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INTRODUZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO VERUCCHIO Elaborato finale anno di prova “SCEGLIERE NON E’ MAI FACILE” Docente Tutor: Docente in formazione: Prof.ssa Carla Fabbri Vincenzo Iuzzolini Anno Scolastico 2012/2013.

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVO VERUCCHIOElaborato finale anno di prova“SCEGLIERE NON E’ MAI FACILE”Docente Tutor: Docente in formazione: Prof.ssa Carla Fabbri Vincenzo IuzzoliniAnno Scolastico 2012/2013

  2. INTRODUZIONE PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA Ideatori dell’attività: Classe III E Scuola Media – I.C. Verucchio

  3. INTRODUZIONE PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA CHI HA COINVOLTO LA RICERCA ? TUTTI GLI STUDENTI, DELLE CLASSI III, IN PROCINTO DI ISCRIVERSI ALLA SCUOLA SUPERIORE Vista l’importanza della scelta, abbiamo ritenuto utile svolgere un’indagine statistica per far luce su questo articolato processo decisionale

  4. INTRODUZIONE FASI DELLA RICERCA • e programmazione delle modalità e finalità dell’indagine; • del campione statistico; • del questionario; • Somministrazione del questionario; • dei dati; • statistica dei dati; • Costruzione dei ; • Riflessioni ;

  5. INTRODUZIONE OBIETTIVI DELL’ INDAGINE SVOLTA INDIVIDUARE I FATTORI CHE INCIDONO MAGGIORMENTE NELLA SCELTA INDIVIDUARE I PUNTI DI FORZA E/O DI DEBOLEZZA DEL PERCORSO ORIENTATIVO SVOLTO NEL TRIENNIO UTILIZZARE LE INFORMAZIONI EMERSE DALL’INDAGINE STATISTICA PER MIGLIORARE, POTENZIARE, PIANIFICARE E PROGRAMMARE ATTIVITA’ ORIENTATIVE AD HOC PER I FUTURI STUDENTI

  6. MATERIALI E METODI Classi terze di tutte le sezioni dell’istituto 165 ALUNNI 85 MASCHI 80 FEMMINE CAMPIONE STATISTICO L’indagine statistica è stata realizzata nel mese di marzo dell’anno scolastico 2012/013

  7. MATERIALI E METODI SELEZIONATE 12 COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO Definiti gli obiettivi, ci si è interrogati per capire quali sarebbero state le domande che un adolescente avrebbe voluto sentirsi chiedere Gli alunni hanno elaborato e proposto una numerosa serie di domande

  8. MATERIALI E METODI TABULAZIONE DEI DATI SUDDIVISIONE DELLA CLASSE IN 12 GRUPPI PER OGNI DOMANDA E PER SINGOLO RAGAZZO LE RISPOSTE SONO STATE REGISTRATE IN APPOSITE GRIGLIE PRIMO CONTROLLO

  9. MATERIALI E METODI INSERIMENTO DATI IN EXCEL COSTRUZIONE GRAFICI ANALISI STATISTICA DEI DATI ANALISI STATISTICA: Frequenza assoluta,frequenza relativa, frequenza percentuale

  10. RISULTATI

  11. RISULTATI Come aiutare i genitori ad orientare i figli? Come aiutare i genitori ad affrontare un’eventuale insuccesso scolastico?

  12. RISULTATI Come mai i nostri consigli vengono poco considerati?

  13. RISULTATI Orientare e insegnare con le discipline e non le discipline

  14. RISULTATI

  15. RISULTATI Ruolo chiave dell’esperienza diretta

  16. RISULTATI

  17. RISULTATI

  18. RISULTATI

  19. RISULTATI Formazione legata al mondo del lavoro 48% 47% 41% 30% 22% 12%

  20. RISULTATI

  21. RISULTATI

  22. RISULTATI

  23. RISULTATI

  24. RIFLESSIONI CONCLUSIVE DINAMICHE RELAZIONALI OSSERVATE ALUNNO - DOCENTE Il lavoro a gruppi cooperativi, ha creato un clima sereno e gioioso che ha influenzato positivamente la motivazione, l’interesse e il “coraggio” di mettersi alla prova. L’attività laboratoriale ha promosso un apprendimento di tipo esplorativo basato sulla possibilità di agire e poter sbagliare senza drammi, permettendo ad ognuno di tornare sui propri passi pronti per ricominciare avendo acquisito maggior coscienza degli errori. La relazione con il docente, è stata vissuta dai ragazzi, come un semplice momento, non sanzionatorio e/o giudicante, di confronto e di approvazione necessari per andare avanti.

  25. RIFLESSIONI CONCLUSIVE DINAMICHE RELAZIONALI OSSERVATE ALUNNO - ALUNNO I modelli didattici utilizzati, hanno fatto prendere coscienza dell’importanza del contributo e dell’aiuto di ciascuno nello sviluppo di un progetto comune e della complementarietà di abilità e talenti dei singoli. I giudizi e le osservazioni che nascono tra i ragazzi rimangono maggiormente impresse e accettate rispetto a quelle fatte da adulti o insegnanti e loro stessi si dimostrano più disponibili a modificare ciò che non è accettato dal gruppo. Viversi “attori” e non protagonisti passivi è stato nucleo fondamentale per l’acquisizione di una maggiore autonomia e dello star bene con se stessi.

  26. RIFLESSIONI CONCLUSIVE IMPORTANZA DIDATTICA E SOCIALE DEL LAVORO SVOLTO Ha illustrato ai grandi e fatto apprendere ai ragazzi che cosa si possa fare con la statistica, come i numeri e gli algoritmi che ai numeri danno vita propria, apparentemente aridi, possano descrivere in maniera sintetica ma efficace, la realtà che ci circonda. Ci insegna a trarre conclusioni, sull’oggetto dell’analisi dei nostri numeri, basate su fatti verificabili. Se davvero vogliamo diffondere cultura e conoscenza scientifica dobbiamo lavorare su chi deve ancora costruirla, appunto gli studenti delle scuole medie che sono stati l’obiettivo ed, allo stesso tempo, i protagonisti di questa iniziativa. La scuola attraverso questa e altre iniziative simili, afferma la propria presenza sul territorio e nella comunità, contribuendo allo sviluppo dei giovani con lo scopo di costruire, un domani, una società migliore.

  27. RIFLESSIONI CONCLUSIVE PROPOSTE • Riproporre una nuova indagine, coinvolgendo lo stesso campione statistico utilizzato per questo lavoro. • Utilizzare questo lavoro come prototipo utile per l’elaborazione di un modello che consenta l’autovalutazione delle attività orientative svolte dalla nostra scuola nel triennio. Pianificare e programmare attività orientative che tengano conto, anche, delle diversità e dei bisogni specifici di ogni singolo soggetto appartenente alla comunità scolastica.

  28. CARTELLONE ESPOSITIVO

  29. CARTELLONE ESPOSITIVO

  30. CARTELLONE ESPOSITIVO

  31. GRAZIE PER L'ATTENZIONE

  32. Ringrazio i ragazzi della classe III E per aver lavorato a mio fianco con impegno e passione contribuendo in modo significativo alla realizzazione di questo progetto; Ringrazio la Prof.ssa Carla Fabbri per aver, con la sua professionalità e sensibilità, collaborato e condiviso con me ogni momento di questa bellissima esperienza; Ringrazio tutti i colleghi e i collaboratori scolastici per aver, in questi tre anni, condiviso con me tante esperienze che mi hanno permesso di crescere professionalmente ma soprattutto come persona; Ringrazio la Dirigenza per la disponibilità e per avermi concesso questa opportunità

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