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Classe 3 A Scuola Primaria “A. Venturi” Monteveglio Insegnanti: Cristina Fabbri

UN PATRIMONIO DA PROTEGGERE: LA BIODIVERSITA’ DELL'ECOTONO. Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, BO. Classe 3 A Scuola Primaria “A. Venturi” Monteveglio Insegnanti: Cristina Fabbri Paola Paoletti.

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Classe 3 A Scuola Primaria “A. Venturi” Monteveglio Insegnanti: Cristina Fabbri

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Presentation Transcript


  1. UN PATRIMONIO DA PROTEGGERE: LA BIODIVERSITA’ DELL'ECOTONO. Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, BO Classe 3 A Scuola Primaria “A. Venturi” Monteveglio Insegnanti: Cristina Fabbri Paola Paoletti Anno Scolastico 2009-10

  2. In collaborazione con il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, il Comune di Monteveglio, il Distretto Scolastico 29 e l’I.C. Bazzano-Monteveglio la classe 3A (a.s. 2009-10) ha sviluppato un percorso di studio di ambiente. In questo libro viene documentato il percorso di scoperta della biodiversità dell'ecotono attraverso attività di approfondimento scientifico, laboratori, uscite didattiche, attività di studio e di ricerca azione,produzioni linguistiche e pittoriche e ricerche di argomento storico.

  3. LE ATTIVITA' SONO STATE CONDIVISE IN VIDEOCONFERENZA PER TUTTO L'ANNO CON UNA CLASSE QUARTA DI HASNON UNA CITTADINA DEL NORD DELLA FRANCIA

  4. Abbiamo messo a confronto il nostro patrimonio storico e naturale con quello dei compagni di HASNON.

  5. Alla Festa della Storia, presso la Provincia di Bologna, il 5 maggio 2010 la classe III A ha presentato il lavoro sul tema della BIODIVERSITA’ del Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio che per tutto l’anno ha condiviso con una classe IV di Hasnon , cittadina del nord della Francia, attraverso la videoconferenza. • Conoscenza del nostro territorio e delle sue caratteristiche. • Ricerca delle tracce e dei documenti storici relativi al borgo medievale di Monteveglio. • Condivisione dei risultati delle nostre indagini con i compagni di Hasnon. • Al parlamento abbiamo presentato la richiesta di proteggere tutti gli aspetti della biodiversità, anche quelli che riguardano gli uomini.

  6. Due momenti degli interventi delle nostre classi.

  7. Il testo scritto dalla nostra classe. “Noi a Monteveglio abbiamo un’Abbazia che ha mille anni ed è stata costruita da Matilde di Canossa. Matilde era la contessa di alcune terre anche della Toscana:lei aveva tanti castelli che aveva ereditato da suo padre. Anche noi abbiamo avuto un’eredità da lei. Noi “dobbiamo tenerci” dietro al nostro castello: se lo abbandonassimo si distruggerebbe”.

  8. “Esiste anche il patrimonio naturale che è speciale perché è protetto: si chiama Parco regionale dell’Abbazia di Monteveglio. Noi abbiamo studiato il confine che divide il prato dal bosco: abbiamo scoperto che ci sono cespugli tutti diversi e che noi non dobbiamo tagliarli, ma aiutarli perché dobbiamo proteggere la biodiversità”.

  9. “La videoconferenza serve a comunicare con persone che non possiamo vedere ogni giorno. Noi abbiamo chiamato delle persone per farci aiutare a parlare in francese perché nella videoconferenza raccontiamo e spieghiamo le cose che abbiamo studiato e visto nell’ecotono; loro ci hanno parlato del loro patrimonio naturale e storico. I nostri compagni di Hasnon ci hanno raccontato di una loro abbazia che non c’è più e noi gli abbiamo letto anche una poesia scritta da noi sulla nostra abbazia”.

  10. “A noi è piaciuto perché abbiamo capito delle cose della Francia e perché abbiamo imparato a proteggere un patrimonio molto importante. Vi consigliamo di fare la videoconferenza perché è molto divertente: abbiamo conosciuto un uccellino della Francia che si chiama Gorge bleu aux mirroir blanche perché ha il petto blu e una macchietta bianca; abbiamo imparato a difendere la biodiversità. Noi siamo tutti diversi perché la natura ci ha fatto diversi e ognuno ha una qualità speciale, però siamo tutti della razza umana”.

  11. Filastrocca della zona di margine Il confine del prato è l'inizio del bosco un posto un po' arruffato ma non troppo fosco. Prima c'è il prato in cui gioco beato e poi vedo un filare con tanta uva da mangiare. E arrivo al confine Che per gli uccelli ha il mangime, cespuglio di rosa canina, certosino e una formichina. Mi sposto e salgo per un sentiero devo rispondere a un curioso mistero: quanti anni ha la roverella? I suoi cerchi sono a forma di ciambella. Irene ha detto che sono trecento e io mi son preso uno spavento. Sono tra alberi tutti diversi e su questi scrivo dei versi e questi alberi sono come noi bambini: differenti e birichini! LA SCOPERTA DELL'AMBIENTE NATURALE

  12. Utilizzando i cinque sensi scopriamo quali piante arricchiscono la zona di margine.

  13. Catturiamo la confusione del bosco

  14. Dal grande al piccolo Foglie rosse I frutti della zona di margine Le bacche

  15. QUALCUNO E' PASSATO DI QUI LE ARVICOLE LA LEPRE IL CINGHIALE

  16. Come detective sulla neve alla ricerca delle tracce degli abitanti della zona di margine

  17. La neve cade lentamente d'inverno. Il manto ricopre tutto il bosco. Il freddo ghiaccia tutto. Nel ghiaccio dell'inverno sono rinchiuse le bacche della Rosa Canina. Gli animali d'inverno non trovano il cibo, quindi vanno in letargo. In letargo gli animali sognano... -Farò dei bei sogni: sognerò delle ghiande.- -Senti che bel silenzio?- -Com'è comodo il mio letto!- -Oh che bei fiocchi di neve!- -La neve è soffice.- -Mi sto gelando.- Il lupo cammina silenzioso sulla neve soffice e bagnata. Nel dolce letto, come in una culla, i semi riposano. La neve sotterra il cibo degli animali. Gli animali sentono gli ululati dei lupi. Secondo me gli animali in letargo sognano la primavera… Abbiamo scritto il testo del tableau vivant in italiano e poi Sabine lo ha tradotto in francese!

  18. REALIZZIAMO I FONDALI PER UN TABLEAU VIVANT CON GLI ANIMALI DELLA ZONA DI MARGINE.

  19. Il tableau vivant della zona di margine e dei suoi abitanti ciuffolotto sirfide lupo coleotteri pettirosso coccinelle

  20. Una filastrocca scritta da noi sulla battaglia tra i soldati di Enrico IV e quelli di Matilde di Canossa Enrico che frattura le ossa volta la carta e si vede Canossa. Da Canossa arrivan guerrieri volta la carta e si vedono i peri. I peri mantengono i filari volta la carta e vedo i giullari I giullari fanno sempre il meglio volta la carta e vedo Monteveglio. Monteveglio con tanti vigneti volta la carta e vedo i passaggi segreti. I passaggi segreti salvano i montevegliesi volta la carta e vedo i nostri paesi. L'histoire de Monteveglio: tourne la page. Enrico qui fracture les os tourne la page et on voit Canossa. De Canossa arrivent les guerriers tourne la page et je vois les poires. Les poiriers maintiennent les rangées tourne la page et je vois les ménestrels. Les ménestrels font toujours de leur mieux tourne la page et je vois Monteveglio. Monteveglio avec beaucoup de vignobles tourne la page et je vois les passages secrets. Les passages secrets sauvent les habitants de Monteveglio tourne la page et je vois nos pays.

  21. I DEPLIANTS CHE ABBIAMO MANDATO AI NOSTRI AMICI DI HASNON PER RACCONTARE LA STORIA E LA NATURA DEL NOSTRO PAESE.

  22. Filastrocca del vento Vento che soffia, vento che sibila, serpente invisibile che si nasconde. Vento che vola, vento che impazza, drago arrabbiato nell'aria svolazza. Vento che fruscia, vento che sfreccia, rondine nera che plana e galleggia. Vento che ululi, vento da pazzi, vattene via sennò ci spazzi! La classe 3 A

  23. Le videoconferenze con i compagni di HASNON

  24. Un documentario in francese e in italiano per raccontare in videoconferenza il Parco Regionale dell'Abbazia di Monteveglio

  25. EDIZIONE STRAORDINARIA!!! E' primavera!!!

  26. Il salice non ha più i suoi rami: chi li avrà tagliati e perché?

  27. La rosa canina non ha più le sue bacche chi le avrà mangiate?

  28. Nei prati di San Teodoro a Monteveglio abbiamo trovato molti grilli: dobbiamo continuare a proteggere il nostro territorio!

  29. IL GRILLO VIVE SOLO DOVE C’E’ MOLTA BIODIVERSITA’ E UNA NATURA NON INQUINATA IL GRILLO E’ UN BIOINDICATORE

  30. Alcune delle piante del prato di San Teodoro Latte di gallina Dente di leone Cipollaccio dei fiocchi Salvia dei prati Ranuncolo Margherita

  31. Calligrammi

  32. Storia a fumetti della GALLA della Rosa Canina

  33. I cinipidi (specie di piccole vespe) depongono le uova con un ovodepositore (piccolo pungiglione) sotto la parte superficiale del fusto. 1-Les cynipidés (de petits insectes, parasites de certains végétaux) déposent les oeufs sous la partie superficielle du tronc de l'arbuste avec un ovipositeur(appelé aussi une tarière semblable à un petit dard).

  34. La pianta costruisce una galla attorno alla zona di deposizione. • Questo impedisce agli insetti, una volta nati, • di attaccare tutta la pianta. La plante construit alors une galle autour de la zone où sont déposés les oeufs. Ainsi les insectes nouveau-nés ne peuvent plus attaquer le reste de la plante.

  35. I cinipidi nati si nutrono dei tessuti della pianta interni alla galla Les cynipidés nouveau-nés se nourrissent des tissus de la plante qui se trouvent à l'intérieur de la galle.

  36. I cinipidi cresciuti abbandonano la galla -Les cynipidés abandonnent en grandissant la galle.

  37. La galla abbandonata può essere luogo di riparo per gli altri animaletti. Fine La galle abandonnée peut devenir un lieu de refuge pour d'autres petits insectes.

  38. ANCHE NOI SIAMO BIODIVERSI ! Lavorando insieme e osservando le nostre differenze abbiamo scoperto che queste sono una ricchezza che, come l’ecotono, deve essere protetta.

  39. I nostri occhi

  40. Le nostre labbra

  41. A cosa serve la nostra biodiversità? Scoprendo le nostre differenze ci siamo accorti che queste potevano arricchirci. Il lavoro di gruppo e l’apprendimento cooperativo ci hanno aiutato a “usare” le nostre diversità per lavorare insieme. INSIEME RIUSCIAMO A SEDERCI SENZA BISOGNO DI UNA SEDIA! SE CI AIUTIAMO, POSSIAMO ANCHE FARE COSE “IMPOSSIBILI” !!!

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