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Multicentrico GAVeCeLT sul metodo ECG: risultati preliminari

Multicentrico GAVeCeLT sul metodo ECG: risultati preliminari. Daniele Bertollo U.O. Anestesia, Rianimazione e Cure Palliative Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi VARESE. Centri partecipanti. Policlinico Universitario ‘A.Gemelli’, Roma Ospedale Careggi, Firenze

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Multicentrico GAVeCeLT sul metodo ECG: risultati preliminari

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Presentation Transcript


  1. Multicentrico GAVeCeLT sul metodo ECG: risultati preliminari Daniele Bertollo U.O. Anestesia, Rianimazione e Cure Palliative Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi VARESE

  2. Centri partecipanti Policlinico Universitario ‘A.Gemelli’, Roma Ospedale Careggi, Firenze Ospedale Fracastoro, San Bonifacio Ospedali Riuniti di Cremona Ospedale Castelnuovo Monti, Reggio Emilia Ospedale Civile di Bolzano Ospedale Civile di Varese Az. Osp. Universitaria di Pisa

  3. Metodo ECG • Tecnica della guida metallica (solo per cateteri già predisposti) • Cateteri a breve termine tipo Certofix • Sistemi impiantabili tipo port Celsite ECG • Tecnica della colonna di fisiologica (tutti gli altri) • Cateteri centrali a medio termine (Hohn) • Cateteri centrali a impianto periferico (PICC) • Cateteri tunnellizzati tipo Groshong

  4. Target • In ogni paziente l’operatore aveva la facoltà di scegliere il target: • 1/3 inferiore vena cava superiore ( zona 1 ) • Giunzione cavo-atriale ( zona 2 ) • 1/3 superiore dell’atrio destro ( zona 3 )

  5. Controllo radiologico post Dopo la inserzione, la posizione della punta veniva verificata con Rx Torace, in posizione ortostatica o in posizione supina Posizione ortostatica 951 (65,9%) Posizione supina 493 (34,1%)

  6. POSIZIONI PIÙ ALTE: TVP CVC CORRELATA 86 % 31 % 6 cm 16 % 4 cm 14 % 2 cm 1.2 % Petersen et al, Am J Surg 1999, 178:38-41

  7. Controllo radiologico post Dopo la inserzione, la posizione della punta veniva verificata con Rx Torace, in posizione ortostatica o in posizione supina

  8. TARGET Diverse zone, tutte corrispondenti ad una posizione ‘accettabile’ della punta criterio radiologico

  9. Valutazione dei risultati • Fattibilità • % di pazienti in cui la metodica ECG è stata portata a termine (visualizzazione della P atriale) • Sicurezza • Incidenza di complicanze correlate alla tecnica ECG • Accuratezza • Confronto tra posizione della punta sec. tecnica ECG (target stabilito) vs. posizione sec. Rx post-procedura

  10. Risultati

  11. Pazienti studiati (n = 1444) Età 64 + 15 ( 18 – 99 ) Sesso M 634 44% F 810 56% Patologia Oncologici 998 70% Non oncologici 446 31%

  12. Tipo di cateteri studiati BT (certofix) 288 (19,9%) LT (tunnellizzati) 325 (22,5%) MT (Hohn) 47 (3,25%) PICC 245 (16,9%) Port 539 (37,3%)

  13. Casistica VAD suddivisa per i Centri

  14. Scelta del lato Lato destro 1160 (80,3%) Lato sinistro 284 (19,7%)

  15. Scelta della tecnica GUIDA METALLICA 731 (50,6 %) COLONNA DI FISIOLOGICA 713 (49,4 %)

  16. Sicurezza Non si sono riscontrate complicanze legate al metodo ECG, né direttamente né indirettamente La incidenza di aritmie è stata estremamente bassa (0.7%) (N.B.: tutti i pazienti erano di necessità sottoposti a continuo monitoraggio ECG)

  17. Scelta del target 1/3 inferiore VCS 252 (17,4%) Giunzione cavoatriale 1167 (80,8%) 1/3 sup. atrio dex 25 (1,7%)

  18. Target Diverse zone, tutte corrispondenti ad una posizione ‘accettabile’ della punta Zona 1 – 1/3 inferiore della vena cava superiore Zona 2 – giunzione cavo atriale Zona 3 – 1/3 superiore dell’atrio

  19. Target criterio radiologico Zona 1 da 1 a 3 cm sotto il livello della carena Zona 2 3 cm sotto il livello della carena Zona 3 da 3 a 5 cm sotto il livello della carena

  20. Confronto tra metodo ECG intra-procedura e controllo Rx post-procedura P - Perfect match metodo ECG = controllo Rx C – Correct match punta comunque ben posizionata S – Mismatch malposizione (sec. Rx) NA – not appliable metodo ECG non riuscito

  21. Risultati complessivi Minima % di malposizioni (3.8%) Buona corrispondenza tra ECG e Rx nel 95,4% Perfetta corrispondenza tra ECG e Rx nell’83% dei casi Fattibilità del metodo nel 99,3 % dei casi

  22. Effetto Centro Due centri caratterizzati da minore accuratezza, alta % di malposizioni P<.001

  23. Tipo di catetere Port = minore accuratezza, più malposizioni (p < .001)

  24. Tipo di tecnica Medesima accuratezza Con la tecnica della colonna di liquido, maggiore fattibilità (p<.03) fattibilità con guida metallica = 98,6 % fattibilità con colonna di liquido = 99,9 %

  25. Lato di inserzione Dal lato sinistro = più malposizioni (p<.05)

  26. Posizione dell’Rx di controllo Rx in posizione ortostatica = peggiore match con la tecnica ECG (p<.001)

  27. EFFETTO DELLA POSIZIONE Supina Ortostatica

  28. Effetto del target Maggior accuratezza quando il target è il 1/3 sup. della VCS (p<.001)

  29. Conclusioni

  30. Conclusioni Il metodo ECG è fattibile nella quasi totalità dei pazienti in cui è apprezzabile una onda P al tracciato ECG di superficie ( nel 99,3% dei casi ; nel 99,9% considerando la sola tecnica della colonna di fisiologica) Il metodo ECG è sicuro per il paziente e non si associa ad alcuna complicanza

  31. Conclusioni (2) • La accuratezza del metodo ECG (valutata con confronto radiografico post-procedura) è assai elevata: • Incidenza di malposizioni assai bassa: 3,8% • Ottima corrispondenza tra ECG intra-procedura e Rx post-procedura (anzi: perfetta nell’83% dei casi) • Fattori che influenzano positivamente la accuratezza: • Cateteri esterni > port • Inserzione dal lato destro > lato sinistro • Scelta come target del 1/3 inf della VCS

  32. Conclusioni (3) • La corrispondenza tra posizione sec. ECG e posizione sec. Rx è maggiore se la radiografia di controllo è eseguita in posizione supina • Infatti, la tecnica ECG è sempre eseguita intra-procedura, quindi in posizione supina • Nel paziente non allettato, l’Rx viene effettuato in posizione ortostatica e quindi la punta risale inevitabimente più in alto (circa 1 cm)

  33. Conclusioni (4) • La minore corrispondenza tra ECG e Rx nel caso dei port ha diverse possibili spiegazioni: • Trattandosi di pazienti non allettati, l’Rx viene eseguito in posizione ortostatica • Se il reservoir non è inserito in sede stabile (subito sotto-claveare), finita la procedura, in posizione ortostatica, può spostarsi in basso e sfilare il catetere di 1 o più cm

  34. Conclusioni (5) Quando si inserisce una via centrale in un paziente NON allettato, è bene posizionare la punta in posizione lievemente più bassa (1 cm) rispetto a quella desiderata Nell’impianto di un port, la accuratezza nella posizione della punta dipende dal metodo utilizzato (metodo ECG o altro) ma anche dalla tecnica chirurgica di impianto

  35. Prospettive AZIENDALI:Proporre il sistema come validato per il corretto posizionamento della punta  associata alla puntura ecoguidata consente esclusione di Rx torace di controllo SCIENTIFICHE: proporre la metodica come gold standard nel posizionamento di CVC

  36. Grazie per l’attenzione

  37. Inserisco diapo con immagine dei target radiologici

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