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Il lessico

Il lessico. Linguistica generale, parte II a.a. 2006-2007. Introduzione. Lessico Forma Fonetica Sintassi Forma Logica. Introduzione. Associazione arbitraria fra un significante e un significato What’s in a name? That which we call a rose By any other name would smell as sweet.

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Presentation Transcript


  1. Il lessico Linguistica generale, parte II a.a. 2006-2007

  2. Introduzione Lessico Forma Fonetica Sintassi Forma Logica

  3. Introduzione • Associazione arbitraria fra un significante e un significato What’s in a name? That which we call a rose By any other name would smell as sweet. Romeo & Juliet II, ii

  4. Introduzione • Memorizzazione in un lessico mentale (memoria a lungo termine; modificazione nel corso di tutta la vita) • c.a. 50-60.000 ‘unità’: • Lessemi e forme irregolari • Sequenze lessicalizzate (‘da parte di’) • Locuzioni idiomatiche

  5. Le domande fondamentali • Come sono organizzate le “voci” del lessico mentale? Che tipo di informazioni contengono? • Come è strutturato il lessico mentale? • Come hanno accesso i parlanti al lessico mentale?

  6. Tipi di informazione • Forma fonologica (/a'mik-/) (e ortografica) • Proprietà morfologiche (classe flessiva, forme irregolari/suppletive, tratti morfolo-gici inerenti) • Proprietà sintattiche (es. griglia tematica) • Proprietà semantiche (problema della polisemia)

  7. Proprietà semantiche generali • [± enumerabile] • [± astratto] • [± animato] • oggetto vs. evento • relazionale vs. non relazionale • naturale vs. artefatto Restrizioni selezionali: una donna vecchia/anziana una sedia vecchia/*anziana

  8. Rappresentare il significato lessicale • Analisi componenziale in tratti semantici? Es: uomo /+umano, +maschio,+adulto/ (ma: ragazzo, bambino?) • Proprietà non categoriche Es: uccello /animale, alato, con piume, vola, canta.../ • Analisi prototipica (Rosch) • Livello tassonomico di base, sovraordinato e subordinato (es: cane - animale - bassotto)

  9. Relazioni semantiche nel lessico • Iponimia/iperonimia; campo semantico • Meronimia/olonimia • Sinonimia (non assoluta!) • Omonimia • Polisemia • Antonimia • Solidarietà semantica  Il lessico mentale non è una pura lista!

  10. Relazioni semantiche nel lessico Riflettiamo sul nostro linguaggio: • che cos’ è un eufemismo? (dal gr. eufemia = ‘silenzio rituale’) • che cos’è un’iperbole? (E’ un secolo che non ci vediamo!)

  11. Aspetti della competenza lessicale • Competenza referenziale vs. competenza inferenziale (Marconi 1999): possono essere danneggiate selettivamente • Competenza referenziale: denominazione (oggetto->parola) vs. applicazione (parola->oggetto) • Senso vs. denotazione “Roma è Roma” / “Roma è la capitale d’Italia”

  12. L’accesso lessicale Dati della neurolinguistica • Le menomazioni della competenza lessicale (es. anomie) corrispondono a dicotomie come [± astratto] o [± animato] o a sottocategorie (es. nomi di animali) • Dislessia profonda: sostituzione con parole semanticamente solidali • Deficit selettivi rispetto alla modalità di presentazione (orale vs. scritta)

  13. L’accesso lessicale Errori linguistici • Sostituzioni di parole (sword per arrow) • Blend (troblem da trouble+problem) • Tip of the tongue

  14. L’accesso lessicale Esperimenti di decisione lessicale Misure: tempo di reazione(TR), numero di errori • Effetto di frequenza (TR è inversamente proporzionale alla frequenza della parola) • Effetto di priming (80 ms) nurse nurse (ripetizione) doctor nurse (priming semantico)

  15. L’accesso lessicale Modelli ad attivazione (vs. a ricerca seriale) • Il lessico mentale come una rete di nodi lessicali con diversi gradi di attivazione (priming = preatti-vazione; frequenza -> maggior facilità di attivazione) • L’attivazione si diffonde da un nodo a quelli collegati (priming semantico: ‘bug’ preattiva sia ‘insect’ che ‘spy’; dislessia profonda) • Si ha selezione per competizione tra i nodi attivati (cf. errori di sostituzione, blend)

  16. L’accesso lessicale Effetti inibitori • Effetto delle coorti: un suono o grafema attiva tutte le parole che iniziano con esso (coorte): S  salute, serio, storia, storto,stinco.. • il secondo suono o grafema riduce la coorte, etc. ST  storia, storto...  Molte parole con lo stesso inizio inibiscono l’accesso lessicale

  17. L’accesso lessicale Effetti inibitori • Picture-word interference: un compito di denominazione di una figura viene rallentato quando una figura-distrattore prima, contempo-raneamente o dopo la figura target • Distrattore semantico (es. gatto, target cane): rallenta se appare prima o assieme al target • Distrattore fonologico (es. pane, target cane): facilita se è presentato dopo il target

  18. L’accesso lessicale • Livelli distinti/ processo a due stadi a) selezione del nodo più attivato nel “lessico semantico”, corrispondente al significato inteso b) recupero della forma fonologica (“lessico di output”) Cf. ‘tip of the tongue’ • Modello di Levelt: livello intermedio dei lemmi, con informazioni sintattiche

  19. L’accesso lessicale predatore criniera felino Livello concettuale leone leopardo Livello del lemma LEONE:N,m. /le'one/ Livello del lessema

  20. L’accesso lessicale • Interazione tra i livelli: modelli “seriali” vs. modelli “a cascata” • Utilizzo delle informazioni contestuali nell’accesso lessicale (modelli “interattivi”) o solo nella fase post-accesso, per risolvere l’ambiguità lessicale (modelli “modulari”)

  21. L’acquisizione lessicale • Quine (1960): “gavagai” • Pinker (1994): acquisizione in base ad un solo tentativo (c.a. 10 parole al giorno). Base cognitiva per l’acquisizione lessicale (es. oggetto vs. evento)

  22. Le stratificazioni del lessico • Strato nativo vs. strati non nativi; prestiti adattati, non adattati, calchi • Strato fondamentale, ad alta disponibilità, strati settoriali (cf. effetto di frequenza) • Varietà diafasiche e diatopiche (geosinonimi)

  23. Approfondimenti Aprile, Marcello. 2005. Dalle parole ai dizionari. Il Mulino (Itinerari) Laudanna & Voghera. 2006. Il linguaggio: strutture linguistiche e processi cognitivi, cap. 7-8. Laterza Marconi, Diego. 1999. La competenza lessicale. Laterza. Pinker, Steven. 1997. L’istinto del linguaggio, cap. V. Mondadori

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