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ITU (CCITT) X.25

ITU (CCITT) X.25. Insieme di raccomandazioni per i primi tre livelli architetturali nelle reti pubbliche per dati. Trasferimento dell’informazione a pacchetto in modalità orientata alla connessione con velocità da 75 bit/s fino a 192 Kbit/s. In Italia la rete pubblica conforme a X.25 è

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Presentation Transcript


  1. ITU (CCITT) X.25 Insieme di raccomandazioni per i primi tre livelli architetturali nelle reti pubbliche per dati. Trasferimento dell’informazione a pacchetto in modalità orientata alla connessione con velocità da 75 bit/s fino a 192 Kbit/s. In Italia la rete pubblica conforme a X.25 è ITAPAC.

  2. DTE DTE DCE DCE RETE X.25 DCE DCE DTE DTE DTE: Data Terminal Equipment DCE: Data Circuit-terminating Equipment

  3. X.25 è una definizione di “interfaccia” tra un DTE (apparato d’utente: terminale, elaboratore o concentratore) e un DCE (apparato di rete: modem e collegamento a un nodo della rete) “interfaccia” = protocolli dei livelli 1, 2 e 3 del modello OSI

  4. P1 P2 P3 liv. pacchetto livello trama livello fisico modem modem DTE e DCE liv. pacchetto livello trama livello fisico DTE DCE

  5. DTE DTE DCE DCE PSE PSE PSE DCE DCE DTE DTE PSE: Packet Switching Exchange

  6. strati di utilizzazione strati di utilizzazione strati di trasferimento strati di trasferimento strati di trasferimento strati di trasferimento strati di trasferimento Architetture di rete protocolli di utilizzazione nodo di transito nodo di accesso apparecchio terminale apparecchio terminale nodo di accesso sezione di accesso sezione di accesso sezione di rete interna

  7. 7 6 5 4 3 2 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 protocollo di applicazione protocollo di presentazione protocollo di sessione protocollo di trasporto 7 6 5 4 3 2 1 livello 3 livello 2 livello 1 livello 3 livello 2 livello 1 DTE DCE PSE DCE DTE protocolli interni non specificati da X.25

  8. Livelli X.25 1. livello FISICO: V24 o X21bis (RS-232C) per collegamenti analogici, X.21 per collegamenti digitali, X.31 per linee ISDN 2. livello TRAMA: LAPB (HDLC) 3. livello PACCHETTO: X.25 specifica le procedure e il formato delle PDU (pacchetti) che DTE e DCE si scambiano

  9. DCE PAD PSE DCE Altre raccomandazioni X.28 X.29 char mode DTE packet mode DTE X.3 PAD: Packet Assembly/Disassembly

  10. Livello pacchetto (3) di X.25 • Due tipi di servizi: • chiamata virtuale (VC): • prevede tre fasi (instaurazione del • collegamento, trasferimento dati, • abbattimento del collegamento); • i DTE si scambiano pacchetti dati • e pacchetti di segnalazione

  11. Livello pacchetto (3) di X.25 • Due tipi di servizi: • chiamata virtuale (VC) • circuito virtuale permanente (PVC): • collegamento stabilito su base • contrattuale; • i DTE si scambiano solo dati

  12. Funzioni del livello pacchetto X.25 • apertura e svincolo dei circuiti virtuali • trasferimento dati sui circuiti virtuali • recupero malfunzionamenti sui circuiti • virtuali • controllo di flusso • controllo di sequenza • multiplazione dei circuiti virtuali

  13. Numero di canale logico A ogni VC e PVC viene assegnato un numero di gruppo di canale logico ( < 16) e un numero di canale logico ( < 256) con significato locale. E’ il connection end-point identifier del modello di riferimento OSI.

  14. Numero di canale logico PVC VC 0 1 . . . LIC HIC LTC HTC LOC HOC 4095 canali unidirezionali entranti canali bidirezionali canali unidirezionali uscenti Per evitare conflitti il DTE utilizza prima i numeri alti e il DCE utilizza prima i numeri bassi.

  15. Formato pacchetti GFI LCG LCN TYPE C GFI = general format identifier LCG = logical channel group number LCN = logical channel number TYPE = packet type identifier C = bit di controllo (sempre 0 per i dati)

  16. Pacchetti per apertura e chiusura chiamata (solo VC) DTE DCE CAR (call request) CAC (call accepted) CLR (clear request) CLC (clear confirmation) DCE DTE INC (incoming call) CON (call connected) CLI (clear indication) CLC

  17. Pacchetti dati (VC e PVC) DTE DCE DCE DTE D (data) INT (interrupt) INTC (interrupt confirm) I pacchetti di tipo interrupt eludono il controllo di flusso.

  18. Pacchetti percontrollo di flusso DTE DCE DCE DTE RR (receiver ready) RNR (receiver not ready) REJ (reject) RR RNR REJ chiede delle ritrasmissioni da DCE a DTE

  19. Controllo di flusso • si utilizza un meccanismo a finestra • la dimensione W della finestra viene negoziata • con il gestore (default W = 2) • il trasmettitore può inviare W pacchetti di tipo D • prima di avere riscontro • i riscontri sono cumulativi • un pacchetto D fuori sequenza (per perdita o • duplicazione) causa un RESET del circuito • virtuale • un riscontro fuori finestra causa un RESET del • circuito virtuale

  20. Pacchetti per reinizializzazioni DTE DCE DCE DTE RES (reset request) REC (reset confirmation) RTR (restart request) RTC (restart confirm.) REI (reset indication) REC RTI (restart indication) RTC Reset riinizializza un VC o PVC. Restart riinizializza una interfaccia, chiudendo tutte le VC.

  21. Errori e funzioni opzionali DTE DCE DCE DTE diagnostic Registration request Registration confirm

  22. Trasferimento di dati su VC DTE A DTE B X.25 CAR INC apertura chiamata trasferim. dati chiusura chiamata CAC CON D D D D D D D D CLR CLI CLC CLC figura formato CAR

  23. Pacchetti di apertura • Indirizzi • Due possibilità (selezionate nel campo GFI): • raccomandazione E.164 • (numerazione ISDN) • raccomandazione X.121 figure formati indirizzi

  24. Facilities (prestazioni d’utente) • numerazione estesa • utilizzo del bit D • addebito al chiamato • unidirezionalità del flusso dati • dimensioni non standard dei pacchetti • finestre non standard • modalità “fast select” • ridirezione chiamata • . . .

  25. Fast Select Facility DTE A DTE B X.25 CAR INC CLR CLI Permette di realizzare servizi di tipo datagram con riscontro figure macchina a stati e formato D

  26. Pacchetto D bit Q: distingue due tipi di dati bit D: identifica ACK remoto bit M: concatenazione pacchetti (normalmente 128 byte per pacchetto) Non si esegue controllo di errore figura formato CLR

  27. Trasferimento di dati 3,2 6,12 1 2 5 DTE DTE 1 2 3 4 3 4 5 2,16 4 3 5 2 2 1 1 3 1 3,2 5 6,12

  28. DTE B rifiuta la chiamata DTE A DTE B X.25 CAR INC CLR CLI CLC CLC

  29. La rete rifiuta la chiamata DTE A DTE B X.25 CAR CLI CLC

  30. La rete svincola la VC DTE A DTE B X.25 malfunzionamento CLI CLI CLC CLC

  31. Collisione di apertura DTE C DTE A X.25 DTE B CAR CAR INC CLI CLC INC CAC CON Il DCE cede il passo

  32. Collisione di chiusura DTE A DTE B X.25 CLR CLR CLI CLC Si perde la causa di svincolo specificata da DTE A

  33. Livello trama (2) di X.25 Si occupa di trasferire correttamente le unità dati sul collegamento fisico tra DTE e DCE e viceversa. I pacchetti (PDU di livello 3) sono incapsulati nelle trame. X.25 adotta una variante del protocollo ISO HDLC (High-Level Data Link Control) denominata LAPB (Link Access Procedure Balanced)

  34. Trame e pacchetti X.25 L C G t y p e informazione aggiuntiva e/o dati L C N pacchetto G F I C R C indirizzo delimitatore controllo delimitatore I

  35. Protocolli di livello collegamento LAPB e HDLC derivano, come altri, dal protocollo SDLC (Syncronous Data Link Control) utilizzato nell’architettura IBM SNA. L’ANSI ha standardizzato SDLC come ADCCP (Advanced Data Communication Control Procedure) e l’ISO come HDLC. Il CCITT (poi ITU) ha derivato da HDLC LAP (Link Access Procedure) prima, LAPB poi.

  36. Protocolli di livello collegamento Della stessa famiglia sono: LAPD (Link Access Procedure D-Channel) LAPF (Link Access Procedure to Frame Mode Bearer Service) LLC 802.2 (Logical Link Control) PPP (Point-to-Point Protocol)

  37. Caratteristiche comuni • Il formato delle PDU è: • protocolli orientati al bit, con bit-stuffing per • garantire la trasparenza dei dati (il flag non può • comparire nella PDU) • l’indirizzo serve per le configurazioni multipunto • (master/slave) • il campo di controllo differenzia le PDU 01111110 indirizzo controllo dati CRC 01111110 8 8 8/16 >=0 16 8

  38. Configurazione Master/Slave slave master Le PDU delle stazioni primarie (master) sono dette comandi (command), quelle delle stazioni secondarie (slave) sono dette risposte (response)

  39. Tre gruppi di PDU Informazione 0 N(S) P/F N(R) Supervisione 1 0 S S P/F N(R) Non numerate (Unnumbered) 1 1 M M P/F M M M P/F = bit di poll/final

  40. Tre gruppi di PDU Informazione Dati in modalità connessa Supervisione Riscontri (positivi e negativi) Non numerate (Unnumbered) Gestione collegamento Dati in modalità non connessa

  41. Due schemi di numerazione Informazione 0 P/F N(R) N(S) Supervisione 1 0 S S x x x x P/F N(R) Non numerate (Unnumbered) 1 1M M P/FM M M xxxxxxxx Numerazione normale (modulo 8) ed estesa (modulo 128), con campi di controllo di 1 o 2 byte.

  42. Modi operazionali (HDLC) Normal Response Mode (NRM) Adatto a linee punto-punto o multipunto sbilanciate, con una stazione primaria e una o più stazioni secondarie. La stazione primaria pone a 1 il bit di P/F e abilita la stazione secondaria, che porrà a 1 il bit P/F della sua ultima PDU.

  43. Modi operazionali (HDLC) Normal Response Mode (NRM) Asynchronous Response Mode (ARM) Adatto a configurazioni sbilanciate. La stazione secondaria non deve aspettare l’interrogazione (poll) della primaria.

  44. Modi operazionali (HDLC) Normal Response Mode (NRM) Asynchronous Response Mode (ARM) Asynchronous Balanced Mode (ABM) Utilizzato in configurazioni punto-punto bilanciate. Il bit P/F richiede risposte immediate.

  45. Trame di tipo I (C/R) I campi di N(S) e N(R) consentono un controllo di errore con protocollo a finestra. N(S) = numero di sequenza della PDU trasmessa N(R) = numero di sequenza della PDU attesa

  46. Trame di supervisione (S) RR (Receiver Ready - C/R) riscontro positivo RNR (Receiver Not Ready - C/R) riscontro positivo e dichiarazione di non disponibilità del ricevitore REJ (Reject - C/R) richiesta di ritrasmissione di tutte le PDU a partire da N(R) SREJ (Selective Reject - C/R) richiesta di ritrasmissione della sola PDU N(R) e riscontro fino a N(R)-1; non ammessa da LAPB e 802.2

  47. Trame non numerate (U) Ci sono 5 bit di tipo M, quindi si possono distinguere 32 PDU. Sei trame vengono utilizzate per (ri)inizializzare il collegamento SNRM(E) : Set Normal Response Mode SARM(E) : Set Asynchronous Response Mode SABM(E) : Set Asynchronous Balanced Mode E = numerazione estesa (Extended) Sono sempre PDU di tipo comando.

  48. Trame non numerate (U) DISC (Disconnect - C) annuncia che il collegamento viene abbattuto UA (Unnumbered Acknowledgement - R) è il riscontro a PDU di inizializzazione o di tipo DISC DM (Disconnect Mode - R) viene emessa quando il collegamento non è inizializzato FRMR (FRaMe Reject - R) indica la ricezione di una PDU corretta ma non riconosciuta, codifica in 24 bit di dati il perchè del rifiuto

  49. Trame non numerate (U) UI (Unnumbered Information - C/R) utilizzata per dati in modalità non orientata alla connessione XID (eXchange IDentification - C/R) TEST (C/R) UP (Unumbered Poll - C) SIM (Set Initialization Mode - C) RIM (Request Initialization Mode - R) . . . figura trame LAPB

  50. Bit di Poll / Final Nelle trame di comando il bit P/F viene riferito come bit P. Nelle trame di risposta come bit F. Il bit di Poll messo a 1 dal DTE (o DCE) sollecita una risposta dal DCE (o DTE). Il bit di Final posto a 1 specifica la risposta conseguente un’interrogazione (poll). DTE e DCE non possono emettere un altro P=1 prima di aver ricevuto F = 1.

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