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DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009

DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009. Una premessa doverosa…….

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DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009

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Presentation Transcript


  1. DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009 Una premessa doverosa…… Il Documento annuale di programmazione 2010 conclude la VIII legislatura regionale e, in quanto documento di fine legislatura, si caratterizza per una formulazione più sintetica, limitata all’individuazione delle azioni di fine legislatura e alla descrizione delle attività che per mero effetto di trascinamento attuativo sconfinino oltre la scadenza elettorale. In tal modo, pur tenendo conto del passaggio elettorale e quindi lasciando impregiudicate le scelte ancora da compiere all’attenzione della IX legislatura, vengono forniti – in coerenza con la missione assegnatagli dalla LR 13/2000 - gli elementi necessari per lo sviluppo programmatico e per la verifica di realizzazione delle attività.

  2. DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009 Capitolo 1– La situazione economica e sociale e le prospettive di medio periodo Capitolo 2– Le questioni di fondo nello scenario di fine legislatura Capitolo 3 – Gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura della programmazione regionale Capitolo 4 – Gli indirizzi di programmazione finanziaria

  3. Capitolo 1– La situazione economica e sociale e le prospettive di medio periodo Il Dap 2010 si colloca in un contesto di forte impatto della crisi sull’economia reale - soprattutto in termini di occupazione - e di incertezza su tempi e “intensità” dell’annunciata ripresa. Essa colpisce l’Umbria determinando, per il 2009, un deterioramento congiunturale sostanzialmente in linea o lievemente peggiore rispetto a quello italiano, mentre le previsioni dei livelli di crescita che - anche se di poco - dovrebbero tornare positivi già dal 2010, sono lievemente superiori rispetto alla media nazionale… E’ però vero che, per “agganciare la ripresa” serve proseguire ed intensificare le azioni volte a superare i nodi di debolezza strutturali dell’Umbria. Leggi tutto il capitolo

  4. Capitolo 2– Le questioni di fondo nello scenario di fine legislatura Tra le questioni che risultano più di rilievo nel contesto attuale e quelle che restano da consegnare alla prossima legislatura emergono: LE AZIONI REGIONALI PER CONTRASTARE LA CRISI Accesso al credito e consolidamento finanziario delle imprese (soprattutto PMI) Sostegno al reddito e Ammortizzatori sociali in deroga IL PATTO PER LO SVILUPPO DELL’UMBRIA La necessità di ripensare il modello di sviluppo economico e sociale della regione, connessa anche al “terremoto” causato dalla crisi, richiede l’apertura di una nuova fase di consapevolezza ed assunzione di responsabilità degli attori pubblici e privati locali e, come conseguenza, la riconferma della scelta della concertazione come metodo di governo. FEDERALISMO FISCALE: PROSPETTIVE DI ATTUAZIONE L’Umbria si presenta all’appuntamento con il Federalismo Fiscale con i conti in ordine, restano comunque aperte questioni di grande rilievo come: Definizione dei costi standard per sanità, istruzione, servizi sociali Definizione dei meccanismi per la perequazione fiscale Definizione delle funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane Leggi tutto il capitolo

  5. Capitolo 3 – Gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura della programmazione regionale (clicca sulle singole voci per una sommaria descrizione delle attività previste per il 2010) • Infrastrutture e trasporti • Sviluppo, innovazione e competitività del sistema produttivo regionale • Agricoltura e sviluppo rurale • Ambiente, governo del territorio e protezione civile • Politiche per il turismo • Beni ed attività culturali, spettacolo, sport, attività venatoria ed ittica • Promozione della salute • Politiche sociali, immigrazione e politica della casa • Politiche integrate per l’istruzione, la formazione e il lavoro • Riforme istituzionali e modernizzazione della Regione Leggi tutto il capitolo

  6. Le politiche regionali/1: Infrastrutture e trasporti Il superamento del deficit infrastrutturale dell’Umbria richiede una pluralità di interventi sui sistemi ferroviari, stradali, della logistica, aeroportuali e delle infrastrutture tecnologiche. Tra questi si avrà nel 2010: • l’avvio dei lavori delle piastre logistiche di Terni e Foligno • l’approvazione (Cipe) del progetto del Nodo di Perugia • la prosecuzione dei lavori per il completamento degli itinerari Ancona-Perugia(tratto Pianello-Valfabbrica)e Foligno-Civitanova Marche (tratto Foligno-Valmenotre) • la prosecuzione dei lavori per la diffusione della banda larga La razionalizzazione dei servizi di trasporto passerà principalmente attraverso: • il potenziamento e riorganizzazione dei servizi ferroviari svolti da Trenitalia e FCU • la costituzione della holding del TPL

  7. Le politiche regionali/2: Sviluppo innovazione e competitività del sistema produttivo regionale La strategia di rafforzamento delle azioni per aumentare la competitività del sistema delle imprese umbre, nel 2010 si concentrerà su: • Misure anti-crisi, con particolare riferimento al sostegno per l’accesso al credito e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese • Sostegno alla ricerca, all’innovazione e al rafforzamento delle reti di imprese, soprattutto PMI (Poli di innovazione, Pacchetti integrati di agevolazioni,…) • Sostegno agli investimenti innovativi • Attivazione del Centro per la promozione e la internazionalizzazione delle imprese umbre • Promozione delle produzioni artigiane, soprattutto dell’artigianato artistico • Approvazione della nuova legge regionale sul commercio

  8. Le politiche regionali/3: Agricoltura e sviluppo rurale Con la riprogrammazione del Piano di Sviluppo Rurale si vuole rispondere alle “nuove sfide” che il settore agricolo è chiamato ad affrontare, sfide principalmente connesse a tematiche ambientali che inevitabilmente si intersecano con quelle di carattere economico connesse alla crisi economica e al progressivo venir meno delle tradizionali reti di protezione comunitaria. Sono previsti: • Finanziamento di progetti integrati di filiera (cerealicola, zootecnica, vitivinicola)per il miglioramento della competitività e dell’innovazione • Incentivi ai giovani agricoltori • Attuazione del programma sulla qualità delle strutture ricettive agrituristiche • Approvazione ed attuazione del nuovo Piano forestale regionale • Iniziative pilota per il sostegno alle “filiere corte”

  9. Le politiche regionali/4: Ambiente e governo del territorio La sfida è coniugare la crescita economica della nostra regione con la tuteladell’ambiente e del territorio, la cui qualità rappresenta da sempre la principale caratterizzazione dell’Umbria. Tra le principali questioni che verranno affrontate nel 2010 vi sono: • RISORSE IDRICHE: approvazione del nuovo Piano regionale ed attuazione delle prime misure, con particolare riferimento alle azioni di contenimento dei fenomeni di inquinamento delle falde connesse alla zootecnia • RIFIUTI: avvio dell’attuazione del Piano regionale, con l’avvio dell’operatività degli ATI ed il progressivo cambiamento delle modalità di raccolta dei rifiuti (passaggio al “porta a porta”) • GOVERNO DEL TERRITORIO: Approvazione del Piano Paesaggistico regionale, il documento che definirà le azioni di tutela delle peculiarietà del paesaggio umbro e della sua funzione sociale e gli interventi di promozione e valorizzazione

  10. Le politiche regionali/5: Turismo La strategia regionale per il turismo tiene conto degli inevitabili riflessi sul settore della crisi economica e punta su prodotti turistici innovativi e sul lancio di una nuova immagine dell’Umbria, luogo in cui qualità ambientale, culturale e peculiari stili di vita convivono in maniera originale e tutta da scoprire. Si punterà su: • Coordinamento dei programmi di comunicazione dei diversi operatori attraverso uno specifico Piano-Media • Promozione della qualità ricettiva (strutture agrituristiche) • Creazione e rafforzamento di offerte tematiche specialistiche:turismo religioso attraverso i Cammini della fede (via Francigena e Via di Roma), escursionistica puntando su specifici attrattori (lago Trasimeno e Tevere), turismo congressuale, del benessere e delle eccellenze

  11. Le politiche regionali/6: Beni ed attività culturali L’obiettivo continua ad essere quello di promuovere e consolidare le iniziative in grado valorizzare il rapporto tra territorio e spettacolo, e tra “grandi eventi” e patrimonio culturale diffuso che se opportunamente coordinati costituiscono una grande opportunità di crescita culturale e di sviluppo del turismo. Nel corso del 2010 ci si concentrerà su: • BENI CULTURALI MINORI: Nella logica della filiera TAC (Turismo-Ambiente-Cultura) verranno emanati due nuovi bandi per il completamento degli attrattori dei Progetti Integrati Territoriali e delle reti e dei sistemi di attrattori specifici • RETE MUSEALE: Definizione di un Logo del circuito museale e sperimentazione del biglietto unico in 13 strutture già individuate • GRANDI EVENTI: Accanto al consolidamento di manifestazioni più significative (Umbria Jazz e Festival di Spoleto) verrà realizzata una mostra su “Piermatteo d’Amelia” e ulteriormente qualificata, in campo editoriale, “Umbrialibri” ed il progetto ”Spettacolo Umbria” per favorire la circuitazione dello spettacolo nelle aree marginali dell’Umbria

  12. Le politiche regionali/7: Promozione della salute La Regione è impegnata a mantenere, in un contesto di forti tagli operati dal governo nazionale, la natura universalistica del sistema sanitario umbro, coniugando la sostenibilità in termini economici con l’appropriatezza che è sinonimo di qualità ed efficacia assistenziale. Le linee strategiche sono delineate nel Piano sanitario regionale approvato nel 2010 che punta su: • Ampliamento dei programmi di prevenzione • Potenziamento della rete dei servizi territoriali • Sviluppo delle strutture delle “cure intermedie” (per le fasi post acute e le cronicizzazioni) • Completamento del sistema ospedaliero e della sua messa in rete, con innalzamento del livello di specializzazione I PRINCIPALI INTERVENTI PER IL 2010

  13. Promozione della salute/1 • Ampliamento dei programmi di prevenzione • Miglioramento screening oncologici ed aumento copertura per le vaccinazioni contro il papilloma virus • Avvio del Piano Guadagnare Salute per la promozione di stili di vita salubri • Potenziamento della rete dei servizi territoriali • Potenziamento della rete di assistenza domiciliare (trattare casi pari al 65‰ dei soggetti in età >65 anni) • Sviluppo delle strutture delle “cure intermedie”(per le fasi post acute e le cronicizzazioni) • Realizzazione di nuove RSA a degenza breve • Attivazione di posti letto in strutture che rappresentino “presidi territoriali di comunità” (ospedali di comunità) • Realizzazione di nuove strutture semiresidenziali per malati di Alzheimer, disabili adulti e minori • Completamento del sistema ospedaliero e della sua messa in rete, con innalzamento del livello di specializzazione • Organizzazione di nuove reti cliniche (emergenza/urgenza, diabetologia, cardiologia, …) • Entrata in funzione dell’Ospedale unico territoriale di Todi-Marsciano • Progettazione esecutiva degli ospedali di territorio di Narni-Amelia e del Lago Trasimeno

  14. Le politiche regionali/8: Politiche sociali, immigrazione, politica della casa Il tessuto sociale dell’Umbria, ancora molto coeso, comincia a risentire di processi di individualizzazione sociale e indebolimento delle reti familiari e comunitarie. A questa situazione, nel 2010 - pur a fronte dei forti tagli operati dal governo centrale - si risponderà con diversi strumenti: • PIANO SOCIALE: Approvazione del nuovo Piano e della nuova legge sul Sistema integrato di interventi e servizi sociali • PRINA: Prima attuazione degli interventi previsiti • AZIONE DI SISTEMA PER LE FAMIGLIE UMBRE A RISCHIO DI IMPOVERIMENTO: integrando le azioni anti-crisi verranno sostenute con 2 milioni di euro le famiglie “fragili” a rischio • POLITICHE ABITATIVE: • Completamento del Piano triennale per l’Edilizia residenziale 2008/2010 e approvazione del Piano annuale 2010 • Messa a regime del Fondo regionale per l’affitto (4,5 mln di euro) • Avvio della costruzione di nuovi alloggi ERP (per raggiungere una dotazione regionale pari a 3200/3400 alloggi) • Realizzazione di 110 alloggi con soluzioni sperimentali nel campo della bioarchitettura e risparmio energetico

  15. Le politiche regionali/9: Politiche integrate per l’istruzione, la formazione e il lavoro La crisi economica e i tagli operati a livello nazionale, soprattutto in materia di scuola, caratterizzano lo scenario in cui muoversi nel corso del 2010: • ISTRUZIONE e FORMAZIONE: • Attuazione della legge regionale sul Sistema Formativo Integrato Regionale e implementazione del sistema regionale degli standard professionali, formativi e di certificazione • Realizzazione di interventi per la qualificazione degli strumenti di orientamento informativo (Buone pratiche, profilo competenze orientatori,…) • Ampliamento e potenziamento della formazione permanente • MERCATO DEL LAVORO: Riprogrammazione del Fondo sociale europeo per la realizzazione di interventi di: • Sostegno al reddito attraverso gli ammortizzatori in deroga e la definizione di percorsi di formazione che favoriscano il reinserimento nel mondo del lavoro (43,7 milioni di euro) • Potenziamento e rafforzamento degli interventi di formazione rivolti alle “fasce deboli” finalizzati ad innalzare le competenze del capitale umano (16,3 milioni di euro)

  16. Le politiche regionali/10: Riforme istituzionali e modernizzazione della Regione Quello della riforma endoregionale è un tema strettamente connesso con quello più ampio delle riforme istituzionali e con il riordino dei livelli istituzionali incide sul riassetto e la allocazione delle funzioni amministrative ma, soprattutto, al miglioramento dei servizi per il cittadino e le imprese. Nel corso del 2010 si procederà a: • AGENZIE REGIONALI: Completamento del processo di riordino dell’ADISU e dell’AUS, e di riorganizzazione di Sviluppumbria, di Gepafin • ENTE REGIONE: Per massimizzare l’efficacia dell’attività di riassetto organizzativo di questi anni si punterà alla messa a regime del nuovo sistema divalutazione, alla valorizzazione del personale attraverso percorsi di formazionee allasemplificazione delle comunicazioni e dei flussi informativi interni(dematerializzazioni, semplificazione e automazione di attività che possono essere gestite attraverso la intranet regionale) • SVILUPPO DELL’ICT:Attuazione delle iniziative definite dal PEI e dal Piano Umbria 2013 (posta elettronica certificata, attivazione del sistema unitario di gestione e monitoraggio dei bandi comunitari, accesso ai dati contabili regionali attraverso il portale e-Step,…)

  17. Capitolo 4 – Gli indirizzi di programmazione finanziaria La manovra finanziaria della Regione si colloca in un contesto caratterizzato dal perdurare della crisi economica e dalla necessità di intervenire con risorse proprie laddove più forti sono stati i tagli operati dal governo nazionale. In particolare, per il 2010, essi riguarderanno: SOCIALE (accesso alle abitazioni in locazione, Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Fondo per le politiche sociali) SANITÀ (fondo sanitario nazionale) SCUOLA (prestiti d’onore e borse di studio e gratuità libri di testo) In sintesi la MANOVRA FINANZIARIA DELLA REGIONE UMBRIA prevede….. Leggi tutto il capitolo

  18. Capitolo 4/1 – Gli indirizzi per la manovra finanziaria della Regione Umbria • ENTRATE • Invarianza delle aliquote dei tributi propri regionali • Ulteriore impulso ai processi di accertamento e recupero delle entrate tributarie di competenza regionale • Ottimizzazione della gestione delle entrate di natura patrimoniale(canoni demaniali) • Accelerazione delle procedure di valorizzazione del patrimonio • SPESE • Ulteriore contenimento e razionalizzazione delle spese di funzionamento e delle spese del personale • Razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse regionali, privilegiando interventi diversi da quelli già finanziati con risorse comunitarie o statali • Ulteriore razionalizzazione del ricorso al mercato finanziario per il finanziamento dell’ente • Interventi sulla spesa sanitaria a fronte di un finanziamento del Fondo sanitario nazionale assolutamente insufficiente (+0,01%)

  19. FINE PRESENTAZIONE Grazie per l’attenzione Area della Programmazione regionale Servizio Programmazione strategica generale

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