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Ansia, un propellente della Vita 1.3

Ansia, un propellente della Vita 1.3. Introduzione alla conoscenza di se stessi. Parte Prima. Significati del termine (dal Treccani).

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Ansia, un propellente della Vita 1.3

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Presentation Transcript


  1. Ansia, un propellente della Vita 1.3 Introduzione alla conoscenza di se stessi. Parte Prima

  2. Significati del termine (dal Treccani) • Ansia s. f. [dal lat. tardo anxia, der. di anxius «ansioso»]. - 1 Forte agitazione dell'animo per desiderio, attesa di qualche cosa, o per timore e preoccupazione di qualcosa d'ignoto: essere, stare in a. per qualcuno, per qualcosa. 2. (psicol., psicanal.) Stato nevroticodi incertezza e timore, dinanzi a pericoli oscuri e spesso ignoti, nei casi gravi simile all'angoscia.

  3. Significati del termine (dal Treccani) 1.Nevrosi (o neurosi) s. f. [der. di nevro- (o neuro-), col suff. -osi]. - 1. (psicanal.) Condizione di sofferenza della psiche, di solito riconducibile alle esperienze infantili del soggetto, che si manifesta con ansia, irritabilità, fobie, ossessioni, compulsioni, e anche disturbi a carico di determinati organi corporei; a differenza della psicosi, nella nevrosi il soggetto mantiene comunque il contatto con la realtà ed è cosciente dei conflitti e delle sofferenze che vive. 2. (estensivo) Stato di tensione e di ipereccitabilità.

  4. Tensione Una qualunque energia, poiché lavoro potenziale non è visibile se non è espresso, (en-ergòs: lavoro interno) può esprimersi solo se si crea una tensione, un differenziale tra due o più punti materiali: una differenza di potenziale: un altorispetto a un basso, un vuoto in relazione a un pieno. Perché un’energia possa manifestarsi ha bisogno di un luogo materiale per esprimersi con un lavoro fisico concreto: è come passare dalla teoria alla pratica o dal pensiero all’ azione!

  5. Tensione Tensione si realizza solo in presenza si differenze di: peso, altezza, massa, densità, distanza, potenziale chimico o elettrico e quanto più i valori sono grandi, tanto più il lavoro è evidente ma l’energia si degrada e bisogna rinnovarla. Riassunto, l’Energia è Lavoro possibile, la Tensione è Lavoro iniziale, il Cambiamento è l’effetto del lavoro con riduzione dell’energia. La misura di Energia, Tensione, Lavoro è anche descrittiva della dinamica propria di un sistema potendo qualificarlo .

  6. Sistema (complesso) Il personale concetto di sistema, derivato da quello di Von Bertalanffy è il seguente: chiuso o aperto, al sistema compete un numero di oggetti con qualità deterministiche, una dinamica coerente con il fine dell’autopoiesi e dell’omeostasi e dunque con sottosistemi interdipendenti circolarmente finalizzati agli scopi.

  7. Tensione La Tensione è la premessa necessaria a che l’energia implicita, nascosta nella materia, possa esprimersi in termini di movimento. In altri termini, è l’effetto materiale con cui esordisce l’espressione di una qualunque energia: è l’energia potenziale trasformata in energia cinetica.

  8. Eccitabilitàelementi del sistema “espressore”

  9. Primo cervello ? Eccitabilità Secondo cervello !

  10. l’Ansia non va eliminata, ma gestita! Pensare di eliminarla è come pretendere di eliminare il propellente di un qualunque dispositivo meccanico! Regolamentare l’ansia è l’obiettivo delle arti marziali, aliene dalla nostra cultura popolare che ne predilige l’esasperazione a scopo di difesa e la “sublima” nei giochi aggressivi e nello sport competitivo.

  11. Repressione e Sublimazione Etica del Waraku (Un viatico tra Oriente e Occidente Non rammaricarsi mai dei propri errori. Non cercare mai scuse per giustificarsi di errori e comportamenti sbagliati. Impegnarsi sempre a fondo.
Essere capaci di capire se gli altri hanno bisogno di aiuto, anche se non chiedono niente. Non vantarsi mai dei propri successi.
Non darsi mai delle arie. Non essere mai attaccati alle cose materiali.

  12. Repressione e Sublimazione La repressione aumenta l’ansia perché ne evita l’espressione come atto volontario ma predispone a una reazione successiva più intensa, alla successiva occasione anche non coerente logicamente: è puro sentimento che si libera!

  13. Repressione e Sublimazione La sublimazione è ansia mediata, tra pulsione passionale e attrazione culturale per: etica, filosofia, arte, religione. L’equilibrio tra il fare del pragmatismo ansioso e la stasi dell’ozio inerziale, si esprime in un comportamento condivisibile anche se non sempre compreso. La comprensione delle proprie azioni è un atto d’Amore, dovuto al Prossimo.

  14. Repressione e Sublimazione La repressione volontaria di un atto, la rinuncia all’azione, produce interruzione di un’azione in corso e come tale esprime il passaggio della mente da uno stato propositivo a uno riflessivo, è una pausa che esalta l’azione in corso, il corrispettivo pragmatico della sospensione del giudizio.

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