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Report di monitoraggio ambientale del PSR

Report di monitoraggio ambientale del PSR. Autorità Ambientale Regionale Filippo Dadone Elisabetta Pozzoli Assistenza tecnica all’Autorità Ambientale Eliot Laniado, Carlotta Sigismondi, Elena Girola, Silvia Vaghi, Mattia Fumagalli. Comitato di Sorveglianza PSR 2007–2013 Regione Lombardia

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Presentation Transcript


  1. Report di monitoraggio ambientale del PSR Autorità Ambientale Regionale Filippo Dadone Elisabetta Pozzoli Assistenza tecnica all’Autorità Ambientale Eliot Laniado, Carlotta Sigismondi, Elena Girola, Silvia Vaghi, Mattia Fumagalli Comitato di Sorveglianza PSR 2007–2013Regione Lombardia Riunione del 15 giugno 2011

  2. Contenuti della presentazione • Attività dell’Autorità Ambientale • Schema del sistema di monitoraggio • Analisi per la componente cambiamenti climatici ed energia rinnovabile: • Obiettivi di sostenibilità generale e specifici • Identificazione delle tipologie di azione che hanno effetti sugli obiettivi • Dimensione economica delle misure considerate e incidenza degli interventi finanziati significativi per i CC • Assorbimenti: contesto regionale e contributo del PSR (Foreste / Sostanza organica nei suoli) • Emissioni: contesto regionale e contributo del PSR (Fertilizzanti, Efficienza energetica, produzione da FER, Emissioni zootecnia) • Contributo complessivo del PSR all’obiettivo generale • Conclusioni e prospettive

  3. Attività dell’Autorità Ambientale Le attività svolte dall’Autorità Ambientale hanno riguardato: • Aggiornamento del monitoraggio ambientale del Programma • Verifica del recepimento delle prescrizioni del Rapporto Ambientale nei bandi • Valutazione dell’integrazione dell’ambiente nei criteri di priorità e selezione dei bandi • Completamento del primo report di monitoraggio (aggiornato con dati al 31/12/2009) per le componenti biodiversità*, cambiamenti climatici ed energia rinnovabile, risorse idriche e suolo • Aggiornamento del focus su energia e cambiamento climatico (dati 31/12/2010) • Avvio attività di collaborazione per l’attuazione dei Piani di Sviluppo Locale * I risultati dell’analisi sulla biodiversità sono stati presentati nel CdS di giugno 2010

  4. Obiettivo di sostenibilità ambientale (a partire dal Rapporto Ambientale del PSR) Indicatori di CONTESTO ambientale Monitoraggio del contesto Monitoraggio del programma Tipologie di AZIONE che hanno effetti sull’obiettivo di sostenibilità ambientale (positivi o negativi) Indicatori di PROCESSO (descrivono il grado di attuazione delle tipologie di azione del PSR) Indicatori che descrivono il CONTRIBUTO DEL PSR ALLA VARIAZIONE DEL CONTESTO (effetti ambientali positivi o negativi dell’attuazione del PSR) Il Sistema di monitoraggio ambientale del PSR

  5. Gli obiettivi di sostenibilità O. Generale: Riduzione delle emissioni di gas serra (assorbimenti/emissioni) Target per la Lombardia: ridurre del 13% rispetto al 2005 (pari a circa 8 milioni tCO2eq) le emissioni dei settori NON – ETS entro il 2020, di cui circa 1 milione entro i primi 5 anni grazie ad azioni settoriali, in particolare 300.000 tCO2eq per sistemi forestali (Piano Lombardia Sostenibile, 2010) Non è definito un target di riduzione per il settore agricoltura. Gli interventi diretti per il contenimento delle emissioni agricole possono riguardare la zootecnia e i fertilizzanti. Interventi indiretti l’efficienza energetica di strutture, macchinari e processi. Il PSR definisce un target sull’incremento di produzione di energia rinnovabile pari a 16,94 ktep – solo misura 221C O. specifici: OB 1: Incrementare il patrimonio forestale per aumentare lo stock di carbonio OB 2: Incrementare il contenuto di sostanza organica dei suoli agricoli OB 3: Ridurre i carichi di fertilizzanti e antiparassitari in agricoltura OB 4: Ridurre i consumi di energia a favore di una maggiore efficienza energetica OB 5: Promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili OB 6: Diffondere le migliori tecniche disponibili per la riduzione delle emissioni da aziende agricole ed allevamenti zootecnici

  6. Le tipologie di azione identificate e i principali effetti sugli obiettivi > assorbimento forestale > disponibilità biomassa per agroenergia (SRF) (effetti positivi se energia da fonte rinnovabile utilizzata in sostituzione di energia da fonti fossili) + Interventi forestali (121, 122, 221, 223, 226) + > sostanza organica nei suoli < utilizzo fertilizzanti (emissioni di N2O) > assorbimento forestale Interventi agroambientali (214, 216) + effetti positivi se energia da fonte rinnovabile utilizzata in sostituzione di energia da fonti fossili Interventi per la produzione di energia da fonte rinnovabile (121, 125A, 221 C e D, 311B, 312, 321, 323C) + < consumo energia da fonti fossili < emissioni climalteranti Interventi di efficienza energetica sugli impianti e i processi esistenti (121, 312) - potenziale incremento dei consumi energetici  > emissioni in atmosfera Interventi per la popolazione rurale e per il turismo (311A, 312, 323C) + contenimento di emissioni (CH4, N2O) in atmosfera Interventi infrastrutturali per l’attività agricola (121) + effetti indiretti positivi Interventi immateriali a carattere trasversale su temi ambientali (111B, 112, 121, 123, 124, 323C, 331) Tutti gli Assi del programma hanno effetti sugli obiettivi

  7. Le Misure valutate 71% 85% 85% All’interno di ciascuna Misura sono finanziate diverse tipologie di intervento: in alcuni casi (in particolare per l’Asse 1) quelle significative per l’obiettivo sul cambiamento climatico sono MINORITARIE

  8. Peso interventi con valenza positiva rispetto al totale degli interventi

  9. Il contesto regionale: ASSORBIMENTI Fonte: INEMAR Il PLS stima che le azioni regionali per l’incremento dell’assorbimento della CO2 da parte dei sistemi forestali nei prossimi 5 anni consentano di ottenere un assorbimento pari a 300 ktCO2. + Assorbimento da suolo agricolo / naturale non forestale (ktCO2eq/anno)

  10. Il contributo del programma: OB 1 – Foreste Interventi di forestazione, impianti di colture arboree e gestione forestale Assorbimento stimato di emissioni climalteranti: 4,92 ktCO2/anno Imboschimento Impianti colture arboree Contributo in termini di CO2 non stimabile Gestione forestale

  11. Il contributo del programma: OB 2 - Sostanza OrganicaInterventi agroambientali Contributo in termini di CO2 attualmente non stimabile Ciascun intervento (in base a tipo di coltura e agrotecnica) può contribuire a mantenere o aumentare il contenuto di sostanza organica dei suoli agricoli sottraendo CO2 all’atmosfera.

  12. Il contesto regionale: EMISSIONI 9,8% del totale 20,7% del totale Fonte: INEMAR

  13. Il contributo del programma: OB 3 - Fertilizzanti Interventi agroambientali Contributo in termini di CO2 attualmente non stimabile • Ciascun intervento (in base a tipo di coltura e agrotecnica) può contribuire ad una riduzione dell’uso di fertilizzanti in agricoltura sia minerali che organici. • Tale aspetto incide positivamente su due potenziali fonti di emissioni di gas climalteranti: • produzione dei fertilizzanti minerali a livello industriale • surplus di azoto a livello colturale (limitazioni di potenziali emissioni in atmosfera)

  14. Il contributo del programma: OB 4 - Efficienza energetica Interventi e investimenti finalizzati al risparmio energetico Contributo in termini di CO2 non quantificabile I principali interventi di efficienza energetica riguardano l’applicazione di rivestimenti isolanti e la coibentazione dei locali e l’installazione di impianti di recupero di calore. Oltre agli interventi di efficienza energetica, il PSR finanzia interventi, strutturali e non, che determinano, seppur con accorgimenti di efficienza energetica, l’incremento di consumi energetici (per esempio la realizzazione e l’ampliamento di fabbricati rurali o la promozione dell’attività turistica), con un conseguente incremento di emissioni climalteranti.

  15. Il contributo del programma: OB 5 - Produzione energia da fonti rinnovabili Produzione stimata di energia: 0,49 ktep/anno Risparmio stimato emissioni climalteranti: 1,31 ktCO2eq/anno Interventi strutturali Produzione di energia rinnovabile totale: 2,99 ktep/anno vs 16,94 ktep (target PSR-solo misura 221C) Produzione stimata di energia: 2,50 ktep/anno Risparmio stimato emissioni climalteranti: 6,71 ktCO2eq/anno Colture energetiche

  16. Il contributo del programma: OB 6 - Riduzione emissioni di aziende e allevamentiInterventi e investimenti finalizzati alla gestione dei reflui zootecnici Risparmio stimato emissioni climalteranti:  0 ktCO2eq/anno La copertura delle vasche è importante per il contenimento di gasserra (metano e protossido di azoto) e di ammoniaca e per evitare la dispersione di odori. Tuttavia l’effetto derivante dai 2 interventi di copertura delle vasche è nullo a livello regionale in termini di riduzione delle emissioni. Per i 57 interventi relativi a nuove costruzioni non è possibile conoscere se prevedono la realizzazione di vasche coperte o meno. Laddove questa non fosse una prassi consolidata, sarebbe opportuno rendere obbligatorio questo tipo di accorgimento per accedere ai finanziamenti del PSR.

  17. Il contributo complessivo del PSR all’obiettivo “Riduzione delle emissioni di gas serra”

  18. Conclusioni e prospettive (1/2) • Il Target del settore agricolo • Non è definito un target specifico per il settore agricolo a livello regionale. • Il Piano Lombardia Sostenibile valuta un potenziale di incremento dell’assorbimento di CO2 forestale conseguibile in 5 anni pari a 300 ktCO2eq (dal 2010 al 2015). • Per ottimizzare il contributo del settore agricolo agli impegni regionali di riduzione, sarebbe opportuno definire un obiettivo realistico di riferimento da perseguire con gli strumenti della programmazione (PSR). Il monitoraggio del PSR può rappresentare in tal senso un “laboratorio” di sperimentazione regionale. • Il Target di Programma • Il PSR individua un targetsull’Indicatore di Impatto n. 7 “Contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici” pari a 16,94 ktep(PSR, 2010). L’indicatore è misurato solo a partire dalla produzione di energia da fonte rinnovabile ottenibile con la misura 221C. Rispetto al target fissato, al 31/12/2010 la superficie realizzata con la misura 221C è pari a 7 ha e permette la produzione di 0,04 ktep/anno. • Se si considerano anche le altre azioni rilevanti per la produzione di energia rinnovabile (assi 1 e 3) e le colture energetiche, il valore raggiunto al 31/12/2010 è pari ad un incremento di produzione di 2,99 ktep/anno. • Contributo del PSR all’obiettivo “Riduzione delle emissioni di gas serra” • Il contributo del PSR all’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra è stimato pari a 12,94 ktCO2eq/anno, che derivano da produzione di energia da fonte rinnovabile e colture energetiche (8,02 ktCO2eq/anno) e interventi di imboschimento (4,92 ktCO2eq/anno). • A tale contributo si aggiunge quello derivante da altre tipologie di interventi (interventi forestali, misure agroambientali, efficienza energetica, corretta gestione degli allevamenti zootecnici) ora stimato tramite indicatori proxy.

  19. Conclusioni e prospettive (2/2) • Proposte per completare la valutazione • Ad oggi il popolamento degli indicatori relativi alle emissioni di CO2 non è sempre stato possibile. • In prospettiva si ritiene utile: • Integrare le informazioni presenti nel SIARL con dati semplici già disponibili c/o i beneficiari (es. potenza installata per interventi per produzione da FER, superfici finanziate per i nuovi impianti di colture arboree, volume e eventuale dotazione di copertura delle vasche per la raccolta di reflui zootecnici, …) che consentano di migliorare la quantificazione degli effetti del Programma; • Effettuare approfondimenti, anche con il Valutatore Indipendente, in particolare sul tema degli impegni agroambientali (la Misura 214 rappresenta circa l’80% del totale degli investimenti collaudati funzionali all’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra) • Integrare la valutazione quantitativa su ciascuna componente (cambiamento climatico, biodiversità, suolo, …), con una valutazione integrata dei benefici ambientali complessivi delle misure finanziate, per evidenziare le migliori pratiche supportate dal Programma ed identificare modelli replicabili(ad esempio, considerare la diversa valenza degli interventi che finanziano l’imboschimento, valutare i diversi impatti delle biomasse per la produzione di biogas e per la combustione, …) • Coinvolgere ilparternariato socio economico ed ambientale, gli enti e soggetti attuatori, i GAL e i beneficiari (in collaborazione con l’Autorità di Gestione e il Valutatore) per identificare le criticità presenti e sviluppare proposte di azione efficaci anche in vista della prossima programmazione.

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