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DIREZIONE DIDATTICA DI TARVISIO UDINE

DIREZIONE DIDATTICA DI TARVISIO UDINE. L’INSEGNAMENTO PRECOCE DELLE LINGUE.

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DIREZIONE DIDATTICA DI TARVISIO UDINE

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Presentation Transcript


  1. DIREZIONE DIDATTICA DI TARVISIOUDINE

  2. L’INSEGNAMENTO PRECOCE DELLE LINGUE

  3. “TRE MANI” RETE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA ALPE – ADRIA “DREI HÄNDE” ALPEN - ADIA KINDERGARTENNETZWERK“TRI ROKE“ DRUZEENJE VRTCE ALPE - JADRANIl progetto è sostenuto da finanziamenti del Land Kärnten e con fondi di garanzia e di allineamento dell’Unione Europea.

  4. L’ IDEA DI PROGETTO: • nasce fra le scuole dell’infanzia di Camporosso, Nötsch e Kranjska Gora, situate nella regione di confine tra Austria, Slovenia e Italia, ed accoglie il desiderio di genitori, insegnanti ed amministratori locali di far crescere i loro bambini attraverso l’uso delle tre lingue del territorio, apprese già a partire dalla prima Infanzia. • Lo scopo: l’immersione in ambiente plurilingue fin dai primi anni di vita e l’adesione alla politica dell’Unione Europea che promuove lo studio e l’utilizzo di diverse lingue a partire da quelle dei paesi vicini. • Punti di forza: • la contiguità territoriale dei tre paesi che permette la realizzazione concreta, condivisa e significativa dei percorsi • lo scambio effettivo di insegnanti madrelingua che si recano per due giorni la settimana (almeno 70 ore l’anno) in ciascuna delle tre Scuole dell’Infanzia. • innovazione metodologica che non riguarda solo le lingue ma garantisce una educazione interculturale cosciente e vissuta.

  5. UNA COOPERAZIONE CONTINUA Da sempre avvengono, tra la popolazione di questi tre paesi, scambi che si ripercuotono sulla realtà culturale, sociale ed economica e che coinvolgono necessariamente l’ambito linguistico. Le nostre scuole hanno sempre colto questa enorme opportunità con attività di gemellaggi, cooperazione tra istituti italiani, carinziani e sloveni, entrando in anticipo nell’ottica di una formazione linguistica permanente e di un dialogo interculturale transfrontaliero.

  6. OBIETTIVI DEL PROGETTO • immergere i bambini in un contesto plurilingue reale e integrato attraverso attività di simulazione globale • favorire l’apertura mentale, culturale e linguistica dei bambini • promuovere la capacità di guardare il mondo dal punto di vista altrui • sviluppare un comune concetto pedagogico – linguistico per l’attività metodologico – didattica nelle tre lingue • confrontare, con l’ausilio di esperti, gli approcci metodologici e didattici dei tre paesi • raggiungere un accordo continuativo di scambi fra docenti madrelingua delle tre nazioni; • dare un contributo concreto per uno sviluppo culturale ed economico delle regioni confinarie

  7. Attività: • incontri tra i bambini delle tre scuole in occasione di feste scolastiche, tradizionali o sagre paesane • regolari incontri di confronto, organizzazione e coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel progetto (Sindaci, Dirigenti, Insegnanti, Genitori, Esperti, Interpreti) • visite reciproche nelle tre Scuole dell’Infanzia per conoscere la situazione di fatto e per vivere l’applicazione metodologico – didattica in atto • scambio continuativo per tutto l’anno di insegnanti madrelingua che si recano per almeno due giorni la settimana in ciascuna delle tre scuole

  8. Festa di fine anno con tutte le scuole coinvolte nel progetto

  9. AZIONI DEI PARTNER • Ogni paese mette a disposizione gli insegnanti che, a livello paritario con i colleghi dell’altra nazione, entrano nelle classi per almeno 70 ore l’anno, scambiando buone pratiche e materiali. • Tutti i partecipanti assumono pari responsabilità nelle attività di ricerca sia sul piano metodologico – didattico che su quello giuridico – legislativo. • Ogni singola azione viene concordata e programmata in maniera collegiale e realizzata poi nelle singole realtà scolastiche. • A tutti gli Istituti (sia pubblici che privati) che partecipano al Progetto con unità di intenti, viene chiesto di supportare i contenuti del Progetto a seconda delle possibilità legate alle loro specificità.

  10. Incontro di progetto nella scuola dell’infanzia di Kranjska Gora

  11. PERCHE’ E’ IMPORTANTE L’attuazione di questo Progetto assume grande importanza per lo sviluppo interculturale ed economico regionale a lungo termine poiché viene favorita una identità culturale aperta, plurilingue, transfrontaliera. Avendo come protagonisti genitori e bambini, istituzioni con responsabilità politica e partner universitari per la supervisione, il progetto ha una valenza generale e pone le basi per un positivo atteggiamento di confronto e di arricchimento interculturale.

  12. DOCENTI • mobilità nelle scuole partner per insegnare la propria lingua materna, immergendo gli alunni in un contesto di lingua globale • incontri di progetto per aumentare la motivazione degli insegnanti e di tutti i partecipanti al partenariato al confronto e al lavoro cooperativo; • creazione di un clima di confidenza e un supporto reciproco fondamentale ai fini della riuscita del progetto • incontri tra insegnanti delle tre scuole per operare confronti di metodologia e didattica in realtà diverse e accrescere le proprie competenze professionali e culturali in ottica europea • stimolo ad apprendere la lingua delle scuole partner

  13. SUPPORTO E CONTROLLO Le attività del Progetto sono supervisionate dal Professor Georg Gombos dell’Università di Klagenfurt (Erziehungwissenschaften und Bildungsforschung). Con incontri bimestrali, i docenti e le altre persone coinvolte discutono l’andamento del programma e le attività svolte anche con l’esame di video o presentazioni PowerPoint. Vengono analizzati anche gli aspetti relativi al gradimento sociale tramite colloqui con i genitori.

  14. NELLA SCUOLA I docenti sono pienamente responsabili del lavoro di progettazione delle singole attività, realizzato insieme ai colleghi delle altre due nazioni negli incontri periodici; di ciascuno viene salvaguardata l’autonomia e valorizzata la personale capacità. Le attività di progetto si integrano nella normale programmazione annuale, i cui contenuti vengono ripresi e arricchiti nelle varie lingue e in contesto di simulazione globale.

  15. Disseminazione • incontri di progetto programmati • articoli sui giornali locali delle tre nazioni • interventi in trasmissioni a tema delle televisioni regionali • video, pagine web, presentazioni power point, mostre, feste con i genitori di tutte le tre scuole • brochures

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