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DIREZIONE DIDATTICA “F. D. GUERRAZZI” A.S. 2008/2009

DIREZIONE DIDATTICA “F. D. GUERRAZZI” A.S. 2008/2009. RELAZIONE FINALE DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT ROBERTA GORI A.S. 2008/2009. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. GLI INTENTI ….

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DIREZIONE DIDATTICA “F. D. GUERRAZZI” A.S. 2008/2009

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  1. DIREZIONE DIDATTICA “F. D. GUERRAZZI”A.S. 2008/2009 RELAZIONE FINALE DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT ROBERTA GORI A.S. 2008/2009

  2. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA GLI INTENTI …

  3. La capacità di “guardarsi dentro”, ipotizzare scenari e simularne le conseguenze organizzative e finanziarie, sviluppata attualmente nel Circolo solo a livello embrionale, ha consentito in varie occasioni a questa istituzione scolastica di scegliere la via più coerente con le proprie competenze distintive, ma soprattutto la più sostenibile. L’attività di pianificazione è divenuta via via maggiormente incisivagrazie ad un’attenta programmazione temporale che comprende e contempera tutti i vari profili.

  4. La strategia dell’ istituto ha mirato al coinvolgimento di un alto numero di persone, nella convinzione che una distribuzione diffusa delle responsabilità favorisca la circolazione nell’ organizzazione di nuove idee e conoscenze. • Ha contrastato,al tempo stesso, ogni iniziativa condotta in modo soggettivo e “personalistico” ovvero non concordata a livello collegiale e/o comunque che si sia discostata dalle finalità e dagli obiettivi programmatici previsti dal Piano dell’Offerta Formativa. • Ogni azione interna/esterna è stata condotta daidocenti individuati come responsabili di azioni programmatiche, gestionali e amministrative, su delega del Dirigente, che ne ha assicurato la supervisione, la fattibilità e la regolarità, sia da un punto di vista normativo, sia da un punto di vista strategico/contabile.

  5. IL PIANO ORGANIZZATIVO …

  6. Il fatto che il Circolo sia costituito da SEI punti di erogazione del servizio ha reso necessario la nomina di un Docente Coordinatore delle attività nei vari plessi di scuola d’infanzia e primaria. IL MODELLO • N.° 2 Collaboratori del DS (hanno affiancato il dirigente in compiti di gestione e organizzazione). • N.° 6 Responsabili di plesso scolastico Ogni responsabile ha ricevuto formale atto di nomina del Dirigente con compiti di coordinamento delle attività, con compiti di gestione e organizzazione delle attività. Hanno favorito la comunicazione e la circolazione delle comunicazioni provenienti dagli uffici di dirigenza e di segreteria. Hanno svolto attività di coordinamento del lavoro dei docenti e di accoglienza delle famiglie. • N.° 8 Responsabili di Sussidi/Arredi/Laboratori/Aule speciali. La rete di deleghe, secondo una logica di responsabilità diffusa, si è rivelata utile a garantire il buon funzionamento dei plessi.

  7. N.° 8 Figure Strumentali alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa Area 1 – GESTIONE E SOSTEGNO AL POF • Ins. ti Lidia Bartaloni, Barbara Morelli, Laura Sani con funzioni di: • Coordinamento delle attività del Piano dell’Offerta Formativa; • Cura della stesura e/o integrazione del documento relativo al Piano, sia in formato cartaceo, sia in formato digitale; • Stesura della sintesi del POF da presentare alle famiglie all’atto di iscrizione al primo anno delle scuole del circolo (MiniPof); • Coordinamento delle attività di revisione/integrazione della Carta dei Servizi e del Regolamento di Istituto; • Coordinamento della Commissione POF delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro e/o studio afferenti all’area; • Coordinamento Cura dei rapporti con soggetti esterni d’intesa con il DS; • Partecipazione alle attività dell’”Osservatorio” di Istituto; • Predisposizione di materiali e strumenti utili per la valutazione e la validazione del Piano, l’elaborazione e la lettura di dati; • Coordinamento delle attività di monitoraggio per la valutazione interna ed esterna delle attività inerenti l’offerta formativa dell’istituto e della valutazione annuale del sistema scuola (INVALSI). AREA 2 – Sostegno al lavoro dei docenti e Formazione del Personale Docente e ATA • Ins. Natalia Baldanzicon funzioni di: • Coordinamento delle attività di formazione del personale nelle varie modalità di realizzazione e conduzione: in presenza di relatori esterni, in auto-formazione, nella modalità e-learning; • Coordinamento e conduzione dei Gruppi di studio e/o Commissioni di lavoro e predisposizione dei materiali occorrenti; • Attività di tutorato diretta ai Docenti neo-immessi in ruolo; • Coordinamento delle attività di Continuità tra Nido/Infanzia/Primaria/Secondaria di 1° Grado (in accordo con le FS Benvenuti Patrizia e Boccacci Paola).

  8. AREA 3 – Integrazione Alunni H • Ins. Patrizia Benvenuti con funzioni di: • Docente Referente dell’Istituto per le attività volte all’integrazione degli Alunni diversamente abili; • Addetto al coordinamento dei rapporti con le famiglie, gli Enti ed altri soggetti del territorio per le attività volte all’integrazione degli Alunni diversamente abili; • Coordinamento delle commissioni/gruppi di lavoro afferenti all’area (Integrazione, Gruppo H, altro); • Coordinamento delle attività per l’integrazione degli alunni diversamente abili in ingresso nella Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado. AREA 4 – Prevenzione/Recupero Disagio e Alunni Stranieri • Ins. Paola Boccaccicon funzioni di: • Coordinamento prima accoglienza e orientamento degli alunni stranieri in ingresso/uscita scuole d’infanzia e Primarie del circolo didattico; • Coordinamento dei rapporti tra componenti scolastiche, altre istituzioni ed Enti territoriali per la prevenzione/cura del disagio e dello svantaggio scolastico e per l’integrazione dei bambini del mondo; • Coordinamento delle commissioni/gruppi di lavoro afferenti all’area.

  9. AREA 5 – SICUREZZA • Ins. Cristina Falornicon funzioni di: • Coordinamento dei Referenti alla sicurezza delle scuole d’infanzia e primarie del circolo per la verifica delle condizioni di sicurezza dei plessi, d’intesa con il DS, il RLS e il RSPP di istituto; • Programmazione e coordinamento delle prove di evacuazione e tenuta dei registri/verbali; • Cura della progettazione e coordinamento degli interventi di informazione/formazione delle varie componenti scolastiche, ai fini della piena diffusione e acquisizione del concetto di SICUREZZA, dello star bene e della salute in senso lato, anche d’intesa con enti del territorio. AREA 6 – TECNOLOGIE • Ins. Francesca Grossocon funzioni di: • Coordinamento dell’attività documentale della scuola e costruzione di un archivio dei materiali e degli elaborati prodotti nel corso dell’anno scolastico, al fine di dare visibilità interna/esterna alle azioni e alle scelte in termini di istruzione/formazione/informazione del Circolo (documentare/pubblicizzare la scuola). • Compartecipazione alle attività di costruzione e/o aggiornamento delle pagine Web del Sito del Circolo Didattico.

  10. COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO …

  11. Il Collegio dei Docenti ha individuato e istituito commissioni e gruppi di studio/lavoro che hanno affiancato il Dirigente, i suoi collaboratori, le figure strumentali e l’ufficio nella complessa organizzazione ed attuazione del servizio di istruzione e formazione, erogato da questa istituzione scolastica, in vari ambiti. Sono state presenti e attive le Commissioni: • P.O.F. : costituita dai coordinatori di plesso e dalle figure strumentali nel loro insieme, i collaboratori del DS, il DSGA • Integrazione • Glis • Migranti • Disagio • Redazione • Curricolo e Valutazione degli apprendimenti • Continuità • Orario • Formazione classi • Biblioteca • Gite Sono stati individuati i Docenti Responsabili dei Sussidi, dei Laboratori e delle aule speciali. Sono stati individuati gli addetti ai Servizi di protezione e sicurezza. Sono stati nominati il R.S.P.P. e il R.S.L.

  12. PIANO DELL’INNOVAZIONE …

  13. Il lavoro ha coinvolto un buon numero di docenti che hanno affrontato l’analisi dei modelli organizzativi e didattici, con particolare attenzione alle problematiche della prevenzione del disagio, l’integrazione dell’handicap e degli alunni stranieri e alla personalizzazione dei percorsi dell’apprendimento, senza dimenticare l’attivazione di percorsi educativi-didattici volti alla valorizzazione delle eccellenze.

  14. PIANO DELLA VALUTAZIONE E DELL’AUTOVALUTAZIONE …

  15. E’ stata effettuata dalla Commissione POF (Figure Strumentali alla realizzazione del Piano, Coordinatori di plesso, Docenti collaboratori) l’ attività di monitoraggio dell’offerta formativa, la rilevazione e l’elaborazione dei dati derivanti dalla somministrazione di questioni atti a rilevare la qualità delle proposte educative messe in atto attraverso l’attività progettuale del Circolo. Ciò permette di riprogettare per l’A.S. 2009/2010 percorsi educativo-didattici in linea con quanto è già stato attuato, ma anche guardando in prospettiva, cioè progettando azioni di miglioramento. Tutti i progetti/percorsi/attività realizzati hanno osservato le seguenti modalità di verifica e valutazione: • Verifica iniziale delle risorse • Verifica in itinere dei docenti delle classi coinvolte • Controllo finanziario concomitante • Questionario finale di gradimento • Controllo di gestione a consuntivo.

  16. PIANO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI …

  17. Sono da rilevare problematiche soprattutto inerenti la dotazione organica dei Collaboratori scolastici in dotazione al Circolo, che risulta scarsamente adeguata alla complessità del Circolo. • La sorveglianza ai plessi e ai piani degli edifici, l’ assistenza alla mensa durante l’erogazione dei pasti, la cura dei locali scolastici e il mantenimento degli standard di igiene richiesti per l’utilizzo dei servizi, non avviene senza difficoltà e con notevole impiego di energie da parte del personale. • Il fatto che i collaboratori scolastici ricevano il compenso per le Funzioni Miste, disciplinato da una convezione tra Direzione Didattica e Comune di Cecina, non basta a coprire quelle che sono le effettive necessità : risulta difficoltosa la gestione del momento della mensa scolastica nei diversi plessi di scuola primaria e dell’infanzia. • La collaborazione fattiva dei Docenti Coordinatori di plesso, i quali hanno lavorato molto per tessere e mantenere buone relazioni interne/esterne, ha sicuramente reso meno difficoltosa la gestione delle varie azioni del servizio erogato da questo istituto. • La collaborazione fattiva del personale amministrativo all’ufficio di dirigenza ha permesso di maturare una sempre più ampia condivisione delle azioni e delle scelte operate.

  18. PIANO DELLA COMUNICAZIONE …

  19. La comunicazione interna avviene prioritariamente per via postale con la collaborazione del personale ATA e Docente, in taluni casi per via telematica, ma non senza rilevare aspetti di criticità riguardo alla mancanza di tempestività con la quale le comunicazioni giungono a destinazione. • Gli aspetti di criticità rilevati nel corso dell’ anno scolastico potranno essere in parte risolti con il completamento ed il regolare funzionamento e quotidiano aggiornamento del sito web di istituto. Ciò permetterà alla maggior parte dei docenti di accedere con immediatezza alle comunicazioni divulgate da questa direzione didattica e dirette al personale in servizio. • Le circolari interne hanno avuto prevalentemente carattere informativo su tutto ciò che è inerente la vita scolastica in generale : trasmissione di circolari ministeriali, documenti da affiggere all’albo dei plessi, direttive del DS, convocazione degli OOCC, altro.

  20. PIANO DELLA DIDATTICA …

  21. I risultati raggiunti dall’Istituzione Scolastica nell’A.S. 2008/2009, secondo gli obiettivi inizialmente stabiliti e perseguiti attraverso l’attività didattica, amministrativa e progettuale - così come definito dal P.O.F. e nel rispetto dell’attività istituzionale, si possono così riassumere: • Ampliamento dell’offerta formativa attraverso l’attivazione di percorsi educativo-didattici mirati allo studio del territorio nei suoi vari aspetti storico/antropologico/geografico/scientifico/linguistico, di avvio alla pratica sportiva, di recupero e valorizzazione delle eccellenze, utilizzando prevalentemente risorse economiche attribuite dallo Stato (anche attraverso l’USP di Livorno) e dall’ente locale ed in larga parte attingendo dall’utilizzo di risorse umane interne (sia attingendo dalla contemporanea presenza e dalle disponibilità, sia attingendo dal FIS per i compensi accessori per ore aggiuntive di insegnamento e non). • Partecipazione dell’Istituto alle attività di orientamento, con conseguente innalzamento del consenso da parte dell’utenza e della visibilità della scuola nei confronti del cittadino, delle Istituzioni e delle Amministrazioni operanti nella zona (Vedi Progetti : Accoglienza/Orientamento degli alunni delle scuole di ogni ordine dell’istituto “Oggi per domani”, “Agi e disagi”, “Laboratorio Musicoterapia”, “Ventaglio”). • Penetrazione sul territorio dell’azione progettuale dell’Istituto avvenuta mediante la diffusione di materiali didattici e multimediali prodotti, nonché la partecipazione a manifestazioni teatrali e culturali a livello cittadino ( Mercatino dei ragazzi; Bambini a scuola di sicurezza; altro).

  22. PIANO DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE …

  23. "Curricolo verticale e Valutazione degli apprendimenti" (Percorso tra reti di scuole) Realizzato in autoformazione mediante la costituzione di un gruppo di studio con caratteristiche tecnico-scientifiche nella modalità di ricerca/azione (R/A) volto alla costruzione, condivisione, sperimentazione del curricolo, CUORE del POF. • Sicurezza - "Antincendio" e “Formazione RLS” Corso realizzato tra reti di scuole con la collaborazione dei VVF • "Gestione del conflitto in ambito educativo" Corso di II° Livello per i docenti che hanno già frequentato il corso base. (Docenze Dott. Picchi) • Prima alfabetizzazione "Disturbi specifici dell'apprendimento" Corso rivolto solo ai docenti della scuola dell'Infanzia per una veloce individuazione dei disturbi correlati alla dislessia, discalculia, ecc. (Docenze: Dott Soldi/De Blasio/Pacini per AID) • "Disattenzione e iperattività in classe" Corso rivolto ai docenti Primaria e Infanzia per fornire agli insegnanti strategie di contenimento da utilizzare in classe con l'alunno "iperattivo". ( Docenze Dott. Cappagli per CEDRE-Cosmo). • Incontro - conferenza "Informatica e disordine nell'apprendimento" Conferenza tenuta dal Dott. Soldi/De Blasio per CEDRE-Cosmo)

  24. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE …

  25. Al termine dell’anno di permanenza in questa istituzione scolastica, in qualità di dirigente scolastico, mi sento in grado di fare un bilancio complessivo sull’andamento dell’istituto. Esprimo a tal fine alcuni punti di rilievo sui quali è possibile discutere per il futuro ed aprire nuove prospettive in funzione della qualità del servizio di istruzione e formazione erogato e della valorizzazione delle risorse umane presenti.

  26. Punti di forza del Servizio erogato … • Ricchezza di competenze, che caratterizza molte unità di personale sia Docente che ATA. • Disponibilità da parte di tante unità di personale a mettere in gioco i propri tempi e le proprie competenze per la crescita dell’istituto. • Disponibilità diffusa alla partecipazione a gruppi di miglioramento e/o gruppi di studio come espressione del collegio dei docenti.

  27. IN VIRTU’ DEI PUNTI DI CUI SOPRA, L’ISTITUTO HA POTUTO GODERE DI UNA CRESCITA ESPONENZIALE SU VARI LIVELLI … INTERNO • Costituzione di gruppi di discussione, studio, miglioramento, come momento di arricchimento del proprio bagaglio professionale e culturale. • Piano dell’Offerta Formativa non più redatto come sommatoria e stratificazione di progetti/percorsi, ma progettato e realizzato sulla base di principi, finalità ed obiettivi condivisi a livello di collegio docenti, anche se attualmente sviluppato solo a livello embrionale. • Predisposizione del curricolo verticale Infanzia/Primaria/Secondaria. ESTERNO • Affermazione dell’istituto sul territorio per le esperienze significative condotte e dirette alle varie componenti scolastiche. • Orientamento alla cura del ben-essere degli alunni e dei loro genitori a scuola.

  28. COLLABORAZIONI/RELAZIONI • Costruttivi rapporti con l’ente locale, i servizi sociali e socio sanitari zonali. MIGLIORAMENTO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE • Lentissimo e graduale miglioramento degli edifici scolastici a livello strutturale. INNOVAZIONE • Accoglienza ed integrazione degli alunni diversamente abili sperimentando percorsi educativi e didattici ALTERNATIVI : Musica … porta socchiusa su una realtà sconosciuta. • Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri anche attraverso percorsi educativi ALTERNATIVI : In “Agi e disagi” corsi di Italiano come L2 per alunni stranieri • Cura della sfera emotiva, relazionale, affettiva degli alunni attraverso percorsi di counseling, musica, teatro : Progetti “Ventaglio” , “Do, re, mi, sol … a scuola di musica”, “A scuola di teatro”. • Cura dello sviluppo del corpo e della mente attraverso percorsi di avvio alla pratica sportiva: Progetto “Corro, salto, danzo, mi rilasso …. a scuola di gioco-sport” • Percorsi educativi e didattici volti alla Valorizzazione delle eccellenze nell’apprendimento delle lingue comunitarie : Progetto “Cambridge young learners”

  29. Punti di debolezza … • Difficoltà a maturare il concetto di appartenenza ad un “unicum”, il Circolo Didattico, all’interno del quale si operano scelte condivise per garantire l’erogazione di un servizio di eccellenza. • Scarsa disponibilità ai cambiamenti in corso e alla formazione in servizio.

  30. Risultano da implementare … • la presa di coscienza del senso di appartenenza ad una comunità educante (quella del circolo didattico e/o del plesso di servizio) ed allo sviluppo della propria identità professionale all’interno della stessa e nel più ampio contesto territoriale • la reale condivisione di percorsi educativi progettati in risposta bisogni formativi degli alunni tutti, nessuno escluso, mettendo in gioco ed offrendo competenze proprie • la formazione del personale, soprattutto per il raggiungimento, almeno a livello teorico, di un’effettiva condivisione delle conoscenze e degli intenti • la creazione di gruppi di miglioramento e/o gruppi di studio (espressione del collegio dei docenti) ai fini dello sviluppo della leadership diffusa • l’organizzazione dell’orario di lavoro secondo criteri di flessibilità, al fine di offrire reali risposte ai bisogni di cui sopra

  31. • la reale sperimentazione del curricolo verticale - CUORE DEL POF - e la scelta degli strumenti, a livello di istituto, per la verifica e la valutazione delle competenze per fasce d’età • le azioni volte al coinvolgimento e all’ orientamento degli studenti e delle loro famiglie • le dotazioni tecnologiche ai fini del loro pieno utilizzo ai fini della didattica • la costituzione di tavoli di concertazione estesi alle varie componenti scolastiche ed ai soggetti del territorio, come reale opportunità di partecipazione alla costruzione di comuni obiettivi da raggiungere e alla determinazione delle scelte da operare per il raggiungimento degli stessi • la valutazione interna ed esterna, soprattutto in termini di autovalutazione e di valutazione di sistema.

  32. AZIONI DI MIGLIORAMENTO …

  33. UTILIZZO DELLE RISORSE ALLOCATE • Per il futuro l’auspicio è quello del pieno utilizzo delle risorse allocate ai fini di una progettazione basata su criteri di efficienza e di efficacia soprattutto in risposta ai bisogni dei portatori di interessi nei confronti della scuola (Alunni, Territorio/Famiglie, Agenzie/Mondo del Lavoro) e nel perseguimento delle finalità istituzionali più in generale, ma che di fatto è già stata avviata nel corso di questo anno scolastico 2008/2009, riuscendo, seppure a livello macro, a definire in linea di massima quelle che saranno le attività del prossimo 2009/2010. UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE IN DOTAZIONE • Un’indagine condotta nell’istituto all’inizio dell’anno scolastico prossimo, può essere utile al fine di una ricognizione delle risorse umane in dotazione, e permettere di meglio individuare le varie competenze professionali di molti docenti, i quali potranno offrire, attraverso le loro prestazioni, soprattutto in orario aggiuntivo, un valido supporto alle varie attività/percorsi/progetti che questo istituto potrà realizzare. GRUPPI DI PROGETTO E DI DISCIPLINA • Interessante attivare all’interno del Circolo gruppi di progetto e di disciplina a livello di istituto, plesso, interplesso e/o per classi parallele al fine di condividere conoscenze, competenze, idee, materiali, tutto nello spirito della massima collaborazione e cooperazione per imparare facendo.

  34. AZIONI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA • Necessaria l’attivazione di percorsi di informazione-formazione diretti alla famiglia. • Maggiore coinvolgimento a livello di progettazione e condivisione delle azioni formative messe in atto dall’istituzione scolastica per la crescita culturale degli alunni. • Formazione di gruppi di auto-aiuto diretti da personale esterno specializzato per la cura del ben-essere genitori con i propri figli. TECNOLOGIE • Maggiore diffusione dell’uso delle TIC . • Completamento e manutenzione del Sito Web della scuola. • Predisposizione di efficienti laboratori informatici negli uffici e nelle scuole primarie. • Programmazione di acquisto di beni (hardware e software) con risorse da reperire attraverso eventuali contratti di sponsorizzazione o altra modalità ad inizio dell’EF 2010.

  35. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO • Miglioramento globale delle condizioni ambientali di tutti i locali scolastici. • Pieno coinvolgimento dell’amministrazione comunale al fine di predisporre risorse ed opere di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle scuole dell’istituto. • Pieno coinvolgimento degli alunni nel rispetto degli atteggiamenti e dei comportamenti da tenere durante lo svolgimento delle attività scolastiche, sia in condizioni di normalità, sia in condizioni di emergenza. • Piena diffusione e acquisizione, nelle varie componenti scolastiche, del concetto di SICUREZZA. • Regolare promozione di corsi di formazione di Primo soccorso e Antincendio volti a tutto il Personale ed agli studenti. ATTIVITA’ NEGOZIALE L’ attività negoziale alla quale l’istituzione scolastica potrà ricorrere al fine di realizzare percorsi educativo-didattici e formativi mediante l’intervento di esperti esterni dovrà essere: • coerente col POF; • coerente con le disponibilità finanziarie programmate; • rispondente agli effettivi bisogni degli alunni.

  36. RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI • Stipula di convenzioni e/o accordi di programma con l’Ente Locale per regolare l’erogazione di risorse economiche, la fruizione di servizi, l’acquisto di materiali e sussidi, l’utilizzo dei locali scolastici ed extrascolastici, l’assistenza alle macchine e alle attrezzature, altro. • Costituzione di un tavolo di concertazione, discussione, progettazione del servizio di istruzione in relazione ai bisogni formativi del territorio.

  37. LINEE GUIDA PER IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA …

  38. RUOLO STRATEGICO DELLA SCUOLA Il ruolo strategico dellascuola in una società in rapida e continua trasformazione, è quello di connotarsi come Agenzia per la costruzione di conoscenze e di competenze (e non per la sola trasmissione dei saperi), nell’industria immateriale c’è bisogno di “Teste pensanti” di “Teste benfatte” (E. Morin). Ciò pone al centro dei processi formativi: • la formazione della persona e del cittadino • la qualità degli apprendimenti e loro spendibilità (competitività e new economy)

  39. NO ALLA SCUOLA DEL «PROGETTIFICIO»! • La centralità della progettazione formativa non deve scadere nel «progettificio», ovvero in una miriade di progetti scollegati tra loro, che non si inseriscono in una pianificazionedell’offerta formativa calata sull’analisi dei bisogni degli alunni e delle loro famiglie. • L’investimento delle risorse umane e finanziarie del Circolo Didattico dovrà concentrarsi soprattutto sul curricolo, vero cuore del POF, anziché su un ventaglio più o meno ampio di attività, che molto spesso vanno a sovrapporsi allo svolgimento del curricolo .

  40. CENTRALITA’ DELLE COMPETENZE • Il curricolo delle Indicazioni deve essere finalizzato all’acquisizione di competenze. • La progettazione curricolare (nel suo porsi come spazio di riflessione sui saperi e sulle epistemologie disciplinari) deve puntare non solo all’acquisizione di abilità e conoscenze settoriali, ma al loro utilizzo strumentale in vista del conseguimento di competenze disciplinari, le quali concorreranno a loro volta alla maturazione di competenze-chiave ritenute essenziali per l’esercizio delle cittadinanza. • L’iter procedurale dovrà puntare verso i traguardi di sviluppo delle competenze: • Conoscenza intesa come riproduzione di dati, informazioni acquisite per proprio conto o riferite da altri (conoscenze dichiarative) • Comprensione delle conoscenze acquisite attraverso una loro manipolazione e successiva applicazione (abilità) • Costruzione di un habitus metacognitivo che permette all’alunno di smontare le conoscenze acquisite per poterne generare di nuove, fino alla conquista di un pensiero divergente che legandosi all’azione diventa il terreno in cui si esprime al meglio la creatività e la soggettività di ciascuno (competenze).

  41. UNITARIETÀ DELL’AZIONE FORMATIVA DELLA SCUOLA NELLA DIVERSITÀ E DISCONTINUITÀ DELLE ESPERIENZE • La scuola deve prestare attenzione a «varie forme di diversità», che non sono necessariamente diversità di ordine etnico-culturale connesse al fenomeno dell’immigrazione, ma che riguardano la molteplicità delle esperienze affettive, degli stili cognitivi, degli stimoli ambientali e familiari che i bambini e i ragazzi presentano ed esprimono all’interno del contesto scolastico. • Ricondurre ad unitarietà l’ ”esperienza del frammento”: valorizzare l’eterogeneità delle esperienze degli alunni incrementandone i livelli di comprensione e di condivisione con gli altri.

  42. SCUOLA COME «COMUNITÀ EDUCANTE» • Scuola come «ambiente di apprendimento»: luogo dell’ascolto, della socializzazione delle conoscenze, della collaborazione, poiché laddove non c’è ascolto reciproco, partecipazione, coinvolgimento, attenzione al feedback, i saperi vengono assimilati ma non accomodati (Piaget), e quindi non producono apprendimento. • Scuola come «comunità di pratica»in cui si privilegiano strategie e metodi improntati al cooperative learning.

  43. CURRICOLO UNITARIO, PROGRESSIVO, VERTICALE … • Percorso curricolare unitario riferito a tre gradi diversi di scuola collocato all’interno di una medesima cornice culturale ed una medesima struttura organizzativa (pur con qualche differenziazione per la scuola dell’infanzia). • All’interno del primo ciclo lapratica della continuità del curricolo è resa perseguibile inoltre dalla presenza delle medesime aree disciplinari (LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA, STORICO-GEOGRAFICA, MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA) e al loro interno di discipline comuni sia alla scuola primaria che alla scuola secondaria di primo grado. • Lacontinuità educativa si realizza attraverso il curricolo unitario e nonper mezzo diprogetti ad hoc. • La verticalità del curricolo è garantita dalla progressione e gradualità dei traguardi di sviluppo delle competenzetra i vari segmenti scolastici.

  44. IDEE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE …

  45. Area della valutazione del processo e del prodotto Ogni istituzione scolastica è chiamata ad attivare percorsi ed azioni efficaci e creative volti ad incrementare la qualità dell’offerta formativa. In questo processo sono determinanti le persone che fanno parte dell’organizzazione, che devono essere capaci di valutare il proprio operato, e, collettivamente, l’incidenza delle azioni dei singoli sui risultati dell’intera organizzazione. Acquisire la capacità di render conto del proprio operato in maniera trasparente e responsabile (accountability), non solo in termini di rendicontazione amministrativa, ma anche procedurale e criteriale, cioè relativa alle regole sottese, alle scelte e alle linee di condotta di una scuola.

  46. I possibili percorsi … 1. “La valutazione … un problema che ritorna - Dalla valutazione degli apprendimenti alla valutazione delle competenze” • Il percorso di formazione diretto al personale delle scuole in rete, può essere realizzato in autoformazione mediante la costituzione di un gruppo di studio (con caratteristiche tecnico-scientifiche) nella modalità di ricerca/azione. • L’attività può essere occasione di raccordo tra diversi i gradi di scuola per : l’ottimizzazione di percorsi didattici in grado di trasformare le conoscenze in competenze spendibili, anche secondo le esigenze emerse dal Progetto OCSE-PISA; l’ individuazione e la messa a punto di modelli organizzativi funzionali alla gestione di contesti di apprendimento flessibili; l’ auto-valutazione e la valutazione sia rispetto agli esiti del progetto che alle prestazioni professionali; l’individuazione di modelli specifici per la diffusione dell’attività di ricerca come innovazione (art.6 D.P.R 275/99) nelle scuole dell’autonomia del territorio.

  47. 2. L’autovalutazione e la valutazione del sistema scuola Verso la certificazione della qualità del servizio erogato “RIPENSARE IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ISTITUTO” Percorso di ricerca-azione da effettuarsi sotto la guida di esperti esterni appartenenti ad un centro di formazione/ricerca accreditato dal MIUR o altri docenti.

  48. IL MODELLO QUI PROPOSTO E’ ORIENTATO A CREARE MOTIVAZIONE E SVILUPPARE UN CLIMA INTERNO POSITIVO

  49. Il modello organizzativo sopra prospettato, richiede a chi vi opera nuove competenze, comportamenti, impegni, a tal fine a partire dal mese di settembre una Commissione, ristretta coordinata dal Dirigente Scolastico con il supporto di un esperto esterno, potrà provvedere a redigere una bozza di progetto da proporre all’approvazione del Collegio dei Docenti.

  50. FINE

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