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Legislazione Sociale

Legge Opere Pie

arleen
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Legislazione Sociale

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Presentation Transcript


    1. Legislazione Sociale D.ssa Antonella Betti

    2. Legge Opere Pie – 1862: la Chiesa provvedeva ad aiutare economicamente e non i poveri e i disadattati sociali. I comuni avevano un ruolo importante in questo contesto, già dall’epoca. Legge Crispi o Legge 17/1890: era costituita da un’insieme di norme pubbliche riguardanti l’assistenza e la beneficenza. Nacquero gli IPAB, ovvero degli istituti di assistenza e di beneficenza coordinati dalla chiesa, con il fine di trovare un impiego ai disadattati sociali. Venne considerata una legge autoritaria e liberale per quel tempo. ONMI – 1926: Opera Nazionale per la Protezione della Maternità e dell’Infanzia. Lo scopo di questa Istituzione era quello di fornire un aiuto a madri sole o disadattate socialmente e ai bambini abbandonati. Fu considerata la continuazione dell’Istituto di Igiene, fondato nel 1922 da Ettore Levi. Cessarono di esistere definitivamente nel 1975. Dal 1948 al 1970: vennero istituite le mutue, ovvero coperture assicurative riservate a determinate categorie di persone.

    3. Art.38 Costituzione: dice che i lavoratori sprovvisti di mezzi per la sopravvivenza, gli anziani, i disoccupati involontari, i malati, gli infortunati e gli invalidi, hanno diritto all’assistenza sociale. L’Assistenza Sociale: è lo stato di mantenimento da parte dello Stato di un individuo, per un periodo più o meno lungo, qualora esso ne abbia diritto per legge (vedi Art.38 C).  La Previdenza Sociale: invece è il diritto ad avere una vita dignitosa (salute, educazione ecc) ed è gestita dal Welfare State o Stato di Benessere da qui il Ministro. 1970: La Legislazione degli anni ’70 in Italia, viene definita Welfare State, ovvero uno Stato che si basa sui bisogni reali dei cittadini, tra cui il bisogno primario fondamentale relativo alla Salute (benessere fisico, psichico e sociale di un individuo).

    4. Legge 1204/71 – Tutela delle madri lavoratrici: questa legge fu molto importante in quanto permise alla madre lavoratrice, di poter conservare il proprio posto di lavoro, nel periodo delle gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino. Inoltre la donna non era più obbligata a svolgere mansioni maschili. La legge venne abolita, lasciando posto al D.Lgs 151/2001. Legge 405/75 – Consultori Familiari: vennero create queste Istituzioni a carattere medico, psicologico e sociale. Essi offrivano e offrono servizi per la prevenzione e la cura della famiglia, dalla nascita fino all’età adulta. Es: contraccettivi, gravidanza, vaccinazioni pediatriche ecc. Legge 685/75 – Sostanze Stupefacenti: prevedeva misure repressive e cure sanitarie e terapeutiche per la tossicodipendenza. Fu abolita nel 1990, lasciando posto al testo unico DPR del 9/10/90. 1978 – Legge 180 Basaglia: chiusura manicomi e i malati psichiatrici vennero inseriti in degli appositi centri di cura e assistenza, migliorandone le condizioni poco umane che vigevano a quel tempo all’interno delle strutture.

    5. 1978 – Legge 833: nasce il SSN. Gli obbiettivi: prevenzione, cura e riabilitazione. I principi: socialità, unitarietà, uguaglianza e globalità fra SSN e cittadini. Le mutue cessarono di esistere, generando molti debiti. Legge 381/91: è una legge che riguarda le cooperative sociali dice che si devono tutelare le persone svantaggiate inserendone almeno il 30% all’interno di esse. Inoltre queste aziende offrono servizi socio sanitari e socio educativi a diverse tipologie di persone. Legge 104/92: è una legge che tutela i diritti delle persone affette da handicap. L’handicappato è colui che presenta minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabile o progressiva, che determina uno svantaggio sociale. Per stabilire se una persona è handicappata o meno e quindi se può usufruire della legge, deve essere esaminata da una commissione medica dell’ente locale. La legge 104, tutela le persone svantaggiate promuovendo diversi servizi di prevenzione, cura e riabilitazione, per i soggetti e per le famiglie, come ad esempio servizi sanitari e psicologici, domiciliari ecc. Inoltre il comune, provvederà a fornire sussidi tecnici ed informatici alla persona handicappata, con lo scopo di rendere il più autonoma e di facilitare, la persona. La legge 104 fornisce 3-4 gg al mese retribuiti per i disabili parziali.

    6. D.Lgs 502/92 – 517/93: La Legge 833/78 generò forti debiti in quanto venne convocata una commissione straordinaria che formulo dei decreti di Riordino e di Aziendalizzazione del SSN. Nacquero le Aziende Ospedaliere e le ASL che divennero enti autonomi con un proprio bilancio. Vennero istituite le figure del Direttore Generale che ha pieno potere decisionale ed amministrativo, il Direttore Sanitario che si occupa di servizi sanitari e il Direttore Amministrativo che si occupa di amministrazione. Tutte e 3 le figure durano in carico 5 anni. E il Direttore Generale viene nominato dalla Giunta Regionale che a sua volta nomina i successivi 2 Direttori. PSR o Piano Sanitario Regionale ovvero uno strumento di pianificazione economica che fornisce indicazioni su ricerca sanitaria, budjet a disposizione, formazione del personale, obiettivi da realizzare, aree d’intervento ai fini del riequilibrio del territorio, misura i livelli di assistenza. Con il D.Lgs 517/93 i comuni persero importanza sociale.

    7. D.Lgs 229/99: Razionalizzazione del SSN. FSR – Fondo Sanitario Regionale ovvero un fondo economico costituito dalla Quota Capitaria Pesata + FSN. I comuni riacquisirono importanza sociale e come ente locale. Legge 68/99: l’obiettivo primario di questa legge è l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale degli individui con disabilità fisiche e psicofisiche. Le aziende quindi, dietro segnalazione del SAL, ovvero del servizio di accompagnamento al lavoro, sono tenute ad assumere obbligatoriamente una percentuale minima di personale che usufruirà della Legge 68. Qualora ciò non dovesse essere sufficiente, possono usufruire di fondi economici destinati a persone disabili, messi a disposizione dalle varie regioni ( PRINA è il Piano Regionale Integrato per la persona Non Autosufficiente).

    8. Legge 328/2000 o Legge Turco - Sistema integrato dei servizi sociali: la qualità della vita, la prevenzione, l’eliminazione della disabilità, il disagio personale e familiare e il diritto alle prestazioni sono gli obiettivi della Legge 328. Statuto Regionale del Lazio: La Regione assume come valori la pace e l’accoglienza. Tutela le fasce più deboli, i diritti degli anziani e dei disabili. La salute è un diritto universale, sostiene ed aiuta la persona malata, attraverso un sistema di sicurezza sociale. Offre prestazioni e servizi socio sanitari anche a stranieri e/o turisti. La Regione inoltre si occupa di promuovere attività sociali, servizi di comunicazione, servizi di mutualità, servizi domiciliari, servizi sanitari nelle varie strutture e distretti e nelle residenze per anziani RSA e RP. Il Comune assume un ruolo importante in materia di assistenza sociale. Le ASL si occupano di assistenza, riabilitazione dei disabili e handicappati, recupero psicofisico dei malati di mente, dei tossicodipendenti, alcolizzati, anziani, bambini. Lo strumento che pianifica e fornisce indicazioni su tutto ciò è il Piano Sociale Regionale, ossia lo strumento di governo delle attività sociali regionali, che stabilisce le priorità e gli obiettivi degli interventi sociali.

    9. Integrazione socio-sanitaria: è l’insieme delle prestazioni sociali e sanitarie mirate a soddisfare i bisogni di salute della persona, che vanno dalla prevenzione, alla cura, fino alla riabilitazione. Essa fornisce strumenti necessari per il PSR, per il Programma delle attività territoriali, per il Piano Sociale Regionale e per il Piano di Zona. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14/02/2001: l’intensità assistenziale è costituita dalla fase intensiva, fase estensiva e fase di lungo assistenza. I Comuni devono occuparsi di fornire interventi di assistenza, promozione e sostegno a favore dell’infanzia, adolescenza e anziani; contrastare la povertà; fornire assistenza domiciliare ai bisognosi; fornire assistenza presso RSA e RP per anziani; intervenire e sostenere la persona economicamente se necessario.

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