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Formazione all’impegno sociale e politico - 2 marzo 2013 Benedetta Castiglioni

“Politiche per custodire i beni comuni” … e il paesaggio è un “bene comune”? L’esperienza dell’Osservatorio del Paesaggio del Canale di Brenta. Formazione all’impegno sociale e politico - 2 marzo 2013 Benedetta Castiglioni Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità,

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Formazione all’impegno sociale e politico - 2 marzo 2013 Benedetta Castiglioni

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Presentation Transcript


  1. “Politiche per custodire i beni comuni”… e il paesaggio è un “bene comune”?L’esperienza dell’Osservatorio del Paesaggio del Canale di Brenta Formazione all’impegno sociale e politico - 2 marzo 2013 Benedetta Castiglioni Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità, Università di Padova

  2. Lunedì 25 febbraio 2013 Ore 9.35 Italia Spaesata Ma che giorno è? Il paesaggio è un tema “a-politico”?

  3. forme antropiche forme naturali significati e valori PAESAGGIO CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO Firenze, 20 ottobre 2000 “Paesaggio” designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni

  4. Convenzione Europea del Paesaggio: un’apertura “sociale” Dal Preambolo: “… desiderando soddisfare gli auspici delle popolazioni di godere di un paesaggio di qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione; Persuasi che il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo”

  5. Convenzione Europea del Paesaggio: un’apertura “sociale” Articolo 1: “Obiettivo di qualità paesaggistica” designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita;”.

  6. Convenzione Europea del Paesaggio: un’apertura “sociale” Articolo 2: “la presente Convenzione si applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, che i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati”.

  7. Convenzione Europea del Paesaggio: un’apertura “sociale” Articolo 5 – Misure generali: “Ogni Parte si impegna a • riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità; • … • avviare procedure di partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti nella definizione e nella realizzazione delle politiche paesaggistiche menzionate al precedente capoverso b;

  8. Convenzione Europea del Paesaggio: un’apertura “sociale” Articolo 6 - Misure specifiche: A Sensibilizzazione - Ogni parte si impegna ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione. B Formazione ed educazione - Ogni Parte si impegna a promuovere : e. la formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell’intervento sui paesaggi; f. dei programmi pluridisciplinari di formazione sulla politica, la salvaguardia, la gestione e la pianificazione del paesaggio destinati ai professionisti del settore pubblico e privato e alle associazioni di categoria interessate; g. degli insegnamenti scolastici e universitari che trattino, nell’ambito delle rispettive discipline, dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia , la sua gestione e la sua pianificazione.

  9. Convenzione Europea del Paesaggio: un’apertura “sociale” Articolo 6 - Misure specifiche: “ai fini di una migliore conoscenza dei propri paesaggi, ogni Parte si impegna a: a. i. individuare i propri paesaggi, sull'insieme del proprio territorio; ii. analizzarne le caratteristiche, nonché le dinamiche e le pressioni che li modificano; iii. seguirne le trasformazioni ; b. valutare i paesaggi individuati, tenendo conto dei valori specifici che sono loro attribuiti dai soggetti e dalle popolazioni interessate”.

  10. contesto socio-culturale demografia idrosfera atmosfera litosfera biosfera SOCIETÀ tecnologia economia politica forme antropiche forme naturali significati e valori PAESAGGIO AMBIENTE DINAMICHE DEL TERRITORIO “così come è percepita dalle popolazioni”

  11. forme del territorio filtri - modelli significati - valori comportamento - decisioni PAESAGGIO Paesaggio come “interfaccia tra fare e vedere quello che si fa” (Turri, 1998) “Non è tanto la realtà che influenza i comportamenti quanto piuttosto l'idea che ci si è fatti di essa" (Zerbi, 1993, p. 83)

  12. Di chi? Quali categorie di significati e valori? significati e valori Valori espressi e valori inespressi Come promuovere la condivisione dei valori? Come favorire l’esplicitazione?

  13. L’Osservatorio del paesaggio: • Osservatorio “del”, “per”, o “con” il paesaggio? • Il paesaggio può essere “strumento”? • Osservatorio come “arena”, in cui convergono punti di vista, si esplicitano i conflitti, emergono proposte e progettualità • Il paesaggio può essere considerato un “mediatore”?

  14. La médiation paysagère • paesaggio come strumento di mediazione: punto di riferimento comune, posto all’incrocio degli sguardi degli abitanti, dei diversi utilizzatori/fruitori, degli attori coinvolti • paesaggio come supporto per una esplicitazione organizzata delle diverse soggettività • occasione per un approccio integrato alle questioni territoriali, nell’incontro tra saperi esperti e saperi locali, legati al vissuto per costruire insieme non tanto “un paesaggio più bello”, ma “un territorio più giusto” (Ferrario 2011)

  15. In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Bassano del Grappa OP! IL PAESAGGIO è UNA PARTE DI TE • Tre parole chiave: • Conoscenza • Consapevolezza • Condivisione • Giugno 2011 – maggio 2012

  16. Le principali attività • Il corso per i tecnici • I questionari • I focus group • Le attività con le scuole • L’animazione nel territorio • Gli eventi (Festival del Paesaggio 25-26 maggio 2012) • Le iniziative collaterali www.osservatorio-canaledibrenta.it

  17. Il progetto OP!: i Focus Group. “L’OSSERVATORIO GUARDA, DISCUTE, PROPONE” • Il paesaggio e i valori ambientali • Il paesaggio e l’abitare • Il paesaggio e il lavoro • Il paesaggio e la mobilità “Da un lato ci chiediamo quali esiti paesaggisticihanno le diverse dinamiche territoriali , e questo ci può aiutare nel darne una valutazione o nell’avanzare delle proposte. Dall’altra parte, osservando il paesaggio stesso, possiamo far emergere dinamiche, significati e valori del territorio che a volte non vengono considerati nei discorsi troppo “tecnici”. Guardare insieme e far “incrociare” i nostri diversi punti di vista sul paesaggio è allora un modo per discutere e per elaborare proposte sulle questioni che interessano il territorio del Canale di Brenta, le persone che ci abitano, e chi lo amministra. In questo modo cercheremo di lavorare nei focus group”

  18. Il progetto OP!: i Focus Group • I principali ambiti per le proposte: • Turismo sostenibile • Visione unitaria della Valle; fare rete • Cura e recupero del territorio • Qualità della vita (spazi pubblici, servizi, lavoro) • Recupero dei saperi e delle tradizioni locali • Educazione, conoscenza, nuovi stili di vita • Mobilità, traffico

  19. Le attività con le scuole: • formazione degli insegnanti • percorsi di “lettura del paesaggio” • approfondimenti adattati al percorso didattico di ciascuna classe • coinvolgimento diretto • 80 CLASSI PARTECIPANTI (quasi 1300 ragazzi) • disegni • di Marco e Alberto, • classe II media

  20. Tappe di avvicinamento (in Veneto) Giugno 2011: parte il progetto OP! in Canale di Brenta Novembre 2011: istituzione dell’OdP locale “sperimentale” delle colline dell’Alta Marca 15 maggio 2012: delibere di Giunta (istituzione di altri 5 OdP sperimentali; protocollo di intesa con IUAV e UniPD; Osservatorio Regionale per il paesaggio) Tra luglio e settembre 2012: avvio istituzionale dei 5 OdP sperimentali Da autunno 2012: avvio attività Osservatorio Regionale e avvio coordinamento della Rete degli OdP locali 11 febbraio 2013: approvazione del protocollo di intesa e avvio definizione del Regolamento degli OdP locali della Rete

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