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PROGETTO “io ti conosco”

Aosta, 26 settembre 2013. PROGETTO “io ti conosco”.

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PROGETTO “io ti conosco”

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Presentation Transcript


  1. Aosta, 26 settembre 2013 PROGETTO“io ti conosco”

  2. Progetto di sviluppo di strumenti e protocolli per la valutazione dei bisogni e per la presa in carico della persona con disabilità nel corso di vita. Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza 2010. “io ti conosco” TAVOLO MINORI PARTNER DEL PROGETTO: Regione Autonoma Valle d’Aosta (capofila) Co.Di.V.d.A. Comune di Aosta Azienda USL Valle d’Aosta Università della Valle d’Aosta Synergia s.r.l.

  3. ICF, 2001 LA CLASSIFICAZIONE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE ICF-CY, 2007

  4. FAMIGLIA DELLE CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALIORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ • ICD: International Classification of Diseases (ICD-10 ultima revisione 2010) • ICF: International Classification of Functioning, Disability and Health • ICHI: International Classification of Health Interventions Portale italiano delle Classificazioni http://www.reteclassificazioni.it/portal_main2.php?&portal_view=home

  5. PubblicazioniICF 1. Volume Principale conglossario (Trento, Erickson) cat. 2. Core Sets in ICF. Manuale per la pratica clinica (Firenze, OS) Core Sets for Children and Youth with CP 3. Altre versioni Short version 4. ICF case-studies 5. ICF Checklist (Trento, Erickson) 6. ICF Training Beginner’s Guide

  6. Il processo di aggiornamento di ICF è iniziato nel 2010. Attualmente si svolge lungo due diverse linee di attività: • la realizzazione della “ICF foundation”, vale a dire, la realizzazione dell’incorporazione della classificazione derivata ICF-CY in ICF; • l’apporto di aggiornamenti annuali ad ICF Dal 2010, sono state approvate in tutto 44 proposte di aggiornamento, di cui 13 nel 2010, 24 nel 2011 e 7 nel 2012

  7. L’ICF È….

  8. SCOPI DELL’ICF

  9. UTILIZZI DELL’ICF • Rapporti internazionali e nazionali sullo stato della salute e della disabilità • Utilizzo clinico ed epidemiologico (valutazione dello stato funzionale, definizione di obiettivi, pianificazione e monitoraggio di trattamenti, misurazione di risultati) • Politica sociale (politiche sulla disabilità, leggi anti-discriminazione, valutazione della disabilità) • Ricerca

  10. ICF SI CHIAMA COSÌ PERCHÈ…

  11. LE CLASSIFICAZIONI PRECEDENTI….?!

  12. 1972-1980I PRIMI PASSI: ICIDH

  13. INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF IMPAIRMENTS, DISABILITIES AND HANDICAPS • Intesa come “classificazione delle conseguenze della malattia” • Distinzione fra le menomazioni e la loro importanza, da una parte, e le loro conseguenze sociali e funzionale • Primi tentativi di sistematizzare una terminologia riferita a queste conseguenze

  14. MODELLO “MEDICO”DELLA DISABILITÀ

  15. Modello sequenziale

  16. qualsiasi perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica Danno o menomazione

  17. qualsiasi limitazione o perdita delle capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano DISABILITÀ

  18. la situazione di svantaggio conseguente ad una menomazione o ad una disabilità, che in un soggetto limita o impedisce l’adempimento del ruolo normale per tale soggetto in relazione all’età, sesso e fattori socioculturali Handicap

  19. Precedenti classificazioni breve storia

  20. …DESIDERATA PER LA NUOVA VERSIONE • Funzionale alle esigenze dei diversi Paesi • Sufficientemente semplice da essere accettato come descrizione degli stati di salute • Utile per la pratica • Coerente nella visione dei processi coinvolti nelle conseguenze delle condizioni di salute • Sensibile alle differenze culturali • Complementare alle altre classificazioni della FIC

  21. Elementi del processo di revisione • Critiche alla validità e utilità del modello medico • Non una causalità diretta fra menomazione, disabilità, handicap, necessità di introdurre differenze di tempo, e di direzione • I fattori contestuali (esterni ed interni) sono una componente essenziale del processo di handicap, ma non devono essere una componente separata della classificazione

  22. SI TRATTA DEL COSIDDETTO MODELLO SOCIALE DI DISABILITÀ … disabile E in salute….

  23. Precedenti classificazioni breve storia

  24. La 54^ Assemblea Mondiale della Sanità il 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA la seconda edizione della Classificazione ICIDH con il titolo di ICF

  25. SI AFFERMA IL “MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE”

  26. IL CAMBIAMENTO È RADICALE • Dall’enfasi sulla disabilità, all’enfasi sul livello di salute • I concetti di “salute” e di “disabilità” sono posti in una luce nuova • ICF riconosce che ogni persona può sperimentare un decremento di salute e un certo tipo di disabilità • L’esperienza della disabilità non riguarda più una minoranza, ma sta al centro della vita di tutti • Non focalizza più la causa, ma l’impatto • Pone tutte le condizioni di salute possibili allo stesso livello, in modo che possano essere comparate sulla base di una metrica comune, il misuratore di salute e disabilità

  27. FONDAMENTI DELL’ ICF

  28. Salute e funzionamento Sono la risultante di un’interconnessione complessa, globale e multidimensionale tra…

  29. Nicole Bianquin - Univda

  30. ICF-CY

  31. Motivazioni per una ICF-CY • Le prime due decadi di vita sono caratterizzate da una rapida crescita e da cambiamenti fisici, psicologici e sociali significativi • Alcuni aspetti del funzionamento e alcune aree di attività e partecipazione sono peculiari della vita infantile e adolescenziale • Le manifestazioni del funzionamento, della disabilità e delle condizioni di salute nella fanciullezza e nell’adolescenza sono differenti per natura, intensità e impatto rispetto a quanto accade per gli adulti • Anche le relazioni sociali, con i pari e con l’adulto, assumono particolare significato in questa fase evolutiva

  32. Processo di sviluppo di ICF-CY

  33. COMPONENTI DELL’ ICF Funzioni Strutture Corporee Fattori Ambientali Attività & Partecipazione Funzioni Strutture Barriere Facilitatori Capacità Performance

  34. Funzioni Corporee

  35. Strutture Corporee

  36. menomazione • deviazione rispetto agli standard accettati • può essere: temporanea o permanente; progressiva, stabile, regressiva; intermittente o continua • non è contingente all’eziologia • non indica necessariamente la presenza di una malattia • ad una menomazione ne possono essere associate altre

  37. Attività e Partecipazione

  38. attività l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo limitazioni dell’attività le difficoltà che un individuo può incontrare nell’attività partecipazione il coinvolgimento in una situazione di vita restrizioni della partecipazione i problemi che un individuo può incontrare nel coinvolgimento in situazioni di vita

  39. ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE • Apprendimento e applicazione delle conoscenze • Compiti generali e richieste • Comunicazione • Movimento • Cura della propria persona • Attività domestiche • Interazioni interpersonali • Attività di vita fondamentali • Vita sociale, civile e di comunità

  40. Attività e Partecipazione Fattori ambientali Fattori personali

  41. Fattori ambientali ambiente fisico, sociale e degli atteggiamenti in cui le persone conducono la loro esistenza • livello individuale • livello sociale Fattori personali background personale della vita e dell’esistenza di un individuo (sesso, razza, età, forma fisica, stile di vita, abitudini, educazione ricevuta, capacità di adattamento..)

  42. Fattori Contestuali Ambiente 1. Prodotti e tecnologie 2. Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall’uomo 3. Relazioni e sostegno sociale 4. Atteggiamenti, valori, convinzioni 5. Servizi, sistemi e politiche Persona - genere - età - altre condizioni di salute - capacità di adattamento - background sociale - educazione - professione - esperienze passate - stile del carattere - ….

  43. DISABILITÀ Conseguenza o risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo

  44. USO DELL’ICF • sistema alfanumerico, in cui le lettere sono: • b (body): funzioni corporee • s (structure): strutture corporee • d (domain): attività e partecipazione • e (environment): fattori ambientali • i numeri per i domini su quattro livelli (esempio): • b2: funzioni sensoriali e del dolore • b210: funzioni della vista • b2102: qualità della visione • b21022: sensibilità al contrasto • i qualificatori sono indispensabili, senza di essi i codici non hanno significato intrinseco

  45. Tutte le componenti classificate nell’ICFsono quantificate usando la stessa scala xxx.0 xxx.1 xxx.2 xxx.3 xxx.4 xxx.8 xxx.9 nessun problema problema lieve problema medio problema grave problema completo non specificato non applicabile

  46. ATTIVITÀ/PARTECIPAZIONE i domini sono presentati in un unico elenco qualificatore performance ciò che un individuo fa nel suo ambiente attuale qualificatore capacità abilità di un individuo nell’effettuare un compito o un’azione (ambiente standardizzato o uniforme)

  47. Qualificatori attività/partecipazione 1°qualificatore: indica la performance d4500. _ _ 2° qualificatore: indica la capacità

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