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I principali elementi innovativi della nuova Politica Agricola Comunitaria

I principali elementi innovativi della nuova Politica Agricola Comunitaria. Modena, 1 luglio 2006. La struttura della nuova PAC. L’attuale struttura della PAC è stata approvata in occasione della così detta Riforma di Medio Termine del giugno 2003.

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I principali elementi innovativi della nuova Politica Agricola Comunitaria

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  1. I principali elementi innovativi della nuova Politica Agricola Comunitaria Modena, 1 luglio 2006

  2. La struttura della nuova PAC • L’attuale struttura della PAC è stata approvata in occasione della così detta Riforma di Medio Termine del giugno 2003. • Si compone di due parti definite “Pilastri”: • 1° pilastro: Regolamenti base e applicativi per le principali Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) come latte, carne, cereali, riso, ecc., ed un regolamento, il Reg. n. 1782/2003 definito “regolamento orizzontale”; • 2° pilastro: Regolamento sullo Sviluppo Rurale(Reg. n. 1698/2005).

  3. Il nuovo orientamento della PAC La PAC è oggi orientata a soddisfare le domande della società relativamente alla sicurezza alimentare, alla qualità, al benessere degli animali, alla qualità ambientale ed alla conservazione della natura e dello spazio rurale.

  4. Le principali novità della PAC • Disaccoppiamento degli aiuti dalla produzione; • Condizionalità degli aiuti (osservanza requisiti obbligatori in materia ambientale e rispetto regole di buona pratica agricola); • Modulazione degli aiuti per finanziare sviluppo rurale; • Finalizzazione di parte degli aiuti per qualità e ambiente; • Nuovo regolamento sullo sviluppo rurale.

  5. La condizionalità • Ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti è tenuto a: • rispettare i Criteri di Gestione Obbligatori (CGO); • mantenere la terra in Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA).

  6. I Criteri di Gestione Obbligatoria

  7. Le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali Rappresentano un vincolo aggiuntivo : • contrastano l’abbandono causa disaccoppiamento aiuti; • in particolare in aree marginali.

  8. Le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali

  9. Obiettivo 2: mantenere sostanza organica Gestione delle stoppie e dei residui vegetali Ambito di applicazione: Tutti i terreni utilizzati a seminativo compresi i set-aside. Attuazione: Divieto assoluto di bruciare stoppie o paglie e la vegetazione presente alla fine di un ciclo produttivo di prati naturali o seminati e di altre colture, anche per la tutela della fauna e degli habitat. Deroghe: 1- per le superfici investite a riso; 2- nel caso di provvedimenti regionali vigenti, inerenti la regolamentazione della bruciatura delle stoppie. (Non si applica nei Siti Natura 2000); 3- Interventi di bruciatura connessi a emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’Autorità competente.

  10. Obiettivo 4: livello minimo di mantenimento Protezione del pascolo permanente Ambito di applicazione: pascolo permanente. Attuazione: • Divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente. • Divieto di conversione delle superfici utilizzate a pascolo permanente all’interno delle Sic e Zps (Fatto salve le disposizioni dell’Organo gestore). • Divieto di effettuare lavorazioni sulle superfici investite a pascolo permanente ad eccezione di quelle da rinnovo o rinfittimento del cotico erboso e alla gestione dello sgrondo delle acque. Deroghe: Impegni precedenti presi in regime 2078, e PSR, misure agro ambientali...

  11. Obiettivo 4: livello minimo di mantenimento Gestione delle superfici ritirate dalla produzione set-aside Ambito di applicazione: Superfici ritirate dalla produzione, superfici a set-aside. Adempimenti: • Mantenimento di una copertura vegetativa, naturale o artificiale, per tutto l’anno. • Esecuzione di sfalci e pratiche agronomiche equivalenti (almeno 1 all’anno) finalizzate a mantenere il terreno in buono stato, tutelare la fauna selvatica, e a prevenire gli incendi. Periodo di divieto annuale di sfalcio: • Per le aree di NATURA 2000: tra il 15 febbraio e il 30 settembre di ogni anno, per almeno 150 giorni consecutivi. • Per le altre aree: tra il 15 marzo e il 15 settembre di ogni anno per almeno 120 giorni consecutivi. N.B. E’ fatto comunque obbligo di lavorazioni del terreno e sfalci per la realizzazione di fasce antincendio.

  12. Obiettivo 4: livello minimo di mantenimento Gestione delle superfici ritirate dalla produzione set-aside Deroghe: • Sovescio; • Terreni interessati da interventi di ripristino habitat; • Colture a perdere per la fauna.

  13. Obiettivo 4: livello minimo di mantenimento Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio. Ambito di applicazione: Qualsiasi superficie agricola avente diritto al pagamento unico. Attuazione: - Divieto di eliminazione dei terrazzamenti. - Nelle aree di NATURA 2000 divieto di: • Eliminare siepi, filari, boschetti, stagni, laghi, ecc.; • Modifica di aree di conduzione agro-forestale • Divieto di effettuare sbancamenti e di utilizzo dei fanghi Deroghe: E’ consentito il rimodellamento dei terrazzamenti, solo al fine di renderli economicamente validi e meccanizzabili.

  14. Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale • Obiettivi: • Accrescere la competitività del settore agricolo e forestale sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione; • Valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del territorio; • Migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche

  15. Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale • Gli obiettivi sono realizzati mediante 4 Assi di intervento che prevedono specifiche misure: • ASSE 1: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale; • ASSE 2: Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale; • ASSE 3: Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale; • ASSE 4: Leader (strategia di sviluppo locale)

  16. Le proposte per il PSR 2007-2013 Sulla base di linee guida strategiche approvate a livello comunitario ogni stato membro prepara le proprie strategie nazionali che serviranno come riferimento per la preparazione dei programmi di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013. Lo stato membro può presentare sia un programma unico che un programma per ogni regione.

  17. Le proposte per il PSR 2007-2013 Asse 2: gestione del territorio Misure basate sull’utilizzo sostenibile delle superfici agricole: • Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane; • Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane; • Indennità Natura 2000; • Pagamenti agroambientali; • Pagamentia favore del benessere degli animali; • Sostegno agli investimenti non produttivi.

  18. Le proposte per il PSR 2007-2013 Asse 2: gestione del territorio Misure basate sull’utilizzo sostenibile delle superfici forestali: • Imboschimento di terreni agricoli; • Primo impianto di sistemi agro-forestali su terreni agricoli; • Imboschimento di superfici non agricole; • Indennità Natura 2000; • pagamenti silvo-ambientali; • Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi; • Sostegno agli investimenti non produttivi.

  19. Le proposte per il PSR 2007-2013 Pagamenti natura 2000: il sostegno viene concesso agli imprenditori agricoli, annualmente e per ettaro di superficie agricola utilizzata o boschiva, al fine di compensare le perdite di reddito ed i costi sostenuti nelle zone nelle quali vengono attuate le direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE.

  20. Le proposte per il PSR 2007-2013 Pagamenti agro-ambientali e pagamenti ambientali forestali: • vengono concessi agli imprenditori che assumono volontariamente degli impegni a favore dell’agroambiente e del benessere degli animali. • riguardano solo impegni che oltrepassano le norme obbligatorie e che vengono assunti per 5 anni. • i pagamenti vengono concessi su base annuale e coprono i costi aggiuntivi e le perdite di reddito originate dagli impegni presi.

  21. Le proposte per il PSR 2007-2013 Sostegno agli investimenti non produttivi: concessi per interventi agroambientali e nelle zone natura 2000.

  22. La questione del set-aside faunistico Il set-aside faunistico e’ previsto dalla normativa ma non sono previsti stanziamenti finanziari per coprirne i costi. la definizione del nuovo regolamento sullo sviluppo rurale e la predisposizione dei nuovi piani di sviluppo rurale per il periodo 2007 – 2013 rappresentano una occasione per affrontare la questione dei finanziamenti necessari all’attuazione del set-aside faunistico.

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