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PERCHE’ NASCONO LE DIFFICOLTA’?

Ambito Territoriale Sociale XX Formazione per Operatori Servizi Prima Infanzia LA RELAZIONE TRA NIDO E FAMIGLIE Porto S. Elpidio, 15 gennaio 2011 Dott.ssa M. Cristina Manzini – Psicologa e Psicoterapeuta Dott.ssa Clelia Ciccalè - Pedagogista. PERCHE’ NASCONO LE DIFFICOLTA’?.

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PERCHE’ NASCONO LE DIFFICOLTA’?

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Presentation Transcript


  1. Ambito Territoriale Sociale XXFormazione per Operatori Servizi Prima InfanziaLA RELAZIONE TRA NIDO E FAMIGLIEPorto S. Elpidio, 15 gennaio 2011Dott.ssa M. Cristina Manzini – Psicologa e PsicoterapeutaDott.ssa Clelia Ciccalè - Pedagogista

  2. PERCHE’ NASCONO LE DIFFICOLTA’? CURE ASPETTATIVE BAMBINO ATTENZIONI VALUTAZIONI

  3. Idea di Bambino Idea di Educazione Esperienze della propria infanzia Aspettative rispetto ai ruoli

  4. CHI SI PRENDE CURA DEL BAMBINO QUANDO LA MAMMA NON C’E’? IL SOSTITUTO MATERNO L’INSEGNANTE • L’EDUCATRICE DIFFERENZE DI RUOLO E DI RELAZIONE

  5. E L’EDUCATRICE? E’ figura di riferimento Lavora all’interno degli apprendimenti non formali Sostiene lo sviluppo del bambino, il suo benessere, il suo cammino verso l’autonomia Ha un mandato istituzionale, che deve però condividere con la famiglia

  6. Queste differenze non riguardano solo il rapporto con il bambino, ma INFLUENZANO ANCHE LA RELAZIONE CON I GENITORI.

  7. Il genitore partecipa alla vita del nido come soggetto collettivo. Atteggiamento “Didattico-Educativo”. I genitori s’incontrano con le educatrici sul terreno di quest’ultime. Ai genitori viene richiesta una collaborazione pratica. Sono presenti nelle occasioni di festa. Nido visto come conquista sociale; la sua funzione è rivolta più alle donne che ai bambini; operatrici sono assistenti Il Nido cerca una propria identità e si ispira alla Scuola Materna; le operatrici si rifanno alle insegnanti. Il Nido trova un suo ruolo e una sua identità e si pone come interlocutore delle famiglie, cercando nuove modalità di collaborazione e condivisione. Le operatrici si definiscono Educatrici. IL RAPPORTO TRA GENITORI E NIDO. L’EVOLUZIONE STORICA

  8. PROBLEMA: Nessuna di queste modalità di rapporto prende in considerazione l’aspetto relazionale del rapporto tra educatori e genitori. La gestione di situazioni relazionali complesse non è ancora considerata competenza essenziale per gli educatori al nido.

  9. Rapporto genitori educatrici nella vita quotidiana del nido • Le difficoltà e i conflitti • Il conflitto tra istituzioni • Il conflitto emotivo

  10. Le difficoltà e i conflitti • Trasgressione da parte dei genitori delle regole • Comportamento dei genitori quando si trovano al nido (l’ingresso, l’uscita) • Errati comportamenti educativi (nelle cure)

  11. I vissuti dei genitori e delle Educatrici • Il timore del giudizio dell’altro • Il timore della perdita del proprio status

  12. La comunicazione dei vissuti • Ambivalenza nella comunicazione • Prevalenza della comunicazione agita su quella verbalizzata • Dinamica bloccata che lascia difficoltà e conflitti in sospensione

  13. Il conflitto tra istituzioni • Le finalità segrete dell’istituzione: garantirsi degli spazi per perpetuare la propria esistenza e per mantenere il marchio dell’esclusiva sul proprio territorio e sui suoi compiti • Natura protettiva dei suoi membri, spostando i conflitti dall’interno all’esterno. IL CONFLITTO TRA CODICI E CULTURE

  14. Il conflitto emotivo • La coppia genitore bambino deve avere la capacità di aprirsi ad un terzo • Emozioni mobilitate dal rapporto con i propri genitori interni • Emozioni legate all’affezionarsi al bambino

  15. I momenti più importanti per incontrarsi • L’inserimento • Le riunioni di piccolo gruppo • I colloqui individuali

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