1 / 51

Ciclo dei Rifiuti 2005 I primi risultati del costituendo Osservatorio Provinciale dei rifiuti

Ciclo dei Rifiuti 2005 I primi risultati del costituendo Osservatorio Provinciale dei rifiuti RD, Produzione, Obiettivi della pianificazione, prospettive e sviluppi anche in relazione al Testo unico Ambientale.

sienna
Download Presentation

Ciclo dei Rifiuti 2005 I primi risultati del costituendo Osservatorio Provinciale dei rifiuti

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Ciclo dei Rifiuti 2005 I primi risultati del costituendo Osservatorio Provinciale dei rifiuti RD, Produzione, Obiettivi della pianificazione, prospettive e sviluppi anche in relazione al Testo unico Ambientale Relazione tra Osservatorio e la Sezione Regionale del Catasto rifiuti: i suoi sviluppi e le nuove norme Rossella Francalanci ARPA Toscana Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  2. Catasto rifiuti ed Osservatorio • Sono strumenti di conoscenza • Sono sistemi a “rete” Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  3. La conoscenza La conoscenza sta alla base dei principi dello sviluppo sostenibile della strategia di Lisbona quale fulcro della crescita europea. La conoscenza è pilastro di un modello di “governance” ambientale definito dalla Convenzione di Aarhus sull’”Accesso all’informazione, la partecipazione pubblica alle decisioni e l’accesso alla giustizia in materia ambientale” (1999). Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  4. La conoscenza Direttiva 2003/4/CE “sull’accesso all’informazione ambientale” D.lgs 19 agosto 2005 n. 195 (GU il 23/09/2005), abroga il Dlgs 24/02/97 n. 39 Direttiva 2003/35/CE che prevede la partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale ed in materia di IPPC, doveva essere recepita dagli Stati Membri entro il 25/06/2005 TESTO UNICO (?) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  5. La conoscenza La conoscenza a supporto delle nuove strategie di governo del territorio e dell’ambiente DECISORI In Italia, le riforme degli ultimi anni, che hanno interessato la “governance” dell’ambiente e del territorio hanno coinvolto in maniera crescente gli enti più a diretto contatto con il territorio ed i cittadini Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  6. La conoscenza La conoscenza a supporto delle nuove strategie di governo del territorio e dell’ambiente CITTADINI I nuovi indirizzi normativi perseguono un cittadino che sia soggetto consapevole ed informato, in grado di partecipare attivamente ai processi decisionali e di comprendere e modulare anche i propri comportamenti in un ottica di sostenibilità ambientale. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  7. La conoscenza La strategia della conoscenza Lo sviluppo della conoscenza segue, dunque un approccio integrato, documentato, trasparente, partecipato ed informatizzato. Occorre • Perseguire la qualità del dato • Operare per una efficace integrazione con altri dati • Favorire la disponibilità e diffusione del dato Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  8. Sezione regionale Catasto rifiuti – Osservatori provinciali Catasto rifiuti: Dlgs 22/97 Osservatori provinciali: L. 93/01 Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  9. Osservatori provinciali La L. 93/01 di fatto modifica il modello previsto dal Dlgs 22/97 (art. 26) per l’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti prevedendo il passaggio da un modello centralizzato ad un modello a rete Obiettivo è dotare l’Osservatorio nazionale di sedi per il supporto alle funzioni di monitoraggio, di programmazione e di controllo dell'Osservatorio stesso • La L. 93/01: • precisa che gli Osservatori devono essere istituiti senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato (Per ONR sono previsti contributi) • non definisce, né direttamente né indirettamente, i rapporti tra OPR ed ONR né tra ONR_OPR/Sezioni Catasto rifiuti, né i modelli organizzativi etc….. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  10. Osservatori provinciali Nella pratica, poi gli OPR (e gli ORR) si sono occupati prevalentemente di rifiuti URBANI e della loro gestione Anche attraverso le fonti informative (diverse fra loro) che le Regioni hanno elaborato negli anni per l’acquisizione di dati per il calcolo e la verifica dell’andamento nel tempo prevalentemente delle Raccolte Differenziate Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  11. Catasto dei rifiuti e contabilità dei rifiuti E’ un SISTEMA per la CONTABILITA’ DEI RIFIUTI Inquadramento comunitario Contabilità dei rifiuti, a livello comunitario, è LACUNOSA Regolamento 2150/2002/CE (con modifiche nel 2004 e 2005) ed atti di attuazione per Statistiche affidabili, regolari, tempestive e sensibili agli obiettivi da monitorare sulla produzione e gestione dei rifiuti Il regolamento con tutte le modifiche, da un lato evidenzia l’ IMPORTANZA delle statistiche e dall’altro tutta la COMPLESSITA’ Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  12. IL CATASTO DEI RIFIUTI Il Catasto dei rifiuti è stato introdotto nell’ordinamento italiano con L. 9/11/88, n° 475 con risultati scadenti (esperienza fallimentare) Il Catasto dei rifiuti viene riorganizzato con il Dlgs 22/97 ed il DM 372/98 (regolamento di attuazione) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  13. IL CATASTO DEI RIFIUTI • Riorganizzazione avviene nell’ambito • del Sistema delle Agenzie • Sono istituite: • la Sezione nazionale del Catasto rifiuti, presso l’ANPA (ora APAT), • le Sezioni regionali e delle Province autonome del Catasto rifiuti, presso le ARPA/APPA, ove operative, altrimenti presso la competente struttura regionale. Il D.M. 372/98 lascia intatto l’impianto organizzativo definito nell’art.11 del D.Lgs.22/97 per quanto riguarda le dichiarazioni su produzione e gestione dei rifiuti (dichiarazioni MUD) ma amplia la base informativa che il Catasto Rifiuti deve gestire Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  14. IL CATASTO DEI RIFIUTI Basi informative (DM 372/98) • Dichiarazioni MUD (produzione e gestione) • Autorizzazioni impianti di smaltimento e recupero (art.27-28 D.Lgs 22/97) • Comunicazioni (art 32-33 D.Lgs 22/97) • Albo gestori (art.30 D. Lgs 22/97) • Altre fonti (Comuni, ATO, Province, etc.) (in particolare per i rifiuti urbani) • PCB (D.Lgs 209/99) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  15. Sezioni regionali del Catasto Rifiuti:compiti • Raccogliere ed organizzare i dati esistenti e disponibili in materia di rifiuti, assicurando la corretta gestione delle informazioni; • Qualificare i dati raccolti anche con azioni di bonifica (interna, esterna, analisi dei flussi); • Trasmettere (entro 30 gg!!) le elaborazioni richieste alla Sezione Nazionale; • Elaborare informazioni sintetiche (indicatori, indici) qualificate e comparabili e, quindi, standardizzate • Fornire un qualificato supporto informativo agli Enti locali competenti e a tutti i soggetti istituzionali interessati a problematiche connesse ai rifiuti. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  16. Sezione Naz.Catasto Flusso dei dati MUD Livello Amministrativo Comuni Province Regioni • Bonifica ed elabora le • informazioni per: • PIANIFICAZIONE • GESTIONE • CONTROLLO • FORMAZIONE • INFORMAZIONE Regione Province e EE.LL Sezione Regionale del Catasto Rifiuti ARPA/APPA Cittadino Camere di Commercio Provinciali Imprese Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  17. IL CATASTO DEI RIFIUTI: Rete e Standards Il D.M. 372/98 prevede, per la gestione delle basi informative e la distribuzione delle informazioni, che la Sezioni nazionale e le Sezioni regionali del Catasto utilizzino rispettivamente il Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA) e quello regionale (SIRA). Ciò significa che le informazioni debbono essere condivise in un sistema informativo distribuito e cooperativo che presuppone l’adesione agli standard della rete SINAnet e agli standard specifici che sono stati sviluppati per la gestione delle banche dati sui rifiuti. Sintesi………. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  18. dimensione nazionale dimensione europea collaborano ISTAT EUROSTAT CTN APAT NFP ETC EEA possono partecipare a MAMB/ONR IPR PFR MCE EC ARPA/APPA svolgono funzioni di REGIONI NRC SIRA Province/OPR/Comuni spazio EIOnet spazio SINAnet Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  19. Il Sistema Catasto Rifiuti (DM 372/98) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  20. Considerazioni Se l’impianto teorico nazionale è condivisibile nei suoi caratteri generali, l’iter di attuazione, a sette anni di distanza dal D.M 372/98, sconta alcuni ritardi nella riorganizzazione, nella concreta fruibilità delle informazioni, nella ottimizzazione delle risorse e richiede una rivisitazione. Risultati raggiunti • Ha reso possibile serie storica di dati • Ha messo in evidenza le criticità • Ha reso possibile sviluppo di competenze Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  21. Risultati in Toscana Opera prevalentemente sui rifiuti SPECIALI (produzione) per evitare inutili e dispendiose sovrapposizioni con ARRR come ORR Ha reso disponibile per la Toscana (e l’Italia) dati della serie storica (1998 – 2003)(ultimi dati disponibili. Sono pervenute ora le dichiarazioni 2005 – produzione e gestione 2004 Accessi crescenti, per motivi vari, alla Sezione regionale dalle Amministrazioni, dai processi di Agenda XXI, da singoli, da imprenditori, dai Dipartimenti provinciali ARPAT Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  22. Risultati in Toscana Disponibili sul portale del SIRA: http://www.sira.arpat.toscana.it Dichiarazioni MUD (produzione e gestione)(TOSCANA) bonificate) Dichiarazioni MUD (Nazionali) (Non bonificate) Autorizzazioni impianti di smaltimento e recupero (art.27-28 D.Lgs 22/97) Comunicazioni (art 32-33 D.Lgs 22/97) Le prime due accessibili solo agli utenti della RTRT, per ora e per motivi di privacy Le ultime due accessibili a tutti Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  23. Risultati in Toscana • Progetti anno 2006 • Mantenere le prestazioni fino ad ora erogate • Formazione utenti per l’interrogazione delle banche dati • Banca dati PCB on line (entro anno 2006)(ora disponibile su CD) • Accordo con Albo Nazionale per DISPORRE dei dati dell’Albo, ora solo consultabili in rete Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  24. Catasto dei rifiuti ed attività di controllo • La funzione conoscitiva delCatasto rifiuti si esplica per fini: • Statistici(Supportano le politiche sui rifiuti, per controllarne l’applicazione e verificarne l’efficacia) • attività di controlloper supportarle e qualificarle • QUANDO e COME nel controllo? • Nella pianificazione/programmazione delle attività in materia di rifiuti(Impiegando le statistiche rapportate ad ambiti territoriali o a tipologie specifiche di rifiuti; Supportando indicatori di rendicontazione, etc… • Nella attività di preparazione di una singola ispezione(Secondo Raccomandazione 04/04/2001 - criteri minimi per le ispezioni ambientali (GUCE 27/04/01) Consultando la singola dichiarazione e seguendo i flussi;Consultando le statistiche Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  25. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  26. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  27. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  28. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  29. Flussi di Rifiuti Speciali - Anno 2003 Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  30. Il Catasto dei rifiuti ed i flussi Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  31. IL CATASTO DEI RIFIUTI: Criticità (1) La validazione dei dati è un compito gravoso poiché: • tutti i dati sono esterni al sistema agenziale • scarso coordinamento della normativa (Dlgs 22/97) per il pieno raggiungimento di una effettiva contabilità in materia di produzione e gestione dei rifiuti Esenzioni poco giustificate già nel dlgs 22/97 (o per soggetti o per tipologie di rifiuti) (saranno particolarmente gravi – soprattutto per il livello locale/regionale con il TU per la esenzione totale dei produttori di rifiuti non pericolosi) Nei nuovi Dlgs o DM si stanno verificando stratificazioni di obblighi di rendicontazione da parte dei soggetti senza coordinamento con gli strumenti già disponibili Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  32. IL CATASTO DEI RIFIUTI: Criticità (2) • Non omogenea operatività e crescita delle Sezioni regionali del Catasto rifiuti, mutuata da un sistema delle Agenzie che ha preso avvio nelle diverse Regioni con velocità diverse. • La previsione normativa di non introdurre oneri aggiuntivi a carico dello Stato per la gestione delle Sezioni del Catasto (senza una preventiva analisi dei costi) Gli oneri versati dai dichiaranti sono completamente destinati al Servizio Camerale e non al Sistema Agenziale. La Sezione toscana (ARPAT) ha operato fino al 2001 con finanziamenti propri e poi con contributi regionali e con contributi provinciali (FI) Anche altre Sezioni (es ARPAV, ARPAER) operano con contributi regionali) • Assenza delle necessarie standardizzazioni(da tradursi in regolamentazioni) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  33. IL CATASTO DEI RIFIUTI: Standardizzazione • STANDARDIZZAZIONE • sta alla base di qualunque processo di contabilità • riveste una importanza particolare in campo ambientale • è indispensabile per la costruzione degli indici e indicatori STANDARDIZZAZIONEriguarda: • Termini e definizioni (Definizione di “RIFIUTO” , Codici “CER” ,Codici “CER” e regolamento CEE 259/93, Operazioni di gestione rifiuti (recupero e smaltimento), Raccolta differenziata) • Strumenti (Modelli rilevamento dati, Acquisizione dati)(=gestione dei flussi) Standards e strumenti informatici)(ANAGRAFICA STANDARDIZZATA) • Metodologie di analisi (bonifica degli errori) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  34. IL CATASTO DEI RIFIUTI: Standardizzazione Modelli MUD Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  35. IL CATASTO DEI RIFIUTI: ATTIVITA’ BONIFICA E VALIDAZIONE Esempi Anno 2000 Toscana Produzione totale TAL QUALE = 16.493.805 t/anno Produzione totale BONIFICATO = 6.584.179 t/anno (- 60%) Anno 2000 Veneto Produzione totale TAL QUALE = 11.983.347 t/anno Produzione totale BONIFICATO = 7.177.608 t/anno (- 40%) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  36. IL CATASTO DEI RIFIUTI _ OSSERVATORIO NAZIONALE: Criticità (2) • Duplicazione e sovrapposizione di richieste da parte di ONR e Catasto nazionale dei rifiuti per la redazione del rapporto annuale dei rifiuti a: • Province • Sezioni regionali del catasto rifiuti • regioni Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  37. IL CATASTO DEI RIFIUTI _ OSSERVATORIO Nazionale: Prospettive Con l’entrata in vigore del TU ????????????????????????????? L’Osservatorio nazionale è sostituito da “Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti” Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  38. IL CATASTO DEI RIFIUTI _ OSSERVATORIO Nazionale: Prospettive • L’Osservatorio nazionale è sostituito da “Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti” (art. 207) • Art 159 (membri) • Art. 160 (funzioni)(VEDERE) • Personale (art. 207 co.5)(segreteria tecnica: art. 1, co. 42 – L.308/04 Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  39. IL CATASTO DEI RIFIUTI _ OSSERVATORIO RIFIUTI Prospettive • Definizione di rifiuto i rifiuti urbani (principio di gestione nella Regione solo per indifferenziato!)(art. 182) Accordi di programma (art. 181) con semplificazioni amministrative. Quali?? Rocce e terre + rifiuti da lavorazione pietra = CER 0101 (circa _______ t/anno di RS che possono sparire) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  40. IL CATASTO DEI RIFIUTI _ OSSERVATORIO RIFIUTI Prospettive • Catasto dei rifiuti (art. 189): • ancora senza oneri a carico dello Stato • ripropone stesso testo dell’art. 11 del DLgs 22/97 rinviando ad un DM attuativo (quindi sarà modificato DM 372/98) Dipende da contenuti del DM che non si conosce Ripropone per le dichiarazioni MUD gli stessi flussi (passaggio da Camere di Commercio) Dichiaranti ulteriormente ridotti (oltre a quanto potrà essere previsto con accordi)(esclusi i produttori di Rifiuti speciali non pericolosi) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  41. IL CATASTO DEI RIFIUTI _ OSSERVATORIO RIFIUTI Prospettive Catasto dei rifiuti (art. 216, comma 9 e 10): %- 7 33701 7: 1A 27 1 001 2/ 7:: ) 2 3455/1 7 000 6171 2// 2 21 1 ;167 2// 3 C4 2/ 30 27) H 121;1244 /10 21 1=141 7 317/701:6617: 41/18811370012107137241;1//700;821064111? + 21==4017 2//1:3167 / 07 :1=417 04// 50 21 21 21 751/1< 817/ 7 21 0421 21 07 7 21 376::1 031=11 21 6017 21 1=141 337;1 1 001 2// 21037018171 21 41 // 3 C42/30279 5+41/188817 7 7 /:16/1711A21037151/108317/7 3/0/42//47:708403721:17:721A37557 361421817//:519 +1:316711:311471881- &- 1=141 121;1241 1 001 2/ 7:: % 077 0773701 41: // 2103701817121416/117/1##)7::)#%)%&%7AH///1; 7:08177174//3C42/3027-4//50 2// 1=7:81712141//17/7#% 1/07 216310437;11 4/726/11:3112141/7::%- Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  42. Prospettive Potenziamento delle Sezioni nelle realtà ove fino ad oggi si sono mostrate maggiori debolezze Per atti autorizzativi???????????? risposte più tempestive, qualificate e condivise (senza perdere informazioni) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  43. Prospettive Potenziamento delle Sezioni nelle realtà ove fino ad oggi si sono mostrate maggiori debolezze Rivisitazione del catasto rifiuti (necessità sentita da tutti) per risposte più tempestive, qualificate e condivise (senza perdere informazioni) Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  44. Prospettive Non si sono ad oggi concretizzate le previsioni di modifiche normative e di regolamentazione previste all’art. 7, comma 3, della L. 93/01, né le proposte tecniche più o meno pubblicizzate (Check_rif, Catasto telematico), né sono stati definiti i rapporti tra Sezioni ed Osservatori. Il contesto progettuale del Catasto Telematico (anagrafica standardizzata) entro cui si sta muovendo il livello nazionale (Ministero e Sezione nazionale) dovrà essere oggetto di un chiaro confronto con il livello regionale Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  45. Prospettive Dovranno essere tenute in debita considerazione anche le nuove esigenze di monitoraggio (es: valutazione dei programmi regionali di riduzione dei RUB) in modo da rendere minimi gli eventuali aggravi amministrativi dei gestori in fase di rendicontazione Dovranno essere standardizzati i contenuti degli atti autorizzativi e dovranno essere responsabilizzate sul tema tutte le autorità amministrative deputate al rilascio delle autorizzazioni Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  46. Prospettive Il sistema si dovrà muovere verso un processo di qualificazione dell’informazione in materia di rifiuti che a partire dalla normativa di riferimento, europea, nazionale e regionale, si orienti verso l’obiettivo della completa disponibilità del dato, della rapidità informativa, dell’alleggerimento procedurale, per approdare quindi alla conoscenza della molteplicità di relazioni che intervengono nei processi gestionali, all’esattezza dei dati ambientali e ad una loro trasparente e qualificata restituzione. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  47. Prospettive • L’evoluzione, avendo cura di tener conto delle criticità emerse dalle competenze fino ad oggi acquisite, dovrà contemperare, in modo integrato, a più esigenze: • semplificazione (ma non deregolamentazione), • innovazione, • contabilità, • tracciabilità dei flussi, • strumenti a supporto delle attività di controllo, • provvedere alla elaborazione di un Sistema Catasto rinnovato e dinamico al quale affluiscono dati e dal quale si attingono informazioni senza che necessariamente vengano costituite gerarchie di flusso, ma mantenendo attivo uno spazio di coordinamento ed ottimizzazione (che oggi ancora non c’è). Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  48. Prospettive Infine, è necessario che il sistema disponga delle necessarie risorse sia per gestire l’”ordinario” che per evolvere dal reporting all’analisi integrata dell’informazione ambientale Ciò significa integrare strutture e competenze diverse, mettendo in relazione tra di loro parametri quantitativi con elementi qualitativi, aspetti amministrativi e verifiche oggettive, valori prestazionali e standard di riferimento, il tutto anche in un’ottica di analisi ed integrazione georiferita dei patrimoni informativi. Si riportano, a puro titolo di esempio, alcuni esempi in tal senso. Nel primo caso ogni freccia che collega l’origine di un rifiuto è interrogabile, e se ne ottiene, come informazione, la quantità espressa in tonnellate, l’origine e la destinazione Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  49. Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

  50. Principali poli di produzione di Rifiuti Speciali -Anno 2003 Rifiuti Speciali non pericolosi Rifiuti Speciali pericolosi Rossella Francalanci – ARPAT – Sezione Regionale del Catasto rifiuti Provincia Firenze, 21-02-06

More Related