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Chiesa di Sant’Agostino

Chiesa di Sant’Agostino. Chiesa di Sant’Agostino. La chiesa di Sant’Agostino, oggi sconsacrata, segna il definitivo passaggio alla fase gotica dell’architettura religiosa genovese La chiesa fu edificata dagli Agostiniani nell'anno 1260 e venne inizialmente dedicata a Santa Tecla

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Chiesa di Sant’Agostino

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Presentation Transcript


  1. Chiesa di Sant’Agostino

  2. Chiesa di Sant’Agostino La chiesa di Sant’Agostino, oggi sconsacrata, segna il definitivo passaggio alla fase gotica dell’architettura religiosa genovese La chiesa fu edificata dagli Agostiniani nell'anno 1260 e venne inizialmente dedicata a Santa Tecla E’ una delle poche chiese gotiche sopravvissute a Genova alla costruzione delle strade “moderne” che, soprattutto nell'Ottocento, ha causato la demolizione di un gran numero di chiese e conventi

  3. Chiesa di Sant’Agostino L'interno è a tre navate divise da archi a sesto acuto che poggiano su robuste colonne in pietra. Gli archi sono a fasce bianche e nere e presentano piedritti cubici Le navate laterali erano in origine coperte da soffitti a travature lignee che furono rialzate nel 1400 Nel Seicento si dovette provvedere a rifare la copertura della navata centrale, ormai pericolante; il coro, invece, ha mantenuto le volte originali

  4. Chiesa di Sant’Agostino La chiesa presenta la tipica facciata a fasce bicrome, in marmo bianco e pietra nera di Promontorio E’ a salienti, tripartita da lesene. Ha un portale ad arco acuto che presenta nella lunetta un affresco raffigurante Sant'Agostino È presente un rosone, insieme a due bifore laterali. La facciata è incorniciata da archetti pensili leggermente aggettanti Elemento che rende particolare sia la chiesa che il contesto della piazze prospicienti è il campanile, posizionato sul lato destro del transetto. La torre campanaria è formata da due ordini sovrapposti: il primo formato da bifore, il secondo da quadrifore. Termina con un'alta cuspide e quattro guglie laterali maiolicate (ossia rivestite da piastrelle policrome).

  5. Chiesa di Sant’Agostino La chiesa, sconsacrata alla fine del Settecento, venne gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra fu utilizzato per alcuni decenni come deposito di sculture, frammenti architettonici e affreschi staccati provenienti dalle chiese distrutte, che hanno costituito il nucleo del Museo della Scultura di Sant'Agostino. Realizzato alla fine degli anni settanta del Novecento, l'edificio museale ha incluso nelle proprie strutture i due chiostri del complesso religioso: il cosiddetto "chiostro triangolare" risalente al XIV-XV secolo, collocato sul fianco destro della chiesa, con colonne a rocchi e capitelli cubici e quello settecentesco, rettangolare e più grande, che è stato spostato e completamente ristrutturato

  6. Chiesa di San Matteo

  7. Chiesa di San Matteo La chiesa di San Matteo fu fondata nel 1125 da Martino Doria come cappella gentilizia della propria famiglia; si affaccia su Piazza San Matteo e, insieme ai palazzi della famiglia Doria, rappresenta uno degli angoli meglio conservati della Genova medioevale La struttura urbanistica di chiesa-piazza-palazzi è giunta immutata fino a noi: è un complesso unitario attorno alla piazza quadrangolare, sulla quale si aprivano le logge dei palazzi, rafforzato dalle fasce bianche e nere che rivestono ancor oggi la facciata della chiesa e i muri dei palazzi Doria La chiesa venne dedicata a San Matteo perché in vita era stato gabelliere, come i Doria lo erano per la Repubblica di Genova

  8. Chiesa di San Matteo La chiesa di Martino Doria, del 1125, fu completamente distrutta perché nel 1278 i Doria decisero di rinnovare l'edificio aumentandone le dimensioni e privilegiando forme gotiche Successivamente, all'inizio del secolo XIV, venne costruito il chiostro sul lato sinistro della chiesa. Proprio a causa di questi continui lavori e ristrutturazioni della chiesa troviamo oggi inalterata soltanto la facciata, mentre l'interno ha subito quasi completamente le trasformazioni cinquecentesche. Infatti intorno alla metà del Cinquecento Andrea Doria decise di rinnovare l'interno dell'edificio commissionando i lavori del presbiterio e della cripta agli artisti più eminenti dell’epoca.

  9. Chiesa di San Matteo La facciata ha conservato l'aspetto gotico originale del Duecento E’ a strisce bianche e nere e tripartita da lesene incorniciate da archetti; è arricchita al centro da un grande rosone e ai lati da due bifore (asimmetriche e senza colonnina centrale) Nella lunetta del portale è inserito un piccolo mosaico medievale con San Matteo; vi sono varie iscrizioni che celebrano le vittorie dei Doria e, sotto la finestra destra, il sarcofago tardo-romano con l'Allegoria dell'autunno.

  10. Chiesa di San Matteo All'interno troviamo un insieme di elementi gotici ed elementi rinascimentali La struttura dell’edificio gotico originale era a pianta longitudinale con tre navate, copertura lignea, transetto non sporgente e tre absidi. Probabilmente vi era un tiburio ottagonale (successivamente divenuto cupola) Dopo le ristrutturazioni del Cinquecento ci fu una nuova distribuzione degli spazi dovuta all’eliminazione di una distinzione netta tra navate e transetto, forse motivata dalla volontà di dare all’ambiente una più forte impronta cinquecentesca: infatti la navata centrale è separata da quelle laterali solo da colonne. La struttura è sorretta da ripetuti archi acuti nelle volte e nella cupola. Non c'è nessuna traccia di decorazioni anteriori a quelle cinquecentesche

  11. Chiesa di San Matteo Sul fianco sinistro della chiesa attraverso un arco si accede al chiostro di San Matteo di forma quadrangolare; realizzato nel 1308 per volere del priore Andrea da Goano da un “Magister Marcus Venetus” come ci mostra un'iscrizione di un capitello angolare. Il giardino interno è circondato da una sequenza di colonnine binate che sostengono una serie di leggeri archi acuti Attualmente (dal 2004) il chiostro è divenuto sede dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori e Conservatori di Genova

  12. Chiesa di San Lorenzo La chiesa di S. Lorenzo assunse il ruolo di cattedrale di Genova dopo l'878, anno in cui vi vennero traslate le reliquie di S. Romolo Iniziato nel 1099, l'attuale edificio venne completato intorno al 1133 Tra il 1222 ed il 1296 un terremoto ed un incendio richiesero la ricostruzione della parte interna e della facciata che venne riedificata di fronte alla vecchia all'inizio del XIV secolo Nella seconda metà del XVI secolo vennero infine eseguiti la copertura a botte della navata e la ricostruzione del coro

  13. Chiesa di San Lorenzo L'interno non conserva alcun elemento della primitiva costruzione romanica: è a tre navate, con transetto non sporgente e tre absidi semicircolari Il presbiterio è stato completamente ristrutturato nel XVI secolo mentre il colonnato della navata è stato completamente ricostruito nel XIV secolo. Al XVI secolo risale anche la copertura a botte Le navate sono separate da un colonnato a due ordini di sostegni. Nell'ordine inferiore le colonne sorreggono archi ogivali bicolori. L'ordine superiore presenta colonne alternate a pilastri a colonnine addossate che sorreggono archi a tutto sesto

  14. Chiesa di San Lorenzo Nell'estremità occidentale della navata si trova un atrio voltato a crociera costolonata al di sopra del quale si apre un vasto balcone che si affaccia sulla navata. I pilastri di separazione tra l'atrio e la navata sono costituiti da fasci di colonne di diametro e materiale diverso sormontati da capitelli fogliati.

  15. Chiesa di San Lorenzo L'imponente facciata a paramento bicromo è caratterizzata da tre ampi portali ogivali strombati e da due torri, di cui la sinistra incompleta è stata arricchita da una loggia nel XV secolo mentre quella di destra è stata completata con un lanternino nel XVI secolo La struttura della facciata è dovuta a maestranze francesi dell'Ile-de-France e della Normandia mentre l'adozione di materiali di colori contrastanti è caratteristica tipicamente ligure La facciata della chiesa del XII secolo venne completamente nascosta dalla nuova struttura per essere in seguito completamente demolita

  16. Chiesa di San Lorenzo I portali laterali sono uguali e riprendono la struttura di quello centrale pur con alcune semplificazioni La strombatura si caratterizza per la sua esuberanza decorativa: alle colonne marmoree si alternano gli elementi di muratura decorati da tarsie geometriche

  17. Chiesa di San Lorenzo • Il portale centrale presenta interessanti elementi scultorei. La lunetta è composta da due ordini di sculture: • in alto Cristo Giudice all'interno della mandorla, circondato dai simboli degli Evangelisti • al di sotto è scolpita la scena del martirio di S. Lorenzo sulla graticola • Sullo stipite sinistro un fregio verticale rappresenta scene della vita di Cristo. Sullo stipite destro è raffigurato l'albero di Jesse • Sulla facciata sono stati inseriti dei rilievi che si trovavano sulla facciata romanica originaria: Ai lati del portale centrale si osservano due scene raffiguranti leoni che abbattono delle antilopi. Risalgono all'inizio del XIII secolo

  18. Chiesa di San Lorenzo La parte superiore della facciata è aperta da numerose finestre e da un ampio rosone Alla parte destra della facciata è addossata una scultura composta dalla sovrapposizione di una statua colonnare raffigurante un santo che sostiene tra le mani il piatto di una meridiana e di un leone stiloforo Sul lato opposto della facciata si trova un leone simile. Interessanti le sculture della base della colonna: leoni che si inseguono a sinistra, scene di lotta a destra

  19. Chiesa di San Lorenzo Sul fianco sinistro si apre il portale di S. Giovanni, che inizialmente si apriva sul battistero. Questo portale è datato al 1130. E’preceduto da un protiro poco aggettante su colonne, sormontate da una arco a tutto sesto e da una loggetta Il profondo archivolto si appoggia su un'ampio architrave decorato con rilievi di ispirazione classica Di carattere lombardo sono invece le decorazioni dei piedritti e delle colonne ad essi appoggiate. Girali, palmette, tralci abitati da aquile

  20. Chiesa di San Lorenzo Il fianco destro della chiesa è caratterizzato da un elegante finto loggiato su colonnine bianche Sulla facciata del transetto il loggiato inquadra una trifora mentre un secondo ordine è stato aggiunto al di sopra La facciata del transetto presenta un portale ora murato in cui viene ripresa, semplificandola, la struttura dei portali principali a protiro su colonne a due piani

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