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Glossario sistema educativo

Glossario sistema educativo. Elenco delle voci. Sistema educativo di istruzione e formazione Diritto dovere di istruzione e formazione Obbligo di istruzione LEP - Livelli essenziali delle prestazioni Formazione efficace Competenza (persona competente) Conoscenze Abilità Capacità

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  1. Glossariosistema educativo

  2. Elenco delle voci • Sistema educativo di istruzione e formazione • Diritto dovere di istruzione e formazione • Obbligo di istruzione • LEP - Livelli essenziali delle prestazioni • Formazione efficace • Competenza (persona competente) • Conoscenze • Abilità • Capacità • Pecup - Profilo educativo culturale e professionale • Standard formativi • EQF - European Qualification Framework • Piano formativo • Piano organizzativo • UdA - Unità di apprendimento • Valutazione attendibile • Rubrica delle competenze • Certificazione delle competenze

  3. 1. Sistema educativo di istruzione e formazione • Insieme delle opportunità – distinte in primo e secondo ciclo, quest’ultimo a sua volta composto dal sottosistema dell’istruzione (licei, istituti tecnici e istituti professionali) e da quello di istruzione e formazione professionale (Cfp accreditati, Istituti professionali in forma di sussidiarietà) – che concorrono ad assicurare a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.

  4. 2. Diritto dovere di istruzione e formazione • Indica il “diritto all’istruzione e formazione e correlativo dovere” per 12 anni di studi che si sviluppano sia negli istituti scolastici sa nele istituzioni formative accreditate. • Esso “promuove l'apprendimento in tutto l'arco della vita e assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea” (dl 76/05).

  5. 3. Obbligo di istruzione • Articolazione didattica del diritto-dovere di istruzione e formazione, riguardante i primi due anni dei percorsi secondari. Esso indica i saperi e le competenze, articolati in conoscenze ed abilità, che assicurano l’equivalenza formativa tra tutti i percorsi. • Si concretizza quindi in traguardi comuni che i curricoli dei diversi ordini, tipi ed indirizzi di studio debbono perseguire nel rispetto della loro identità e degli obiettivi che li caratterizzano (l. 296/06).

  6. 4. LEP - Livelli essenziali delle prestazioni • Requisiti richiesti ad un organismo formativo – indipendentemente dalla sua natura giuridica, ovvero dal fatto che sia una scuola di stato, una scuola paritaria, un organismo del privato sociale - affinché i percorsi che esso attiva siano in grado di soddisfare i diritti civili e sociali dei cittadini. Costituiscono nel contempo i requisiti per l’accreditamento delle istituzioni formative presso le Regioni e Province autonome, secondo un approccio pluralistico ed aperto.

  7. 5. Formazione efficace • Una scuola che si proponga di sviluppare una formazione efficace pone al centro del suo compito il “coltivare talenti” di tutti i cittadini, senza esclusione di nessuno, e propone la cultura come esperienza ed appropriazione personale in vista di un progetto di vita significativo. • La formazione è efficace se non opera su saperi inerti, ma valorizza la cultura realmente vissuta (civica, professionale…) e stimola lo studente alla ricerca ed alla scoperta dei significati, dei valori, dei metodi, così da acquisire coscienza personale, consapevolezza del mondo, competenze attuali.

  8. 6. Competenza (persona competente) • “Capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel sistema europeo EQF, le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”. • Caratteristica della persona, mediante la quale essa è in grado di affrontare efficacemente i problemi connessi ad un particolare ambito. La competenza non è pertanto riducibile né a un sapere, né ad un’abilità o capacità. Essa è una dotazione del soggetto umano in un contesto definito, e ne realizza le potenzialità.

  9. 7. Conoscenze • “Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche” (EQF). • In senso lato indicano le cognizioni – nozioni, leggi, regole – che sono proprie di un certo campo della cultura. Esse si riferiscono a processi e risultati intellettivi di tipo “cognitivo”, distinti da quelli di tipo relazionale, emotivo, comportamentale, operativo…

  10. 8. Abilità • “Indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti )” (EQF). • Destrezza nell’utilizzo di uno strumento o nell’esecuzione di un’operazione mentale, acquisita tramite addestramento ovvero imitazione ed applicazione. Èssa indica, in genere, un compito specifico e limitato, talvolta parcellizzato.

  11. 9. Capacità • Tratti della personalità posseduti su base innata e appresa. Riguardano i repertori di base della persona (cognitivo, affettivo-motivazionale, socio-interpersonale) e riflettono il lavoro che essa mette in atto al fine dell’adattamento personale, interpersonale, scolastico e professionale al contesto di riferimento.

  12. 10. PECUP - Profilo educativo culturale e professionale • Documento guida per la progettazione formativa che indica le mete del secondo ciclo sotto forma di competenze, ovvero le caratteristiche educative, culturali e professionali che rendono lo studente una persona in grado di affrontare in modo responsabile i compiti connessi alla figura del cittadino nella società complessa. • Ciò a garanzia della unitarietà del sistema e del superamento della scissione deleteria tra “cultura accademica” e “cultura operativa”.

  13. 11. Standard formativi • Insieme di elementi che costituiscono il parametro di riferimento per la valutazione degli apprendimenti dei destinatari. Sono uno dei Livelli essenziali delle prestazioni, e mirano alla riconoscibilità e comparabilità degli apprendimenti a garanzia degli utenti e degli altri soggetti coinvolti. • In un sistema centrato sugli esiti di apprendimento (knowledge output), gli standard sono definiti per indicatori e livelli (EQF) e rappresentano le prestazioni essenziali affinché una persona possa essere riconosciuta competente in uno specifico ambito.

  14. 12. EQF - European Qualification Framework • Dispositivo di lettura e conversione che consente di mettere in relazione, entro una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri, confrontando gli esiti dell’apprendimento. • Si tratta di una meta-struttura rispetto alla quale gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi educativi, in modo da garantire un collegamento tra di essi. • L’EQF illustra in modo univoco i risultati dell’apprendimento; pone al centro dell’apprendimento le competenze; propone una relazione attiva tra competenze, abilità e conoscenze; valorizza i risultati di apprendimento formali, non formali ed informali.

  15. 13. Piano formativo • Documento che indica la progressione per fasi del cammino formativo, indicando il rapporto di coerenza tra l’apporto degli assi culturali e delle aree di indirizzo e le caratteristiche educative, culturali e professionali che si attendono dal destinatario al termine del percorso formativo (quinquennio, triennio biennio…). • Per ogni fase, il piano formativo indica le Unità di Apprendimento di asse/area o interdisciplinari che consentono di mobilitare le buone disposizioni degli allievi così che diventino competenti, ovvero protagonisti del proprio progetto personale di vita e di formazione/lavoro secondo una prospettiva positiva ed utile dal punto di vista etico-sociale.

  16. Piano organizzativo • Documento nel quale si indicano le modalità di aggregazione delle discipline in dipartimenti ed indirizzi, le modalità di gestione flessibile dell’orario, la gestione delle intese con i soggetti del contesto, il processo pluriennale di miglioramento che preveda il passaggio graduale ad un assetto ordinario per competenze. • Inoltre tale piano, in coerenza con i dispositivi di gestione della qualità, indica contenuti e modalità di valutazione del processo di miglioramento così da poter comprendere i reali progressi dell’azione e suggerire aggiustamenti, modifiche ed ulteriori miglioramenti.

  17. 14. UdA - Unità di apprendimento • Struttura di base ordinaria dell’azione formativa, ad ampiezza massima (tutti i formatori), media (alcuni) o minima (asse culturale/area formativa), autosufficiente ovvero dotata di una propria autonoma consistenza, costruita su compiti reali ed adeguati e relativi prodotti significativi e dotati di valore che i destinatari sono chiamati a realizzare, al fine di diventare competenti sapendo mobilitare le risorse (capacità, conoscenze, abilità) necessarie. • L’UdA esprime una pedagogia dei compiti che mira alla capacità di “costruzione” e di “applicazione reale” della conoscenza posseduta attraverso prodotti reali ed adeguati, in coerenza con le mete educative e formative del percorso.

  18. 15. Valutazione attendibile • Attività che mira a rilevare il patrimonio di saperi e competenze – articolati in abilità, capacità e conoscenze - di una persona, utilizzando una metodologia che consenta di giungere a risultati certi e validi. • Mentre sta venendo meno l’illusione di poter elaborare dispositivi di valutazione basati sul criterio della oggettività, tramite test che prevedano indicatori validi universalmente e non condizionati dagli attori della valutazione né dal contesto, si fa sempre più strada l’idea che la valutazione debba piuttosto essere fondata sul criterio della attendibilità ovvero razionale, condivisa tra gli attori in gioco, riferita a prestazioni reali e adeguate così da poter verificare non solo ciò che un allievo sa, ma come sa agire di fronte a compiti e problemi mobilitando le risorse a sua disposizione.

  19. 16. Rubrica delle competenze Matrice che ci consente di identificare, per una specifica competenza oggetto di azione formativa, il legame che si instaura tra le sue componenti: • Indicatori, ovvero le evidenze (compiti, comportamenti osservabili) che costituiscono il riferimento concreto della competenza • Livelli della competenza(EQF)e gradidi padronanza della stessa (basilare, adeguato, eccellente) che il soggetto mette in evidenza nel presidio di quei compiti • Conoscenze ed abilità più rilevanti mobilitate dal soggetto nel corso dell’azione di apprendimento, ovvero quelle che si collocano al centro di quella mobilitazione attiva del sapere.

  20. 17. Certificazione delle competenze Azione che mira a descrivere in modo sistematico le acquisizioni della persona sotto forma di competenze, articolate in conoscenze ed abilità, per livelli di padronanza ed a registrarle in un formato condiviso tra i diversi attori, secondo i criteri di: • comprensibilità del linguaggio • attribuibilità delle competenze al soggetto • evidenziabilità delle prestazioni e loro contesto • validità del metodi di valutazione.

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