1 / 33

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari. Attività e passività finanziarie – Depositi e Titoli di Stato. Le attività finanziarie. Il primo degli elementi che compongono il sistema finanziario è rappresentato dalle attività finanziarie;

ramla
Download Presentation

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Corsodi Economiadegli IntermediariFinanziari Attività e passività finanziarie – Depositi e Titoli di Stato

  2. Le attività finanziarie • Il primo degli elementi che compongono il sistema finanziario è rappresentato dalle attività finanziarie; • Sono contratti che consentono di mettere in relazione datore e prenditore di fondi; • Le attività finanziarie hanno quindi sia profili di investimento (per il datore di fondi) che profili di finanziamento (per il prenditore di fondi); • Si osserva quindi che le attività reali a differenza delle attività finanziarie figurano nel bilancio di un solo soggetto;

  3. Le attività finanziarie • A seconda della natura del rapporto i contratti finanziari si possono suddividere in: • C. di indebitamento; • C. di partecipazione; • C. di assicurazione; • C. derivati.

  4. Gli elementi distintivi delle attività finanziarie • Si tratta di: • Valuta di denominazione; • Natura dell’emittente; • Durata contrattuale; • Modalità di esecuzione delle prestazioni: • Condizioni di erogazione/emissione; • Condizioni di rimborso; • Tipo e natura della remunerazione; • Facoltà o opzioni di prestazioni alternative; • Trattamento fiscale.

  5. Attività finanziarie e strumenti finanziari • Attività finanziarie = strumenti finanziari ? • Gli strumenti comprendono un’ampia gamma di attività finanziarie, ma escludono le attività non di mercato (non negoziabili): • Depositi; • Prestiti bancari. • Definizione di attività + ampia.

  6. Come valutare ? • Le attività (passività) finanziare si valutano sulla base delle loro caratteristiche di: • Rendimento (costo); • Rischio.

  7. I CONTRATTI DI DEPOSITO

  8. I contratti di deposito • 2 obiettivi sottostanti al contratto: • ottenimento di una remunerazione; • beneficio di alcuni servizi bancari; • 2 tipi di deposito: • a risparmio = prevalgono obiettivi di remunerazione; • monetario = prevalgono obiettivi di servizio.

  9. I depositi a risparmio • Destinati, per loro natura, ad accogliere il risparmio famigliare sottratto durevolmente al consumo; • Sono uno strumento ormai maturo della raccolta bancaria; • Rappresentano una frazione sempre più ridotta; • Rilevanza sul piano teorico per la comprensione delle nuove forme di raccolta durevole.

  10. I depositi a risparmio • Sono regolati da disposizioni contrattuali che limitano la libera disponibilità delle somme ed esaltano la funzione di investimento; • Sono destinati ad accogliere il risparmio delle famiglie; • Possono essere previste norme che limitano la libertà dei depositanti per garantire la stabilità.

  11. I depositi a risparmio • Si distinguono: • depositi a risparmio ordinario libero; • depositi a risparmio vincolati; • Comprovati da un documento: il libretto di deposito; viene consegnato al depositante e sullo stesso si annotano i versamenti ed i prelevamenti: • il libretto può essere: • nominativo; • al portatore.

  12. I depositi a risparmio • Il libretto NOMINATIVO: • risulta intestato ad un persona; • è prevista una semplice procedura di ammortamento: la semplice denuncia di furto o smarrimento blocca il conto; la procedura si svolge senza l’autorità giudiziaria; • in caso dissonanza tra scrittura del libretto e quella della banca, entrambi possono dimostrare l’errore nelle scritture effettuate sul libretto e chiederne la correzione; • il libretto non è trasmissibile; solo il credito può essere trasferito a titolo oneroso o gratuito con le formalità della cessione di credito = cambia intestazione il libretto.

  13. I depositi a risparmio • Con il libretto AL PORTATORE: • il diritto a riscuotere spetta al possessore (art.1836 c.c.); • le banche sono obbligate a pagare il presentatore del libretto; • la procedura di ammortamento è più complessa: chi lamenta furto o smarrimento deve ricorrere all’autorità giudiziaria; • In caso dissonanza tra scrittura del libretto e quella della banca, il credito è in ogni caso quello risultante dal libretto; • il trasferimento avviene con la semplice consegna.

  14. I depositi a risparmio • Si osservi che in ragione di quanto visto: • i libretti nominativi consentono di appoggiare sul deposito operazioni che, per essere portate a termine, non richiedono la presenza fisica allo sportello; inoltre gli accreditamenti possono essere alimentati da contante, A.B., A.C. e da versamenti periodi di stipendi, pensioni, ecc.; • i libretti al portatore sono alimentati dalle sole operazioni che comportano la presenza fisica del depositante; possono essere alimentati solo da versamenti in contanti.

  15. I depositi a risparmio • Gli interessi sono determinati su un conto individuale di deposito; l’annotazione si effettua alla prima occasione utile; • La valuta è la data a partire dalla quale la somma frutta (o smette di fruttare) interessi; • La capitalizzazione è generalmente annuale.

  16. I depositi a risparmio liberi • Elemento caratteristico: un certo vincolo alla libertà d’azione teso a far sì che non vi affluiscano fondi diversi dal risparmio famigliare sottratto al consumo; • In tal senso: • i versamenti sono liberi (non esistono norme restrittive né per i singoli versamenti né per l’ammontare complessivo del libretto; eccezione per i l. al portatore); • tradizionalmente i prelevamenti subivano vincoli in termini di: • giorni di preavviso; • perdita di valuta. • ora tali vincoli sono superati.

  17. I depositi a risparmio vincolati • Il cliente si impegna a non eseguire prelevamenti prima di un certo termine; • Difficilmente però il rimborso viene rifiutato; • Nel caso di rimborso anticipato si stima: montante - interessi al tasso creditore + spread (es.2%) • 2 tipologie: • a scadenza determinata: la durata è fissata al momento del deposito; • a scadenza indeterminata con preavviso reciproco: la durata è libera; il prelievo può avvenire dando un preavviso.

  18. I depositi a risparmio vincolati • I depositi a risparmio vincolato possono offrire una remunerazione superiore. Ciò dipende: • dalla congiuntura; • dalle alternative confrontabili; • La capitalizzazione può essere: • alla scadenza del vincolo; • in ogni caso al 31/12 di ogni anno; • Il rinnovo può essere tacito se non si preleva entro 15 giorni dalla scadenza (fissata o comunicata); • I versamenti successivi al primo (se a scadenza determinata) possono essere: • con parifica del vincolo; • senza parifica del vincolo.

  19. I depositi a carattere monetario • Il deposito si caratterizza per la disponibilità a vista; • può svolgere sia funzioni di investimento che funzioni di strumento di pagamento; • Tipicamente è il conto corrente (c/c); esistono anche conti corrente specializzati.

  20. I conti correnti di corrispondenza • La banca si impegna a svolgere tutti quegli incarichi e quelle operazioni che, nei limiti contrattuali e di uso, le saranno affidati dal cliente come : • pagamenti a terzi; • riscossione di crediti cambiari ed ordinari; • giroconti; • ecc. • Il conto non funziona quindi per le sole operazioni di cassa;

  21. I conti correnti di corrispondenza • Natura giuridica: è un particolare tipo di contratto caratterizzato da due elementi: • il deposito; • il mandato. • Interessi: • in alcuni Paesi non è prevista la remunerazione; • variano in funzione della giacenza media, ma anche in ragione della forma contrattuale delle parti e dei servizi offerti; • Chi apre un c/c deve depositare la propria firma: speciment.

  22. I conti correnti di corrispondenza Il conto corrente può essere: • c/c a firme congiunte: ogni disposizione data alla banca deve essere sottoscritta dalle 2 (o più) persone intestatarie del conto; • c/c congiunto a firme disgiunte: il c/c è intestato a 2 (o più) persone le quali hanno separatamente la facoltà di compiere operazioni.

  23. I conti correnti di corrispondenza • Il c/c svolge una funzione essenzialmente monetaria: rende agevole ed economico il regolamento degli scambi (riveste la funzione di moneta scritturale); • La valuta delle operazioni. Solitamente: • accreditamenti: sono successivi alla data dell’operazione; • addebitamenti: sono precedenti alla data dell’operazione. MOTIVO: le somme depositate non possono trovare immediato impiego fruttifero; le somme prelevate sono idealmente distolte dall’impiego fruttifero qualche giorno prima del giorno di prelevamento.

  24. I conti correnti di corrispondenza • La chiusura del conto può essere fatta in qualsiasi momento per iniziativa della banca o del correntista; • All’atto di ogni liquidazione, oltre agli interessi, vengono addebitate al cliente anche le spese e le commissioni; • Di particolare rilievo la commissione di massimo scoperto (CMS): • la CMS ricorre quando il conto presenta saldi negativi; • la commissione si applica sul massimo scoperto del periodo.

  25. I conti correnti di corrispondenza • La banca deve inviare periodicamente: • un estratto conto: riepilogativo delle operazioni compiute; • un staffa: per il calcolo degli interessi; le operazioni sono ordinate per valuta; in tal modo è possibile determinare separatamente l’importo e la durata dei saldi che si formano per effetto delle valute; • Il calcolo degli interessi viene effettuato direttamente sui saldi che si formano. Il metodo di liquidazione degli interessi è denominato “metodo scalare amburghese”.

  26. I conti correnti di corrispondenza • Dopo avere ricevuto i due documenti contabili e riscontratane la regolarità, il cliente dovrebbe inoltrare alla banca il suo benestare; • In realtà, è convenuto che la documentazione inviata si intende approvata se il cliente non oppone reclamo entro 60 giorni;

  27. Il conto corrente ed il calcolo degli interessi • Il c/c è semplicemente l’insieme dei rapporti di debito e di credito che intervengono tra il correntista e la banca, ossia l’insieme dei movimenti in dare (prelievi) ed in avere (versamenti), ordinati per data di effettuazione; • Il periodo di capitalizzazione per gli interessi è in genere l’anno; • La legge di capitalizzazione applicata alle disponibilità ed agli scoperti di c/c è quella dell’interesse semplice; • Considerando la successione dei saldi di c/c, ciascuno di essi risulta fruttifero di interessi per i giorni in cui il saldo rimane invariato.

  28. I TITOLI DI STATO

  29. I titoli di Stato • Si distingue tra titoli: • A breve termine; • A medio-lungo termine. • Si distinguono inoltre: • Buoni Ordinari del Tesoro (B.O.T.); • Certificati del Tesoro zero coupon (C.T.z.); • Buoni del Tesoro Poliennali (B.T.P.); • Certificati di Credito del Tesoro (C.c.T.).

  30. I BOT • Titoli a breve termine, tre scadenze diverse: 3, 6, 12 mesi; • Titoli zero coupon: l’interesse deriva dalla differenza tra prezzo di emissione e prezzo di rimborso; • Taglio minimo = 1000 euro; • Emissione quindicinale con asta competitiva: il prezzo pagato da ogni aggiudicatario corrisponde al prezzo dallo stesso offerto al momento della sottoscrizione; • Per l’emissione il Tesoro fissa la quantità, non il prezzo; • Si soddisfano integralmente le domande ai prezzi più elevati; • Esistono meccanismi di controllo, come il prezzo di esclusione.

  31. I CTz • Titolo al portatore, a 18 e 24 mesi; • Strumento oltre il breve termine; • Taglio minimo: mille euro; • Il CTz è privo di cedola di interesse: l’interesse è la differenza tra prezzo di emissione e prezzo di rimborso; • Viene emesso con il sistema dell’asta marginale: il prezzo di aggiudicazione è uguale per tutti; • L’assegnazione avviene al prezzo finale di aggiudicazione più basso fra quelli proposti dagli aggiudicatari.

  32. I BTP • Titoli a medio-lungo termine; • Titoli a tasso fisso con cedola prestabilita al momento dell’emissione; • Quattro scadenze: 3,5, 10 e 30 anni; • Taglio minimo: mille euro; • Emissione con l’asta marginale senza indicazione del prezzo base; • Interessi corrisposti semestralmente e posticipatamente a mezzo cedole.

  33. I CcT • Titoli a medio-lungo termine: durata pari a 7 anni; • Taglio minimo: mille euro; • Emessi con asta marginale; • Sono titoli a reddito fisso a tasso variabile; • Gli interessi sono indicizzati, posticipati, con cedole semestrali; • Indicizzazione al rendimento lordo dei Bot a sei mesi, maggiorato di uno spread; • Indicizzazione delle cedole e dello scarto tra prezzo di emissione e valore di rimborso.

More Related