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Sicuri a tavola

Sicuri a tavola. AGRICOLTURA. Transgenica. Biologica. Chimica. Agricoltura biologica.

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Sicuri a tavola

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Presentation Transcript


  1. Sicuri a tavola

  2. AGRICOLTURA Transgenica Biologica Chimica

  3. Agricoltura biologica Questo tipo di agricoltura è sempre stata utilizzata: dalla preistoria ad oggi. La sua caratteristica è quella di coltivare con “mezzi” naturali. Infatti, non vengono usati i pesticidi e i fertilizzanti prodotti dall’uomo e, per sconfiggere animali dannosi alla coltura si impiegano ulteriori animali che si cibano dei precedenti. Ovviamente i suoi costi sono abbastanza elevati ma, essi rappresentano la qualità dei prodotti.

  4. Agricoltura chimica Questo tipo di agricoltura nasce quando le industrie si sviluppano. Con questo rafforzamento del settore secondario l’uomo ha potuto comporre elementi chimici per formare i pesticidi e i fertilizzanti. Questi ultimi vengono utilizzati per combattere i batteri e gli agenti atmosferici. I prodotti derivanti dall’agricoltura chimica sono molto belli all’apparenza ma, come si usa dire: BELLI FUORI MA MARCI DENTRO! Inoltre, i suoi prodotti, sono nocivi per la nostra salute.

  5. Agricoltura transgenica Questa è la così detta agricoltura degli O.G.M. Nel patrimonio genetico di un organismo viene inserito un gene modificato per produrre materiali pregiati a basso costo. Gli O.G.M. hanno sia vantaggi (es: durano più a lungo) sia svantaggi (es: distruggono l’ecosistema ambientale). Gli Organismi Geneticamente Modificati si ottengono attraverso le biotecnologie.

  6. Cosa sono gli OGM? O.G.M., significa organismi geneticamente modificati. Vengono anche definiti organismi transgenici. Si tratta di animali e piante che hanno un patrimonio genetico artificiale ottenuto in laboratorio. Il loro D.N.A., la molecola responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari contenuta nel nucleo di ogni cellula. Contiene un frammento che è stato scelto, individuato e isolato. Questo frammento non è nuovo, e non è frutto di sintesi. Gli organismi, non sono sostanzialmente diversi da quelli che si reperiscono in natura. Sono modificati, ma non subiscono un’alterazione significativa. Il D.N.A. è formato dai geni. I geni sono le unità di materiale ereditario che determina ciascuna delle caratteristiche di un organismo. Forniscono alla cellula le istruzioni per sintetizzare le proteine che, a loro volta, permettono la sintesi di migliaia di molecole organiche.

  7. La gamma di proteine segue uno schema prefissato, che è caratteristico per ogni specie. Il problema principale per i genetisti che creano O.G.M. è quello di scegliere geni che si armonizzino con quelli nell’organismo che li deve ricevere. L’operazione è più facile se coinvolge solo un elemento (un gene), mentre richiede uno studio più complesso se si intende trasferire un tratto di genoma che comprende più geni. Le recenti tecniche di ingegneria genetica consistono nel prelevare uno o più geni da un organismo vivente (virus, batterio, vegetale, animale o dallo stesso essere umano), per inserirli nel patrimonio genetico di un altro organismo.

  8. La struttura delDNA DNA è l’abbreviazione di acido deossiribonucleico. Alla base di tutti i cromosomi esistenti ci sono dei sottilissimi filamenti di DNA che è il più comune tra gli acidi nucleici. Come una proteina, una molecola di DNA è una catena di molecole più semplici. Essa è responsabile della trasmissione e manifestazione dei caratteri ereditari. E’ presente in tutti gli organismi viventi (eccetto in alcuni virus). Il DNA è costituito da due filamenti che formano una struttura definita "a doppia elica". . Le basi azotate sono 4 : Adenia(A), Guanina(G), Citosina(C), Timina(T).

  9. Additivi alimentari Sono considerati additivi alimentari quelle sostanze aggiunte intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento. Gli additivi sono sostanze indispensabili per molti alimenti, inoltre alcuni di essi sono assolutamente naturali e/o innocui.Occorre però fare alcune distinzioni. • funzione tecnologica, ovvero che migliorano realmente la qualità del prodotto • rendere più invitante il prodotto per il consumatore come coloranti e agenti di rivestimento. Nascondono la cattiva qualità del prodotto e ingannano i consumatori • l'effetto sullasalutee quindi latossicità degli additivi. Esistono infatti diverse sostanze che sono tossiche o sulle quali si nutrono forti dubbi: queste andrebbero evitate o limitate. Solo a pochi alimenti non è consentito addizionare additivi: olio extravergine di oliva, latte fresco pastorizzato, yogurt al naturale, zucchero, miele, paste alimentari secche.

  10. Gli additivi alimentari sono stati classificati raggruppandoli a seconda della funzione svolta sugli alimenti. Sono identificati da un numero e da una lettera. Coloranti  ( da E100 ad E199 ) Colorano il prodotto o la sola superficie di questo. Lo scopo principale e' quello di presentare un prodotto più invitante, più bello. Conservanti  ( da E200 ad E299 ) Rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte di batteri, lieviti e muffe. Antiossidanti  ( da E300 ad E322 ) Rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall'ossigeno presente nell'aria. Aromatizzanti Non hanno un nome in codice. Conferiscono particolari odori e sapori al prodotto. La legge italiana prevede che siano indicati sull'etichetta in modo generico come aromi, sia gli aromi di origine naturale che di origine sintetica.Attenzione che per aromi naturali si intendono anche quelli prodotti in laboratorio e che abbiano formula chimica corrispondente a quella dell'aroma naturale.

  11. Proprietà dei fungicidi Alta attività contro le muffe • Efficienza a pH acido • Stabilità alle alte temperature • Bassa solubilità in acqua • Solubilità alla luce

  12. Danni sull’uomo I casi di intossicazione acutain Italia sono generalmente conseguenti ad esposizione professionale, a carico quindi di lavoratori non correttamente protetti durante la fase di preparazione delle miscele o di distribuzione sulle colture, oppure a seguito di ingestione accidentale o a scopo suicida. Le manifestazioni cliniche sono:irritazione di cute e mucose, spesso si hanno disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea, oppure neurologici o polmonari. I sintomi si presentano a distanza variabile tra un paio d’ore e 24 ore dall’esposizione I danni cronici, che si manifestano anche a distanza di molti anni, sono meno conosciuti, perché difficili da attribuire con certezza a quella specifica esposizione.Gli effettisono di tipo cancerogeno, e non cancerogeno; per non cancerogeni si intendono gli effetti teratogeni (malformazioni fetali), mutageni (alterazioni del patrimonio genetico), neurologici (Parkinson), dermatologici.

  13. L’etichetta • Denominazione di vendita (il nome del prodotto) • Nome, e ragione sociale del produttore o di chi confeziona o vende il prodotto. • L’elenco degli ingredienti in ordine di peso decrescente. È obbligatorio indicare anche la presenza di additivi (Conservanti Stabilizzanti, addensanti, gelificanti, emulsionanti Esaltatori di sapidità, Agenti di Rivestimento, Salidi fusione.) • Quantità del prodotto, compreso il peso snocciolato in caso di presenza di liquido di governo. • La data di scadenza o il termine minimo di conservazione • Eventuale norma di conservazione nel caso in cui sia necessario adottare accorgimenti particolari. • Il lotto di fabbricazione

  14. Da poco a molto

  15. LA PELLAGRA: malattia causata dalla mancanza di vitamina del gruppo B caratterizzata da eruzioni cutanee, disturbi nervosi e dell’apparato digerente determinata soprattutto da un’alimentazione fatta esclusivamente di polenta L'anoressia è la mancanza o riduzione volontaria dell'appetito. Può condurre alla morte se persiste. Si tratta di un sintomo che accompagna numerose e distinte malattie, ed è dovuto a diverse cause. “Malattia del benessere”: OBESITA’. Si definisce un bambino obeso quando il suo peso supera del 20% il peso ideale. Le cause sono diverse: alimentazione eccessiva, mancanza di attività fisica e fattori familiari Nei primi due anni di vita un’alimentazione eccessiva fa aumentare di numero e di volume le cellule adipose e questo può predisporre a diventare obesi da grande

  16. Nuovi stili alimentari La casa non è considerato più l’unico luogo dove si consumano i pasti: si fa colazione al bar; si pranza fuori per esigenze lavorative o di studio. Ci si ritrova la sera per la cena, che diventa il pasto più importante della giornata I “FAST FOOD” “cibo veloce”: sono locali in cui si acquista e si consuma cibo velocemente, stando in piedi o seduti ad un tavolino. Il cibo servito è a basa di molti grassi, mentre manca di vitamine e sali minerali. I FUORI PASTO: snak, merendine, spuntini usati sia di mattina che al pomeriggio. Pur sapendo che sono ricchi di grassi e zuccheri e non fanno bene, son diffusi in ogni parte del mondo

  17. La dieta mediterranea E’ basata sul consumo di pane, pasta,pesce (soprattutto pesce azzurro), frutta e verdure, legumi, formaggio, aromi ed erbe aromatiche e olio di oliva Continua ad avere fortuna perché “ piace” e “ fa bene” e soddisfa i gusti di chi cerca cibi semplici e genuini “Dieta vegetariana”: molti la scelgono per motivi religiosi o etici, perché rifiutano l’uccisione di animali. Ha meno calorie e quindi si corrono meno rischi di andare in sovrappeso e dà notevoli quantità di fibre migliorando la funzionalità dell’intestino

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