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- Anello di collegamento con i soccorsi sanitari. - Aspetto psicologico - BLS

Primo Soccorso in ricerca. - Anello di collegamento con i soccorsi sanitari. - Aspetto psicologico - BLS - Come trattare i problemi più frequenti. Al ritrovamento.

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Presentation Transcript


  1. Primo Soccorso in ricerca - Anello di collegamento con i soccorsi sanitari. - Aspetto psicologico - BLS - Come trattare i problemi più frequenti

  2. Al ritrovamento... - Il nostro referente è SEMPRE il nostro coordinatore di gruppo: manteniamo contatti radio con lui e per comunicazioni delicate preferiamo il telefono. - Se servono soccorsi sanitari (qualcuno si fa male, ritroviamo il disperso...) chiamiamo il nostro responsabile: lui provvederà ad allertare le forze necessarie attraverso il coordinatore di difesa. - Comunichiamo il posto esatto in cui ci troviamo, come sono le funzioni vitali, qual'è il problema per cui servono supporti e l'aspetto generale del paziente. Emergenzasanitaria

  3. L'aspetto psicologico:il nostro punto di vista - Gestire la tensione Come? 1. Contatti col responsabile, chiedendo eventualmente l'avvicinamento di altre unità 2. Agire in sicurezza 3. Pensare alle priorità: cosa valutare e come soccorrere 4. Limitarsi a ciò che si sa fare

  4. L'aspetto psicologico:il disperso - Stato mentale alterato Confusione, agitazione, paura, dolore Cosa fare 1. Atteggiamento calmo e rassicurante ma deciso: dialogo e ascolto 2. Presentarsi: chi siamo, cosa facciamo 3. Controllo stato fisico - Sensibilità, rispetto, buon senso - Stiamo vicino al paziente quanto lui ce lo consente

  5. - Crisi d'ansia, panico, aggressività, ostilità ai soccorsi Cosa fare 1. Avviciniamoci solo se lui ce lo permette, altrimenti comunichiamo il punto in cui è stato visto, la direzione che ha preso ed eventualmente stiamogli dietro a distanza 2. Atteggiamento deciso e propositivo 3. Presentiamoci, spiegando cosa facciamo e che vogliamo dargli aiuto 4. Cerchiamo il dialogo e controlliamo lo stato fisico solo se in sicurezza

  6. Raccolta informazioni Problema di natura traumatica o non traumatica? La persona può camminare? 1. E' cosciente? 2. Le vie aeree sono libere? (A- airways) 3. Respira? (B- breathing) 4. Il cuore batte? Ci sono emorragie evidenti? (C- circulation) 5. Ha ferite o traumi evidenti? Ha dolore e di che entità?

  7. Avvicinandoci... - Attenzione 1.Riusciamo ad avvicinaci senza pericoli? 2. Vediamo qualcosa vicino? (particolari ambientali, farmaci...) 3. Pensiamo ai rischi biologici: i guanti sono una barriera fondamentale di protezione. A mani nude non tocchiamo sangue, saliva, ferite, mucose (labbra, cavo orale). Particolare attenzione se abbiamo noi piccole ferite: non c'è la barriera della pelle, abbiamo una “via aperta” agli agenti infettivi

  8. Stato di coscienza e pervietà vie aeree - Chiamo la persona, la scuoto leggermente Caso 1: la persona non risponde - Avvisiamo immediatamente - Controlliamo il cavo orale: ci sono sangue, saliva, denti o protesi rotte? Non ho un aspiratore, potrebbe essere trauma ma la mia priorità è permetterle di respirare: giro la testa di lato per fare uscire ciò che ostruisce - Stendiamo la persona: la lingua va ad ostruire il passaggio dell'aria. Cannula di Guedel, oppure tensione del capo (iperestensione, ma attenzione al possibile trauma... importanza della dinamica...) - Iniziamo manovre di BLS

  9. Stato di coscienza e pervietà vie aeree -Caso2: la persona risponde - Manteniamo attivo il dialogo - Valutiamo se la persona è orientata nello spazio e nel tempo, se risponde correttamente e ricorda l'accaduto, se è confusa, se ha avuto un malore, come è il suo stato emotivo

  10. Valutazione respiro su paziente cosciente - Guardiamo il colore della cute (è cianotico? Suda?) - Respira affannosamente o con fatica? - Utilizza muscoli accessori? - Sentiamo rumori respiratori? Frequenza respiratoria normale adulto: 12-15 atti/min Nel bambino aumenta: più è piccolo, più il respiro è veloce

  11. Valutazione Circolo su paziente cosciente - Guardaimo il colore della cute (è pallido? E' cianotico?) - Sentiamo polso radiale: se presente la persona ha una pressione arteriosa sistolica superiore a 80 mmHg (accettabile). Se non lo sentiamo, prendiamo polso carotideo - Come è il polso? Lento, veloce, pieno, regolare... Frequenza normale adulto: 60- 100 battiti/min Nel bambino, la frequenza è più alta: più è piccolo, più è accelerato.

  12. Dopo la valutazione delle funzioni vitali... - Comunichiamo più precisamente le condizioni per valutare in che modo e con che mezzi rientrare. - Protezione termica del paziente. Togliamo vestiti bagnati, copriamolo/proteggiamolo dal sole. -Restiamo col paziente osservando eventuali cambiamenti. -Se arrivano supporti sanitari, facciamoci vedere, riferiamo le condizioni e valutiamo insieme a loro la strada migliore per il rientro.

  13. Il BLS (Basic Life Support) A-B-C Pervietà vie aeree Guardo, Ascolto, Sento il respiro (Gas)‏ mentre valuto il polso carotideo e i segno di circolo per 10 secondi Se c'è attività respiratoria efficace > manteniamo vie aeree pervie, controllo e supporto dell'attività respiratoria. Eventuale posizione laterale sicurezza.

  14. Il BLS (Basic Life Support) Se respiro e circolo assenti, comunichiamo paziente in arresto iniziamo la Rianimazione cardio polmonare: 30 compressioni : 2 ventilazioni Fino a - chiara ripresa delle attività cardio circolatorie - arrivo dei soccorsi avanzati - stanchezza limite nostra

  15. Frattura - distorsione - lussazione Trattiamo allo stesso modo questi tre traumi Manifestazioni: Dolore Deformazione Cattivo Funzionamento Gonfiore, Ematomi Piccole ferite nella zona

  16. Cosa fare: -Non tentiamo mai di ridurre la lussazione, ma immobilizziamola - Scopriamo la parte - Laviamo con acqua, copriamo con garza sterile e mettiamo ghiaccio - Se la frattura è esposta, attenzione perchè le ossa tagliano. Cerchiamo di immobilizzare l'arto così come è bloccando anche l'osso - Se ci sono oggetti conficcati non rimuoviamoli, ma blocchiamoli così come sono

  17. Emorragie arteriose e venose - Comprimiamo direttamente la parte, con garza sterile a contatto della ferita e poi non sterili. - Mettiamo la zona in scarico (sollevata) - Comprimiamo i grossi vasi a monte (arterie e vene corrono praticamente parallele) (- Funzione di laccio emostatico come ultima risorsa. Annotare ora di applicazione e allentare ogni 5 minuti circa) Complicanze: copiosa perdita di liquidi con ipotensione e tachicardia fino allo shock ipovolemico

  18. Ustioni da caldo - Ustione di primo grado da colpo di sole Proteggiamo la persona dal sole diretto, eventualmente bagnandolo con acqua fresca (telino isotermico, parte argentata esterna) Complicanze: perdita di liquidi, ipotensione con tachicardia e confusione mentale, shock ipovolemico Ustioni da freddo Localizziamo le parti interessate rimuovendo i vestiti se non adesi alla pelle. Copriamo le zone con garze pulite e teniamo la persona coperta (telino isotermico, parte dorata esterna)

  19. Sospettiamoli se... - la persona riferisce caduta dall'alto - ha traumi evidenti alla testa o al viso - ha dolore a schiena e/o collo - non riesce a muovere/non ha sensibilità agli arti • Trauma cranico • Trauma colonna vertebrale

  20. Cosa fare... - Teniamo la persona sdraiata (piano rigido). - Immobilizziamo il collo e teniamo ferma la testa del paziente - Allertiamo soccorsi sanitari - Controlliamo la sensibilità degli arti - Controlliamo lo stato di coscienza fino all'arrivo dei mezzi di soccorso - Se esce sangue da orecchie, occhi, naso o bocca, teniamo pulita la zona senza tamponare

  21. Svenimento - Qualunque sia la causa, facciamo sdraiare la persona a terra - Solleviamo le gambe se non si sospetta trauma alla schiena (si muoverebbe), alla testa o al torace (peggioramento delle condizioni, soprattutto se emorragia) - Controlliamo lo stato di coscienza e i parametri vitali fino all'arrivo dei sanitari

  22. Dolore toracico - Paziente in posizione seduta: il cuore fa meno fatica ed è favorita anche l'attività respiratoria. - E' importante chiedere e comunicare al più presto: 1. la sede precisa del dolore, di che tipo è (un peso, continuo, a tratti) e se c'è irradiazione ad altre zone (schiena, collo, braccia) 2. quando il dolore è insorto e in che modo (dopo trauma, a riposo) 3. se la persona ha già avuto dolori del genere, se è cardiopatica nota e in terapia (ha assunto le medicine della giornata?)

  23. Convulsioni - Se la persona è epilettica, sentirà l'arrivo della crisi: se riusciamo posizioniamo una cannula di Guedel al lato della bocca per evitare che si morda la lingua - Se assistiamo al momento delle scosse, non cerchiamo di immobilizzare la persona, ma proteggiamo la testa (posizioniamo un panno) ed allontaniamo gli oggetti taglienti e pericolosi. Dopo la scossa teniamo la persona in posizione laterale di sicurezza fino alla ripresa completa dello stato di coscienza. Segnaliamo il tutto e attendiamo istruzioni

  24. Altre patologie In generale, per qualsiasi tipo di problema, cerchiamo di individuare la causa, mettendo eventualmente il malore in relazione a patologie conosciute della persona. Cerchiamo di raccogliere informazioni attraverso il dialogo e attendiamo istruzioni in merito alle cose da fare. Non andiamo mai oltre i nostri compiti, non somministriamo alcun medicinale e rivolgiamoci al nostro responsabile per qualsiasi dubbio.

  25. Fine! The End

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