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Il Contesto Internazionale

Il Contesto Internazionale. per il. Trasferimento di Conoscenze. il ruolo dell’e-learning. Sommario. Premessa L’ENEA Confronto con l’estero Opzioni/opportunità Indicatori. Premessa. Due esempi: Canada’s Innovation Strategy :

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Presentation Transcript


  1. Il Contesto Internazionale per il Trasferimento di Conoscenze il ruolo dell’e-learning Mafalda Valentini UDA-PMI

  2. Sommario • Premessa • L’ENEA • Confronto con l’estero • Opzioni/opportunità • Indicatori Mafalda Valentini UDA-PMI

  3. Premessa Due esempi: Canada’s Innovation Strategy: “ In the new, global knowledge economy … prosperity depens on innovation, which, in turn depends on the investments that we make inthe creativity and talents of our people “ CERN ha una unità, Education and Technology Transfer che si occupa: • To demonstrate the relevance to society of particle physics both in terms of pure research and its applications • To advance the image of fundamental research performed at CERN and collaborating institutes, and to promote these organizations as generators of technology (Education and Communication) • To identify, develop and communicate technical innovation to industry and to scientists in other fields (Technology Transfer) Mafalda Valentini UDA-PMI

  4. Premessa (cont.) I modelli disponibili per realizzare Trasferimento di Conoscenza (KT) e/o Sfruttamento della Conoscenza (KE) sono: All’estero: • Agenzie Nazionali per l’Innovazione (TAFTIE) • Tecnology Exploitation Offices (indipendenti o interni alle istituzioni della Ricerca) (AUTM, ASTP) • Strutture (a rete) particolarmente dedicate alle applicazioni tecnologiche (Steinbeis e Fraunhofer) • Agenzie settoriali (IFTH) • Enti di ricerca con una forte connotazione applicativa (NTO) Mafalda Valentini UDA-PMI

  5. Premessa (cont.) In Italia: • Parchi Scientifici e Tecnologici, (APTSI) • Agenzie regionali, settoriali, di distretto per l’innovazione • Exploitation Offices delle Università • Camere di Commercio, strutture afferenti alle Associazioni di Categoria • Sviluppo Italia (MEF), IPI(MAP) • CNR, INFM, CRF, CISE, ecc. • Incubatori di imprese • … Mafalda Valentini UDA-PMI

  6. L’ENEA Cosa c’è in ENEA : • Ricercatori che finanziano la loro attività ricorrendo a bandi assieme a partner dell’Industria o della Ricerca • Ricercatori che sviluppano conoscenze, le pubblicano e le proteggono • Ricercatori e tecnici che realizzano prototipi assieme ad industrie • Un Ufficio che aiuta a brevettare le scoperte e a cederle in licenza • Centri geografici che ospitano prototipi, laboratori e nuove imprese • Uffici/Unità che pubblicizzano i risultati della propria Ricerca • Un’Unità che offre un supporto trasversale per fare brockerage, creazione di nuova impresa, sfruttamento multi-disciplinare, mediazione verso i cluster di imprese, formazione on-line ….. • Un’Unità che informa sulle opportunità di finanziamento • ….. Mafalda Valentini UDA-PMI

  7. Confronto con gli altri Paesi su KT e KE Cosa hanno gli altri Paesi che a noi manca : • Tempi e meccanismi “più certi” per i finanziamenti alla Ricerca e per lo sfruttamento industriale dei risultati • Distinzioni di ruoli fra Agenzie Nazionali che implementano le politiche di innovazione governative e Tecnology Exploitation Offices che sfruttano i risultati di Università e Centri di Ricerca • Industrie di dimensioni tali da recepire più facilmente i risultati della Ricerca • Cluster di imprese high-tech su cui i governi hanno investito (i nostri distretti high-tech sono ….) e programmi per le start-ups • Disponibilità di capitale di rischio o di seed money per avviare nuove imprese (knowledge exploitation funds) • Una legislazione fallimentare meno punitiva verso le idee imprenditoriali che non hanno successo • Possibilità, per i Ricercatori, di passare dalla Ricerca all’Industria e viceversa • ……….. Mafalda Valentini UDA-PMI

  8. Cosa c’è di nuovo Art. 18 del D.Leg. N.257/03, I comma “Al fine di valorizzare i risultati della ricerca, l’ENEA è autorizzato a costituire una società di diritto privato alla quale possano essere trasferite dagli aventi diritto la titolarità e comunque i diritti di sfruttamento dei brevetti per invenzioni industriali derivanti dall’attività di ricerca” Mafalda Valentini UDA-PMI

  9. Cosa potrebbe/dovrebbe derivarne • “Cultura del risultato” e della “protezione del risultato” e “adeguato sistema premiale” • “Ammortizzatori finanziari” per conferire continuità alla Ricerca e quindi aumentare il valore dei risultati raggiunti • Supporto centralizzato per valorizzazione, brokerage tecnologico, marketing • Supporto logistico per avviare nuove attività imprenditoriali • Servizi (dalla progettualità alla rendicontazione) per il management di iniziative interdipartimentali di notevole dimensione • Operatività per la fornitura di servizi a pagamento basati sulle infrastrutture dell’Ente • Servizi finanziari innovativi per lo sfruttamento dei risultati (seed and venture capital) Mafalda Valentini UDA-PMI

  10. Cosa potrebbe/dovrebbe derivarne (cont.) • Struttura centralizzata per l’erogazione di servizi (consulenza e formazione) via internet (ma non solo) e la riscossione dei microcrediti imputabili ai servizi fruiti • Networking con gli intermediari “non tecnologici” dell’Innovazione per operarne una “qualificazione tecnologica” • Interfaccia verso la PA centrale per l’acquisizione gestione di interventi multi-disciplinari che si configurino come Agenzia Nazionale per l’Innovazione • Competenze di Technology Rating, Business Rating, Business Plan • ….. Mafalda Valentini UDA-PMI

  11. Cosa potrebbe/dovrebbe verificarsi Razionalizzazione dell’attività di sfruttamento per : • Disporre di più risorse finanziarie per alimentare l’attività di Ricerca • Liberare più risorse umane da destinare alla Ricerca • Disporre di meccanismi per premiare l’”intraprendenza” individuale (sul modello delle Università che premiano i dipendenti che acquisiscono finanziamenti) • Sviluppo di master sulle materie di Knowledge Transfer (esperienza Technology Transfer Training of Federal Laboratory Consortium) Mafalda Valentini UDA-PMI

  12. Indicatori e metriche Per misurare il “grado di sfruttamento” dei risultati : • N. brevetti ceduti, licenze concesse, spin-off avviati, servizi offerti • Ritorni economici da brevetti, licenze, royalties, servizi erogati • Nuovi posti di lavoro creati • Numero di consulenze fornite • Numero di audit erogati • ….. Mafalda Valentini UDA-PMI

  13. Indicatori e metriche (cont.) Per misurare la produttività dei Ricercatori (in un’ottica funzionale allo sfruttamento economico dei risultati) “Un target accettabile per ogni Organizzazione di Ricerca è il seguente: Una media di una scoperta (research disclosure) per Ricercatore ogni tre anni; 25% di questi da trasformare in brevetti; almeno il 50% dei brevetti vengono convertiti in licenze ad un valore medio di € 250.000 o in holding di spin-off ad un valore di € 1m l’uno” Fonte: EteCH, 2003 “Making Money out of Technology” Mafalda Valentini UDA-PMI

  14. Suggerimento • Avviare all’interno una candid discussion su tutta la materia della • Produzione di Conoscenza (attenzione al risultato) • Trasferimento di Conoscenza • Sfruttamento economico/commerciale della Conoscenza di Ente • Confezionare e cominciare a raccontare la nostra versione del tema ad uso interno ed esterno • Lavorare, riflettere e aggiustare il tiro Mafalda Valentini UDA-PMI

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