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I FLUORURI NELLE ACQUE POTABILI

I FLUORURI NELLE ACQUE POTABILI. COSA SONO LE ORIGINI LE CONSEGUENZE I SISTEMI DI ELIMINAZIONE. COS’È IL FLUORO.

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I FLUORURI NELLE ACQUE POTABILI

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  1. I FLUORURI NELLE ACQUE POTABILI • COSA SONO • LE ORIGINI • LE CONSEGUENZE • I SISTEMI DI ELIMINAZIONE

  2. COS’È IL FLUORO Il fluoro è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo F, numero atomico 9 e peso atomico pari a 18,99840 uma. Il fluoro è l'elemento più elettronegativo della tavola periodica; è l'unico elemento in grado di ossidare l'ossigeno. Il fluoro, a causa della sua elevata reattività, non si trova libero in natura. Come tutti gli alogeni, si trova nel suo stato elementare come molecola biatomica, F2. Il fluoro elementare a temperatura ambiente è un gas di colore giallo pallido, poco più pesante dell'aria, tossico, estremamente aggressivo e di odore penetrante. Il fluoro contribuisce anche a ridurre la formazione di acidi nel cavo orale causati dai carboidrati, riducendo in questo modo la possibilità di danneggiare lo smalto dei denti. Sebbene limitate quantità di fluoro siano benefiche per il corpo, quantità eccessive sono invece chiaramente dannose. Il fluoro può distruggere l’enzima fosfatasi, vitale per diversi processi del corpo tra cui il metabolismo delle vitamine. Il fluoro inibisce l’azione di altri importanti enzimi e sembra essere particolarmente dannoso per i tessuti cerebrali.

  3. TOSSICITÀ DEL FLUORO Ø   Il fluoro è più tossico del piombo; la sua quantità nell’acqua potabile non dovrebbe mai superare le 0,5 parti per milione (ppm). La quantità di fluoro nell’acqua potabile è di 1,5 ppm. Ø   Uno studio pubblicato dall’Università Internazionale della Florida dice: “0,45 ppm di fluoruro di sodio sono sufficienti a intorpidire le reazioni mentali e sensoriali”. Ø   In Sicilia è stata scoperta una correlazione tra aree con alti livelli di fluoro nelle acque e spaventose alterazioni dentarie. Ø   Nel Regno Unito, circa 5 milioni e mezzo di persone bevono acqua addizionata con il fluoro. Ø L’americana Food and Drugs Administration (FDA) considera il fluoro una sostanza non ammessa e non possiede alcuna prova della sua efficacia e sulla sua innocuità. La FDA non ritiene il fluoro un elemento indispensabile alla nutrizione umana. Ø Secondo il ricercatore Ian Stephens, a metà degli anni Ottanta il premier inglese Margaret Thatcher fece triplicare la fluorizzazione dell’acqua nell’Irlanda del Nord. Stephens crede che il motivo non sia la preoccupazione della salute dentale dei bambini nordirlandesi 

  4. I sali di fluoro si chiamano fluoruri.   Il fluoro, o la sua forma attiva, il fluoruro, non è più considerato un minerale essenziale per l’esistenza umana. Tuttavia, esso è presente nel suolo, nell’acqua, nelle piante e in tutti i tessuti animali, soprattutto nello scheletro e nei denti. Il contenuto del minerale nel corpo dipende soprattutto dal consumo di acqua e dal tipo di alimentazione. I livelli normali del sangue si aggirano intorno ai 2,8 mg per 100 millilitri, mentre l’eliminazione normale con l’urina e il sudore arriva sino a 3 mg al giorno.Ci sono due tipi di fluoruri negli organismi animali: il fluoruro di sodio viene aggiunto all’acqua potabile; il fluoruro di calcio che è una sostanza naturale.Le ricerche svolte ultimamente hanno indicato che il fluoro favorisce il depositarsi del calcio nelle ossa, fortificandole.L’acqua fluorizzata è la fonte più comune di questo minerale (circa 1 mg al giorno). I livelli di tossicità vengono raggiunti quando il contenuto di fluoro dell’acqua potabile supera 2 parti per milione. Tra gli alimenti ricchi di fluoro ricordiamo il pesce e i frutti di mare, il latte, il formaggio, la carne e il tè. Il contenuto di fluoro nei vegetali varia in relazione a condizioni ambientali quali il tipo di terreno, l’intensità dei venti dominanti e l’uso di fertilizzanti e spray che contengono fluoro. Esistono compresse a base di fluoro. I prodotti per uso topico non sono efficaci come quelli che vengono ingeriti, tuttavia il dentifricio al fluoro ha un’azione positiva.

  5. UN PO’ DI STORIA Durante il nazismo si scoprì che piccolissime dosi ripetute di fluoro intossicavano e narcotizzavano lentamente la vittima, rendendola psicologicamente sottomessa. Entusiasti all'idea di utilizzare le potenzialità di questo elemento chimico, i comandanti dei campi di concentramento cominciarono a immettere fluoro nell'acqua potabile. I servizi segreti alleati furono molto colpiti dagli effetti dell'acqua fluorurata, paventando che avrebbe potuto essere il mezzo ideale per controllare le popolazioni dei Paesi occupati dalle truppe tedesche. Dando per scontata la vittoria tedesca, la I.G. Farben, azienda chimica di Francoforte, cominciò a produrre grandi quantità di fluoro destinato ai campi di concentramento e ad altri possibili, futuri impieghi. Alla fine della II guerra mondiale, gli Stati Uniti inviarono Charles Eliot Perkins, ingegnere esperto di chimica, fisiologia e patologia, a studiare la tecnologia del controllo mentale messa a punto dalla I.G. Farben. Dal suo soggiorno in Germania, Perkins trasse alcune inquietanti conclusioni: Nel suo rapporto scrisse che “quando i nazisti decisero di invadere la Polonia, gli stati maggiori di Unione Sovietica e Germania si scambiarono informazioni militari, conoscenze scientifiche, piani strategici e personale. Lo schema relativo al controllo della popolazione attraverso l'acqua potabile venne colto al volo dai russi perché si adattava perfettamente ai loro progetti di colonizzazione politica del mondo”.

  6. Perkins, nelle sue indagini, evitò di coinvolgere direttamente i servizi segreti alleati, ma un'indagine più accurata sulla I.G. Farben e sulle sue relazioni industriali evidenziò qualche collegamento sospetto a livello internazionale La I.G. Farben si espanse notevolmente intorno agli anni Venti grazie all'interesse di Wall Street, che trovava questa azienda non meno interessante della Ford Motor Company di Henry Ford, della General Motors di J.P. Morgan o della Standard Oil dei Rockfeller. Tramite Wall Street, negli anni Trenta, vennero investiti nell'azienda migliaia di dollari e questa situazione continuò anche durante la II guerra mondiale. Sarà stata una coincidenza, ma è un fatto che durante la guerra gli stabilimenti e gli impianti della I.G. Farben non furono mai né bombardati né sabotati e neppure danneggiati dagli alleati. Ian E. Stephens, ricercatore e scrittore, ha dichiarato che i comandanti dei bombardieri ricevevano istruzioni, probabilmente da alti funzionari del Governo, perché questi impianti venissero risparmiati. Per quale motivo? Sin dai tempi della Depressione americana del 1929, organizzazioni come la Rockfeller Foundation e persone in vista come quelle appartenenti alla famiglia Ford andavano pubblicamente incoraggiando una politica di lungo termine sul controllo demografico.

  7. È anche noto che diversi personaggi influenti del mondo commerciale americano avevano investito, prima e dopo il conflitto, tempo e danaro nei progetti che la I.G. Farben portava avanti. Era il caso della famiglia Mellon. Il Mellon Institute, organizzazione indipendente fondata nel 1913 per promuovere il progresso delle scienze e dell'industria, "scopri" che il fluoro aveva lo straordinario potere di prevenire la carie dentaria. Per una bizzarra coincidenza, la famiglia Mellon aveva anche fondato ed era proprietaria della American Aluminium Company, cioè la Alcoa. Questa società utilizzava il fluoruro d'alluminio per produrre l'alluminio puro, un prodotto che assicurava grandi profitti ma che produceva come scarto di lavorazione il fluoruro di sodio, sostanza tossica senza valore che poneva anche problemi di ordine ecologico. La Alcoa propagandò presso l'opinione pubblica le potenzialità del fluoruro, trasformando un prodotto di scarto in una fonte di profitto economico.

  8. IL FLUORO E L’ATTUALE NORMATIVA SULLE ACQUE POTABILI La normativa nazionale di riferimento sulle acque destinate al consumo umano (D.Lgs. 31/2001 e succ. modif.) stabilisce, per le acque potabili, che il valore del parametro “Fluoruro” sia compreso entro il limite di 1,5 mg/l. Considerata la composizione delle nostre acque potabili che, per la loro stessa origine, possono superare, in qualche caso, tale valore limite, il Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Ambiente, su decisione della Commissione Europea, ha concesso ad alcune regioni italiane, fra le quali il Lazio, la possibilità di stabilire deroghe a tale valore di parametro sino al 31-12-2012, affinché gli Enti Gestori delle reti idriche mettano in atto le necessarie azioni correttive che riportino il valore dei Fluoruri (ove eccedente) all’interno della soglia prefissata. Con Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0076 del 11 marzo 2011 è stata emanata la deroga per il parametro Fluoro fino al 31 dicembre 2012. In ogni caso, in tale periodo, il valore del parametro non dovrà eccedere il Valore Massimo Ammissibile (V.M.A.) stabilito dal Consiglio Superiore di Sanità, che per il Lazio, è pari a 2,5 mg/l. I Comuni interessati dalla deroga concessa dalla Regione Lazio per il parametro “Fluoruro” e ricadenti nel territorio di competenza dell’Azienda USL RM/F sono: Castelnuovo di Porto, Civitavecchia, S. Marinella, Tolfa, Trevignano Romano, Bracciano, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano. Comunque le acque destinate al consumo umano dei Comuni di Civitavecchia, S.Marinella, Castelnuovo di Porto e Magliano Romano attualmente non sono interessate da concentrazione di Fluoro superiori ai limiti imposti dalla normativa nazionale di riferimento (1,5 mg/l).

  9. TECNOLOGIE PER LA RIMOZIONE DEI FLUORURI DALLE ACQUE POTABILI: SOLUZIONI CONVENZIONALI E APPROPRIATE AI PAESI IN VIA DI SVILUPPO L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica i fluoruri in acqua come un inquinante chimico inorganico di provenienza naturale che, oltre determinate concentrazioni ed in rapporto alle singole situazioni locali, può avere effetti dannosi sulla salute. E’ infatti dimostrato che concentrazioni di fluoruri nelle acque potabili eccedenti 1,5 mg/l causano fluorosi dentaria, mentre concentrazioni eccedenti 4 mg/l causano fluorosi ossea. Per questo, l’OMS indica un valore guida di 1,5 mgF-/l nelle acque potabili. Nei climi caldi, dove il consumo d’acqua è più elevato, la concentrazione limite di fluoruri potrebbe essere più bassa. Il fluoro esiste abbondantemente nella crosta terrestre, con un tasso di 300 mg/kg. La sua presenza nelle acque è dovuta al contenuto, in rocce ignee, granitiche e sedimentarie, di minerali ricchi in fluoruri come fluorite (CaF2), criolite (Na3AlF6) ed apatite (Ca5(PO4)3F), che, a contatto con l’acqua, ne arricchiscono la concentrazione in fluoruri. Trattandosi di un fenomeno naturale, non può essere eliminato e può costituire un problema, se non esistono alternative, per l’approvvigionamento a scopo potabile. In questi casi è necessario impiegare trattamenti di rimozione, che siano efficaci ed appropriati al contesto. I trattamenti cosiddetti “convenzionali” (processi chimici di precipitazione, sistemi implicanti l’uso di campi elettrici, adsorbimento su allumina attiva e processi su membrane) risultano spesso difficilmente applicabili nei Paesi in via di sviluppo, sia per onerosità economica che per complessità impiantistica. Per queste realtà sono necessari trattamenti in grado di combinare efficienza,semplicità impiantistica e gestionale e costi assolutamente contenuti.

  10. TRATTAMENTO DI ABBATTIMENTO DEL FLUORO DALLE ACQUE POTABILI DA SOTTOSUOLO Molti siti di adduzione di acqua ad uso potabile soprattutto nel nord e nel centro Italia superano regolarmente il limite di legge (1,5 mg/l)per quanto riguarda il parametro fluoro.Il fluoruro, in forma disciolta, può essere trovato nei pozzi per l'acqua potabile. Le tecniche principali di abbattimento sono:-Filtrazione meccanica con osmosi inversa. l’osmosi inversa è il processo in cui si forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata a quella meno,e viene realizzata con una membrana che trattiene il soluto da una parte permettendo di ricavare il solvente puro dall’altra -Eliminazione dello ione fluoruro per passaggio su filtri con materiale filtrante assorbente. (granulati prodotti sinteticamente)

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