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Il ruolo del settore agro-forestale in Italia nell’ambito del Protocollo di Kyoto: stato dell’arte

Tavola Rotonda sulle opportunità per Il settore agro-forestale nell’ambito del Protocollo Di Kyoto. Il ruolo del settore agro-forestale in Italia nell’ambito del Protocollo di Kyoto: stato dell’arte Sandro Federici 1 , Antonio Lumicisi 2

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Il ruolo del settore agro-forestale in Italia nell’ambito del Protocollo di Kyoto: stato dell’arte

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Presentation Transcript


  1. Tavola Rotonda sulle opportunità per Il settore agro-forestale nell’ambito del Protocollo Di Kyoto Il ruolo del settore agro-forestale in Italia nell’ambito del Protocollo di Kyoto: stato dell’arte Sandro Federici1, Antonio Lumicisi2 1Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 2Agenzia per la Protezione dell’Ambiente ed i Servizi Tecnici (APAT) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Codroipo, 4 settembre 2007

  2. Ruolo dei sinks nel bilancio globale del carbonio (Fonte: IPCC) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  3. Ruolo dei sinks nel bilancio globale del carbonio(Fonte: FAO) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  4. Ruolo dei sinks nelle azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici • Rimozione del C dall’atmosfera e suo stoccaggio negli ecosistemi agro-forestali • Riduzione delle emissioni provocate dalla deforestazione • Sostituzione di combustibili fossili con bio-carburanti • Sostituzione di prodotti ad alta intensità energetica con prodotti legnosi Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  5. Riduzione delle emissioni ΔE Impegno nazionale di riduzione Detrazione dovuta ai pozzi ΔC Emissioni nell’anno di riferimento Emissioni di CO2 (Mt C anno-1) Emissioni permesse(industria, energia ed altre fonti) 1990 2008-2012 Il ruolo dei sinks nel Protocollo di Kyoto Il Protocollo di Kyoto prevede, in base a quanto statuito negli art. 3.3 e 3.4 ed ai successivi accordi negoziali, l’impiego dei pozzi (sinks) di carbonio per la riduzione del bilancio netto nazionale delle emissioni di gas serra. Art. 3.3 Afforestazione, Riforestazione, Deforestazione (ARD) Art. 3. 4 Gestione Forestale, Gestione dei suoli agricoli, Gestione dei pascoli, Rivegetazione (attività addizionali) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  6. Il Protocollo di Kyoto e i sistemi agro-forestali Le attività di le attività di Afforestazione, Riforestazione e Deforestazione (art. 3.3) • Attività da riportare obbligatoriamente • Attività indotte dall’uomo (human-induced); in atto nel periodo 01/01/1990 – 31/12/2012. • Utilizzazioni forestali distinte dalla deforestazione. • RMUs: nessun limite. • Variazioni negli stocks di carbonio e nelle emissioni nette di gas serra diversi dalla CO2 calcolate nel periodo 2008-2012 nei seguenti serbatoi di carbonio: biomassa epigea, biomassa ipogea, lettiera, necromassa, suolo Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  7. Il Protocollo di Kyoto e i sistemi agro-forestali Le attività di Gestione forestale, Gestione dei suoli agricoli, Gestione dei pascoli, Rivegetazione (art. 3.4) • addizionali/non obbligatorie = le attività devono essere elette dalle Parti • attività post-1990 e human-induced • net-net accounting (CP1 – 1990); gross-net per la GF • compensazione tra il debito potenziale dell’art. 3.3 con la GF dell’art. 3.4 • RMUs: nessun limite all’uso di tali crediti (tranne GF) • GF: tetto massimo indicato nella tabella approvata alla COP7 (combinazione dati forniti dai singoli paesi e/o dalla FAO: 85% discount factor; tetto max 3% delle emissioni nazionali al 1990; valori negoziati per 3 Paesi, Decisione 8/CMP.2 (Forest management under Article 3, paragraph 4, of the Kyoto Protocol: Italy) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  8. Il Protocollo di Kyoto e i sistemi agro-forestali I progetti nel CDM (art. 12) • Solo attività di A e R nel CP1 • Crediti (temporanei) fino ad un limite dell’1% delle emissioni della Parte al 1990 (anno base) • Specifiche definizioni e modalità per tener conto della non-permanenza, addizionalità, leakage, e impatti socio-economici ed ambientali • Modalità semplificate per i progetti di piccola scala (< 8.000 ton/anno) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  9. Il Protocollo di Kyoto e i sistemi agro-forestali I crediti da progetti forestali nel CDM: temporanei Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  10. La politica nazionale sul Protocollo di Kyoto: gli strumenti di attuazione Legge n. 120 del 02.06.2002: Legge di ratifica del Protocollo di Kyoto Delibera CIPE n. 123 del 19.12.2002 : Revisione delle linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 120/2002). Approvazione del “Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, 2003-2010” Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare • Relativamente ai sinks, al 31/12/2006 sono state comunicate al Segretariato UNFCCC le decisioni relative a: • eleggibilità delle attività addizionali •  scelta solo l’attività di gestione forestale • definizione di foresta •  terreno di area minima di mezzo ettaro (0,5 ha) con copertura arborea superiore al dieci per cento (10%) con alberi con altezza potenziale a maturità, in situ, di almeno cinque metri (5 m), e che non è considerato una coltura agraria o verde urbano. Una foresta può consistere in formazioni forestali chiuse, dove gli alberi dei vari strati coprono un’alta porzione del suolo, oppure in formazioni forestali aperte.

  11. Aggiornamento della tabella 6 della delibera del CIPE 123 del 19 Dicembre 2002 “Potenziale nazionale massimo di assorbimento di carbonio” (in corso di revisione) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  12. Il sistema nazionale di contabilità del carbonio dall’uso delle terre Sistema di contabilità Uso e Variazione d’uso delle terre Stock e Variazione degli stock di C Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare effetto FM (art.3.4) Invariato (dal 31/12/89) Foresta  Foresta D (art. 3.3) Foresta  uso agricolo, pascolo, urbano, ecc. da “Foresta” (dal 1/1/90) AR (art. 3.3) verso “Foresta” (da 1/1/90) Uso agricolo, pascolo, urbano, ecc.  Foresta Registro dei Serbatoi Forestali di Carbonio

  13. Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio Forestali Al fine di realizzare il potenziale previsto dall’aggiornamento della Delibera, il MATTM istituisce il Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio Forestali, quale strumento deputato alla contabilità dell’assorbimento del carbonio generato dalle attività di Uso del suolo, Cambiamento di Uso del suolo e Selvicoltura (Land Use, Land Use Change and Forestry, LULUCF) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare • Il Registro ha il compito di: • - quantificare, in conformità con le decisioni adottate dall’UNFCCC ed in accordo con le Linee-Guida e Buone Pratiche fornite dall’IPCC, l’assorbimento di carbonio generato dalla superficie nazionale, in conseguenza di attività di Uso del Suolo, Variazione di Uso del Suolo e Selvicoltura; • certificare l’assorbimento di carbonio ai fini della riduzione del bilancio netto nazionale delle emissioni di gas ad effetto serra.

  14. Meccanismo previsto dal “Piano dettagliato per la realizzazione del potenziale massimo nazionale di assorbimento di C” (Delib. CIPE 123/02, giacente in Conferenza Unificata dal Maggio ’05) Imprenditore agricolo/privato/Ente Locale/Regione che possiede diritti di proprietà/gestione su di un serbatoio e/o una superficie Implementazionedi misure sul serbatoio e/o superficie Impegno a rendicontare assorbimenti/emissioni  diritto ai crediti/impegno a compensare le emissioni Registro Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sedi presso gli Assessorati Regionali competenti Iscrizione al Registro del serbatoio e/o della superficie Organismo per la verifica degli assorbimenti netti realizzati (autorizzato dal Registro ed iscritto all’albo apposito) Sede centrale Minambiente Verifiche a campione Rilascio del credito

  15. Struttura e funzioni del Registro (Delib. CIPE 123/02, giacente in Conferenza Unificata dal Maggio ’05) • Ricevono iscrizione • Forniscono all’iscritto un “preventivo” sul potenziale assorbimento della superficie o serbatoio sulla base di: • questionario conoscitivo: atto a stabilire il tipo di superficie o serbatoio, le specie impiantate, le pratiche colturali • tabelle del carbonio: costruite dalla Regione, previa indicazione delle corrette metodologie da parte del MATT, sulla base dei dati reperiti sul “territorio”, forniscono delle stime di massima sull’assorbimento dei sinks nota la tipologia di sink classificata attraverso il questionario Sedi presso gli Assessorati Foreste delle Regioni Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare • Riceve in rete l’iscrizione avvenuta nella Sede Regionale • Riceve la verifica dell’assorbimento della superficie/ serbatoio da parte dell’Ente di Verifica cui l’iscritto si è rivolto • Effettua controlli sulla stima trasmessa dall’Ente Verificatore • Emette e rilascia il credito di carbonio all’iscritto pari all’avvenuto assorbimento Sede centrale Minambiente

  16. Attuale meccanismo in seguito alla mancata adozione del “Piano dettagliato per la realizzazione del potenziale massimo nazionale di assorbimento di C” LULUCF Identificare l’uso del suolo ed i cambiamenti Conteggiare gli Stock di C ed i cambiamenti Stimare le emissioni di gas non-CO2 Inventario dell’Uso delle Terre d’Italia (IUTI) Inventario degli stock di C d’Italia (ISCI) Censimento degli Incendi Forestali d’Italia (CIFI) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di C Inventario delle Emissioni da Incendi Forestali (IEIF) “National System for LULUCF reporting and accounting” presentato il 5/6/07

  17. Basi dati necessarie all’esercizio del Registro • Inventario dell’Uso delle Terre d’Italia (IUTI) (i) identificazione e quantificazione: • delle aree soggette ad uso forestale predominante in una serie temporale che garantisca di discernere le aree in cui l’uso forestale è divenuto predominante dopo il 31 dicembre 1989; • delle aree in cui l’uso forestale non è più predominante dal 31 dicembre 1989 • Inventario degli Stock di Carbonio d’Italia (ISCI) (ii) identificazione e quantificazione: - degli stock di carbonio e della loro dinamica nel primo periodo d’impegno nelle aree di cui al punto (i). • Censimento degli Incendi Forestali d’Italia (CIFI) (iii) identificazione e quantificazione: - delle sorgenti di emissione di altri gas ad effetto serra (CH4 & N2O) nelle aree di cui al punto (i). • Inventario delle Emissioni da Incendi Forestali (IEIF) (iv) identificazione e quantificazione: • delle emissioni di altri gas ad effetto serra (CH4 & N2O) dalle sorgenti di cui al punto (iii). Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  18. Il ruolo dell’Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi di Carbonio (INFC) Foresta  Foresta Foresta  uso agricolo, pascolo, urbano, ecc. I periodo di impegno Uso agricolo, pascolo, urbano, ecc.  Foresta Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 2008 2012 Accounting X Stock X Variazioni di Stock

  19. A che punto siamo (1/2) L’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio • Terminata la seconda fase • Iniziata elaborazione stime di terza fase • Terza fase+ Il Registro dei Serbatoi Forestali di Carbonio 1) istituito il Comitato di Consultazione Scientifica del Registro (CCS): (Apat, CE-Jrc, Cealp, Cfs, Cnr, Ipla, Isafa, Issds, Mattm, Max Plank Institute, Unibas, Unibo, Unifi, Unimol, Unina, Unipa, Unipd, Unito, Unitus): I riunione: 13 Febbraio 2007 II riunione: 30 Maggio 2007 III riunione: 27 Settembre 2007 (da confermare) 2) in corso di finalizzazione la definizione del sistema di contabilità per le attività di Uso del Suolo, Cambiamento di Uso del Suolo e Selvicolturali oggetto della III riunione del CCS: necessarie ulteriori basi dati per la messa in opera del sistema di contabilità Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  20. A che punto siamo (2/2) Raggiunto l’accordo sulla proposta corrente, è cura del MATTM coordinarsi con i rappresentanti delle Amministrazioni regionali e degli enti locali allo scopo di presentare loro il sistema inventariale, così come definito in accordo con il CCS e procedere, di conseguenza a mettere in atto le necessarie sinergie per una sua pronta attuazione. Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

  21. Grazie per l’attenzione! Antonio Lumicisi Lumicisi.antonio@minambiente.it Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

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