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Organizzazione delle attività di riabilitazione respiratoria: il modello di Reggio Emilia

Organizzazione delle attività di riabilitazione respiratoria: il modello di Reggio Emilia. Giancarlo Garuti U.O.C. Riabilitazione Respiratoria Ospedale S.Sebastiano Correggio (RE) AUSL Reggio Emilia,. Dipendenza funzionale del personale. Dirigenti 2° livello 75 % 1° livello 25 %

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Organizzazione delle attività di riabilitazione respiratoria: il modello di Reggio Emilia

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Presentation Transcript


  1. Organizzazione delle attività di riabilitazione respiratoria: il modello di Reggio Emilia Giancarlo Garuti U.O.C. Riabilitazione Respiratoria Ospedale S.Sebastiano Correggio (RE) AUSL Reggio Emilia,

  2. Dipendenza funzionale del personale • Dirigenti • 2° livello 75 % • 1° livello 25 % • Specialisti in • Pneumologia o Fisiopat. Respir. 77 % • Fisiatria 15 % • Altro 8 % K. Foglio et al. AIPO 2004

  3. Tipologia organizzativa • Divisione pneumologica 45 % • Servizio autonomo 41 % • Divisione RRF 7 % • Divisione Medicina G. 3,5 % • Altro 3,5 % K. Foglio et al. AIPO 2004

  4. DISPONIBILITA’ DI TRATTAMENTO % Ricovero = 2-100 letti Day-Hosp = 1 -12 letti Amb. = 2 -20 accessi Home Care = 1 - 3 pz K. Foglio et al. AIPO 2004 30 % dei centri solo modalità ambulatoriale

  5. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  6. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  7. Popolazione 519.480 abitanti LOMBARDIA NORD PARMA MODENA SUD TOSCANA

  8. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  9. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  10. 1UOS Pneumologia 1UOS RRF 1 UOC Riabilitazione Pneumologica 1 UOC RRF UOC Pneumologia 2 UOC RRF 1UOS RRF 1UOS Pneumologia 1UOS Pneumologia

  11. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  12. Situazione a Reggio Emilia (al 30/9/09) • Popolazione 519.480 abitanti • In ossigenoterapia 832 (1/3 concentratore O2): prevalenza 160/100.000 • In VMD 174 pz (15 totalmente dipendenti): Prevalenza 33/100.000

  13. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  14. Organizzazione Riabilitazione respiratoria in provincia di Reggio E. • In ogni distretto 1° livello in ambito fisiatrico • Centro HUB a Correggio, SOC Pneumologica in dipartimento fisiatrico-neuro-motorio

  15. 1UOS Pneumologia 1UOS RRF RRP degenziale UOC Pneumologia 2 UOC RRF 1UOS RRF 1UOS Pneumologia 1UOS RRF 1UOS Pneumologia

  16. Le dimensioni del problema • La nostra provincia • Gli ospedali • Le unità operative di riabilitazione e pneumologia • La dimensione delle patologie trattabili • Il modello • La differenziazione dell’offerta riabilitativa respiratoria

  17. la mission ospedaliera • Step down unit –unità di svezzamento • Insufficienza respiratoria e patologia del sonno • Neuromuscolari

  18. Trend pazienti riabilitazione respiratoria Ricoverati nel periodo 2003-2009 11 p.l. 13 p.l. NB: 2008 no chiusura estiva – 2009 parziale

  19. Trend pazientiriabilitazione cardio-respiratoria Ricoveratinelperiodo 2003-2009 11 p.l. 13 p.l.

  20. Principali DRG 2005 – 2009 a confronto

  21. Provenienza tracheostomizzati o grave IR2007-9 – da lista di attesa NB: non soddisfatto il 25 % delle richieste nel 2007-8, 23 % nel 2009

  22. Valutazione retrospettiva 2005-2007 • Periodo 1/1/2005-31/1/2007 • Totale 77 pazienti trattati • 58 in VM • Età media 70,6 • Media gg degenza 42 • 26 decannulati (33%) • 53 tracheo percutanee (68%)

  23. Valutazione retrospettiva 2005-2007 Ricoveri

  24. Valutazione retrospettiva 2005-2007 Cause Insufficienza respiratoria Infezione Polmonare

  25. Valutazione retrospettiva 2005-2007 Outcome rispetto alla dimissione

  26. La mission ambulatoriale

  27. L’AMBULATORIO DISABILITA’ NEUROMOTORIE CONGENITE PEDIATRICHE.

  28. L’AMBULATORIO DISABILITA’ NEUROMOTORIE CONGENITE PEDIATRICHE. Come lavora? NASCE NEL 2005, all’interno del reparto di Cardio-Pneumologia dell’Ospedale di Correggio.

  29. 2. L’AMBULATORIO PEDIATRICO PNEUMOLOGICO. Come lavora? MISSION Spostare l’attività sanitaria dall’ambulatorio al domicilio Spostare l’attività sanitaria dall’ambulatorio al domicilio Spostare l’attività sanitaria dall’ambulatorio al domicilio Protocollo educazionale ad hoc per i caregivers con importante attività di sostegno del Fisioterapista Protocollo educazionale ad hoc per i caregivers con importante attività di sostegno del Fisioterapista IN CHE MODO? IN CHE MODO? IN CHE MODO? IN CHE MODO? IN CHE MODO?

  30. Segnalazione Servizio NPI: Pediatra o TdR Segnalazione dal territorio:Pediatra di Base Relazione del caso Accesso: inserimento in una lista d’attesa da parte della TdR in base alla data e all’urgenza • Definizione obiettivi • Lungo termine • Medio termine • Breve termine Piano di trattamento A domicilio Concordato con la TdR domiciliare In amulatorio Concordato con la TdR ospedaliera Follow Up con analisi degli obiettivi Obiettivo raggiunto? no si Altri Obiettivi? si Dimissione con controlli ambulatoriali successivi

  31. TIPI DI PATOLOGIE 3. PROGETTO E METODOLOGIA DI LAVORO ATTIVITA’ AMBULATORIALE NEI 5 ANNI • ETA’ ALLA PRIMA VISITA

  32. Ambulatorio per la Riabilitazionerespiratoriadellegravissimedisabilità in etàpediatrica Età media 5,8+5,1 - Range 2 m – 17 aa

  33. L’AMBULATORIO DISABILITA’ NEUROMOTORIE CONGENITE PEDIATRICHE. ATTIVITA’ AMBULATORIALE NEI 5 ANNI

  34. 3. PROGETTO E METODOLOGIA DI LAVORO

  35. 4. RISULTATI QUESTIONARIO

  36. 4. RISULTATI QUESTIONARIO • Migliore autonomia e senso di adeguatezza dei caregivers con maggiore partecipazione • Alto apprezzamento dell’opuscolo • Alto apprezzamento di accoglienza ospedaliera da parte del medico e dei terapisti • Alto apprezzamento dell’attività della rete socio-sanitaria a domicilio

  37. La mission domiciliare La telemedicina

  38. PROGRAMMA TELECONTROLLO RESPIRCARD dati inviati dal pz Centro MedicAir (raccolta dati) famiglia Medico specialista MMG dati valutati RR pos. neg. Visita specialistica prosegue monitoraggio

  39. Progetto ARIA MONITORAGGIO Parametri vitali dei pazienti

  40. Progetto ARIA INTERVENTI RIABILITATIVI Numero di interventi riabilitativi effettuati su ogni singolo paziente (Maggio 2010)

  41. Alert 2009 Progetto ARIA

  42. Progetto ARIA Numero di ricoveri (R.) e numero di ingressi al pronto soccorso (P.S.)

  43. Progetto ARIA • Buon lavoro di team • Il compito del medico specialista viene agevolato dal telemonitoraggio • Valori dei parametri vitali conservati all’ interno di un computer (per poter essere confrontati) • SODDISFAZIONE dell’utente riguardo a: • Sicurezza • Rilevazione costante e precisa dei parametri

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