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Indicazioni per il curricolo: un contributo

Indicazioni per il curricolo: un contributo. Lodi, 18 aprile 2008 Rosy Prudente. Premessa. Anticipazione invio materiali seminario Firenze: “Lingua Parola Cittadinanza – L’italiano nelle Indicazioni per il curricolo” Si parla solo di ciò che si conosce (scelta di campo per l’intervento).

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Indicazioni per il curricolo: un contributo

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Presentation Transcript


  1. Indicazioni per il curricolo:un contributo Lodi, 18 aprile 2008 Rosy Prudente

  2. Premessa • Anticipazione invio materiali seminario Firenze: “Lingua Parola Cittadinanza – L’italiano nelle Indicazioni per il curricolo” • Si parla solo di ciò che si conosce (scelta di campo per l’intervento).

  3. Documentazione di n. 2 percorsi interni al 2° Circolo di Lodi • 1°: lavoro di un’apposita commissione, con coinvolgimento in itinere dell’intero Collegio • 2°: impressioni dei singoli docenti, previa somministrazione di questionario e successivo monitoraggio dei dati emersi

  4. 1° Percorso/a (Dati forniti dall’Ins. F.S. Coordinatrice del gruppo di lavoro) TAPPE: 1. Lettura delle Indicazioni (comune) Scuola primaria 2. Classi parallele: lavoro sugli obiettivi 3. Ins. coord.: tabulazione degli obiettivi in verticale (cl. 3^ e cl. 5^) per tutti gli ambiti ►trasmessa ai gruppi di classi parallele

  5. 1° Percorso/b 4.Insegnanti classi parallele: strutturazione degli obiettivi intermedi (1^- 2^ - 4^) 5.Commissione: acquisiti gli obiettivi graduati dalla cl. 1^ alla cl. 5^ ► “revisione” interna del documento per verificarne incongruenze/non conformità 6.►restituzione di suggerimenti ai gruppi di docenti di classi parallele (senza interventi sul testo) per proporre modifiche.

  6. 1° Percorso/c Scuola dell’infanzia 2. Strutturazione degli obiettivi per fasce d’età (a cura delle docenti che si occupano dei diversi gruppi d’età). 3. Individuazione delle competenze, generali rispetto ai campi di esperienza. Scuola primaria 7. Lavoro sulle competenze ► ripresa di tutti i traguardi di competenza di fine scuola primaria, graduati per disciplina, inseriti nel documento di valutazione (unitario).

  7. 1° Percorso/d 8. La commissione deve “rivedere” quanto elaborato (lavoro in progress) per procedere a successivi aggiustamenti (prossimo anno). 9/4. Lavoro su prove d’ingresso/in uscita: problema della strutturazione delle prove per competenza.

  8. 1° Percorso (considerazioni) • È stato un percorso legato alla necessità/all’urgenza, sono necessari ulteriori riflessioni e approfondimenti anche attraverso iniziative di formazione.

  9. 1° Percorso (criticità) Criticità (cfr. anche percorso 2) • La formulazione degli ob. per LS non è adeguata (es.“anche se formalmente difettosi”, a proposito della produzione scritta). • L’ambito scientifico presenta un lessico difficile da interpretare e difficile da tradurre operativamente • Gli ob. di apprendimento e le competenze sono simili, sottile la linea di demarcazione.

  10. 2° Percorso/a • Un questionario di “peso” • Distribuzione capillare (n. 97 questionari) • Compilazione anonima (con qualche indicatore utile ai fini del monitoraggio): tipologia di scuola (infanzia/primaria); tipologia di posto (comune/specialista); tipologia d’incarico (a t.d./a t. i.)

  11. 2° Percorso/b • Restituzione: n. 89 Questionari ► 91,7% • Caratteristiche compilatori docenti scuola infanzia: n. 25 docenti scuola primaria: n. 64 su posto comune: n. 64 specialisti (RC,LS, SH): n. 14 N.R. n. 11 contratto a t. i.: n. 65 contratto a t. d.: n. 19 N.R. n. 5

  12. 2° Percorso/c • 1^ domanda (banale, reiterata, ma necessaria): “Ha letto il testo delle Nuove Indicazioni?” Risposte: Sì: n.84 No: n.1 (supplente) N.R.: n. 2 in parte: n. 1 (ipotesi non prevista)

  13. 2° Percorso/d • 2^ Domanda: “Come è avvenuta la lettura?” (risposta chiusa) Risposte: Individualmente: n. 29 Con altre colleghe: n. 15 Entrambe le modalità: n. 40 N.R.: n.4

  14. 2° Percorso/e • 3^ Domanda: “In cosa è cambiato/come è cambiato (se è cambiato) il suo modo di ‘fare scuola’ dopo l’avvio della sperimentazione delle Indicazioni?” (quesito aperto) Risposte (n.b.: trattandosi di quesito aperto, per necessità di sintesi, si riportano gli esiti più significativi, non sempre quantificandoli).

  15. 2° Percorso/f • Non è cambiato nulla (da sempre obiettivo la crescita della persona/centralità della persona; per coerenza da anni della progettualità del Circolo a quanto previsto dalle Indicazioni): n. 35 • Non è cambiato molto (si è sempre coniugata l’educazione/formazione all’istruzione): n.12 • E’ cambiata solo la terminologia: n. 8

  16. 2° Percorso/g • Più attenzione alla cittadinanza attiva (peraltro già nel progetto di Circolo 2006/2009): n. 7 • Migliorato il modo di lavorare, ma per vero cambiamento occorre tempo: n. 5 • Occasione per riflettere sulle competenze

  17. 2° Percorso/h • 4^ Domanda: “Quali sono le difficoltà maggiori da lei incontrate nella sperimentazione?” (quesito aperto) Risposte (cfr. stesse considerazioni relative a 3^ domanda). • Nessuna difficoltà: n. 21 • Nessuna per abitudine nel Circolo a lavorare così: n. 2 • Tempo insufficiente per la realizzazione di quanto richiesto: n. 6

  18. 2° Percorso/i • Mezzi e risorse umane insufficienti: n. 4 • Obiettivi di apprendimento troppo generici e da declinare: n. 8 • Difficoltà nel coinvolgimento delle famiglie • Impostare una didattica per competenze • Cosa valutare/come valutare • Lettura impegnativa del testo • Difficoltà a stabilire percorsi comuni con le colleghe: n. 3

  19. 2° Percorso/l • Difficoltà collegate ai continui cambiamenti: n. 4 • E’ ancora in fase di lettura/approfondimento del testo, non si sente di rispondere: n.5 • N.R.: n. 6 • Mancanza di preparazione nell’utilizzo di strategie suggerite dal testo: n. 5

  20. 2° Percorso/m • 5^ Domanda: “Quali sono gli aspetti più problematici che il testo presenta?” (quesito aperto) Risposte (cfr. nota a quesiti precedenti). • n. 9 non rispondono • Difficoltà terminologiche/alcuni obiettivi sono di difficile lettura (soprattutto in ambito scientifico): n. 25 • Valutazione/autovalutazione: n. 4

  21. 2° Percorso/n • Difficoltà a coinvolgere pienamente le famiglie degli alunni: n.14 • Non si tiene conto di standard minimi: n. 3 • Obiettivi troppo alti rispetto a risorse (umane e non) disponibili: n. 3 • Impegnativa declinazione di obiettivi e traguardi/genericità degli obiettivi: n. 8 • Non particolari difficoltà: n. 10 • Non basta la progettualità servono materiali e strumenti: n. 2

  22. 2° Percorso/o • 6^ Domanda: “Quali bisogni formativi specifici ritiene di dover prioritariamente soddisfare rispetto al documento in esame?” (quesito aperto) Risposte (cfr. nota a quesiti precedenti). • Alcune risposte risultano incongrue►presunta incomprensione della richiesta. • Notevole parcellizzazione delle risposte. • n. 5: n.r. • Non ritiene di dover approfondire un documento provvisorio: n. 3

  23. 2° Percorso/p • Approfondimenti legati alle singole discipline (soprattutto matematica, scienze, tecnologia): n. 16 • Costruzione di un curricolo verticale: n. 15 • Alleanza educativa con famiglie/EE.LL., altre agenzie: n. 8 • Competenze e valutazione delle competenze: n. 5 • Strategie educativo-metodologiche: n. 2

  24. 2° Percorso/q • 7^ Domanda: “Come dovrebbe essere organizzata l’attività di formazione?” (risposta chiusa) Risposte(alcune doppie): a1) approfondimenti interni al Circolo: n.67 a2) attività promosse da reti di scuole: n.25 a3) N. R.: n. 6

  25. 2° Percorso/r b1) percorsi articolati: n.45 (*) b2) seminari/conferenze occasionali: n. 30 (*) b3) altro: n. 2 (lavori di gruppo/confronti) (*) alcune risposte doppie N.R.: n. 16

  26. 2° Percorso/s • 8^ Domanda: “Nutre fiducia in merito alla durata/validità delle Indicazioni indipendentemente dalla coalizione politica che governerà il Paese dopo le elezioni di aprile?” Risposte: Sì: n. 43 No:n. 39 N.R. (anche se qualcuno poi motiva):n. 7

  27. 2° Percorso/t • Motivazioni addotte per il SI’ (si indicano le prevalenti, non quantificandole): a) fiducia nella validità delle Indicazioni b) fiducia nella propria professionalità e nelle scelte autonome delle scuole.

  28. 2° Percorso/u • Motivazioni addotte per il NO (si indicano le prevalenti, non quantificandole): a) sfiducia nei politici b) perplessità suscitate dai continui cambiamenti degli ultimi anni.

  29. Conclusioni • Un sostanziale atteggiamento positivo rispetto al documento (emerge anche la fiducia rispetto al futuro delle Indicazioni per la loro validità intrinseca e l’apprezzamento anche nei casi di dichiarata sfiducia).

  30. Quale futuro • Possibile rischio: sottovalutazione della novità del documento (parzialmente giustificata dall’impegno costante e pluriennale del Circolo sui temi della progettualità unitaria, dell’interdisciplinarietà, dell’attenzione ai valori e alla centralità della persona). MA (interrogativo del 18 aprile) COSA CI RISERVERA’ IL FUTURO?

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