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L’ACQUISIZIONE DEL LESSICO IN LS ATTRAVERSO IL DETTATO TECNICHE DI APPRENDIMENTO E CONSOLIDAMENTO

L’ACQUISIZIONE DEL LESSICO IN LS ATTRAVERSO IL DETTATO TECNICHE DI APPRENDIMENTO E CONSOLIDAMENTO. Mª Pilar Hernández Mercedes Instituto Cervantes de Nápoles. PARLEREMO DI…. Introduzione. Appunto storico. Vantaggi e svantaggi dell’ uso del dettato in aula.

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L’ACQUISIZIONE DEL LESSICO IN LS ATTRAVERSO IL DETTATO TECNICHE DI APPRENDIMENTO E CONSOLIDAMENTO

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  1. L’ACQUISIZIONE DEL LESSICO IN LS ATTRAVERSO IL DETTATOTECNICHE DI APPRENDIMENTO E CONSOLIDAMENTO Mª Pilar Hernández Mercedes Instituto Cervantes de Nápoles

  2. PARLEREMO DI… • Introduzione. • Appunto storico. • Vantaggi e svantaggi dell’ uso del dettato in aula. • Verso una nuova metodologia del dettato. • Attivitá (altre tecniche). • Dettato e lavoro autonomo. Proposta. • Consigli e suggerimenti. • Conclusioni. • Bibliografia.

  3. INTRODUZIONE CHE NE PENSI DEL DETTATO ? SI TRATTA DI UNA PRATICA CHE TU PORTI IN AULA? • Quasi tutti lo portano in aula di forma abituale, sopratutto nel livello iniziale. In qualche occasione continua ad essere una pratica imposta dalla struttura educativa, ma l’atteggiamento dell’insegnante é positivo nei suoi confronti. • In molti lo ritengono uno tra i tanti esercizi validi nell’insegnare una lingua. • Si ammete la flessibilitá di formati, e pertanto, di possibilitá nella sua pratica. • Innanzitutto, non c’è piú imbarazzo nell’ammetere la sua pratica e non è più visto, salvo rare eccezioni, come un’attivitá di ripiego o il “fratello povero” nell’insegnamento di LS. Noviembre 2011

  4. BREVE APPUNTO STORICO Nel XX secolo si produsse un processo evolutivo nel quale possiamo evidenziare quattro momenti: 1. Prima metá del secolo: aproccio tradizionale. 2. Il secondo momento viene segnato dalla nascita e consolidamento di correnti che presiederanno le strade della linguistica applicata (anni ’50 e ’60). Si produce una forte reazione contro la pratica del dettato: D.F. Anderson (1953) W.R.P. Somaratne (1957) Robert Lado (1961), principale esponente. David Harris (1969)

  5. BREVE APPUNTO STORICO 3. I primi tentativi di recupero del dettato come attivitá di LS, si verificano agli inizi degli anni ’70 e con essi si contestano con forza le accuse contro questa pratica. J.W. Oller Jr. (1971). Posizione intermedia: H.A. Cartledge / S. Morris 4. Dagli anni ’90 in poi, accanto ad una corrente in cui questa pratica veniva ignorata, contiamo, dall’altro lato, su contributi importanti: M. Rinvolucri e Davis Daniel Cassany De la Torre García e García Torralbo Rappresentanti della visione piú equilibrata e varia del dettato che si ha oggi.

  6. VANTAGGI E SVANTAGGI 1. La sua qualitá di test impuro. 2. Determinare in quale misura si puo focalizzare, nei giusti termini, il problema della visione da parte dell’alunno dei propri errori, cosí come della loro produzione.

  7. Vantaggi per il docente • Puó essere utilizzato sia in classi numerose come in gruppi ridotti. • Permette di coinvolgere tutti gli studenti allo stesso tempo. • Tutti gli alunni lavorano attivamente durante l’esercizio. • Gli studenti si mantengono attivi dopo l’esercizio. • La sua natura valutatrice favorisce l’incorporazione attiva al gruppo. • Puó condurre a pratiche comunicative orali. • Il professore puó identificare e correggere un numero elevato di problemi diversi in un tempo limitato. • In gruppi di origine misto, aiuta ad individuare problemi causanti errori. • La preparazione richiede un tempo non eccesivo. • La correzione non presenta speciale difficoltá e offre un ventaglio di possibilità. Offre abbondante e valida informazione di “feedback”

  8. Si possono rivedere i contenuti di una lezione, si possono trattare delle difficoltá ortografiche, fonetiche, ecc. • Permette l’elaborazione di elenchi di frequenza di errori. • Mette in moto meccanismi incosci utili, come la riflessione sulle implicazioni delle parole, il senso del testo, ecc. • Si inserisce facilmente in qualsiasi tipo di programma. • Puó servire come attivitá di apertura o chiusura, ma il suo inserimento in unitá didattiche o task non risulta problematico. • É possibile la elaborazione di attivitá preparatorie. • Serve nella introduzione e/o consolidazione dei piú svariati argomenti ed aspetti dell’insegnamento di una LS (grammatica, pragmatica, cultura, lessico, ecc.). • Puó fungere come attivitá tranquillante in gruppi o soggetti specialmente irrequieti o giovani. • É una pratica molto ben accetta dal pubblico adulto. • L’alunno non perde protagonismo. • La sua pratica si puó coniugare con l’integrazione delle TIC nell’aula.

  9. Vantaggi per l’alunno • Aumenta il tempo di lavoro totalmente attivo. • Collabora nella fissazione del nuovo codice ortografico. • Contiene la componente di autoesame. • É materiale che si puó conservare e rivedere. • Permette una rapida correzione. • L’alunno lo trova divertente. • Si puó usare come materiale di rinforzo. • Permette la autocorrezione. • Puó offrire accesso a testi interessanti. • L’alunno acquista pratica nelle tecniche di presa di appunti. • Correttamente presentato, migliora la comprensione auditiva, di lettura e la acquisizione di lessico, cosí come di elementi culturali. • La varietá di format introduce l’elemento sorpresa. • L’alunno rende consapevolezza dei suoi limiti ed insicurezze in certi aspetti della lingua oggetto di studio. • Costituisce un buon input per l’esercizio di attivitá creativa e di apprendimento significativo. • Si possono adattare ai bisogni degli alunni.

  10. VERSO UNA NUOVA METODOLOGIA DEL DETTATO CHI DETTA ? CHI SCEGLIE IL TESTO? COME É LA VOCE CHE DETTA? CHI ASCOLTA, DEVE ASCOLTARE TUTTO? CHI CORREGGE IL DETTATO? COME? … Dall’abbinamento delle variabili offerte nelle risposte alle domande precedenti si apre un enorme ventaglio di possibilitá combinatorie.

  11. In realtá, basterebbe poco perché un dettato di tipo tradizionale, se non vogliamo o non possiamo introdurre grandi cambiamenti, divenga una attivitá piú completa e attrativa. A continuazione offriamo una serie di suggerimenti per renderlo possibile: -Fare domande di comprensione. -Fare una sintesi. -Fare il dettato come punto di partenza. -Usarlo come testo di partenza per realizzare una serie di esercizi. -Fare ricostruzioni -Fare un dettato come attivitá conclusiva e/o di rinforzo. In questo caso, le conoscenze precedenti sarebbero pienamente attivate. Bisognerebbe sempre far prevalere un criterio di creativitá che eliminasse, possibilmente, la routine.

  12. RICOSTRUZIONE Se lungo il corso abbiamo deciso di realizzare un dettato, ad esempio, sulle tradizioni e gli usi di un zona, possiamo, oltre ad utilizzarlo come base per una conversazione, adoperarlo per realizzare un esercizio di ricostruzione (in una delle sue varianti). In questo caso si tratta di riattivare dei termini giá visti nel dettato. La Puerta del S____, es una pl______ de M________ muy conocida. Está s____________ en la parte v_________ de la c__________, en un b__________ con toda clase de t___________, grandes al__________, agencias de v__________, hoteles, restaurantes. Es un s___________ con m_________ vida de día y de n_________. Todos los a_______, en la N_____________ este lugar o________ la atención de todos los e_____________… DETTATO GRAMMATICALE Si detta un testo, ad esempio in presente e si chiede agli alunni di cambiarlo in passato oppure di cambiare i suggerimenti in istruzioni, usando l’imperativo. Cambiare il numero (singolare-plurale o viceversa), scrivere sinonimi oppure antonimi, etc. Le possibilitá sono realmente tante.

  13. ATTIVITA’ (ALTRE TECNICHE) • STRISCE • RINGRAZIAMENTI • Pietro lavorava come guardia notturna in una piccola fabbrica • Una sera il capo arrivó con una valigia • Disse a Pietro che il giorno dopo aveva un volo per Barcellona • Pietro senza pensare gli disse di non prendere quell’aereo • Il capo gli chiese il perché • Pietro disse che la notte precedente aveva avuto un incubo • Nell’incubo aveva visto come si schiantava l’aereo • Il capo cancelló il suo biglietto aereo e non prese nessun volo il giorno dopo • Il giorno dopo l’aereo fece un terribile incidente • Il capo ringrazió Pietro, gli fece un bel regalo e lo licenzió. • Perché dopo averlo ringraziato e avergli fatto un regalo lo ha licenziato?

  14. 2. PASSA IL FOGLIO Questo esercizio serve per praticare la autocorrezione e va bene con qualsiasi tipo di testo. É particolarmente interessante perché evita che gli studenti si sentano “segnati” da un compagno. Consiste in dettare una frase. Dopo averla scritta, passano il foglio al compagno di destra che sottolinea, ma non corregge, quello che pensa che non sia corretto. Si detta la seconda frase. Passano di nuovo il foglio a destra. Ora correggono gli errori della prima e sottolineano quelli della seconda.Si detta la terza frase... e cosí successivamente.

  15. 3. DETTATO PITTORICO Questo animale ha il corpo grande e arrotondato, come quello di un elefante. Ce l’ha coperto da un carapace di tartaruga. Il carapace é maculato (sono macchie gradi e nere). Ha quattro zampe grosse e un po’ corte. Ha il collo molto lungo (e grosso come una delle zampe) con forma di esse invertita. Ha la testa piccola, ovale, e due orecchie appuntite. Ha il becco, un becco largo. Ha gli occhi grandi (soltanto se ne vede uno). Ah! Ha pure la coda, corta, piccola con peli alla fine (come se fosse un piumino della polvere) (Da A.A.V.V. En el aula de inglés. Longman, 1990)

  16. 4. TELEFONA E CHIEDI Il professore consegna ad ogni allievo una fotocopia con il menu o elenco di prodotti di una pizzeria, una paninoteca, un ristorante da asporto, un supermercato, etc. Ogni alunno sceglie quello che vuole chiedere e simula una telefonata (coppie). L’altro prende nota dei dati del cliente e della sua richiesta in una scheda.

  17. 5. CI DETTIAMO LAS DOCE UVAS (TEXTO B) _____________es una plaza de Madrid ___________. Está situada en __________ de la ciudad, _________ con toda clase de tiendas, _______________, agencias de viaje, hoteles, restaurantes, etc. _________ con mucha vida de día___________. Todos los años, ______________, este lugar ocupa la atención_________________. Por la pantalla de la televisión ______________una enorme y alegre multitud, _____________. Todos van allí a celebrar ____________________y a tomar las doce uvas de la suerte. ________________________________que domina la plaza. _____ ___________ estas uvas dan suerte__________________________. Mucha gente no vuelve a casa_________. Van a bailes a casa de amigos________________. Otros se quedan en la calle, ____________________toda la noche. _________________de la mañana, ___________a alguna chocolatería, ______________________ con churros ___________, por fin, a casa LAS DOCE UVAS(TEXTO A) La Puerta del Sol _________________ muy conocida. ____________ la parte vieja ____________, en un barrio _______________ grandes almacenes, _____________ __________________________ Es un sitio _______________ y de noche. ___________, en la Noche Vieja, _____________________de muchos españoles. ______________________________ podemos ver allí ____________________ jóvenes y viejos. ___________________ la llegada del nuevo año ____________ _____________. Una por cada campanada del gran reloj ________________. Según la tradición ____________________ para el año que va a empezar. _______________ esa noche. ____________________ o a salas de fiesta. ________ _______________, pasean, cantan y beben____________. A las cinco o las seis ____ ________, muchos van _________________, a tomar el típico chocolate __________ antes de volver____________.

  18. 6. COMPLETA IL MIO DETTATO Sabato scorso sono andato a vedere la nuova casa di Giovanni. Sono rimasto sorpreso preché, in realtá, non si trattava di una casa bensí di una villa a schiera in una zona moderna. (Istruzioni: Come é la casa?). A dire la veritá non capisco molto bene l’entusiamo di Pietro perché a lui gli sono sempre piacute le casette rustiche ed isolate. Dopo avermi fatto vedere tutto siamo usciti e ho visto nel giardino accanto una ragazza che mi parve meravigliosa. (Istruzioni: descrivila). Non appena ci ha visto, si alzó dalla chaise longue nella quale si trovava e ci venne incontro. (Istruzioni: immagina la conversazione). Poi, ci disse di entrare in casa per prendere qualcosa da bere. Siamo entrati e, dopo pochi minuti, dagli sguardi che ho potuto percepire tra i due, mi sono reso conto che Pietro aveva cose migliore a cui pensare che alle case rustiche. (Istruzioni: Come finí la serata?).

  19. 7. ORDINA I PEZZI • Il professore legge una storia un paio di volte. Gli alunni semplicemente ascoltano senza prendere note. Poi il professore gli consegna una scheda con il testo disordinato. Gli alunni lo scrivono mettendolo in ordine. • Non ricordo di che attrice si trattasse / ma ogni volta che entrava in un bar / chiedeva una porzione di torta / Quando il camariere glielo portava, / lei diceva: preferirei un caffé spresso, / mi porti il dolce, per cortesía. / Il caffé arrivava. / Lei lo beveva, / dopo si alzava / come se stesse per andarsene / • Signora, signora, il suo caffé, / diceva il cameriere. / • Come dice? / • Ha dimenticato di / pagare il suo caffé, signora / • No, non é vero. / Ho preso il caffé / al posto della torta. / • Bene, allora -diceva il cameriere- / deve pagare il dolce./ • Perché? -diceva lei- / se non l’ho mangiato

  20. 8. DETTATO CON SPAZI VUOTI Si possono realizzare dettati in cui gli studenti devono completare durante il dettato un testo che gli si é dato, nel quale ci sono una serie di spazi vuoti (ad esempio, se dispongo di un audiolibro e anche del testo, gli do un frammento e durante l’audizione devono completarlo). Una variante che offre anche degli ottimi risultati é quella di omettere delle parole nel tempo della dettatura (puoi indicare lo spazio vuoto con una battuta di mani, un piccolo colpo sul tavolo, una parola “speciale” oppure un numero… ). Gli studenti devono riflettere riguardo il significato di quello che stanno ascoltando e completare il testo.

  21. LA SOPA DE ULISES (FRAMMENTO) A las once ____________ la mañana, el profesor se encontraba solo ____________ casa, buscaba febrilmente cualquier libro heroico ____________ los anaqueles ____________ la biblioteca y en el tocadiscos sonaba música ____________ Beethoven. Se había puesto ____________ palpar cada lomo ____________ la estantería hasta que, ____________ fin, las letras nacaradas de la Odisea, ____________ Homero, le brillaron ____________ el fondo de la mano. Atrapó el volumen, sopló el polvo ____________ el canto superior y esta vez ni siquiera lo abrió. Sabía que estaba rebosante ____________ dioses, mitos, pasiones, aspiraciones ____________ belleza, hazañas y sueños inasequibles. El profesor se fue ____________ la cocina con él y allí se dispuso ____________ preparar todo lo necesario ____________ hacer un buen sofrito ____________ la olla exprés. (...) Metió el libro ____________ la olla, la tapó herméticamente con la palanca ____________ acero, y la Odisea, ____________ Homero, en una edición ____________ lujo, comenzó ____________ cocerse ____________ fuego lento como un repollo. Era exactamente lo que quería comer ese día. Crónicas urbanas Manuel Vicent

  22. 9. LO SCRIVANO E IL MESSAGGERO Si tratta di una attivitá che si realizza in coppia. In ognuna di esse, un alunno é lo scrivano l’altro é il messaggero. Gli alunni si mettono a un lato dell’aula e si dispongono le copie del testo dall’altro lato (per esempio, sul muro). La dinamica é la seguente: il messagero deve arrivare fino al testo, leggerlo, cercare di ricordare il piú possibile, tornare dallo scrivano e dettargli quello che riesce a ricordare. Il messaggero puó andare dall’altra parte a leggere il testo quante volte lo ritenga opportuno. L’attivitá consiste in fare la ricostruzione del testo il prima possibile e con il minore numero di errori possibile.

  23. 10. PRENDI APPUNTI Si tratta di una attivitá che si realizza in coppia. In ognuna di esse, un alunno é lo scrivano l’altro é il messaggero. Gli alunni si mettono a un lato dell’aula e si dispongono le copie del testo dall’altro lato (per esempio, sul muro). 11. DETTATO INDIANO Il professore detta solo le parole con significato semantico e da delle indicazioni sul testo. Gli alunni lo scrivono correttamente. Ad esempio: Io/ alzarmi/mattina/8/oggi/6/ diventa: La mattina io mi alzo alle 8 ma oggi mi sono alzato alle sei.

  24. http://dictadosele.blogspot.com/

  25. DETTTATO E LAVORO AUTONOMO. PROPOSTA • È possibile promuovere il lavoro autonomo con queste pratiche? • La risposta é affermativa e come esempio includo la pratica, ormai abituale nell’Universitá di Salerno, di trascrizione di testi (sia come esercitazione sia come prova di esame). Questo tipo di attivitá, oltre a poter essere realizzato in laboratorio, puó essere fatto ovunque adoperando uno degli innumerevoli podcast che abbiamo a disposizione nella rete. • Non si tratta, ovviamente, di trascrizioni fonetiche bensí di semplici trasliterazioni nelle quali gli alunni dispongono di tempo aggiuntivo, diverso secondo il livello, per riascoltare e completare il testo. All’UNISA (vedere Rovira in bibliografia) hanno ideato anche un completo sistema di valutazione di prove di questa tipologia, ma io lo includo qua per le sue potenzialitá come attivitá di lavoro autonomo dello studente.

  26. CONCLUSIONI • Come abbiamo giá detto, la cosa piú importante non é risolvere la dicotomía “dettato, sí/dettato, no”, ma cercare strade per un uso piú adeguato e pertinente di questa e di altre tecniche. • Sottolineo il bisogno di avere l’opinione degli interessati per decidere se includere o escludere certe pratiche al momento di impartire le nostre lezioni. • Il suo carattere attivo cosí come la chiarezza e la prontezza nel conseguimento degli obiettivi fanno di essa una tecnica, che se adoperata adeguatamente, si rivela molto positiva nell’aula di LS, indipendentemente da metodologie, filosofie, approci e anche, perché no, mode. • A modo di chiusura, le parole di Cassany (2004) • “il dettato continua ad essere uno degli esercizi piú redditizi nell’aula di lingua. Al di lá del tipo di alunno (livello, etá, interessi, etc.) della metodologia adoperata (grammaticale, comunicativa, etc.) e, addirittura, del contesto di apprendimento (prima o seconda lingua, etc.), il compito di capire un testo orale e di codificarlo al canale scritto offre un interesse intrinseco indiscutibile ed evidenti possibilitá didattiche...,” (pag. 231)

  27. BIBLIOGRAFIA • Anderson, D.F.: “Test of achievement in the English language”, ELT Journal, vol. 7, n. 2, 1953. • Badia, D. y M. Vilà: Juegos de exprexión oral y escrita, GRAÓ, 1993 • Benítez Pérez, Pedro: “Dictado y segundas lenguas”, En Actas del I Congreso Internacional de la Asociación del Español como lengua extranjera (ASELE): 1988 / Coord. por Antonia Martín Zorraquino, ISBN: 84-921520-1-X. [consulta: 20-11-2011], Disponible en la web: http://cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/asele/pdf/01/01_0033.pdf • Bordoni, T.: Al teléfono, Ed. SM, 1994 • Carledge, H. A.: “A defence of dictation” ELT Journal, vol. 22, n. 3, 1968. • Cassany, Daniel: “El dictado como tarea comunicativa”. Tabula Rasa, Bogotá . Enero-diciembre 2004, Número 2, pp. 18-24. ISSN 1794-2489. [consulta: 20-11-2011], Disponible en la web: http://www.revistatabularasa.org/numero_dos/cassany.pdf. • Davis, P. and M. Rinvolucri: Dictation. New methods, new possibilities, Cambridge University Press, 1988. (2) • De la Torre García, N. and García Torralbo: “Deconstruyendo dictados”. V Encuentro brasileño de profesores de español. SUPLEMENTOS marcoELE. ISSN 1885-2211 / núm. 9, 2009. [consulta: 20-11-2011]. Disponible en la web: • www.marcoele.com/descargas/enbrape/delatorre-garcia_dictados.pdf • De la Torre García, N. and García Torralbo: http://dictadosele.blogspot.com/ • Frank, C. and M. Rinvolucri: Challenge to Think, Oxford University Press, 1982. • Frank, C. and M. Rinvolucri: Grammar in Action, Pergamon, 1983. • García Arreza, M.: Participar para aprender, Ed. Aljibe, 1995. (3) • Harris, D.: Testing English as a Second Language, McGraw Hill, NY, 1965. EN (1) • Lado, R., Language Testing: the construction and use of foreign language test, Longman, 1961. EN (1) • Lado, R.: Language Teaching. A scientific approach, McGraw Hill, N.Y, 1964. EN (1) • Martínez López, M.: El análisis de errores, (Reevaluación del dictado en la enseñanza del inglés como lengua extranjera). Universidad de Granada, 1989. (1) • Martínez Luna, Nelson y otros: “Las potencialidades del dictado en el aprendizaje del idioma inglés”, Hacia una didáctica desarrolladora. Editorial Pueblo y Educación, La Habana, 2008, [consulta: 20-11-2011]. Disponible en la web: • http://www.monografias.com/trabajos59/dictado-aprendizaje-ingles/dictado-aprendizajeingles.shtml • Miquel, L. y N. Sans: Como suena, Ed. Difusión, 1991 • Morris, S.: “Dictation a technique in need of reappraisal”, ELT Journal, vol. 37. N.2, 1983. EN (1) • Molla Corral, J. A. y García Wiedemann: “El dictado y la comprensión auditiva: Un intento de complementaridad. • Rovira Collado, José., “Malentendidos, errores e interlengua en la comprensión auditiva: del dictado a la transcripción en la enseñanza de ELE en Italia”. En Actas del XVII Congreso Internacional de la Asociación del Español como lengua extranjera (ASELE) : 2006 / coord. por Enrique Balmaseda Maestu, Vol. 2, 2007, ISBN 978-84-96487-19-9, págs. 953-964. [consulta: 20-11-2011], Disponible en la web: http://2470130[1].pdf • Somaratne, W. R. P.: Aids and Tests in the Teaching of English, OUP, London, 1957. EN (1) • Sawyer, J. and S. K. Silver: “Dictation in language learning”, Language Learning, vol. II. EN (1) • Tena, Pedro: “Dictados para la enseñanza del español como lengua extranjera”. Espéculo, revista de estudios literarios. • Universidad Complutense de Madrid [en línea], 1999 Número 11, ISSN 1139-3637. [consulta: 20-11-2011]. Disponible en la web: • http://www.ucm.es/info/especulo/numero11/dictados.html

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