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L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. Indicazioni operative ed elementi di criticità per effettuare interventi mirati Strumenti e metodi Appiano Gentile, 13 novembre 2012 Progetto in rete: “Individuazione precoce delle difficoltà relative alle abilità di letto-scrittura”.

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L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

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Presentation Transcript


  1. L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA Indicazioni operative ed elementi di criticità per effettuare interventi mirati Strumenti e metodi Appiano Gentile, 13 novembre 2012 Progetto in rete: “Individuazione precoce delle difficoltà relative alle abilità di letto-scrittura” N. Molteni- docente specializzato

  2. N. Molteni- docente specializzato

  3. N. Molteni- docente specializzato

  4. N. Molteni- docente specializzato

  5. IL MONITORAGGIO Metodo di indagine standardizzato • Finalizzato a: • parametrare i risultati della propria classe con quelli di un campione ampio • individuare la presenza di difficoltà nella propria classe • ridurre le osservazioni soggettive, a favore di quelle maggiormente empiriche • favorire la comunicazione con le famiglie rispetto a una richiesta di eventuale • indagine specialistiche a fronte di notevoli difficoltà (sospetto di disturbo) • fornire informazioni maggiormente precise nel caso di passaggio ad altro • ordine di scuola N. Molteni- docente specializzato

  6. CARATTERISTICHE DEL MONITORAGGIO • Individuazione di un CAMPIONE di alunni (la propria classe o più classi o • gruppi di alunni) • Individuazione di PROVE (preferibilmente validate scientificamente) • SOMMINISTRAZIONE da parte del docente di classe o di altro docente, comunque • in possesso di conoscenza approfondita della tipologia di prova • REGISTRAZIONE delle prove (ricorso ad indicatori specifici indicati dagli estensori • della prova medesima) • VALUTAZIONE delle prove (numero errori) • Valutazione delle prove in riferimento ai PARAMETRI indicati • Nessuna valutazione interpretativa o diagnostica N. Molteni- docente specializzato

  7. USO DIDATTICO DEL MONITORAGGIO • Potenzialità e difficoltà emerse: • a. riflessione sulla tipologia di alunni della classe  individuazione di • di difficoltà secondo una scala progressiva : più numerose e più • specifiche sono, maggiore è la probabilità della presenza di un • disturbo • b. riflessione sul proprio stile/metodo di insegnamento • Individuazione di interventi didattici correttivi: • a. elaborazione di materiali adatti • b. formazione di gruppi mirati per il recupero delle difficoltà • Ulteriore prosecuzione del monitoraggio in momenti successivi ATTENZIONE ALLE CARATTERISTICHE E ALLE PROBLEMATICITA’ INDIVIDUALI N. Molteni- docente specializzato

  8. CONFRONTO TRA SCREENING E MONITORAGGIO SCREENING MONITORAGGIO • - Individuazione casistica non - Individuazione difficoltà • patologica • Campione rappresentativo - Campione non rappresentativo • Somministrazione da parte di esperti o - Somministrazione da parte • personale “formato” del docente • Supervisione di “esperti” - Non necessaria una supervisione • Interpretazione dei risultati - Lettura dei risultati N. Molteni- docente specializzato

  9. COSA MONITORARE? Abilità di lettura Abilità ortografiche (da fine 2^) Velocità di lettura Tipologia di errori fonologici: Numero di errori omissioni, sostituzioni, inversioni, Tipologia di errori: omissioni, inserzioni sostituzioni, inversioni, inserzioni Tratto grafico incerto e confuso Difficoltà nell’associare grafema-fonema Eccessiva lentezza Abilità di comprensione del testo (da fine 2^) Abilità di calcolo (da fine 2^) Difficoltà nella comprensione del Non memorizzazione delle tabelline Significato generale o analitico Non memorizzazione di sequenze (chi, dove, quando, cosa, perché) numeriche Non memorizzazione di nomi e date Difficoltà nel recupero dei fatti numerici (3 + …= 10) (il doppio di…) Calcolo mentale entro la decina Difficoltà negli algoritmi del calcolo (procedura, incolonnamento) N. Molteni- docente specializzato

  10. Abilità esecutiva della scrittura Illeggibilità, irregolarità,scarsa coesione Fatica,dolore (crampi o dolori muscolari), eccessiva lentezza, tensione Rigidità ed eccessiva accuratezza Postura ed impugnatura errata, non automatizzazione grafo-motoria Tratto insicuro o tremolante Non solo brutta scrittura Difficoltà di apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo si presentano spesso in maniera associata, ma anche in modo isolato: se si tratta di disturbi, possono essere associati ad altre problematiche come il deficit di attenzione ed iperattività. N. Molteni- docente specializzato

  11. Altri segnali d’allarme • familiarità con i DSA • pregresso o concomitante DSL • prestazioni fortemente deficitarie nelle prove metafonologiche • presenza di un buon livello cognitivo • ritrosia verso la lettura o la scrittura N. Molteni- docente specializzato

  12. VARIABILI CHE INCIDONO SULLE PROVE • 1. Presenza di ritardo cognitivo già diagnosticato • 2. Presenza di alunni già monitorati dai Servizi specialistici per problematiche • connesse al linguaggio • 3. Presenza di alunni già monitorati dai Servizi specialistici o sociali per • problematiche che afferiscono a una situazione ambientale o familiare di • disagio • 4. Presenza di alunni stranieri (da quanto tempo sono in Italia?) • 5. Presenza di bambini adottati (eventuali condizioni di deprivazione) • Presenza di alunni con difficoltà comportamentali o di attenzione • Presenza di excursus scolastico deficitario o complesso (cambio frequente di scuola o altre informazioni specifiche conosciute) N. Molteni- docente specializzato

  13. ALUNNI STRANIERI • Spesso sono presenti alunni stranieri che presentano difficoltà nella lettura o • nella scrittura o nel calcolo o a livello di apprendimento in generale. • Altri, invece, non presentano alcuna difficoltà. • COME VALUTARE SE IL PERCORSO E’ STATO IDENTICO? • Nel caso di gravi difficoltà nell’accesso al codice della lettura,potrebbero • esserci problemi significativi a livello CLINICO • Lo stranierismo , a volte, NASCONDE le difficoltà perché si imputano le cause al fatto di vivere in un ambiente in cui si parla, preferibilmente, la • lingua di origine • La poca conoscenza del LESSICO inficia quella si base ANTICIPATORIA, • ovvero non consente di “sapere” o capire cosa ci sarà scritto dopo • La lettura su DECODIFICA, invece, non dovrebbe essere compromessa: • l’alunno legge correttamente tutti i grafemi • Più comprensibili risultano essere gli errori di SCRITTURA • Il clinico valuta anche come parlano in famiglia la propria lingua: se il • MODULO FONOLOGICO è adeguato, non dovrebbe essere compromesso l’apprendimento della lingua madre N. Molteni- docente specializzato

  14. Quando un bambino ha un problema a livello FUNZIONALE (nella lettura, • nella scrittura, nel linguaggio in genere) potrebbe avere un DSL. • COSA FARE? • Una stimolazione INTENSIVA e PRECOCE (fin dalla scuola dell’infanzia) potrebbe chiarire la presenza di disturbi: se le difficoltà permangono o sono • presenti o se non sono presenti o diminuiscono • Molti alunni stranieri dovrebbero essere aiutati con una LETTURA • SUBLESSICALE , ovvero di tipo anticipatoria (es: casa, cas…ina, cas…ona, cas…etta, cas…accia) • La creazione di una buona STRUTTURA LINGUISTICA in qualsiasi lingua, • fin da piccolo, rende l’alunno in grado di acquisire altre strutture • articolatoria • LA STRUTTURA LINGUISTICA si distingue in : morfo-sintattica • lessicale N. Molteni- docente specializzato

  15. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE • Consigliare ai genitori di parlare “BENE” nella loro lingua • Non disincentivare l’uso della LINGUA MADRE a casa • Se l’alunno è poco seguito non assegnare eccessivi carichi di lavoro di RINFORZO (svolgere preferibilmente a scuola), in particolare nelle prime classi  livello di autonomia procedurale non ancora adeguate • Far intervenire il mediatore linguistico e culturale in caso di difficoltà di comunicazione • Sollecitare un contatto con i Servizi (tenendo conto di tutte le varie problematiche (diffidenza, abitudini culturali diverse – test effettuato da uomo o donna -, difficoltà di spostamento). • PER VALUTARE IL SUGGERIMENTO DI UN INVIO AI SERVIZI, TENER • CONTO ANCHE DELLA CLASSE DI FREQUENZA, DI EVENTUALI • RIPETENZE E DI ALTRE DIFFICOLTA’ EVIDENTI N. Molteni- docente specializzato

  16. LE PROVE : la lettura Prove di Lettura MT-2 per la Scuola Primaria Il rinnovamento di un classico set di prove di lettura (1^2^ € 248 - 3^4^5^ € 355 Manuale € 40) Cesare Cornoldi e Giovanni Colpo Le prove sono raccolte in due portfoli (1ª e 2ª classe della scuola primaria e 3ª , 4ª e 5ª classe della scuola primaria) che ne rendono più pratico l'utilizzo: in due volumi a spirale sono raccolti assieme le istruzioni per la somministrazione, le indicazioni per la correzione e l'interpretazione dei punteggi, e i prototipi fotocopiabili di tutte le prove. L'insegnante, in questo modo, è libero di riprodurre e costruire i libretti delle prove a seconda delle proprie necessità. Ogni portfolio, contenuto in un elegante astuccio trasparente, comprende, oltre al volume delle prove, anche il manuale d'uso. N. Molteni- docente specializzato

  17. Prova lettura e comprensione MT COMPRENSIONE: numero errori CORRETTEZZA: numero errori nella lettura RAPIDITA: Tempo lettura in secondi x 100 = COEFFICIENTE numero sillabe Es: 280 sec. = 2 x 100 = 200 = R.A. 140 N. Molteni- docente specializzato

  18. SEGNALI DI ATTENZIONE • ABILITA’ DI LETTURA • difficoltà metafonologiche (1^) • difficoltà fonologiche (1^) • difficoltà nella rappresentazione di • rapporti spaziali /percezione (1^) • uso linguaggio “povero” (1^) • carenza nella strutturazione della • frase (1^) • sostituzione grafemi simmetrici (p-b, d-b, p-q, u-n) • sostituzione fonemi simili (P-B, T-D, F-V, M-N, S-Z, R-L) • sostituzione fonemi (malta-marta) • inversione fonemi (il-li, al-la, un-nu…) • inversione sillabe (casa – saca) • omissione fonemi (porta-pota) • omissione parole • ripetizione sillabe (camimino) • aggiunta fonemi-sillbae (cara – carta, casa-casato) • fusione parole (lapala) • sostituzione parole • ABILITA’ DI SCRITTURA • sostituzione grafemi: • consonanti sonore: b/p, d/t, g/c • grafemi simili: m/n, a/o, /u/n • fonemi opposti: p/b, t/d, f/v, l/r • omissione di lettere • inversione grafemi: tar/tra, per/pre • mancato raddoppio consonanti • mancata accentazione • mancato apostrofo • mancata acca N. Molteni- docente specializzato

  19. SEGNALI DI ATTENZIONE • ABILITA’ ESECUTIVA DELLA SCRITTURA • tratto grafico irregolare: dimensione, spessore, chiusura, spazio • lettere slegate (co lla na) • specularità grafemi • grafia discontinua • tremolio/rigidezza • unione di parole N. Molteni- docente specializzato

  20. SEGNALI DI ATTENZIONE • ABILITA’ DI CALCOLO • AREA PRE-NUMERICA • organizzazione spaziale • ordinamenti (altezza, lunghezza …) • discriminazione quantità (pochi-tanti, uno - molti) • corrispondenze • AREA NUMERICA • Costruzione numero: • associazione numeri/quantità • posizione numero nella linea • uno di più – uno di meno • movimento sulla linea dei numeri • Lettura e scrittura numeri • riconoscimento simboli numerici • scrittura di numeri (speculari) • lettura e scrittura di numeri (inversioni di posizioni ) • traduzione di cifre in quantità verbali (trentacinque = 53) N. Molteni- docente specializzato

  21. SEGNALI DI ATTENZIONE • ABILITA’ DI CALCOLO • AREA DEL CALCOLO • Calcolo orale: • contare • ordinamento quantità • ordinamento numeri • numerazioni orali • addizioni/sottrazioni orali • Calcolo scritto: • numerazioni scritte • incolonnamento operazioni • posizione di prestiti/riporti • tavola delle moltiplicazioni • AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI • Comprensione del testo di problemi • comprensione generale del testo • comprensione sequenziale di domande • isolamento dei dati essenziali N. Molteni- docente specializzato

  22. ERRORI DI GIUDIZIO • DISTURBATA DISCRIMINAZIONE VISIVA DELLE LETTERE • SCORRETTA PRONUNCIA DELLA PAROLA (deficit linguistico) • MANCATA O SCARSA COMPRENSIONE DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA (ritardo cognitivo o ipostimolazione) • DEFICIT ATTENTIVO (dislessia … sarebbero sintomo secondario) • DEFICIT LINGUISTICO (dislessia … sarebbero sintomo secondario) • LETTURA E SCRITTURA COME PROCESSI COGNITIVI DIVERSI N. Molteni- docente specializzato

  23. CRITICITA’ RISPETTO ALL’INTERVENTO DIDATTICO Organizzazione scolastica complessa e carente Interna alla classe Interna all’Istituto Mancanza di compresenze orarie Numerosità degli alunni nella classe Problematicità degli alunni (div. abili, bullismo) Mancanza di figure di sistema: psicopedagogista N. Molteni- docente specializzato

  24. Far ripetere PERCORSI Attraverso il CORPO aiutare l’alunno a orientarsi nello SPAZIO • In palestra, far ripetere percorsi, che prevedono la ripetizione di • 3-4 posizioni N. Molteni- docente specializzato

  25. Migliorare la coordinazione OCCHIO-MANO • Con la matita seguire un percorso all’interno di una griglia: • linee orizzontali • linee oblique • linee curve N. Molteni- docente specializzato

  26. Saper COPIARE - RIPRODURRE Per favorire le PRASSIE, i bambini devono saper RIPRODURRE i modelli presentati. Essi possono essere modelli di OGGETTI o di ELEMENTI GRAFICI ASTRATTI. • Oggetti N. Molteni- docente specializzato

  27. Modelli grafici astratti N. Molteni- docente specializzato

  28. Individuare FIGURE Proporre attività che consentano all’alunno di individuare una o più figure scegliendole tra una serie N. Molteni- docente specializzato

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  30. Rappresentare RAPPORTI SPAZIALI • All’interno di uno spazio più ampio, seppur definito, l’alunno deve • essere in grado di RIPRODURRE UN RAPPORTO SPAZIALE • che tenga conto: • dei riferimenti topologici • della lateralità N. Molteni- docente specializzato

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  32. Completare FIGURE Proporre attività che consentano all’alunno di completare una o più figure scegliendole tra una serie N. Molteni- docente specializzato

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  34. PERCEZIONE N. Molteni- docente specializzato

  35. Individuare figure con FORMA UGUALE L’alunno deve individuare la forma modello tra una serie a prescindere dalla sua posizione e grandezza N. Molteni- docente specializzato

  36. Individuare lo STIMOLO Esercizi di “BARRAGE”: l’alunno deve trovare lo stimolo. Non è necessario attribuire un significato simbolico. Es: B N. Molteni- docente specializzato

  37. Riprodurre SEQUENZE • L’attività prevede la riproduzione di : • sequenze di colori • sequenze di immagini • sequenze di segni all’interno di uno spazio definito N. Molteni- docente specializzato

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  39. LA GRAFO-MOTRICITA’ SEQUENZE GRAFICHE (fino ai 7 anni) Continua la sequenza senza staccare la pianta della matita Continua la sequenza senza staccare la pianta della matita Realizza le sequenza con sempre maggiore velocità N. Molteni- docente specializzato Ins.te Nicola Molteni – docente specializzato

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  42. ORIENTAMENTO SPAZIALE N. Molteni- docente specializzato

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  44. Favorire corretto approccio al GRAFISMO Iniziare dall’alto e andare verso destra Partire dall’angolo verde e andare verso l’angolo rosso N. Molteni- docente specializzato

  45. Insegnare la corretta sequenza nel gesto del TRATTO GRAFICO • Utilizzare segnali visivi per: • indicare il punto di partenza • proseguire nel tratto grafico 1 2 A B C SU – GIU’ – A DESTRA 3 2 GIU’ – CURVA - CURVA 1 3 CURVA GIU’ N. Molteni- docente specializzato

  46. CONSAPEVOLEZZA METAFONOLOGICA CONSAPEVOLEZZA METAFONOLOGICA GLOBALE CONSAPEVOLEZZA METAFONOLOGICA ANALITICA • Riconoscimento e produzione di rime • Segmentazione di parole • Fusione di parole • Riconoscimento di sillaba iniziale in parole diverse • Riconoscimento fonema iniziale • Segmentazione e fusione fonemica • Delezione sillaba e fonema iniziale N. Molteni- docente specializzato

  47. Livello globale 1 Parole in rima: • Trova la parola che fa rima con… (ascolto) : pane  cane / riso riso  casa / viso (Uso di immagini se il bambino presenta difficoltà) • Trova la parola che fa rima con… (ascolto) : vela / sole / more / mano / ramo (no scelta tra più opzioni) N. Molteni- docente specializzato

  48. Livello globale 2 Fondere parole: • Componi le parole “spezzate” cava…tappi = cavatappi attacca…panni = attaccapanni schiaccia…noci = schiaccianoci (Uso di immagini se il bambino presenta difficoltà) N. Molteni- docente specializzato

  49. Livello sillabico 1.a- Sillaba iniziale (Uso di immagini/indicazione) • Quale parola inizia con…(sillaba iniziale diversa) ME • Quali parole iniziano con…(sillaba iniziale uguale) • CA N. Molteni- docente specializzato

  50. Livello sillabico 1.b • Quale figura è?(sillaba iniziale diversa) Osserva e ascolta: La parolina inizia con la sillaba MO Indica la figura esatta e ripeti la parola (ripetere l’attività con 6 e poi 8 parole) N. Molteni- docente specializzato

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