1 / 30

Le rivoluzioni del 1830

Le rivoluzioni del 1830. Francia.

Download Presentation

Le rivoluzioni del 1830

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Le rivoluzioni del 1830

  2. Francia • 1830 luglio. Francia: Carlo X tenta un colpo di stato, dopo una grave sconfitta elettorale (nonostante il ristrettissimo suffragio): il 25 luglio, senza consultare il Parlamento, vengono emanate 4 ordinanze che scioglievano la Camera, riducevano il diritto di voto, convocavano nuove elezioni e abolivano la libertà di stampa. • Il popolo dopo le tre gloriose giornate di combattimenti sulle barricate, costrinse il re ad abdicare.

  3. Francia • Protagonisti della rivoluzione furono gli artigiani e gli operai della capitale, tra i quali le idee democratiche e repubblicane avevano un largo seguito. • I moderati, preoccupati, offrirono la corona a Ligi Filippo d’Orleans, di un ramo cadetto della famiglia reale. Questi assunse una serie di misure liberali: ampliamento del diritto di voto, rinuncia al potere di veto sulle leggi approvate dal parlamento,

  4. Francia • Luigi Filippo, per sottolineare il carattere costituzionale del suo regno si proclamò re dei Francesi, e adottò come bandiera il tricolore rivoluzionario, al posto di quella dei Borboni. • Ma la politica interna fu molto moderata: Appoggiò il suo primo ministro Guizot , il quale respinse ogni richiesta di allargamento del suffragio, e affermò la preminenza di un ristretto“paese legale”, che, nei suoi piani solo la crescita di ricchezza portata dallo sviluppo economico avrebbe dovuto ampliare.

  5. Francia • Le opposizioni in azione: 1832, 1836, 1841 tentativi insurrezionali dei bonapartisti;. Violenta opposizione della forte tradizione repubblicana e democratica di origine giacobina: insurrezione popolare antimonarchica nel 1832 a Parigi; • Nel 1831 e nel 1834 le grandi rivolte dei tessitori di Lione unirono rivendicazioni sociali e parole d’ordine repubblicane.

  6. Paesi Bassi • Lo scontento dei belgi, sotto il dominio dei Paesi Bassi, portò alla rivolta e nel 1830 alla formazione dello Stato indipendente del Belgio. Uno dei primi paesi europei ad industrializzarsi, grazie ad una tradizione manifatturiera nel tessile, e soprattutto ai numerosi giacimenti di carbone.

  7. Svizzera e Germania • Forti agitazioni liberali anche in Svizzera, dove molti Cantoni adottarono avanzate costituzioni democratiche. • In Germania moti in Brunswick, in Sassonia e in Assia; diversi principi, compreso fEderico Guglielo III di Prussia accordarono alcune riforme. • Ma il provvedimento più importante fu lo Zollverein: lega doganale o zona di libero scambio( scambi liberi e tariffe protettive verso l’estero ) tra i principi tedeschi, a cui aderì anche la Prussia, mentre ne rimase esclusa l’Austria.

  8. Italia • In Italia fu preparata una cospirazione a Modena, diretta dai carbonari Enrico Misley e Ciro Menotti a Modena, che tentava di coinvolgere il duca di Modena Francesco IV in un progetto per sottrarre l’Italia centrale al dominio pontificio. • Ma nel febbraio 1831 Francesco prevenne l’insurrezione e fece arrestare Menotti. Il moto ci fu ugualmente, a Parma e nello stato pontificio, e sorsero alcuni governi provvisori. • Privi di una linea unitaria furono però facilmente abbattuti dal puntuale intervento austriaco.

  9. Spagna Spagna 1833 guerra civile tra Isabella, figlia del defunto re Ferdinando IV, e sua madre e reggente Maria Cristina, appoggiate dai liberali, e lo zio don Carlos, appoggiato dai conservatori e dalla chiesa. Grazie all’appoggio inglese vinsero i liberali. • Tre diverse costituzioni furono concesse tra il 1834 e il 1845, ma la debolezza del regno di Isabella (governò fino l 1868) favorì la prosecuzione del conflitto tra progresistas e moderatos, e la crescente ingerenza di Francia e Gran Bretagna negli affari interni e spagnoli.

  10. Portogallo e Polonia • In Portogallo un simile scontro fra i sostenitori dello regina Maria e lo zio don Miguel. I conservatori qui, però mantennero le leve del potere. • In Polonia, la rivolta ebbe inizio il 29 novembre 1830 a Varsavia, quando un gruppo di giovani cospiratori dell'Accademia Militare dell'Esercito Imperiale Russo di Varsavia si ribellarono, Questi giovani furono subito sostenuti da gran parte della società polacca. Nonostante diversi successi locali, la rivolta fu poi sedata dall'esercito russo, l’anno successivo

  11. Nuovi equilibri europei • La vittoria liberale in Francia ebbe conseguenze rilevanti: si ruppe l’unità delle potenze reazionarie. • Nell’ Europa ad ovest del Reno, dove ormai prevalevano i regimi liberali e i nuovi ceti borghesi avevano intaccato il predominio dell’aristocrazia, si delineò una sfera d’influenza anglo-francese; mentre a est continuò a gravare l’egemonia di Austria e Russia.

  12. Rottura del fronte liberale • Contemporaneamente si operò una frattura crescente, all’interno del fronte anti-assolutista, tra liberali e democratici. • Dove giunsero al potere le componenti moderate e monarchiche si schierarono contro quelle radicali e repubblicane che rimasero all’opposizione

  13. Masse popolari • Il ruolo di protagoniste assunto dalle masse popolari parigine nelle tre giornate di luglio e le acute tensioni sociali che percorrevano l’Inghilterra in questo periodo segnalarono infine l’emergere di nuovi movimenti politici a base operaia, che sarebbero saliti alla ribalta nel 1848.

  14. Liberale e liberal • Da allora il termine liberale, nato alle Cortes spagnole del 1812, iniziò a indicare, nell’Europa continentale i riformatori più moderati, mentre mantenne un connotato radicale nel vocabolario anglosassone. • Liberali: diritti civili per tutti- eguaglianza di fronte alla legge, libertà di pensiero, religione, stampa, libera proprietà.

  15. Sistema politico • Sistema politico • Sul modello inglese Camera Alta , non elettiva- per discendenza, come la Camera dei Lords, o di nomina regia come sarà nel Regno d’Italia- e Camera Bassa elettiva, ma con suffragio ristretto a coloro che avevano responsabilità e interessi, la parte più ricca e istruita, possidenti, pubblici ufficiali. • Ma solo la parte maschile

  16. Suffragio • Le donne non potevano votare liberamente, poiché naturalmente dipendenti dal padre e dal marito, così come i salariati, perché dipendenti dal padrone, e i poveri perché dipendenti dalla pubblica assistenza. • E Lupo ricorda il dialogo tra Abigail Adams e il marito John, secondo presidente degli stati Uniti. • Abigail scriveva che “ anche le donne non avrebbero dovuto “essere vincolate da alcuna legge nella quale non abbiano voce e rappresentanza.

  17. Suffragio • Adams rispondeva che la battaglia vittoriosa per la libertà non poteva portare “ad allentare ovunque i lacci del governo” altrimenti “i figli e gli apprendisti” sarebbero diventati “disobbedienti”, gli studenti “turbolenti”,gli indiani “ribelli”, i neri “insolenti” (Lupo, p. 37)

  18. Liberali • l’opinione pubblica si esprime , attraverso la stampa, i clubs, i salotti. La cosa pubblica deve essere guidata dalle persone più notevoli, i notabili,. Che la società civile poteva e doveva organizzarsi, indipendentemente dall’azione dello Stato • In economia i liberali sono, almeno per ora, liberisti. • libertà di commercio, libertà d’impresa, libertà di lavoro.

  19. Liberisti • Ma liberisti sono anche molti democratici, per esempio i radicali inglesi. • Ma ritengono che la libertà d’impresa e di commercio non debba ricreare un’altra schiavitù, quella del lavoratore. I lavoratori sono più deboli, non possono che sostenere i loro diritti attraverso l’unione- e devono essere liberi di unirsi, e di esprimere le loro rivendicazioni, senza che lo stato li reprima- come è avvenuto persino in gran Bretagna

  20. Democratici • Suffragio universale, fondamentalmente maschile . • Diritti dei lavoratori: organizzazione. • Repubblica.

  21. Mazzini e la Giovine Italia • Giuseppe Mazzini fondava nel 1831 la Giovine Italia. • Mazzini, in esilio in Francia, aveva militato nella Carboneria. • In Francia incontra Filippo Buonarroti e i sansimoniani • L'obiettivo di questa organizzazione era quello di trasformare l’Italia in una repubblica democratica, fondata sui basata sui principi di libertà, indipendenza e e unità, destituendo i governi dei precedenti stati preunitari.. i

  22. Mazzini e la Giovine Italia • Critica alle società e alle iniziative degli anni precedenti: • le sette carbonare avevano fallito innanzitutto per la contraddittorietà dei loro programmi; non si era riusciti poi a mettere in atto un collegamento più ampio delle insurrezioni per le ristrettezze provinciali dei progetti politici, com'era accaduto nei moti di Torino del 1821 quand'era fallito ogni tentativo di collegamento con i fratelli lombardi. Infine bisognava desistere dal ricercare l'appoggio dei principi el'aiuto dei francesi.

  23. Giovine Italia • Nel 1833 organizzò il suo primo tentativo insurrezionale che aveva come focolai rivoluzionari Chambery Torino Alessandria e Genovas. Scoperto prima che iniziasse arresti e condanne a morte. • 1834 Tentativo d’invasione del Piemonte dalla Svizzera. Anche in questo caso si la polizia ormai allertata da tempo, disperse i volontari con molta facilità, al confine tra Svizzera e Savoia. • Il moto di Genova non scoppiò. • Mazini espulso dalla Svizzera, si rifugiò a Londra.

  24. 1834 nasceva p sempre per iniziativa di Mazzini la Giovine Europa. • Ne entrava a far parte la Giovine Italia, e poi la Giovine Germania, la Giovine Polonia

  25. Trade Unions • Le Trades Unions sono ormai molto diffuse ma tendono a raccogliere di ciascun settore essenzialmente gli operai “di mestiere”, vale a dire quelli il cui lavoro non era definito dalla macchina o non solo dalla macchina, che ancora avevano rapporto diretto con lo strumento di lavoro, e che disponevano di un craft specifico per la specifica funzione. • Erano peraltro presenti in tutti settori classici, dai calzolai, ai tessitori, ai meccanici, ai falegnami, i carpentieri.

  26. Trade Unions • Nel 1838 nasce anche la Anti-Corn-law Legue, guidata da Cobbett, che rimane un liberista sul terreno sociale, ma che, in questa battaglia, ha l’appoggio delle organizzazioni operaie. • I dazi sul grano proveniente dall’estero erano stati introdotti nel 1815. • 1842 primo tentativo di uno sciopero generale. • 1844. Nascita della cooperativa di consumo “Pionieri di Rochdale”,

  27. Trade Unions • L’enorme incremento delle risorse finanziarie crea le premesse per lo sviluppo di nuovi settori industriali, che richiedono investimenti di capitali molto più massicci del tessile: l’industria mineraria e l’industria pesante ( siderurgia, metallurgia, cantieristica). • Queste si affermano intorno al 1840, con la rivoluzione dei trasporti: nave a vapore e alla locomotiva. • Nel 1830 si ha la prima ferrovia, non a caso la Liverpool-Manchester.

  28. 1845-46 carestia in Irlanda, in seguito ad una malattia che ha distrutto il raccolto di patate. Quasi un milione di morti: la popolazione scende da 8,3 milione a 6,6 milioni, nel 1851, per la grande ondata emigratoria, verso gli Usa, e verso la stessa Inghilterra. • Nel 1846 il governo conservatore di Peel si risolve ad abolire il dazio sul grano.

More Related