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Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di  studio”

Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di  studio” . Partecipazione e Centralità dell’apprendimento. Espressione del bisogno. Attenzione al soggetto. Risposta formativa. Dal problema locale alla risposta educativa integrata. Società della conoscenza. Sviluppo integrato locale.

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Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di  studio”

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Presentation Transcript


  1. Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di  studio”

  2. Partecipazione e Centralità dell’apprendimento Espressione del bisogno Attenzione al soggetto Risposta formativa

  3. Dal problema locale alla risposta educativa integrata Società della conoscenza Sviluppo integrato locale Economia Assetto Finanza territorio … Salute Amm.ne Sistema locale di apprendimento permanente Apprendimento permanente della popolazione Settori Organismi Operatori Servizi Attività • Saperi intenzionali • non formali • formali Saperi informali

  4. Dal problema locale alla risposta educativa integrata SISTEMA DEI SAPERI SISTEMA DI GESTIONE DEL TERRITORIO • Economia • Finanza • Assetto del territorio • Amministrazione • Salute • Formazione • … Saperi informali Saperi formali • Esterni • Interni • Settori • Organismi • Operatori • Servizi • Attività Istruzione e formaz. Profess. PROBLEMA LOCALE DI SVILUPPO

  5. Centralità della domanda per la centralità del soggetto Offerta Domanda

  6. Ribaltare il processo Offerta Programmazione centrata sulla domanda Domanda

  7. I circoli di studio come: Modello organizzativo • Induzione ed Espressione della domanda • Incontro domanda-offerta • Assistenza e monitoraggio dei Circoli di studio Modello metodologico Ricerca Costruzione della conoscenza Autovalutazione Metodo indagativo ………… Azione Attivismo Learning by doing ………. Partecipazione Cooperazione Protagonismo Autostima ……..

  8. Induzione ed Espressione della domanda • pubblicità e informazione sull’iniziativa • Intercettazione del pubblico potenziale: sollecitazione, induzione ed espressione della domanda • raccolta delle domande, orientamento dell’utenza

  9. Incontro domanda-offerta • Elaborazione della domanda, al fine della promozione di forme di aggregazione • Individuazione di argomenti di interesse comune, per piccoli gruppi • Costruzione del progetto educativo e condivisione delle modalità di svolgimento del Circolo di studio • Assicurazione delle condizioni materiali di svolgimento delle attività (luogo di incontro, materiale di studio, Tutor, esperti)

  10. Assistenza e monitoraggio dei Circoli di studio • Accertare il buon andamento dei circoli, • Attuare la prevenzione degli abbandoni, • Effettuare la valutazione, • Prevedere lo sviluppo della domanda di formazione dopo la conclusione delle attività

  11. Necessita di un Back OfficeContesto istituzionale • Logica di rete • Pubblico - privato • Decentramento • Strutture flessibili e aperte in risposta ai bisogni del territorio

  12. Rilevazione della domanda: le potenzialità del CdS Definizione di strumenti e modalità per la rilevazione di bisogni, funzionali alla progettazione integrata di AZIONI La fase di induzione e rilevazione della domanda consente di disporre di elementi per la programmazione affinché tutto ritorni sul territorio con risposte funzionali ai bisogni

  13. Come? La struttura di back office dei CdS può … individuando azioni già funzionali alla rilevazione dotandosi di strumenti idonei di induzione e rilevazione della domanda attivando tutti i soggetti che vi partecipano

  14. Valorizzare rilevazione di criticità rilevabili attraverso il settore dell’istruzione: giovani adulti in uscita dalla scuola; genitori … individuando azioni e strumenti già funzionali alla rilevazione Incontri di consultazione di tipo assembleare realizzati nei diversi ambiti della programmazione di area Altro …..

  15. Sensibilizzare Enti Locali Privato sociale Scuola Integrazione tra aree di rilevamento Consapevolezza dei contributi Consapevolezza della funzione Agenzie formative Parti sociali Associazionismo Mondo produttivo

  16. Dalla sensibilizzazione alla responsabilizzazione • Partecipazione e condivisione da parte delle istituzioni • Superamento di meccanismi di delega • Costruzione di tavoli stabili di concertazione • Formalizzazione, sperimentazione, trasferimento

  17. La Partnership per i CdScome partnership funzionale Da un partenariato di progetto ad un partenariato strategico: potenzialità del cdS per un sistema locale di EdA • Lavoro di rete, sistema educativo locale e lifelong learning • Gli “Attori” del sistema locale • Mapping, building, cooperating, learning: partnership come processo e centralità della domanda di formazione

  18. Il sistema di governance in Toscana

  19. Sistema Formativo Integrato: gli ambiti della L.R. 32/2002 per il diritto all’apprendimento durante l’arco della vita Servizi educativi 0-3, servizi extrascolastici per infanzia, adolescenza, giovani e adulti, Eda EDUCAZIONE ISTRUZIONE PIA, dimensionamento rete scolastica, diritto allo studio OBBLIGO FORMATIVO: percorsi di alternanza scuola lavoro FORMAZIONE LAVORO Formazione professionale e servizi per l’impiego scolastico ORIENTAMENTO professionale

  20. la RAP come : • Intervento formativo Metodologia del conoscere • Intervento di autoeducazione • di comunità Dall’analisi dei bisogni all’offerta formativa • Intervento di natura sociale e culturale Miglioramento delle condizioni di vita

  21. Il soggetto al centro

  22. Il soggetto al centro

  23. Oltre la formazione: forme di cittadinanza attiva “Il sistema locale è … un organismo ‘vivo’, che stabilisce emergenze e priorità, indaga quali sono i bisogni di fasce di popolazione più deprivate,che non si muoveranno mai per un loro impulso con modalità di self-help” (D. Demetrio)

  24. Oltre la formazione: “La formazione è un servizio che acquista valore anche in ragione della condivisione sociale e della pubblica trasparenza delle pratiche educative” (P. Orefice)

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