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L’Ittero chirurgico

Università degli Studi di Sassari Istituto di Patologia Chrurgica Dir. Prof. M. Trignano. L’Ittero chirurgico. Corso Integrato Patologia Sistematica II Insegnamento di Chirurgia Gastroenterologica. Definizione di Ittero. Ittero:

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L’Ittero chirurgico

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di Sassari Istituto di Patologia Chrurgica Dir. Prof. M. Trignano L’Ittero chirurgico Corso Integrato Patologia Sistematica II Insegnamento di Chirurgia Gastroenterologica

  2. Definizione di Ittero Ittero: Iperpigmentazione cutanea, mucosa e sclerale, di colore giallastro, determinata da un incremento della bilirubinemia (> 3 mg/100ml). Subittero: Iperpigmentazione sclerale, di colore giallastro, determinata da un incremento della bilirubinemia (1,5- 3 mg/100ml). Bilirubinemia totale normale 0,8-1,3 mg/100ml <0.4 indiretta o non coniugata <0.8 diretta o coniugata

  3. Ittero “medico” Ittero emolitico: Secondario all’eritrocateresi patologica ed alla conseguente incrementata produzione di pigmento emoglobinico (emolisi, G6PD -) Ittero epatocellulare: Secondario ad epatiti infettive o tossiche, quindi alterazioni morfo-funzionali parenchimali del fegato Elevata bilirubinemia indiretta

  4. Ittero Chirurgico Ittero ostruttivo: Secondario ad un ostacolo meccanico al deflusso biliare dall’epatocoledoco. È un ittero colestatico. Elevata bilirubinemia diretta!

  5. ANATOMIA CHIRURGICA La comprensione dell’ittero chirurgico, ovvero della ostruzione della via biliare principale (VBP) non può prescindere dall’adeguata conoscenza delle strutture anatomiche Esiste una porzione retrocefalica della VBP prima dello sbocco nella papilla di Vater

  6. ANATOMIA CHIRURGICA TRIANGOLO DI CALOT

  7. TRIANGOLO DI CALOT E’ lo spazio esistente tra fegato, via biliare principale e via biliare accessoria: i suoi lati sono costituiti dal fegato, dal dotto cistico con il colletto della colecisti, e dalla via biliare principale (di solito dall’ epatico comune o, in caso di confluente basso, dall’ epatico destro)

  8. Cause di ittero chirurgico Ostruzione della VBP Intraepatica Extraepatica • Idatidosi • Colangiocarcinoma • Litiasi biliare intraepatica • Metastasi epatiche • Litiasi • Tumore di Klatskin • Pancreatite • Tumore cefalo-pancreatico • Tumore della papilla di Vater • Emobilia • Idatidosi • Stenosi flogistiche della VBP • Stenosi iatrogena

  9. Colangiocarcinoma di Klatskin

  10. Ittero ostruttivo: clinica • Segni presenti: • Ittero • Ipercromia urinaria (Coluria da riassorbimento di bilirubina) (Colaluria da riassorbimento di acidi biliari) • Ipo o Acolia fecale (Assenza di pigmento biliare nelle feci) • Parametri di laboratorio: • Iperbilirubinemia diretta (Talvolta anche indiretta) • Aumento di ALT e AST • Aumento GGT • Aumento FA Può essere presente prurito con lesioni da grattamento

  11. Ittero ostruttivo: diagnosi Anamnesi Esame obiettivo Esami di laboratorio Diagnostica per immagini Ecotomografia (ETG) Dilatazione delle vie biliari Ittero chirurgico Ittero medico

  12. COLELITIASI ASPETTI EPIDEMIOLOGICI La calcolosi della colecisti e le sue complicanze sono i disturbi più frequenti del sistema biliare. In U.S.A. ogni anno vengono diagnosticati un milione di nuovi casi ed eseguite circa 600.000 colecistectomie all’anno. Viene diagnosticata in una percentuale della popolazione mondiale oscillante fra il 10 % ed il 20%. O.M.S. 2001

  13. Classificazione dei calcoli • Bilirubinici (neri, marroni, diametro oscillante fra 0.5 ed 1 cm) • Colesterinici puri (di colore giallo pallido, spesso solitari e di diametro > 2.5 cm, dominano gran parte della sfera litiasica) • Colesterinici misti (varia forma e colore, se multipli dalla superficie liscia o sfaccettata, diametro di 0.5-2.5 cm)

  14. COLELITIASI Eziopatogenesi Origine metabolica Ipercolesterolemia (calcoli colesterinici) Itteri emolitici (calcoli pigmentari) Origine infiammatoria Flogosi cronica da processi infettivi (calcoli misti) Da stasi biliare Discinesie

  15. PATOGENESI • Saturazione della bile da parte del colesterolo (diete ipercaloriche, ipercolesterolemie familiari, obesità) • Difetti enzimatici su base genetica di captazione e di catabolismo del colesterolo e della bilirubina • Alterata motilità della colecisti e della sua funzione secretoria ed assorbemte AUMENTO DELLA CONCENTRAZIONE MICELLARE CRITICA

  16. COLELITIASI Aspetti Clinici Età: >III decade di vita Sesso: Rapporto M:F=1:3 Familiarità Correlazione con obesità e gravidanze Dolore O.M.S. 2001

  17. COLELITIASI: quadro clinico • Dolore in ipocondrio destro, irradiato • Massa palpabile • Vomito alimentare • Febbre (flogosi) • Leucocitosi neutrofila (colecistite) • Ittero (ostruzione) • Alterazione degli indici di funzionalità epatica Segno di Murphy positivo DIAGNOSI STRUMENTALE

  18. COLELITIASI • Ostruzione del dotto cistico • Coledocolitiasi • Colecistite • Idrope (accumulo di mat. siero-mucoso) • Empiema • Peritonite biliare • Ileo biliare • Pancreatite acuta ricorrente • Stenosi flogistica della VBP o della papilla Complicanze

  19. INDICAZIONI ALL’ INTERVENTO DI V.L.C. • Colecistite acuta • Colecistite cronica • Colelitiasi sintomatica • Colecistite alitiasica • Anamnesi positiva per ittero ostruttivo o pancreatite biliare • Tumori della colecisti……..

  20. FATTORI DI RISCHIO PER L’INTERVENTO CHIRURGICO • Obesità • Pregresso intervento di chirurgia addominale • Patologia cardiaca • Insufficienza epatica • Emopatie • Immunodepressione • Gravidanza

  21. ERCP+VLC Dal 10 al 15 % di tutti i pazienti che vanno incontro a videolaparocolecistectomia presentano calcoli della via biliare principale: in questi casi l’opzione terapeutica è rappresentata dal cosiddetto TRATTAMENTO SEQUENZIALE

  22. TRATTAMENTO SEQUENZIALE CONSISTE NELL’ EFFETTUARE UNA COLANGIO-PANCREATOGRAFIA RETROGRADA PER VIA ENDOSCOPICA (E.R.C.P.) PREOPERATORIA, SEGUITA DOPO 24-48 ORE DALLA VIDEOLAPAROCOLECISTECTOMIA Sfinterotomia Estrazione del calcolo Incannulamento della papilla

  23. TECNICA CHIRURGICA Tempi operatori • Infissione di ago con mandrino retrattile (Ago di Veress) in sede periombelicale ed insufflazione di CO2 ad una pressione di 12-15 mm Hg ( c.d. “pneumoperitoneo”) • Introduzione dei trocars • Trazione con pinza da presa sul fondo della colecisti

  24. TECNICA CHIRURGICA Tempi operatori • Individuazione dell’ ilo della colecisti • Dissezione, sottopassaggio e sezione fra clips metalliche del dotto cistico e della arteria cistica • 6. Enucleazione della colecisti dal letto epatico • Controllo dell’ emostasi ed eventuale posizionamento di tubo di drenaggio sottoepatico • 8. Desufflazione e sintesi delle brecce chirurgiche

  25. TECNICA CHIRURGICA Istituzione del pneumoperitoneo ed introduzione dei trocars Strumentario laparoscopico

  26. TECNICA CHIRURGICA Individuazione del fegato e della colecisti Dissezione dell’ilo con pinza videolaparoscopica

  27. TECNICA CHIRURGICA Dissezione del dotto cistico Apposizione di clips metalliche sul dotto cistico Cistico sezionato e sottopassaggio della arteria cistica

  28. TECNICA CHIRURGICA Apposizione di clips metalliche sull’a.cistica e sua sezione Enucleazione della colecisti Termine della enucleazione

  29. LA COLELITIASI ED IL SUO TRATTAMENTO VIDEOLAPAROSCOPICO • Tecnica facilmente eseguibile • Rapida ripresa della canalizzazione • Realizzabile in regime di one-day-surgery in • pazienti selezionati • Riduzione dei costi di degenza per il servizio • sanitario nazionale • Riduzione del dolore post-operatorio • Miglioramento del risultato estetico • Riduzione delle complicanze postoperatorie

  30. LA COLANGIOGRAFIA RETROGRADA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICAERCP

  31. INTRODUZIONE L’ERCP è una procedura endoscopica che consente di individuare e incannulare la papilla di Vater, di iniettarvi un mezzo di contrasto e quindi di ottenere una visualizzazione radiologica della via biliare e pancreatica a scopo diagnostico, e di attuare numerose procedure terapeutiche.

  32. CLASSIFICAZIONE • ERCP diagnostica; • ERCP terapeutica; Attualmente questa suddivisione è ritenuta obsoleta in quanto l’ERCP si è trasformata da metodica esclusivamente diagnostica a fenomeno prevalentemente terapeutico.

  33. INDICAZIONI • Ittero colestatico; • Assenza di ittero con coliche biliari, colestasi e dilatazione ecografica delle vie biliari; • Sospetta pancreatite cronica; • Pancreatite cronica conclamata; • Neoplasie pancreatiche; • Fistole biliari e pancreatiche; • Sindrome post-colecistectomia.

  34. INDICAZIONI ALL’ERC • litiasi coledocica; • neoplasie maligne della via biliare, del fegato, della papilla e della testa del pancreas; • stenosi benigne della via biliare e della papilla (postoperatoria, flogistica ecc.) • pancreatite biliare.

  35. INDICAZIONI ALL’ERP • Pancreatite cronica; • neoplasie pancreatiche; • lesioni post-traumatiche o postoperatorie del pancreas; • malformazioni del pancreas; • studio del pancreas in preparazione ad interventi chirurgici.

  36. CONTROINDICAZIONI • Ipersensibilità accertata ai mezzi di contrasto; • condizioni cliniche di notevole gravità (infarto miocardico acuto, ictus, peritonite, coma ecc.); • gravi turbe della coagulazione.

  37. PROCEDURA • Paziente prono in sedazione superficiale o profonda; • introduzione del duodenoscopio; • individuazione della papilla; • incannulamento della papilla e iniezione del mezzo di contrasto > diagnosi; • eventuali procedure terapeutiche.

  38. POSSIBILITA’ TERAPEUTICHE • Sfinterotomia; • estrazione di calcoli e litotrissia meccanica; • posizionamento di drenaggio naso-biliare e naso-pancreatico; • posizionamento di protesi e stent; • biopsia, citologia, prelievi di succo biliare e pancreatico; • drenaggio di raccolte fluide pancreatiche.

  39. ANATOMIA

  40. ANATOMIA ENDOSCOPICA

  41. ANATOMIA ENDOSCOPICA

  42. QUADRI RADIOLOGICI Stenosi serrata del dotto epatico comune causa da un colangiocarcinoma della biforcazione (freccia). I dotti intraepatici sono dilatati

  43. QUADRI RADIOLOGICI Calcolosi multipla della colecisti e calcolo unico nel coledoco (freccia).

  44. QUADRI RADIOLOGICI Colangite sclerosante con ectasia focale e stenosi dei dotti intraepatici

  45. QUADRI RADIOLOGICI Carcinoma periampollare che invade il dotto biliare (freccia). I dotti extraepatici sono lievemente dilatati.

  46. TECNICA DELLA SFINTEROTOMIA ENDOSCOPICA 1) la papilla é localizzata nel duodeno discendente. Si noti la plica longitudinale proprio sotto la papilla.

  47. TECNICA DELLA SFINTEROTOMIA ENDOSCOPICA 2) la papilla é incannulata per la diagnosi

  48. TECNICA DELLA SFINTEROTOMIA ENDOSCOPICA 3) la cannula viene sostituita con un papillotomo. Confermata la posizione nel coledoco, il papillotomo viene arcuato in preparazione della ERS

  49. TECNICA DELLA SFINTEROTOMIA ENDOSCOPICA 4) attraverso il filo metallico collegato al bisturi elettrico viene fatta passare una corrente di sezione e si effettua un incisione parziale

  50. TECNICA DELLA SFINTEROTOMIA ENDOSCOPICA 5) l’incisione viene estesa

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