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Progetto “O.R.M.A.: organizzazione della rete e del modello di sostegno per l’autismo”

Progetto “O.R.M.A.: organizzazione della rete e del modello di sostegno per l’autismo”. INCONTRO PARTENARIATO 13 MARZO 2009. Progetto “O.R.M.A. COSA ABBIAMO FATTO FINORA? Contratto con la Regione Predisposizione Accordo di Programma e contratti

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Progetto “O.R.M.A.: organizzazione della rete e del modello di sostegno per l’autismo”

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Presentation Transcript


  1. Progetto “O.R.M.A.: organizzazione della rete e del modello di sostegno per l’autismo” INCONTRO PARTENARIATO 13 MARZO 2009

  2. Progetto “O.R.M.A. COSA ABBIAMO FATTO FINORA? • Contratto con la Regione • Predisposizione Accordo di Programma e contratti • Revisione complessiva scheda di budget, con declinazione specifica delle quote del personale • Prospetto sulla composizione dei gruppi di lavoro previsti dalle varie azioni • Avvio del gruppo IreR ( 3 marzo scorso ) • Avvio della pubblicizzazione

  3. REVISIONE SCHEDA BUDGET: DECLINAZIONE PERSONALE SU SINGOLA AZIONE PRIMA ANNUALITA’, DEFINIZIONE BUDGET PARTNER • ADEMPIMENTI CONTRATTUALI: ACCORDO DI PROGRAMMA COMPLESSIVO E CONTRATTI DI BUDGET AI PARTNER

  4. ACCORDO DI PROGRAMMA • Richiama gli impegni dei partner rispetto alle finalità ed agli obiettivi del Progetto • Specifica i compiti dei vari attori • Regola i rapporti economici • Definisce l’assetto organizzativo • Definisce modalità e tempistica delle verifiche e delle rendicontazioni

  5. Il contesto Il percorso di valutazione che si propone è strettamente connesso e trae origine dalla positiva esperienza maturata nell’ambito del Bando per la realizzazione di progetti finalizzati alla promozione di coesione sociale in quartieri periferici disagiati del Comune di Milano e dell’Area Metropolitana Milanese (D.G.R. 8/2011 del 1 marzo 2006) E’ infatti attraverso il riconoscimento del valore aggiunto di un approccio metodologico partecipato che ci si propone nel ruolo di valutatori dei processi e dei risultati conseguiti dai progetti affiancando i soggetti vincitori del bando in oggetto nell’attuazione di quella che già si configura come una complessa e sfidante iniziativa

  6. Il ruolo della valutazione Il ruolo della valutazione viene dunque identificato nel: Supportare i referenti della DG Famiglia e i partenariati nella lettura e nella riflessione sulle azioni messe in campo nonché sui processi e risultati progressivamente raggiunti, in relazione agli obiettivi posti; Predisporre un sistema di monitoraggio e valutazione dei progetti con specifica attenzione ai processi avviati e ai risultati raggiunti in ordine alla costruzione di reti e relazioni all’interno dei partenariati; all’efficacia e all’innovatività delle azioni messe in capo, alla loro sostenibilità nel tempo;

  7. Il ruolo della valutazione Promuovere la diffusione delle riflessioni valutative e dei metodi di monitoraggio e valutazione, allargando il coinvolgimento anche ad altri soggetti, in primis partenariati che pur avendo presentato proposte non sono stati finanziati Questo obiettivo risulta fondamentale al fine di allargare le potenzialità di utilizzo degli strumenti e delle metodologie di valutazione ma anche al fine di sviluppare riflessioni in termini di apprendimenti possibili utili a stimolare la crescita e lo sviluppo delle politiche di cura, accompagnamento e sostegno della persona autistica e della sua famiglia.

  8. Il percorso di valutazione Date queste premesse l’attività di ricerca relativa alla impostazione del sistema di monitoraggio e valutazione per il primo anno di avvio dei progetti, può quindi essere realizzata attraverso le seguenti fasi: Analisi preliminare dei progetti finanziati Costituzione di un gruppo di valutazione Messa a punto, secondo la metodologia proposta, di un articolato disegno di valutazione Realizzazione della prima parte del disegno relativa alla dimensione del partenariato Realizzazione di due o più seminari di diffusione e condivisione del percorso da proporre ai tecnici provenienti da tutti i territori regionali

  9. La costituzione del nucleo di valutazione • L’ipotesi è di avviare un percorso parallelo tra: • Incontri in plenaria • Momenti di approfondimento specifico con i singoli progetti L’impegno che si richiede è quello di partecipare ad un incontro a cadenza mensile a livello di nucleo di valutazione prevedendo tra un incontro e l’altro passaggi intermedi tra valutatori e singoli progetti

  10. La costruzione del disegno di valutazione 1. Individuazione dellafinalità della valutazione 2. Esplicitazione dello scopo (la mission) del progetto/ intervento o politica che si intende valutare 3. Identificazione delle dimensioni da valutare 4. Determinazione dei criteri di valutazione 5. Identificazione degli indicatori 6. Identificazione degli strumenti per rilevare gli indicatori e delle fonti per raccogliere i dati e le informazioni 7. Rilevazione sul campo. 8. Analisi dei risultati 9.Valutazione vera e propria (espressione di un giudizio) 10. Individuazione delle strategie di miglioramento. 11.Restituzione dei risultati della valutazioneagli stakeholders

  11. VERIFICA ASSETTO ORGANIZZATIVO • Gruppo dei capi Area Progetto: livello gestionale ed organizzativo, coordinamento operativo delle tre Aree, partecipazione al gruppo IreR – a cadenza bimestrale • Cabina di regia : ruolo di governo del sistema complessivo, funzioni valutative e decisionali, - a cadenza bimestrale

  12. Struttura organizzativa Governo di sistema AREA A Capo progetto di area CABINA DI REGIA 1- Ente capofila ASL 2- Tre capi progetto di area 3- Team Rappres. Partnership AREA B Capo progetto di area AREA C Capo progetto di area COMITATO di supporto scientifico Team Formativo Consulenziale Permanente Governo tecnico

  13. Impianto progettuale3 Aree A) Azioni di sistema del progetto ORMA B) Diagnosi precoce e presa in carico integrata in età evolutiva C) Continuità assistenziale dall’adolescenza all’età adulta

  14. PUBBLICIZZAZIONE • Inserto Sanita’ e Territorio della Provincia • Inserto ASL Informa ( Vita Cattolica ) • Seminario Uffico Scolastico Provinciale 7 - 8 maggio • Possibile continuità comunicativa attraverso stampa ( inserti mensili) • Altre proposte : Target mirati ? Momenti pubblici allargati?

  15. A BREVE TERMINE: • Attivare la Cabina di regia • Predisporre l’avvio delle attività • Pianificare le principali azioni del primo anno definendo priorità e tempistica • Valutare le possibili interconnessioni delle azioni e le eventuali razionalizzazioni • Definire le rappresentatività ai tavoli di lavoro • Sviluppare in parallelo i percorsi di pubblicizzazione

  16. ALCUNI ASSUNTI PROGETTUALI • Valorizzare le buone prassi esistenti • Puntare alla creazione/ consolidamento di legami fra i partner e fra le esperienze • Assumere e condividere approcci fondati su evidenze scientifiche • Condividere opportunità formative • Operare in ottica di continuità • Porre al centro la persona e la sua famiglia

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