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Le tavole delle risorse e degli impieghi a cura di PAOLO DI LORENZO ANDREA FARINA

Le tavole delle risorse e degli impieghi a cura di PAOLO DI LORENZO ANDREA FARINA. Le unità statistiche di osservazione ed analisi

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Le tavole delle risorse e degli impieghi a cura di PAOLO DI LORENZO ANDREA FARINA

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Presentation Transcript


  1. Le tavole delle risorse e degli impieghia cura diPAOLO DI LORENZOANDREA FARINA Seminario interno sulla revisione generale dei conti nazionali del 2005

  2. Le unità statistiche di osservazione ed analisi • Nella maggior parte dei casi un’unità istituzionale (impresa) svolge più di un’attività produttiva, suddivise in base alle tipologie utilizzando le unità di attività economica locale (UAEL); • Una UAEL raggruppa tutte le parti di un’unità istituzionale in veste di produttore che 1)si trovano in un’unica sede o in siti vicini e che 2)concorrono all’esercizio di una stessa attività al livello di 4 cifre NACERev.1.1; • In linea di principio si devono registrare tante UAEL quante sono le attività ma se mancano i documenti contabili necessari per descrivere tali attività una UAEL può comprendere una o più attività secondarie.

  3. L’insieme di tutte le UAEL che esercitano la stessa attività o un’attività di tipo simile all’interno di un’impresa costituisce una UAE. L’insieme di tutte le UAE che esercitano la stessa attività in un paese identificano una branca di attività economica;

  4. Cosa dice il SEC95 • Le informazioni fornite dalle imprese devono necessariamente consentire di calcolare x ogni UAE la produzione, i C.I., il costo del personale e il RLG, l’occupazione e gli investimenti. L’allocazione territoriale viene stimata successivamente; • L’unità di produzione omogenea (UPO) non è osservata direttamente ed è caratterizzata da un’unica attività identificata dai suoi fattori di produzione (input), da un particolare processo di produzione e dai suoi prodotti (output). I prodotti che costituiscono gli input e l’output sono individuati in base alle loro: • caratteristiche fisiche; • stadio di trasformazione; • tecnica di produzione utilizzata.

  5. Cosa dice il SEC95 • L’insieme delle UPOL che identificano lo stesso prodotto all’interno dell’impresa dà luogo ad un’unità di produzione omogenea mentre l’insieme delle UPO che identificano lo stesso prodotto all’interno di un paese dà luogo ad una branca di produzione omogenea; • Le unità di produzione omogenea abitualmente non possono essere osservate direttamente. Per costituire le branche di produzione omogenea è quindi necessario rielaborare i dati rilevati a partire dalle unità utilizzate nelle indagini statistiche.

  6. Quindi, a meno che tutte le attività secondarie non siano state perfettamente identificate non c’è coincidenza fra UAE e UPO. Abbiamo cioè tutti i dati per attività economica ma non per prodotto:

  7. I prodotti sono classificati secondo la Classificazione dei Prodotti per Attività (CPA). E’ una classificazione gerarchica come la NACE organizzata su codici a 6 cifre; • La CPA, completamente compatibile con la precedente, specifica i prodotti omogenei che rientrano nelle classi della NACE. Se un prodotto ha un codice CPA le cui prime 4 cifre non corrispondono alla NACE della UAE che raccoglie le sue grandezze economiche, allora si tratta di una UAE che include delle produzione secondarie.

  8. In questo schema l’impresa è articolata in base ai prodotti , all’organizzazione territoriale e amministrativa-contabile;

  9. Prima: Tavole input-output simmetriche per branca di produzione omogenea(prodottoXprodotto) Adesso: Tavole Supply and Use (ProdottoXBranca) dalle quali è possibile ricostruire una matrice simmetrica ProdottoXProdotto o BrancaXBranca se si fanno delle ipotesi sulle tecnologie produttive

  10. Dalla matrice degli impieghi ai prezzi di acquisto si passa alla matrice degli impieghi ai prezzi base sottraendo le matrici dei margini distributivi e delle imposte nette. Le tavole delle risorse e degli impieghi così costruite soddisfano due relazioni fondamentali: • Equilibrio delle risorse e degli impieghi per prodotto ai prezzi di acquisto • Produzione ai prezzi base per branca uguale al valore aggiunto ai prezzi base+costi intermedi ai prezzi di acquisto

  11. Descrizione dei diversi criteri di valutazione della produzione

  12. Produzione originaria (netta di qualsiasi imposta o contributo) + Imposte sulla produzione + Contributi sui prodotti = Produzione ai prezzi base + Imposte sui prodotti - Contributi sui prodotti + IVA sulla produzione interna* + Margini distributivi sulla produzione interna* = Produzione ai prezzi di acquisto *In realtà la produzione ai prezzi di acquisto non viene calcolata i quanto l’Iva e i margini distributivi vengono calcolati sul totale delle risorse e non vengono distinti tra produzione e importazioni

  13. PRODUZIONE AI PREZZI BASE + Imposte sui prodotti - Contributi sui prodotti = PRODUZIONE AI PREZZI DEL PRODUTTORE Le risorse complessive possono, invece, essere valutate ai prezzi di acquisto: PRODUZIONE AI PREZZI BASE + IMPORTAZIONI CIF + Imposte sui prodotti - Contributi sui prodotti + Imposte sulle importazioni + Iva + Margini distributivi = RISORSE AI PREZZI DI ACQUISTO

  14. Il PIL viene valutato ai prezzi di mercato VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE + Imposte sui prodotti - Contributi sui prodotti + Imposte sulle importazioni + IVA = PIL AI PREZZI DI MERCATO

  15. Integrazione fra S/U e sistema dei conti nazionali • Eurostat impone i conti nazionali debbano essere derivati dallo schema intersettoriale in modo da garantire una coerenza tra aggregati di CN e le tavole appena viste; • Nel passaggio dal precedente sistema simmetrico, si è dovuto modificare il metodo di bilanciamento delle in modo da avere simultaneamente le stime finale del conto R/I e tutti i flussi che compongo le tavole S/U ai p.b. e ai p.d’a.. • I risultati delle stime preliminari delle S/U sono sintetizzati in un tavole con 101 prodotti nelle righe e le risorse e gli impieghi in colonna. L’ultima colonna esprime le discrepanze fra i 2 totali (risorse – impieghi).

  16. Ridurre questa differenza serve a prendere “due piccioni con una fava”; • Le differenze sono forti all’inizio per via della pluralità di fonti indipendenti usate nella stima. Ogni modifica di un valore ha delle conseguenze sugli altri per via delle interrelazioni fra gli aggregati, e quindi deve essere attentamente valutato; • Lo schema S/U facilita questo lavoro perché mette meglio in evidenza le interrelazioni. Il lavoro di “limatura” prosegue finché le discrepanze non sono al di sotto dello 0,17% delle risorse totali; • Infine si usa Stone. I vincoli devono garantire che R = I per prodotto e branca di a.e. secondo le due valutazioni.

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