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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Facoltà di Medicina e Chirurgia

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di laurea in ostetricia Presidente Chiar.mo Prof. Fabio Facchinetti Esiti materno-fetali in gravidanze a basso rischio a termine. Travagli spontanei indotti e medici. Considerazioni statistiche

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di laurea in ostetricia Presidente Chiar.mo Prof. Fabio Facchinetti Esiti materno-fetali in gravidanze a basso rischio a termine. Travagli spontanei indotti e medici. Considerazioni statistiche RELATORE LAUREANDA Prof. Fabio Facchinetti Maria Maddalena Pennacchia CORRELATORE Dott. Francesco Martinez Anno Accademico 2011/2012

  2. OBIETTIVOconfronto tra dati di travagli spontanei,indotti e medici e identificazione di differenze analizzando i dati relativi a gravidanze a basso rischio a termine. MATERIALI E METODI - 1293 parti (da gennaio a dicembre 2011)- gravidanze a basso rischio a termine-travagli spontanei, indotti e medici

  3. POPOLAZIONE DI STUDIO Età delle pazienti Razza

  4. POPOLAZIONE DI STUDIO BMI calcolato al parto Parità Epoca gestazionale

  5. Tipo di travaglio

  6. Durata fase attiva e travaglio di parto Durata del periodo espulsivo

  7. Stato delle membrane e durata del travaglio di parto

  8. Tipo di parto

  9. Indicazioni al taglio cesareo

  10. Tipo di parto vaginale

  11. Lesioni genitali e tipo di parto vaginale Parti vaginali e tipo di travaglio

  12. Lesioni genitali e tipo di travaglio

  13. Lesioni genitali e durata fase attiva travaglio Lesioni genitali e durata periodo espulsivo

  14. Lesioni genitali e posizioni fetali

  15. Tipo di secondamento vs parto vaginale Tipo di secondamento e tipo di parto vaginale

  16. Secondamento e durata totale travaglio di parto

  17. Perdite ematiche e tipo di parto

  18. Perdite ematiche e durata del travaglio di parto

  19. STATO NEONATALE Apgar 1°m e 5°m e tipo di travaglio

  20. Apgar 1°m e 5°m e tipo di parto

  21. Trasferimento neonatale Tipo di travaglio e trasferimento neonantale in TIN

  22. Trasferimento in TIN e tipo di parto

  23. CONCLUSIONI 1. • Riguardo la durata della fase attiva del travaglio di parto osserviamo che sono l’1,1% dei travagli spontanei ha avuto una durata superiore alle 10 ore, contro il 4,9% dei parti indotti e l’11,8% dei parti medici con durate ben oltre le 10 ore. • La durata del periodo espulsivo risulta più prolungata nei parti medici e indotti: in particolare,nel 5% dei parti medici troviamo una durata superiore alle 2 ore. • Relativamente allo stato delle membrane possiamo affermare che l’integrità delle membrane determina un allungamento dei tempi del parto. Nel 9% dei casi di rexi in fase espulsiva abbiamo avuto l’espletamento del parto oltre la 10° ora. 2. 3.

  24. CONCLUSIONI 4. • Riguardo il tipo di parto: il parto vaginale spontaneo si realizza nel 95% dei travagli spontanei. La maggiore operatività è riscontrabile nei parti indotti e medici. • Il parto vaginale è spontaneo nel 92% dei parti e in essi è più alto il numero di perinei integri e l’episiotomia viene utilizzata 10 volte meno • Riguardo ai parti vaginali e al tipo di parto vediamo che la più alta operatività si riscontra nei parti medici e indotti 5. 6.

  25. CONCLUSIONI 7. • Le lesioni genitali,spontanee o provocate risultano essere maggiori nei travagli di parto indotti e medici. • Minore è la durata totale del travaglio di parto e maggiore è l’incidenza dell’integrità genitale e un basso ricorso all’episiotomia. • Sulle posizioni fetali si può affermare che il maggior ricorso alla episiotomia si ritrova nelle posizioni posteriori (50 e 21 percento).e ciò verosimilmente legato all’idea che gli Operatori Ostetrici hanno sempre avuto circa la ‘pericolosità’ delle posizioni posteriori nel determinare lesioni di grado elevato delle parti molli. 8. 9.

  26. CONCLUSIONI 10. • Non interferiscono con il tempo del secondamento né il tipo di travaglio di parto e neppure la durata totale del travaglio parto ma con un piccolo aumento di interventismo nei parti indotti e medici e nei parti vaginali operativi. • Una perdita ematica superiori a 1000 si ritrova nel 10% dei parti operativi e nei TC per fallimento di induzione,contro i bassi numeri per gli altri parti. La durata del travaglio di parto non incide significativamente sulla perdita ematica. • I punteggi di Apgar non vengono influenzati dal tipo di travaglio che risultano essere sempre buoni al 1° min e ottimi al 5° minuto. 11. 12.

  27. CONCLUSIONI 13. Da ultimo mi piace sottolineare che, pur non avendo potuto raccogliere precise informazioni per definire con esattezza il motivo del ricovero in TIN , dei 14 neon ricoverati si conosce che sono stati tutti dopo tempi variabili (entro i 20 giorni massimi) dimessi in buona salute.

  28. Grazie per l’attenzione

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