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Sistema informativo e statistico sul welfare di livello regionale

Sistema informativo e statistico sul welfare di livello regionale. Maria Elena Tartari CISIS – Centro Interregionale Sistemi Informatici Statistici e geografici Coordinatrice Gruppo Lavoro Politiche Sociali. Con i dati si può... i sistemi informativi a supporto del welfare 16 maggio 2014

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Sistema informativo e statistico sul welfare di livello regionale

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Presentation Transcript


  1. Sistema informativo e statistico sul welfare di livello regionale Maria Elena Tartari CISIS – Centro Interregionale Sistemi Informatici Statistici e geografici Coordinatrice Gruppo Lavoro Politiche Sociali Con i dati si può... i sistemi informativi a supporto del welfare 16 maggio 2014 Regione Emilia-Romagna

  2. Lo stato dell’arte dello sviluppo dei sistemi informativi e statistici dei servizi sociali da un ottica interregionale , attraverso le tappe del lavoro di coordinamento curato dal Gruppo lavoro CISIS

  3. Il Coordinamento Interregionale per i Sistemi Informatici Statistici e Geografici Statuto del CISIS Art.3 Finalità a. svolge attività di istruttoria tecnica per le questioni sottoposte all’approvazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in materia di sistemi informatici, geografici e statistici; b. promuove la definizione di criteri e regole comuni per assicurare uno sviluppo omogeneo e integrato dei sistemi informativi e dell’e-government, in raccordo con i gruppi di lavoro interregionali di settore costituiti con riferimento alle diverse materie; c. svolge l’analisi tecnica sulle questioni di rilevanza interregionale e concorre, in rapporto con le Regioni interessate, allo sviluppo di iniziative sperimentali rilevanti per le finalità del Centro; d. realizza il confronto e il raccordo tecnico delle Regioni associate con le amministrazioni centrali dello Stato e con gli altri soggetti dotati di specifiche competenze per la realizzazione di sistemi informativi, anche settoriali, di interesse nazionale ed europeo; e. promuove le intese atte a favorire il raccordo tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome e con gli Enti locali in materia di sistemi informativi; f. promuove e coordina progetti di interesse interregionale in materia di sistemi informatici, geografici e statistici; g. promuove, anche in collaborazione con altri soggetti, lo sviluppo e il corretto utilizzo dei sistemi informativi attraverso attività di informazione, documentazione, formazione e ogni altra iniziativa idonea al raggiungimento di questo scopo. Il Centro è organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il CISIS è una delle sedi istituzionali propedeutiche e di supporto allo sviluppo del Sistema Informativo sui Servizi Sociali, nel disegno «partecipato» previsto dalla norma istitutiva di tale sistema (art.21 l328/00).

  4. Il Gruppo di lavoro interregionale sulle politiche sociali ragiona sul SISTEMA INFORMATIVO E STATISTICO SOCIALE INTERREGIONALE ossia sul raccordo e dialogo tra i sistemi regionali raccordo e concorso di questi ai sistemi informativi nazionali: • SISTAN (D.Lgs322/89) – Sistema Statistico Nazionale • SISS (art.21 L 328/00) – Sistema Informativo dei Servizi Sociali

  5. Seminari e incontri di riflessione • Seminario CISIS - Genova 21-22 ottobre 2004 L`attuazione dei sistemi informativi sociali alla luce della Legge 328/2000. Riflessioni delle Regioni. • Seminario CISIS - Trieste 25-26 maggio 2006 La cartella sociale informatizzata: strumento per il sistema informativo-statistico delle Regioni. • Seminario CISIS - Fiuggi, 19-20 maggio 2009 Nomenclatore Interregionale degli Interventi e Servizi Sociali. • Seminario CISIS Fiuggi, 15/16 giugno 2010 Il lavoro delle Regioni e delle Istituzioni centrali per lo sviluppo del sistema statistico e del sistema informativo dei servizi e delle politiche sociali. • Conferenza nazionale di Statistica - 20 febbraio 2013 III SESSIONE PARALLELA - Nuovi fenomeni e nuove misure per guardare dentro e oltre la crisi - Integrazione delle fonti per l’analisi sociale

  6. Il coordinamento interregionale: principi strategici condivisi • Il lavoro interregionale di coordinamento dei sistemi statistici e informativi regionali, tra loro e con i livelli centrali, è orientato alla valorizzazione e impulso allo sviluppo dei sistemi regionali esistenti, attraverso: • Definizione di linguaggi classificatori condivisi e raccordati con le classificazioni regionali • Definizione di set informativi minimi condivisi per concorrere all’alimentazione dei SI di livello centrale, anche attraverso funzioni di interoperabilità dei sistemi • Definizione di schemi di collaborazione e coinvolgimento regionale ai SI centrali a «geografia variabile» • Integrazione di e tra fonti esistenti

  7. Il coordinamento interregionale: le linee di attività dal 1999

  8. SI regionali: contenuti informativi comuni • Survey nazionali di popolazione su • Struttura demografica e familiare, Condizioni economiche e stili • di vita, Istruzione, • Occupazione, • Stato di salute • Processproduced data • Cartella sociale e sociosanitaria • Moduli SISS sull’utenza: SINA, SINBA, SIP NOMENCLATORE INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI Bisogni e fenomeni sociali Domanda sociale Attori sociali Offerta sociale • Processproduced • data • Albi regionali • terzo settore • Rilevazioni • statistiche nazionali • Org.Volontariato, Coop sociali, • Fondazioni • SI progetto professioni sociali • Processproduced data • Data Anagrafe dei servizi • Rilevazioni statistiche • nazionali • Interventi, servizi e spesa dei Comuni s.a., Servizi residenziali socioass e sociosan, SINSE Servizi prima infanzia • Monitoraggio FPS, MonitoraggioMFFO, • Monitoraggio Nidi

  9. Bisogni Indagini di popolazione Dati demografici quadri di contesti territoriali ove sono individuabili le dimensioni di specifici gruppi di popolazione target (anziani, minori, prima infanzia, stranieri, ecc.), che possono rappresentare stime approssimative della domanda potenziale di assistenza. Insufficiente ad esempio è il dettaglio delle informazioni sui modelli familiari (solo dettaglio regionale). Dati da indagini campionarie su reddito, consumi, stili di vita, multiscopo tematiche su salute, soggetti sociali, ecc… Dati sulle dimensioni sociali della occupazione, del reddito/povertà, dei livelli di istruzione, degli stili di vita, dello stato di salute (disabilità, nonautosufficienza, ecc…) per i quali è possibile solo un dettaglio territoriale fino al livello regionale (tuttalpiù, per qualche informazione, a livello provinciale o di classi dimensionali di comuni italiani) quindi poco utile alla programmazione territoriale dei servizi. Il bisogno sociale non è dimensionabile attraverso la sola misura della domanda espressa per quel bisogno: occorre procedere a stimare anche la componente latente di tale domanda, quella che non si rivolge ai servizi, per una serie di motivazioni. Il set di dati ad oggi disponibili per un quadro di contesto dei bisogni deriva da fonti di tipo survey della statistica ufficiale che non restituiscono dati sufficientemente dettagliati a livello territoriale.

  10. SI regionali: contenuti informativi comuni • Survey nazionali di popolazione su • Struttura demografica e familiare, Condizioni economiche e stili • di vita, Istruzione, • Occupazione, • Stato di salute • Processproduced data • Cartella sociale e sociosanitaria • Moduli SISS sull’utenza: SINA, SINBA, SIP NOMENCLATORE INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI Bisogni e fenomeni sociali Domanda sociale Attori sociali Offerta sociale • Rilevazioni • statistiche nazionali • Org.Volontariato, Coop sociali, • Fondazioni • Processproduced • data • Albi regionali • terzo settore • SI progetto professioni sociali • Processproduced data • Data Anagrafe dei servizi • Rilevazioni statistiche • nazionali • Interventi, servizi e spesa dei Comuni s.a., Servizi residenziali socioass e sociosan, SINSE Servizi prima infanzia • Monitoraggio FPS, MonitoraggioMFFO, • Monitoraggio Nidi

  11. Nomenclatore Interregionale dei servizi e interventi sociali Versione base del 2009 raccordata con tutte le nomenclature regionali recepita all’interno della rilevazione sulla spesa sociale Versione aggiornata 2013 frutto di un progetto condiviso tra CISIS, Coordinamento Interregionale Politiche Sociali e MLPS contiene la mappatura delle voci sui macrolivelli e obiettivi di servizio, recepiti nel DM sul monitoraggio del FPS recepita nella classificazione utilizzata per la rilevazione sui servizi residenziali dal 2013 recepita nella rilevazione sulla spesa sociale dei Comuni dal 2014 Il Nomenclatore, un catalogo codificato dell’offerta, è stato il fattore propulsivo per una crescita coordinata dell’informazione sui servizi e per consentire comparazioni affidabili e coerenti di dati sui sistemi regionali. Sulla base di esso è cresciuta la riflessione sul Livelli e Macro-obiettivi di servizio. http://www.cisis.it/progetti.php?grId=4

  12. L’ adozione del Nomenclatore

  13. Offerta Rilevazione sugli interventi e servizi sociali dei Comuni singoli e associati Programma Statistico Nazionale ISTAT, Ministero Politiche Sociali, Ragioneria Generale dello Stato, Regioni: organo intermedio di rilevazione a geografia variabile La configurazione concordata per la titolarità dei dati: essi assolvono il duplice obiettivo di DATI PER IL SISTAN e DATI PER IL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE. Servizi classificati in base al Nomenclatore Dal 2012 ampliata con una sezione di approfondimento su SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PRIMA INFANZIA COMUNALI : rappresenta il quadro comunale di riferimento per la rilevazione sulle unità di offerta che è in via di sviluppo REGIONI CHE RACCOLGONO DIRETTAMENTE I DATI CON PROPRI STRUMENTI E PROCESSI DI RILEVAZIONE (Piemonte e Marche) REGIONI CHE RACCOGLONO I DATI TRAMITE L’APPLICATIVO WEB ISTAT E SVOLGONO AZIONI DI SUPPORTO (Lombardia, Veneto, Friuli - Venezia Giulia, Liguria, Emilia - Romagna, Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Provincia Autonoma di Trento) REGIONI IN CUI L’ISTAT RACCOGLIE DIRETTAMENTE I DATI (Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sardegna)

  14. Offerta Rilevazione sui servizi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari Programma Statistico Nazionale ISTAT, Regioni: organo intermedio di rilevazione a geografia variabile Servizi classificati in base al Nomenclatore aggiornato Lista delle unità di rilevazione deriva dalle Anagrafi regionali dei servizi Contiene dati utili al Monitoraggio MFFO/parte servizi residenziali REGIONI CHE RACCOLGONO DIRETTAMENTE I DATI CON PROPRI STRUMENTI E PROCESSI DI RILEVAZIONE (Piemonte, Basilicata Marche, Bolzano Emilia-Romagna Valle d'Aosta) REGIONI CHE RACCOGLONO I DATI TRAMITE L’APPLICATIVO WEB ISTAT E SVOLGONO AZIONI DI SUPPORTO (Lombardia, Veneto Friuli-Venezia Giulia, Trento, Umbria, Abruzzo, Liguria) REGIONI IN CUI L’ISTAT RACCOGLIE DIRETTAMENTE I DATI Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna, Toscana, Molise, Sicilia)

  15. Offerta Servizi socio-educativi prima infanzia • 2007-2010: Studio progettuale PSN promosso da Regioni Marche, Emilia Romagna, Liguria e ISTAT sulla fattibilità di una rilevazione coordinata tra regioni e, in prospettiva nazionale • Rilevazioni statistiche regionali: P.A. Trento (PSN), Emilia Romagna, Toscana, Marche (PSN), Basilicata, Puglia • Monitoraggio Piano Straordinario Servizi Infanzia - CNDA • 2012: SINSE Mattone del SISS e inserito nel PSN Ministero Politiche Sociali, ISTAT, Dipartimento Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regioni Unità di offerta pubbliche e private, classificate come da Nomenclatore Set minimo di dati condiviso Regioni e, livello centrale Integrazione con fonti regionali esistenti, con rilevazione spesa sociale dei Comuni ALCUNE REGIONI DISPONGONO DI PROPRI SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI, ALTRE REGIONI AVVIANO, NELL’AMBITO DEL SINSE, LO SVILUPPO DEL MODULO SISTEMA INFORMATIVO SUI SERVIZI PRIMA INFANZIA NELL’AMBITO DEL PROPRIO SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE, COMUNQUE GOVERNANDO LA RACCOLTA DATI

  16. L’ adozione del Nomenclatore

  17. Domanda Cartella sociale regionale Dati individuali sui beneficiari delle prestazioni e sulle prestazioni ricevute completano il patrimonio informativo a supporto alle attività di programmazione regionali, permettendo: • analisi della domanda e del profilo dei beneficiari • monitoraggio efficacia del sistema degli interventi e servizi • archiviazione e storicizzazione degli interventi erogati • monitoraggio esiti • monitoraggio appropriatezza • monitoraggio efficienza del sistema degli interventi e servizi: • tempistica degli interventi • liste di attesa • carichi di lavoro • spese per interventi • valutazioni su integrazione dei percorsi assistenziali e sull’integrazione delle diverse politiche di interventi E’ necessaria una modalità di raccolta dati che fornisca informazioni individuali sull’utenza che accede ai Servizi Sociali e che consentano: la ricomposizione della frammentarietà dei percorsi assistenziali individuali all’interno del sistema dei servizi, dal primo contatto, alla presa in carico, alla dimissione l’integrazione della componente sociale, socio-sanitaria del percorso assistenziale

  18. Domanda Cartella sociale regionale La cartella sociale informatizzata è al contempo strumento dell’operatore dei servizi sociali e mattone fondamentale del sistema informativo: in tal senso i requisiti di base sono: • gestione reale delle erogazioni e filiera completa richiesta/intervento • integrazione con le anagrafi comunali, includendo informazioni sul nucleo familiare • integrazione/interoperabilità con i sistemi informativi di altre amministrazioni che svolgono lavoro sociale e di cura (ASL, INPS ….) • adozione di classificazioni operativamente utili al professionista e nel contempo raccordate con le classificazioni del sistema informativo regionale • produzione di elementi informativi e dati • necessari agli operatori di front office e operatori sociali • necessari ad alimentare i debiti informativi istituzionali

  19. Domanda Cartella sociale regionale Contesti regionali attuali: • con esperienze di adozione di cartelle sociali informatizzate sul territorio -> percorsi di definizione di set informativi minimi da conferire al livello regionale a partire dall’eterogeneità degli strumenti e contenuti informativi delle cartelle territoriali - che promuovono per i territori cartelle sociali regionali informatizzate -> percorsi di definizione condivisa del set informativo della cartella sociale regionale Con l’ausilio delle nuove tecnologie e dell’interoperabilità tra i sistemi è possibile ridurre al massimo le operazioni di trasferimento del contenuto informativo dell’operatività all’interno dei flussi informativi del sistema, nel rispetto della riservatezza dei dati e della titolarità e competenza all’utilizzo da parte dei diversi soggetti.

  20. Domanda SINA, SINBA, (SIP di prossima realizzazione)…Casellario delle Prestazioni Assistenziali Ministero Politiche Sociali, ISTAT, Regioni e INPS Progettazione e definizione coordinata e condivisa di set informativi minimi derivabili dalle cartelle sociali Implementazione dei flussi informativi: dai sistemi gestionali degli enti erogatori ai sistemi informativi regionali al SISS – Casellario delle Prestazioni Sociali E’ importante che il disegno attuativo del Casellario consideri l’opportunità di coinvolgere, in una modalità integrata e non sovrapposta o duplicata, a partire dai sistemi informativi locali, gestionali e amministrativi, i sistemi informativi regionali, in quanto già cabine di regia dei processi di definizione e implementazione delle cartelle sociali regionali. I flussi informativi che veicolano il set minimo nazionale sulla domanda sociale , come pure i dati delle cartelle sociali regionali, devono essere alimentati dalla pratica stessa degli operatori sociali, non ad essa aggiungersi, con conseguente ulteriore onere per i soggetti che devono alimentarli.

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