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IGIENE E PREVENZIONE NEL SOCCORSO E SULLE AMBULANZE

IGIENE E PREVENZIONE NEL SOCCORSO E SULLE AMBULANZE. Salute e Sicurezza dei Soccorritori E Prevenzione Antinfortunistica. Definiamo il volontario da L. n. 266/91 (Legge quadro volontariato) Colui che presta attività di volontariato che è intesa come attività :

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IGIENE E PREVENZIONE NEL SOCCORSO E SULLE AMBULANZE

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Presentation Transcript


  1. IGIENE E PREVENZIONE NEL SOCCORSO E SULLE AMBULANZE Salute e Sicurezza dei Soccorritori E Prevenzione Antinfortunistica

  2. Definiamo il volontario da L. n. 266/91 (Legge quadro volontariato) Colui che presta attività di volontariato che è intesa come attività: “…..prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucroanche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”

  3. Il Volontario e la sua salute e sicurezza.....un po' di normativa

  4. Esiste una normativa il D.Lgs. n.81/08 e s.m.i Che è il testo unico che raccoglie le norme per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

  5. (D.Lgs. n. 81/08 art.3 c. 1) Si applica a TUTTI I SETTORI di attività, privati e pubblici, e a TUTTE LE TIPOLOGIE DI RISCHIO

  6. … Ed in settori specifici (D. Lgs. n. 81/08 e s.m.i - art. 3 c. 2): • Ovvero nei riguardi delle Forze armate e di Polizia, del DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, del SOCCORSO PUBBLICO e della difesa civile, dei SERVIZI DI PROTEZIONE CIVILE, (ed altre)......

  7. Che cosa prevede la legge nei settori specifici? Le disposizioni del D. Lgs. sono APPLICATE TENENDO CONTO DELLE EFFETTIVE PARTICOLARI ESIGENZE CONNESSE AL SERVIZIO ESPLETATOPLETATO o alle peculiarità organizzative IVI COMPRESE QUELLE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEL PERSONALE nel corso di operazioni ed attività condotte dalla FF.AA., CC., altre Forze di polizia e dal CORPO DEI VIGILI del fuoco, nonché dal DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE con ulteriori decreti da emanare entro .......

  8. …Inoltre si applica …. … e a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati (art.3 c.4)

  9. Definizione di “LAVORATORE “ (D. Lgs n. 81/08 e s.m.i. art.2 c.1) LAVORATORE: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, CON O SENZA RETRIBUZIONE, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.

  10. ……….. Ma anche…. l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, AGENTI CHIMICI,FISICI E BIOLOGICI, ecc... (art. 2 c. 1)

  11. Ed inoltre …. al LAVORATORE così definito sono EQUIPARATI ad esempio: • i VOLONTARI del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; - il lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni (lavoratori socialmente utili); (art. 2 c. 1)

  12. Chi è il volontario per la normativa di sicurezza e che cosa prevede il D.Lgs. n. 81/08? Nei confronti dei VOLONTARI DI CUI ALLA LEGGE 1° AGOSTO 1991, N. 266 (che siamo noi) , e dei VOLONTARI CHE EFFETTUANO SERVIZIO CIVILEsi applicano le disposizioni relative ai lavoratori autonomidi cui all’articolo 21. Con accordi tra il volontario e l’associazione di volontariato o l’ente di servizio civile possono essere individuate le modalità di attuazione della tutela di cui al precedente periodo. (art. 3 c. 12-bis):

  13. Chi è il “Lavoratore Autonomo” per la normativa di sicurezza e il Codice Civile? (Definizioni) T.U. Sicurezza n. 81/08 e s.m.i (art. 89 c. lett. d): Persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell’opera senza vincolo di subordinazione. Codice Civile (art. 2222) (contratto d’opera): • Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo, un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente

  14. Per fare una riflessione?? E’ possibile non avere vincoli di subordinazione lavorando in squadra?

  15. …e che cosa prevede la legge per il volontario equiparato al lavoratore autonomo?? ….vediamo

  16. T.U. n. 81/08 e s.m.i - obblighi del lav. autonomo (estratto art. 21 c. 1 e 2) i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile devono: a) UTILIZZARE attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al titolo III; b) MUNIRSI di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al titolo III;

  17. Per informazione Il decreto previsto per i volontari di attività specifiche (e che un po’ somigliano alla nostra attività) è stato emanato

  18. …….è stato emanato Decreto Interministeriale per l’applicazione delle disposizioni previste in materia di sicurezza del personale operante ovvero dei volontari appartenenti alle seguenti organizzazioni: • Protezione Civile; • C.R.I.; • Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico; • Corpi dei vigili del Fuoco Volontari delle Province Autonome di Trento e Bolzano; • Componente volontaria del Corpo Valdostano dei Vigili de Fuoco. • ….tenendo conto delle particolari modalità di svolgimento delle rispettive attività. ….ma non ci riguarda

  19. Tutela Della Salute Del Soccorritore “LA SALUTE E’ UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE E NON MERAMENTE L’ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA' È UN DIRITTO UMANO FONDAMENTALE..” (Definizione OMS del 1978)

  20. Tutela Della Salute Del Soccorritore La SICUREZZA non è un concetto assoluto perché in ogni attività esistono i rischi che, in quanto tali, costituiscono il pericolo di un danno psico-fisico al soccorritore.

  21. Tutela Della Salute Del Soccorritore L’attività di soccorso comporta l’esposizione del soccorritore a rischi per la salute che possono compromettere l’equilibrio psicofisico della persona: sapere che esistono i rischi è il primo modo per imparare a riconoscerli e a gestirli

  22. Tutela Della Salute Del Soccorritore I rischi sono spesso causati da: • Presenza di fattori di rischio dovuti all’ambiente in cui si interviene (r. ambientale) • Non idonee condizioni igienico ambientali (r. biologico) • Manovre scorrette (r. meccanico) • Pressione psicologica (r. psicologico)

  23. Fattori di rischio Imprevedibili Prevedibili Ambiente accadimento evento Biologico Psicologico Meccanico MMC

  24. Rischi Ambientali Sono rischi propri dell’ambiente in cui si va ad effettuare il soccorso Non possono essere previsti o individuati a priori: Sulla scena non ci si deve mai concentrare solo sul paziente trascurando quello che gli sta intorno

  25. Rischi ambientali Possono essere i più vari, ad esempio: • Presenza di fumi e/o vapori; • Fuoriuscita di sostanze non identificabili che possono risultare tossiche o corrosive, da mezzi o contenitori di vario genere; • Principi d’incendio, cavi elettrici a terra, pali della luce divelti; • Fabbricati staticamente compromessi, presenza di frane, dirupi...ecc.. • Persone pericolose, ecc… • Punture di insetti o morsi di animali

  26. Prevenzione Rischi Ambientali Valutare la scena dell’evento!!!! Valutare se è necessario l’intervento di altre figure di soccorso in tal caso riferire alla C.O. 118 che provvederà ad allertare i servizi di competenza Usare le opportune cautele nell’avvicinamento al paziente in casi precisi (es. paziente folgorato con presenza di cavi elettrici sulla scena dell’evento; paziente psichiatrico …)

  27. Rischi Ambientali: raccomandazione Sempre valutare la scena dell’intervento per soccorrere in sicurezza Evitare che un soccorritore debba essere a sua volta soccorso (inefficacia del soccorso, appesantimento di tutto il “sistema soccorso”)

  28. Rischio Biologico Possibilità di contrarre malattie attraverso le diverse vie di trasmissione Protezione individuale degli operatori

  29. Rischio Biologico:Modalità di trasmissione delle malattie Il microrganismo patogeno (=microrganismo in grado di recare danno al soggetto ospite) presente in un soggetto malato, attraverso diverse vie di penetrazione entra in un soggetto sano e lo contagia

  30. Rischio Biologico: Vie di trasmissione degli agenti biologici • Contatto con pelle, mucose ed occhi • Aerea (per inalazione) • Attraverso iniezioni o punture con oggetti acuminati precedentemente infettati • Ingestione

  31. Rischio Biologico: Via Di Trasmissione Per Contatto La cute integra generalmente non viene penetrata dai germi MA ATTENZIONE!!!!! Possono essere presenti microlesioni che aprono l’ingresso ad agenti patogeni oppure i fluidi corporei possono entrare in contatto con mucose della bocca e con gli occhi

  32. Rischio Biologico: Via Di Trasmissione Aerea … ricordiamo sempre che un’altra importante via di penetrazione dei germi è quella aerea….. quindi l’aria infettata attraverso microparticelle di saliva espulsa dal soggetto infetto (attraverso tosse o starnuti) possono essere respirate dal soccorritore

  33. Rischio Biologico:Prevenzione Dal Contagio Considerare la persona soccorsa come potenziale portatore di microrganismi patogeni, trasmissibili attraverso: il sangue, altri liquidi biologici e altre vie di trasmissione

  34. Rischio Biologico:Prevenzione Dal Contagio Usare SEMPRE i D.P.I.

  35. D.P.I.: Dispositivi di Protezione Individuale Sono dei dispositivi che creano una barriera tra il soccorritore e la persona soccorsa o meglio sono barriere contro l’ingresso di microrganismi nel corpo umano

  36. I Guanti • Utilizzare sempre i guanti monouso ed evitare di indossare gioielli che possano provocare lesioni nei guanti (consigliabile anche la sovrapposizione di due paia di guanti e tenerne sempre un paio di scorta in tasca) • Dopo una missione lavarsi le mani bene sempre (anche se si è indossato i guanti) con sapone e se si è in ambulanza con l’apposito detergente

  37. Le Mascherine E Gli Occhiali Protettivi Nei casi in cui c’è il rischio che il bersaglio del contagio siano le vie aeree o gli occhi utilizzare occhiali protettivi e mascherine oppure un unico D.P.I. formato da mascherina con visiera

  38. Rischio Biologico Da Uso Di Attrezzature:Via Di Trasmissione per iniezione o puntura da oggetto acuminato Nel nostro tipo di attività capita raramente di utilizzare aghi per iniezione o oggetti acuminati come bisturi, i rischio risulta ridotto. Capita più spesso di usare aghi per la misurazione dei livelli di glicemia e quindi fare attenzione.

  39. Rischio Biologico Da Uso Di Attrezzature Usare cautela nell’utilizzo di attrezzature che possono provocare tagli o punture Gli aghi non devono essere nuovamente incappucciati dopo l’uso ma eliminati dentro l’apposito contenitore

  40. Rischio Biologico: contatto accidentale con sangue o liquidi infetti • lavare la parte • far fuoriuscire il sangue dalla ferita • applicare un antisettico , dove possibile immergere la parte in ipoclorito di sodio (varichina)

  41. Rischio Biologico: contagio da malattie infettive Nel caso in cui venga soccorso un paziente portatore di malattie infettive il P.S. Avverte, di norma, l’associazione che lo ha soccorso per avviare la profilassi prevista nei soccorritori che potrebbero essere stati contagiati

  42. Rischio Biologico:Via Di Trasmissione per ingestione Ricordarsi di non fumare o mangiare senza aver adeguatamente lavato e disinfettato le mani dopo un intervento, anche se sono stati utilizzati guanti!!!! LAVARE SEMPRE LE MANI DOPO AVER TOCCATO UN PAZIENTE!!!!!

  43. Rischio Meccanico daMovimentazione Manuale dei Carichi – Schiacciamento e/o Investimento

  44. Rischio Meccanico: da Movimentazione Manuale dei Carichi (= pazienti o attrezzature) Durante un soccorso le forze esercitate dai soccorritori per spostare attrezzature e movimentare i pazienti possono sovraccaricare il rachide e l’apparato muscolo-scheletrico, soprattutto se si effettuano manovre scorrette Patologie muscolo scheletriche

  45. Rischio Meccanico da Movimentazione Manuale dei Carichi L’eventuale insorgenza di patologie muscolo-scheletriche dipende da diversi fattori: • salute iniziale del rachide • posture incongrue (posizioni in flessione e/o torsione della schiena) e movimenti scorretti • peso del carico trasportato • ingombro (forma) del carico e facilità di presa • distanza del carico dal corpo di chi lo trasporta • Altezza del carico rispetto agli arti superiori • caratteristiche dell’ambiente in cui si interviene (pavimento inclinato o scivoloso o irregolare, spazi limitati ecc.)

  46. Rischio Meccanico da Movimentazione Manuale dei Carichi: raccomandazioni • sollevare carichi senza flettere la schiena ma agire sulle gambe (flettere le gambe) • cercare un equilibrio stabile durante il sollevamento • allargando la base di appoggio • (divaricare le gambe)

  47. Rischio Meccanico da Movimentazione Manuale dei Carichi: raccomandazioni • Indossare calzature idonee per evitare di scivolare • Assicurare sempre con una cintura i pazienti sulla sedia a ruote o su barella con apposite cinture, anche per brevi tratti

  48. RISCHIO MECCANICO per investimento e/o schiacciamentoda attrezzature: raccomandazioni • In ambulanza sono presenti molte attrezzature, assicurarsi che siano sempre boccate dagli appositi sistemi di ritenuta (cinture, ganci o altro), in modo che non possano investire i soccorritori durante il percorso con ambulanza in movimentoIndossare calzature idonee per evitare di scivolare • Prima di chiudere sportelli o attrezzature fare attenzione alla posizione propria e degli altri

  49. Rischio Psicologico Il soccorritore è una persona e possiede uno stato emozionale e psicologico influenzato da fattori personali ed individuali anche esterni al soccorso

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