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INSETROM A FIRENZE

INSETROM A FIRENZE. Del gruppo di lavoro fiorentino fanno parte:. Demir Mustafa : indagine negli insediamenti Rom di tutta la Toscana; interviste a genitori e ragazzi Rom; docenze / rilevazione necessità per i corsi di aggiornamento

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INSETROM A FIRENZE

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Presentation Transcript


  1. INSETROM A FIRENZE

  2. Del gruppo di lavoro fiorentino fanno parte: • Demir Mustafa: indagine negli insediamenti Rom di tutta la Toscana; interviste a genitori e ragazzi Rom; docenze / rilevazione necessità per i corsi di aggiornamento Oggi impossibilitato a venire per altri improrogabili impegni fuori Italia, ha collaborato alla redazione dell’intervento • Margherita Longo • Maria Omodeo www.cospe.org www.crocusproject.net

  3. I dati della presenza Rom in Toscana • Il flusso di famiglie Rom a seguito delle guerre di Bosnia e del Kosovo ha ingrossato i “Campi Nomadi”, ora la presenza di Rom in campi e in insediamenti precari è diminuita: dalle 2.350 presenze del 1995 alle circa 1.200 del 2007. • Circa 550 Rom e Sinti vivono oggi in insediamenti o strutture alternative ai “Campi Nomadi” (soprattutto villaggi attrezzati), 150 in strutture provvisorie in attesa della realizzazione di altri villaggi (Pisa) o di inserimento in abitazioni. • In controtendenza, la presenza in insediamenti irregolari di circa 500 Rom rumeni di recente arrivo (aree urbane di Firenze e Pisa). Osservatorio Regione Toscana e della Fondazione Michelucci

  4. Gli inserimenti nell’edilizia pubblica (38 nel corso del 2005 e circa 40 tra il 2006 e la prima metà del 2007) avvengono per la maggior parte senza contraccolpi né sulla famiglia né sulla convivenza di vicinato, nonostante le leggende metropolitane sull’incapacità dei Rom di vivere in abitazioni condominiali. Dalla ricerca emerge chiaramente che il contesto abitativo incide fortemente sui livelli di scolarizzazione… (un posto per studiare, … ,“Rom”, “zingaro” = chi vive nel “Campo”).

  5. I dati ufficiali della Regione sottostimano molto la presenza di Rom e Sinti, sia perché un censimento sul campo di una realtà così diffusa è di grande complessità, sia per la numerosità dei nuovi flussi. (foto Fondazione Michelucci)

  6. Alunni di cittadinanza non italiana a Firenze: 3284

  7. “Ha tredici anni ed è rumeno Non c’è una scuola che lo voglia” “A tredici anni si trova costretto a sognare quello che per i suoi coetanei è un diritto, anzi un dovere: potersi sedere su un banco di scuola e imparare, dalla viva voce di un insegnante.” “Ma l’impresa, per un ragazzino rom arrivato a Firenze insieme alla sua famiglia dalla Romania tre mesi fa e per le volontarie di un’associazione che hanno preso a cuore il suo caso, si è rivelata più difficile del previsto. (…)” Da: “L’Unità” Firenze - 6 marzo 2008 - di M. V. Giannotti

  8. Insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado: continuità Gruppi di lavoro per ambiti disciplinari (letteratura, storico geografico, matematico scientifico) Obiettivo: stabilire i principi per Piani di Studio Personalizzati Strumenti da realizzare: programmazioni Corso – gruppo di lavoro per trasformare in chiave interculturale i programmi:

  9. Il rapporto fra programmazione e revisione in itinere (per i PSP) Nuova coproduzione Aspetti pianificati La lezione contenuti nuovi input interazione in aula metodo opportunità di fare pratica clima input esterni alla scuola ricettività

  10. PERIODO INTERAZIONE Ascoltare /Parlare RICEZIONE Ascoltare/ Leggere PRODUZIONE Parlare/Scrivere RIFLESSIONE METALINGUISTICA COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI FINE CICLO SCUOLA INFANZIA - Dialoga, discute, chiede e dà spiegazioni. - Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, domande, i propri ragionamenti, pensieri, attraverso il linguaggio verbale, utilizzando in modo appropriato e differenziato nelle varie attività. - Sviluppa un atteggiamento positivo verso la varietà linguistica - Sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico. - Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie. - Sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico. - Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, domande, i propri ragionamenti, pensieri, attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo appropriato e differenziato nelle varie attività - Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie -Sviluppa un repertorio linguistico adeguato e alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi d’esperienza. -Sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. -Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta il linguaggio poetico - Apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e riflette sul pari valore di tutti gli idiomi - Utilizza il linguaggio in modo appropriato e differenziato nelle varie attività - Usa il linguaggio per progettare attività e definirne le regole - Sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico - Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta. - Educazione motoria - Educazione musicale - Educazione all’immagine - Collocazione di sé nello spazio - Coordinazione oculo manuale - Educazione alla varietà linguistica e culturale TRAGUARDI

  11. Nell’anno scolastico 2009/2010 verranno sperimentati i percorsi interculturali ideati l’anno scorso

  12. BUT BAH THAJ SASTIPE Tanta fortuna e salute DZAN DEVLESA Andate con Dio SASTIMASA Arrivederci (in salute) un saluto in romané da Demir

  13. شكرا لكم 谢谢 Thanks for all

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