1 / 43

Rilievo come attività anatomica

Rilievo come attività anatomica. 20 febbraio 2007. Che cosa misuro e come disegno ?. È attività anatomica per:. 1) La concomitanza di rappresentazione ed esplorazione del corpo 2) Il “ CHE COSA ?”: La sistematizzazione del corpo (ordini di costituzione)

abe
Download Presentation

Rilievo come attività anatomica

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Rilievo come attività anatomica 20 febbraio 2007 Che cosamisuro e comedisegno?

  2. È attività anatomica per: • 1) La concomitanza di rappresentazione ed esplorazione del corpo • 2) Il “CHE COSA?”: La sistematizzazione del corpo (ordini di costituzione) • 3) IL “COME?”: La descrizione morfologica (la varietas come processo) • 4) IL “QUANTO?”: La precisazione metrica (ordini di grandezza)

  3. Rappresentazione Esplorazione Johannes de Ketham, Fasciculus de medicina regolarizzato, Venezia 1493.

  4. TEORIA

  5. L’anatomia degli exempla e l’”animal” architettonico

  6. Anteriore/posteriore Superiore/inferiore Prossimale/distale Mediale/laterale controlaterale Superficiale/Profondo Il “DOVE ?”PROIEZIONE SUI CORPI ARTIFICIALI DELL’ORINETAMENTO ANATOMICO PIANO SAGITTALE PIANO FRONTALE PIANO TRASVERSALE

  7. Il “che cosa” e il “come” LA PARTIZIONE DEL CORPO E L’ARTICOLAZIONE DELLE FORME

  8. aspetto sintagmatico aspetto paradigmatico

  9. Dal sintagma al paradigma

  10. IDENTITA’ E VARIETA’

  11. FORMA E TRASFORMAZIONE

  12. DATI DI BASE PROCESSI PERCETTIVI operano una selezione che estrae i dati pertinenti dal segnale in ingresso, selezione che avviene già con il tramite di un repertorio memorizzato PROCESSI COGNITIVI attraverso la memoria si produce il riconoscimento l’oggetto

  13. Filtraggi differenziali • le elaborazioni delle informazioni provenienti dai recettori sensoriali avvengono lungo vie disposte in parallelo. Lungo il percorso vari nuclei di ritrasmissione agiscono con meccanismi eccitatori ed inibitori al fine di accentuare i contrasti tra gli impulsi provenienti dai sistemi sensoriali periferici

  14. Filtraggi differenziali • Il sistema percettivo visuale integra e organizza già gli stimoli sul piano della spazialità, del cromatismo e della microtopografia superficiale • accentuando le uguaglianze della stimolazione (produzione di similitudini) • accentuando le differenze (produzione di contrasti).

  15. Spaziale e modale • Le vie disposte in parallelo trasmettono separatamente due tipi di informazioni: • le informazioni spaziali (via del “dove”), • e di quelle modali (via del “che cosa”

  16. Fonti sensoriali modali (già spazializzate) • tra le componenti modali troviamo: • I. vista: • forma, trasparente-opaco, i colori, chiaro-scuro • II. udito: • rumore-silenzio, suono • III.tatto: • duro-molle, caldo-freddo liscio-ruvido, asciutto-bagnato, piacere-dolore • IV. gusto: • dolce-amaro, salato-acido • V.  olfatto: • aroma-marcio, bruciato-frutto, resina-fiore • VI. sensazioni organiche: • fame, sete, pesante-leggero,

  17. Percezione e rappresentazione • il sistema percettivo motorio si attiva sulla base del “quantum spaziale”, • il sistema rappresentativo si attiva su base temporale. • Il sistema percettivo e quello rappresentativo interagiscono in frazioni di secondo.

  18. Il “dove” e il “che cosa” • percezione: • quantum spazialerelazioni spazialirelazioni temporali. • rappresentazione mentale: • (quantum temporale)relazioni temporalirelazioni spazialiquantum spaziale

  19. La formazione dell’oggetto • È riconosciuto oggetto ciò a cui si può predicare un comportamento stabile e una sussistenza autonoma • È dunque una categoria (costruita a partire dal prototipo o da descrizioni dell’oggetto) • che lo costituisce • in processo(ARTICOLAZIONE DI PARTI) • e sistema (OCCORRENZE DI PROPRIETA’)

  20. L’articolazione automatica dell’oggetto in parti Regola di Hoffman

  21. processo insieme PRIMA POI parti

  22. processo

  23. Spazio modello AMBIENTE Geometria euclidea SOGGETTO OGGETTO Geometria proiettiva

  24. OGGETTIVAZIONE AMBIENTE SPAZIO OGGETTUALE SOGGETTO SOGGETTO OGGETTO AMBIENTE

  25. OGGETTIVAZIONE AMBIENTE SPAZIO OGGETTUALE SOGGETTO SOGGETTO OGGETTO AMBIENTE

More Related