è un acronimo Common Assessment Framework

  6. Griglia comune di Autovalutazione

  7. Il Modello CAF & Education ha una struttura a 9 criteri di cui 5 relativi ai fattori abilitanti e 4 relativi ai risultati prodotti

  8. STRUTTURA DEL MODELLO CAF & EDUCATION Fattori abilitanti Risultati Leadership Personale Processi Risultati relativi alle performance chiave Risultati relativi al personale Politiche e strategie Risultati orientati ai discenti / alle famiglie Partnership e risorse Risultati relativi alla società ESEMPI Innovazione e apprendimento PON 2007-2013 “Competenze per lo sviluppo” (FSE) Asse II –Capacità istituzionale Obiettivo HMIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 Slide 8

  9. Nel caso dei fattori abilitanti si conta sui giudizi di coloro che operano nella scuola. Dunque sono percezioni.I risultati, invece, devono basarsi su dati obiettivi. Si valuta «che cosa» l’organizzazione ha raggiunto. Risultati significa numeri e non elementi qualitativi, sensazioni.

  10. MAGGIO 2012Nomina delGruppo di AutoValutazioneGAV(Tabula ed elabora i dati emersi dal questionario somministrato al personale)

  11. OTTOBRE 2012 Stesura finale del Report di AutoValutazioneRAV

  12. Individuazione dei punti di forza e di criticità

  13. I punti di forza emersi dal RAV possono essere racchiuse in tre macro aree: a livello di scuola a livello di classe tra scuola e territorio

  14. Punti di forza a livello di scuola

  15. Accoglienza PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Continuità Orientamento Percorsi di studi personalizzati

  16. CAPACITÀ DI SOSTENERE IL CAMBIAMENTO Progetto Invalsi « Valutazione e Miglioramento» Progetto CAF & Educational

  17. Collaborazione tra docenti Varietà di offerta per la formazione del personale Risorse professionali stabili

  18. Laboratorio di lingue risorse materiali Laboratorio di informatica Laboratorio di scienze Aula LIM polifunzionale Palestra coperta spazi aperti attrezzati per attività sportive

  19. Punti di forzaa livello di classe

  20. Articolazione del gruppo classe Flessibilità organizzativa e didattica Personalizzazione dei percorsi di apprendimento per singoli o per gruppi di studenti Attività educative speciali Attività di recupero Attività di potenziamento Attività di integrazione

  21. Punti di forza traScuola e territorio

  22. Collaborazione con le famiglie Scuola capofila di più reti Collaborazione positiva con il territorio attraverso partecipazione con enti quali Associazioni culturali: FIDAPA, La Toga, LIONS, Circolo Filatelico «Rospo» di Massafra Polizia Municipale Comando dell’Arma dei Carabinieri Croce Rossa Italiana

  23. Punti di criticità a. s. 2011/2012

  24. Comunicazione interna ed esterna Coinvolgimento delle famiglie nella progettazione, nella realizzazione e nella valutazione dell’Offerta Formativa Partecipazione dei genitori agli organi collegiali Progettazione curricolo verticale Coinvolgimento di enti o altri soggetti del territorio nell’azione educativa Autovalutazione e indagine di customersatisfaction

  25. Dall’analisi attenta del RAVil Dirigente Scolastico decide di pianificare strategicamente l’attività di comunicazione

  26. OTTOBRE 2012Nomina delGruppo di Miglioramento

  27. DICEMBRE 2012 STESURA DELPIANO DI MIGLIORAMENTOPDM

  28. «Comunicare per il Miglioramento Organizzativo»

  29. Obiettivo generale del PdM Valorizzare il ruolo della scuola sul territorio attraverso un piano strategico di comunicazione on line

  30. Attraverso la comunicazione on line si intende:

  31. Rafforzare attraverso la comunicazione la condivisione degli obiettivi da parte del personale Diffondere la cultura dell’attenzione al cliente Coinvolgere i clienti/cittadini nei processi di innovazione della scuola ..Stimolare una continua interazione con i clienti/cittadini Migliorare la conoscenza dei servizi, delle iniziative e dei progetti realizzati e delle attività proposteSemplificando l’accesso ai servizi e riducendo i tempi di attesa Comunicare l’identita dell’amministrazione, la sua mission, la sua vision, i suoi valori Valorizzare il rapporto con gli stakeholder Rafforzare la comunicazione interna della scuola sia botton-up che top-down

  32. Le attività di comunicazione verranno realizzate attraverso i seguenti canali: Facebook Sito web Aula biblioteca on line Banca dati online dei prodotti documentali Mailing Forum moderato di discussione Area FAQ Sportello on line Newsletter

  33. Le azioni del Piano di Comunicazione sono rivolte:

  34. Studenti Famiglie Personale docente Personale amministrativo Operatori scolastici Associazioni Altre scuole

  35. Il piano di miglioramento una volta pienamente attuato e diffuso sarà uno strumento in grado di: Veicolare le informazioni di tipo operativo Diffondere la conoscenza della scuola nel suo complesso Diffondere la conoscenza delle politiche adottate dalla scuola Essere funzionale al miglioramento della visibilità della scuola Comunicare in modo efficace ed efficiente Fornire un valore aggiunto alla scuola Educare, stimolare, coinvolgere i cittadini alla partecipazione attiva nei processi di innovazione

  36. Grazie per la cortese attenzione Responsabile area CAF Prof.ssa Michela Greco

More Related