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MAPPATURA DEI SOGGETTI TOSCANI CHE SI OCCUPANO DI COOPERAZIONE DECENTRATA: I RISULTATI

MAPPATURA DEI SOGGETTI TOSCANI CHE SI OCCUPANO DI COOPERAZIONE DECENTRATA: I RISULTATI. V a Conferenza Regionale sulla cooperazione internazionale Firenze, 6 dicembre 2004. Presentazione a cura del Prof. A. de Guttry. PERCHE’ UNA MAPPATURA 10 BUONI MOTIVI. 1. Comprendere in maniera chiara

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MAPPATURA DEI SOGGETTI TOSCANI CHE SI OCCUPANO DI COOPERAZIONE DECENTRATA: I RISULTATI

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Presentation Transcript


  1. MAPPATURA DEI SOGGETTI TOSCANI CHE SI OCCUPANO DI COOPERAZIONE DECENTRATA: I RISULTATI Va Conferenza Regionale sulla cooperazione internazionale Firenze, 6 dicembre 2004 Presentazione a cura del Prof. A. de Guttry

  2. PERCHE’ UNA MAPPATURA10 BUONI MOTIVI 1. Comprendere in maniera chiara “chi fa cosa, come e dove” 5. Promuovere l’immagine della cooperazione toscana nel mondo Regione Toscana Istituzioni locali 4. Coordinare in modo sempre più efficace il lavoro tra i diversi soggetti toscani 2. Rafforzare e rendere sempre più visibile il “Sistema toscano di cooperazione decentrata” 3. Rafforzare la capacità di programmare e di adottare decisioni politiche in modo corrispondente alle reali esigenze del territorio

  3. PERCHE’ UNA MAPPATURA10 BUONI MOTIVI 6. Facilitare la costruzione di partenariati e far parte di un sistema di rete 10. Aumentare la propria visibilità Associazioni & Altri soggetti 9. Progettare in modo integrato i propri interventi 7. Influenzare il meccanismo decisionale degli enti locali • 8. Condividere esperienze e buone prassi

  4. COOPERAZIONE DECENTRATA “Azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio tra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Paesi in via di sviluppo favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo del loro territorio.” DGCS “la cooperazione decentrata allo sviluppo - Linee di indirizzo e modalità attuative”

  5. Ai fini del progetto “Qualsiasi attività di cooperazione internazionale che sia realizzata da soggetti, pubblici o privati, presenti sul territorio toscano, ivi incluse le attività svolte esclusivamente sul territorio regionale che presentino un elemento di internazionalità, e cioè i cui beneficiari diretti o indiretti siano persone, enti o territori extracomunitari.”

  6. Altri soggetti 321 (29,59) Terzo settore 460 (42,40%) Enti pubblici 304 (28,02) GLI ATTORI 1085 soggetti toscani rilevati

  7. INCIDENZA DEL TERZO SETTOREDATI PROVINCIALI E MEDIA REGIONALE

  8. Area sociale 430 (24,61%) Educazione 464 (26,56%) Salute e alimentazione 298 (17,06%) Cultura 179 (10,25%) I PROGETTI 1197 progetti rilevati

  9. SETTORI DI INTERVENTO

  10. INCIDENZA DEL SETTORE EDUCAZIONEDATI PROVINCIALI E MEDIA REGIONALE

  11. INCIDENZA DEL SETTORE SOCIALEDATI PROVINCIALI E MEDIA REGIONALE

  12. Europa C.O. 68 (6%) Europa S.O. 29 (2%) Africa 380 (32%) Mediterraneo e M.O. 66 (6%) Europa/Italia 218 (18%) Asia 135 (11%) America Latina 301 (25%) LE AREE GEOGRAFICHE

  13. Il sistema toscano della cooperazione decentrata è presente in 85 Paesi

  14. Europa C/O Europa S/O Mediterraneo Medio Oriente 23 Asia 9 America Latina 17 Africa 36

  15. INCIDENZA DELL’AREA AFRICADATI PROVINCIALI E MEDIA REGIONALE

  16. INCIDENZA DELL’AREA AMERICA LATINADATI PROVINCIALI E MEDIA REGIONALE

  17. INCIDENZA DELL’AREA ASIADATI PROVINCIALI E MEDIA REGIONALE

  18. Dati attuali Attori:1085 Progetti: 1179 Paesi di intervento:85 Stima del valore economico del totale degli interventi toscani : 30-35 milioni di euro annuali IN SINTESI…

  19. IN SINTESI… Proiezione Attori: 1400 Progetti: 1600 Stima del valore economico del totale degli interventi toscani: 35–40 milioni di euro annuali Pari al 7% dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo gestito dal Ministero degli Affari Esteri previsto per il 2005

  20. Regione Toscana & Enti locali OLTRE LA MAPPATURA: LE 15 SFIDE PER LA COOPERAZIONE DECENTRATA TOSCANA I dati rilevati dovranno essere utilizzati per: • individuare e definire le caratteristiche del “Modello toscano di cooperazione decentrata” e, in questo contesto, ripensare il ruolo che compete alla Regione; • rafforzare il funzionamento dei tavoli di coordinamento; • identificare ed erogare servizi in grado di incrementare le capacità dei vari soggetti che operano nel settore;

  21. Regione Toscana & Enti locali • determinare l’assetto istituzionale e gli ambiti di competenza dell’istituenda Agenzia; • elaborare documenti programmatici che rispecchino le reali caratteristiche della cooperazione toscana; • stimolare ulteriormente la riflessione sui rapporti tra le iniziative regionali per la pace e quelle per la cooperazione; • rafforzare il contributo toscano al dibattito nazionale ed internazionale sul futuro della cooperazione decentrata; • assumere un ruolo propositivo nel dibattito nazionale sulla riforma della legge italiana sulla cooperazione internazionale (Legge n.49);

  22. Regione Toscana & Enti locali • aprire un tavolo di confronto permanente con il Ministero degli Esteri per rendere più efficaci le varie iniziative nel campo della cooperazione; • candidare la Regione Toscana come partner “privilegiato” del Ministero Affari Esteri nella realizzazione di alcuni progetti pilota (modello SEENET nei Balcani); • assumere un ruolo propositivo nei confronti delle altre Regioni per aumentare la capacità propositiva nei confronti delle istituzioni nazionali e dell’Unione Europea.

  23. OLTRE LA MAPPATURA: LE 15 SFIDE PER LA COOPERAZIONE DECENTRATA TOSCANA I dati rilevati dovranno essere utilizzati dalle associazioni per: • fare squadra e trovare forme di sinergia con altri partners presenti nella stessa area geografica; • apprendere e diffondere le best practices; • programmare interventi di ampie dimensioni; • rafforzare le proprie capacità di fare rete. Associazioni

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