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M. C. iviltà ass edia. M. Come i mass media cambiano e dirigono il mondo. Esempio italiano. Tesi di laurea di Michela Vicentini. Relatrice : Federica Da Milano Correlatore : Mario Dossoni. Giornalismo.

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  1. M C iviltàass edia M Come i mass media cambiano e dirigono il mondo. Esempio italiano. Tesi di laurea di Michela Vicentini. Relatrice : Federica Da Milano Correlatore : Mario Dossoni

  2. Giornalismo La vera storiadella comunicazione massiva ebbe inizio con la diffusione dei primi periodici circa 400 anni fa, che diedero regolarità a tutte quelle stampe sfusediffusesi in Europa dall’invenzione dei caratteri mobili. Il giornalismoentra quindi nel novecento ricco di esperienzavissuta in prima persona, tra dichiarazioni d’indipendenza, emendamenti costituzionali e dichiarazioni di dei diritti fondamentali del’uomo. Il giornalismo è dunque già profondamente radicato nelleabitudini della società. • La carta dei doveri del giornalista del 8 luglio 1993 sottoscritta dal consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti e stampa ( art. 2 Ln°69 del 1963). • Il codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali del 29 luglio 1998. • Carta dei doveri dell’informazione economica del 8 febbraio 2005 legge n° 69 del 3 febbraio 1963 ordine dei giornalisti il linguaggio giornalistico si è comunque sottoposto a codici che dal primo dopoguerra hanno stabilito quali espressioni potessero essere più adeguate o meno. Codici Con tutte le invenzioni del Novecento molti studiosi affermarono che ben presto il giornalismo su stampa sarebbe stato spazzato via dalla radio e che la televisione avrebbe sostituito radio, libri e giornali. La straordinaria forza della società del Novecento ha dimostrato quanto queste teorie fossero infondate benché ad oggi vi sia ancora qualcuno che sostiene la stessa tesi questa volta riportata al web. Tutti i mezzi convivono influenzandosi gli uni con gli’altri.

  3. La fiducia cieca verso i pentiti ed i magistrati dell’accusa, che vennero intervistati dopo il processo al posto di Tortora, senza rispettare il principio di presunzione di innocenza. • L’insistenza delle telecamere addosso all’uomo in manette, evidenziando la sua debolezza del momento. • La stampa in certe situazioni si è sostituita al magistrato, cercando da sé ulteriori testimoni contro Tortora, trasformando ogni elemento della sua personalità in qualcosa di negativo ,ritraendo i pentiti positivamente. • Un telegiornale si pronunciò in modo ironico riguardo l’espressione del volto, facendo riferimento alla presunta doppia vita e sfruttando il suo modo di essere. • Un altro fatto grave fu la pubblicazione dell’indirizzo, privato, di Tortora. Errori

  4. Radio • In realtà in Italia erano in pochi a potersi permettere una radio nel 1924 e nonostante negli anni successivi gli abbonati URI aumentassero il costo medio di un apparecchio radiofonico non variava ,rimanendo pari a due terzi del reddito medio annuo di una famiglia italiana. Nel corso degli anni la radio ha sempre avuto un’ importanza sociale, aggiornando gli ascoltatori e rimanendo al passo con l’evoluzione sociale. Marconi • 1895 trasmissione telegrafica a 2 Km Pontecchio- Bologna • L’invenzione di Marconi aveva la difficoltà di trasmettere i suoni. Nata con un ideale. • Da subito il fascismo si occupò della scuola e della dottrina dei ragazzi, introducendo la radiofonia nello spazio scolastico: a quel punto l'aspetto propagandistico ebbe spesso la meglio sugli aspetti favolistici della prima fase . • fu il canadese ReginaldAubrayFessenden che il 23 dicembre 1900 trasmise il primo messaggio Radio Alice 1976 • Provate a pensare quali furono i pensieri o le emozioni di Frank Conrad che nel 1919 iniziò una serie di programmi da un garage di Pittsburgh. • La radio fu un successo

  5. Televisione • L’idea di televisione, in senso simbolico, nasce molto tempo prima, rispetto al progetto definitivo, per lo meno nell’immaginario della società della seconda metà dell’ottocento. L’associazione d’immagini alla voce, viene di fatti del tutto naturale, dopo l’invenzione del telefono e questo ha stimolato l’immaginazione di numerosi artisti, per esempio; il francese Albert Robida (1848-1926) • La nascita della televisione per come la consideriamo oggi si può far risalire al 1925 quando John Logie Baird uno studioso scozzese e ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges  di Londra. Anche lui, come Marconi, è considerato il padre della televisione, ma come tutte le invenzioni di questa portata e di questa complessità, non vi è mai un solo inventore. • L’Italia ha sempre considerato il suo modo di fare televisione come industria culturale, nasce, infatti, con lo scopo di informare, educare e divertire gli spettatori, durante quel periodo l’analfabetismo era ancora diffuso del dieci per cento della popolazione nazionale, in tal senso essa contribuì a creare una lingua nazionale. Nata di conseguenza

  6. Internet • Nacque negli anni ’60 a scopo contro spionistico, da parte degli Stati Uniti, nella guerra fredda. • Quest’invenzione suscitò negli scienziati il desiderio di condivisione, con l’idea di costruire una rete che fosse in grado di unire il mondo. Tuttavia dipendevano dalla Défense AdvancedResearchProjectsAgency, il dipartimento di difesa degli Stati Uniti che finanziando il progetto lo limitava. La rete venne fisicamente costruita nel 1969 collegando quattro nodi: l'Università della California di Los Angeles, l'SRI di Stanford, l'Università della California di Santa Barbara, e l'Università dello Utah. L’inevitabile.

  7. Ipiù intelligenti e i più seguiti sono in grado di adoperare a dovere tutti i mezzi di comunicazione, informandosi, tenendosi aggiornati e sviluppando anche una capacità di pensiero profonda Da un altro, invece, sono un pò più preoccupata, in un epoca di continue trasformazioni e una profonda crisi istituzionale e sociale i più giovani si lasciano influenzare più facilmente e spesso, per sfuggire a situazioni non chiare o di sofferenza sociale tendono a rinchiudersi in un mondo fittizio. Generazione “BimBumBam”, sono pochi i casi in cui ,qualcuno della mia età sia “tecno-social” dipendente, riusciamo ancora a distinguere le relazioni reali basate sui sentimenti, il tatto, il contatto umano da quelle legate solo a messaggini di circostanza. Siamo sfruttatori dei mezzi e sappiamo dare un termine anche in senso di tempo ad ogni macchina. Internet e i social network li usiamo, ma per lo più come spettatori, è la curiosità che ci rende dipendenti di quello che ci circonda. Poi ,come in tutto, ci sono i casi estremi ,come quelli che ti riempiono la Home di post assurdi ,uno dietro l’altro ,ma sono in una percentuale bassissima. “generazione dei padri” quella dei nostri genitori nati a metà del secolo scorso in pieno sviluppo tecnologico sono la generazione di mezzo troppo giovani per avere telefonini e computer in giovane età e crescere imparando ad adoperarli .Ora ,oserei dire , persi nel seguire i numerosi aggiornamenti di oggi. Tra di loro ci sono due categorie quelli che sono dei patiti di tutto ciò che è elettronico, tanto da aver perso il senso della misura e quelli che hanno imparato a malapena ad utilizzare un computer e a stento li metti davanti a dei software nuovi o li fai uscire dai loro schemi. Identità “generazione nonni “,che per tutti quelli della mia età risale ai primi venti , trent’anni del ‘900 , vivono di pazienza, sanno ascoltare e cercano ancora di allacciare un rapporto umano, anche con le persone che incontrano per strada.

  8. The end 8

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