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P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia

Scuola Primaria Statale 3° circolo “ I. Imbriani ” Via Comuni di Puglia, 100 – 70031 - Andria Tel. 0883 246339 Fax 0883 541099 www.imbriani.it info@imbriani.it. P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia. Anno Scolastico 2010 – 2011 . PRESENTAZIONE .

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P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia

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Presentation Transcript


  1. Scuola Primaria Statale 3° circolo “I. Imbriani”Via Comuni di Puglia, 100 – 70031 - Andria Tel. 0883 246339 Fax 0883 541099www.imbriani.itinfo@imbriani.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia Anno Scolastico 2010 – 2011

  2. PRESENTAZIONE • Il Piano dell’Offerta Formativa , elaborato dalle nostre Scuole, è il naturale sviluppo del Progetto Educativo di Circolo “ Ben-essere e Cittadinanza” : • “Ben-essere”: IL SAPER ESSERE come valorizzazione della persona, educazione alla salute, rafforzamento dell’autostima, promozione dell’autovalutazione. • “Cittadinanza” : IL SAPER STARE CON GLI ALTRI come educazione alla convivenza democratica, educazione interculturale, rispetto delle differenze, educazione ambientale, educazione stradale.

  3. In data 01/06/2010, l’ Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia UFFICIO VII “Ambito Territoriale per la Provincia di Bari” prende atto delle intitolazioni dei seguenti plessi di Scuola Primaria e dell’ Infanzia, dipendenti dal 3° Circolo Didattico, approvate con Delibera del Consiglio di Circolo nella seduta del 17 marzo 2010 e disposte dal Dirigente Scolastico in data 24 maggio: da plesso Scuola di Scuola Primaria di Piazza Caduti a plesso Scuola Primaria “Federico II di Svevia” da plesso Scuola dell’ Infanzia di Via De Deo a plesso Scuola dell’ Infanzia “Collodi” di Via De Deo da plesso di Scuola dell’ Infanzia di San Valentino a plesso Scuola dell’ Infanzia “Papa Giovanni XXIII” Le intitolazioni delle scuole : GIOVANNI XXIII, COLLODI e FEDERICO II, diventano “parole chiave” collegabili al NOSTRO POF: “BEN – ESSERE E CITTADINANZA”.

  4. Diritti per i poveri e il dovere dello stato nei loro confronti, mai prima di allora v’erano stati provvedimenti tanto efficienti a favore di vedove e orfani, inoltre veniva garantita l’equità nella distribuzione del prelievo fiscale fra ricchi e poveri, fatto che non aveva uguali al mondo. Persino ai servi della gleba veniva concesso il diritto di difendersi, davanti a un tribunale, come accadeva per gli uomini liberi. è passata alla storia per essere probabilmente uno dei luoghi più multirazziali in assoluto della storia occidentale. Il culto della pace come riscontro consono alla giustizia in un rapporto di armonica reciprocità. infatti la sua corte L’imperatore accolse intellettuali delle più disparate origini. Fossero arabi, ebrei o cristiani essi erano accetti alla corte del grande sovrano, senza discriminazione di nessun tipo. La sua personalità gli consentiva, così, di aprirsi alle culture più sofisticate e progredite che si affacciavano sulla scena mediterranea. enunciando attraverso leggi che sancivano FEDERICO II innovativo in campo giudiziario Pose i criteri di equità al centro del suo impegno ad amministrare la giustizia, senza eccezione di sorta nei confronti di nessuno. Intitolazioni collegabili alle due dimensioni formative del POF “BEN-ESSERE E CITTADINANZA” (per una scelta di “attività didattiche” utili alla pubblicazione di un “libro di circolo”) noto per COLLODI “Le avventure di Pinocchio” GIOVANNI XXIII lettura per bambini che piace anche ai grandi conosciuto come “è un libro umano, e trova le vie del cuore.” (B. Croce) Il Papa dell’ amore, dell’unità e della pace messaggio dove si parla in parole sue dove “A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà.” “Il mio amore è così grande da unire con il desiderio in un solo abbraccio tutti gli uomini del mondo.” “di umana debolezza, di dirittura morale, di gratitudine, di commozione, di furberia, di forza morale della bontà.” “Il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l’umanità.” (B. Croce)

  5. La nostra Scuola è una comunità educante, all’interno della quale gli alunni hanno l’opportunità di crescere sul piano umano e culturale. I docenti promuovono in classe la condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e alle decisioni, il saper discutere, il sapersi valutare, il sapersi confrontare con le opinioni altrui e il sapersi aprire al dialogo. L’educazione alla cittadinanza verrà, quindi, sostenuta attraverso esperienze significative che favoriscano il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. “… orientare ai valori della convivenza civile e del bene comune” attraverso per Nel 2011 l’Italia festeggia i suoi 150 anni dall’unificazione nazionale, evento che può divenire un’esperienza significativa per i nostri alunni. Tante potranno essere le iniziative e le attività per raccontare l’Italia, celebrare la sua storia dall’unità all’età contemporanea e immaginare il suo futuro. Favorire, quindi, la partecipazione consapevole ed il coinvolgimento attivo degli alunni attraverso l’approfondimento di tematiche volte non solo a celebrare la Storia dell’unificazione, ma a valorizzare e ricostruire le molteplici storie che l’hanno resa possibile. L’Unità d’Italia e la Costituzione, due elementi costitutivi della nascita dell’Italia repubblicana e democratica, per la costruzione dell’identità nazionale presente e futura. “… le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento” 1861 … 2011

  6. Alla costruzione del POF hanno collaborato i docenti del Circolo che, nel mese di giugno, hanno assunto come tematica di trattazione, durante le assemblee di Intersezione e di Interclasse, i seguenti argomenti: • Proposte per il POF dell’anno scolastico 2010-2011 dopo aver osservato, commentato e valutato i traguardi raggiunti dai bambini/alunni e, per la sola scuola primaria, le difficoltà riscontrate nelle prove INVALSI a.s. 2009/2010. • Osservazione e punti salienti necessari per programmare, nel prossimo mese di settembre, le Unità di Apprendimento. • Alla luce di quanto analizzato, i docenti hanno confermato le due macro aree: Benessere e Cittadinanza sottolineando l’importanza di ampliare l’offerta formativa, in direzione di un approccio metodologico/laboratoriale che garantisca la trasversalità dell’insegnamento e accresca la motivazione - star bene a scuola -.

  7. I docenti, divisi in gruppi e sottogruppi di lavoro, procedono nell’ analisi delle prove INVALSI a.s. 2009/2010: osservano e commentano i contenuti delle prove e i criteri dei quesiti delle stesse. RESOCONTO ASSEMBLEE DI INTERCLASSE giugno 2010 La riflessione parte dalla considerazione che l’italiano, in quanto elemento veicolare, deve costituire un bagaglio culturale di base con cui ciascun alunno può affrontare consapevolmente ogni disciplina. Dall’analisi risulta necessario puntare su metodologie e strategie didattiche che possano condurre lo scolaro ad affrontare serenamente esercitazioni mirate e similari a quelle dell’INVALSI. Come? Attraverso: • rispetto dei tempi assegnati per l’esecuzione di esercizi e/o attività diversificate • allenamento all’ascolto e alla riflessione di istruzioni via via più complesse • abitudine alla revisione e al ragionamento (collettiva prima e individuale dopo) e successiva autocorrezione • pratica quotidiana sui linguaggi verbali e non verbali (iconografico, gestuale, simbolico, grafico …) • esercizio graduale di letture individuali di testi sempre più lunghi e privi di immagini • costruzione di micro- competenze (esercizi di logica e/o deduzione) • potenziamento della capacità di generalizzare e di trasferire le conoscenze acquisite (utilizzando la logica e • l’ interdisciplinarietà) • consuetudine alle inferenze (lettura analitica ricavando informazioni implicite da testi di vario tipo, utilizzando processi “diretti” e/o “inversi”) • arricchimento del bagaglio lessicale (parole ed espressioni) • riconoscimento delle relazioni tra parole • organizzazione logica testuale (relazione di coesione del testo) • strumenti di verifica più snelli (cloze, vero/falso, scelta multipla) sia scritti che informatizzati PROPOSTE PER IL POF dell’anno scolastico 2010- 2011, dopo aver osservato, commentato e valutato le difficoltà riscontrate dai nostri alunni nelle prove INVALSI a.s. 2009/2010.

  8. Gli aspetti menzionati sono a carattere specificatamente apprenditivo e vanno inquadrati all’interno di un percorso educativo che deve tener conto del processo di crescita globale di ciascun alunno. • Pertanto rimane fondamentale sostenere strategie e metodologie condivise e comuni che favoriscano in ognuno: • l’osservazione e la valutazione dei propri progressi • l’autoconsapevolezza, l’espressione e il controllo del proprio stato emotivo • il riconoscimento in situazione delle diverse tipologie di attenzione • l’individuazione degli elementi di distrazione

  9. Le scelte educative del Circolo si pongono, dunque, come obiettivo finale “la formazione unitaria del bambino/alunno”: • identità • autonomia • competenza Per realizzare tali obiettivi, la nostra scuola ricorre a “metodi di insegnamento capaci di valorizzare simultaneamente gli aspetti cognitivi e sociali, affettivi e relazionali di qualsiasi apprendimento”. Offrendo sollecitazioni operative e sociali, che si propongono di educare, istruire e formare la “persona”. L’efficacia degli obiettivi proposti scaturisce dal lavoro collaborativo di tutto il personale della scuola e delle famiglie. Nell’elaborazione della progettualità si farà riferimento al POF Territoriale e a proposte di Enti ed Istituzioni esterni alla scuola.

  10. Il Piano dell’ Offerta Formativa è stato ulteriormente rivisitato nel mese di settembre secondo quanto stabilito dall'art. 3 del Regolamento dell'Autonomia Scolastica - DPR 275/99 – (Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia …) e presentato al Collegio dei docenti che lo ha approvato nella seduta del 06 ottobre 2010 Elaborato, aggiornato e redatto dalla funzione strumentale Area 1, il POF (adottato dal Consiglio di Circolo in data 11 novembre 2010) sarà affisso all’albo della scuola e diffuso nella rete Internet. Esso, pertanto, è il naturale sviluppo della pratica didattica- organizzativa della scuola e si basa sui criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo di consentire alla Istituzione Scolastica di acquisire credibilità nei confronti dei genitori e dell’intera comunità.

  11. Sommario • PREMESSA • I criteri del POF • PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO • Dati statici • Risorse umane • Risorse strutturali • Contesto socio-culturale • I soggetti • LA SCUOLA SI ORGANIZZA • Staff di Direzione • Referenti Progetti Speciali • Altri Incarichi • Prevenzione dei disagi e integrazione • LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ • GLI OBIETTIVI • IL CURRICOLO • I bisogni formativi dei bambini/alunni • Campi di Esperienza – Saperi disciplinari • Progettazione: Piano di Studio Personalizzato • Modalità di Programmazione: - 1. FASE IDEATIVA - 2. FASE DI ATTUAZIONE - 3. FASE DI VERIFICA • I Progetti (curricolari ed extracurricolari) • Uscite Didattiche Progettate • L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E SCELTE METODOLOGICHE • La flessibilità • Esempi di metodologie innovative • La contemporaneità • LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA • Organi collegiali • Rapporti con le famiglie • Continuità tra Scuole • ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA • orari – servizi – sicurezza • 9. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA • a. Progetto “Area a Rischio” • Piani Integrati PON FSE • Formazione e aggiornamento del personale • MONITORAGGIO: VERIFICA - VALUTAZIONE • Valutazione degli apprendimenti • La scheda di valutazione • La valutazione del servizio scolastico • I SERVIZI AGGIUNTIVI DELLA SCUOLA

  12. PREMESSA I CRITERI DEL POF che indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale del bambino/alunno sono La coerenza con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali La responsabilità intesa come assunzione di impegni per il conseguimento degli obiettivi previsti, attraverso una puntuale verifica e valutazione degli esiti. La flessibilità intesa come l’insieme delle scelte innovative per le attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari L’ integrazione intesa come coerenza progettuale e coordinamento delle diverse iniziative progettate dalla scuola in accordo con Enti e Associazioni locali

  13. 1. PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO a. Dati statici Scuole dell’Infanzia • PAPA GIOVANNI XXIII (3 sezioni)Via Castellana Grotte • FEDERICO II DI SVEVIA (2 sezioni)Via Muzio Scevola, 1 • IMPERATORE AUGUSTO (2 sezioni)Via Imperatore Augusto, 58 • COLLODI(4 sezioni)Via Pietro I Normanno Scuole Primarie • SAN VALENTINO (10 classi)sede della direzione didattica Via Comuni di Puglia, 100 • FEDERICO II DI SVEVIA (24 classi) Via Muzio Scevola, 1  Il 3° Circolo Didattico “I. Imbriani” di Andria comprende: http://www.imbriani.it/sedi.htm

  14. b. Risorse umane Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi: Francesca PAPPALETTERA 5 Assistenti Amministrativi Dirigente Scolastico: prof.ssa Rosanna PALMULLI 932 ALUNNI 239 di Scuola dell'Infanzia 693 di Scuola Primaria http://www.imbriani.it/trasparenza.htm http://www.imbriani.it/segreteria.htm 107 INSEGNANTI 1 Utilizz. Biblioteca - 1 insegnante di Scuola Primaria - 26 insegnanti di Scuola dell’Infanzia (22 posto comune – 4 sostegno) - 79 insegnanti di Scuola Primaria (57 posto comune – 20 Sostegno – 1 insegnante domiciliare – 1 specialista lingua inglese) - 2 insegnanti I.R.C. (Scuola Infanzia – Scuola Primaria) • Collaboratori Scolastici • - 11 personale A.T.A • - 4 operatori EX LSU

  15. c. Risorse strutturali Scuole dell’ Infanzia Scuole Primarie PAPA GIOVANNI XXIII • 3 aule • aula adibita a refettorio • salone ludico ricreativo • servizi igienici • aula collaboratori scolastici • anticucina con annessa cucina • giardino completo di anfiteatro SAN VALENTINO FEDERICO II DI SVEVIA • 20 aule • laboratorio multimediale • laboratorio linguistico • laboratorio scientifico • sala audiovisivi • biblioteca per i ragazzi • biblioteca magistrale • auditorium • palestra coperta • aule per attività di logoterapia • e psicomotricità • cucina • refettorio • interspazio adibito a refettorio • interspazi attrezzati • servizi igienici • archivio pratiche • ambulatorio medico • uffici di direzione • ascensori • parcheggio • spazi esterni con giardino • 20 aule • laboratorio multimediale • sala audiovisivi • biblioteca per i ragazzi • palestra coperta • aule per attività di logoterapia • e psicomotricità • sala adibita a refettorio • interspazi attrezzati • servizi igienici • archivio pratiche • ambulatorio medico • ascensori • parcheggio • spazi esterni con giardino FEDERICO II DI SVEVIA • 2 aule • spazio adibito a refettorio • servizi igienici   IMPERATORE AUGUSTO • 2 aule • servizi igienici • cortile COLLODI • 4 aule con annesso spogliatoio • servizi igienici • 2 saloni per attività comuni • sala per attività di logoterapia • e psicomotricità • 2 sale adibite a refettorio • cucina • giardino • stazioni multimediali.

  16. d. Contesto socio-culturale Il 3° circolo “I. Imbriani” di Andria è costituito da due Scuole Primarie e quattro Scuole dell’ Infanzia che raccolgono un’utenza variegata. Dislocate su un vasto territorio (quasi triangolare) abbastanza contiguo, ma diversamente configurato sotto il profilo socio culturale ed economico. Il circolo opera in raccordo con l’istituzione scolastica presente sul territorio “G. Salvemini” – Scuola secondaria di I grado. L'utenza complessiva è di 932 alunni, per un totale di 34 Classi di scuola primaria edi 11 sezioni di scuola dell’infanzia. Nell'anno scolastico in corso si opera l'integrazione di 49 alunni “diversamente abili” e 8 alunni stranieri.

  17. La Scuola Primaria StataleSAN VALENTINO - sede della direzione didattica - (Via Comuni di Puglia, 100) e la Scuola dell’ Infanzia Statale PAPA GIOVANNI XXIII (Via Castellana Grotte) sono localizzate a nord-ovest del territorio cittadino nel quartiere San Valentino costituito da case popolari (per il 90%) , da pochi servizi essenziali ma del tutto inesistenti sono i servizi pubblici primari che possano avvicinare la Comunità alle Istituzioni . • La popolazione residente è formata per la maggior parte da disoccupati o sottoccupati e da lavoratori dipendenti, molti dei quali pendolari. Negli ultimi anni il fenomeno del pendolarismo lavorativo, su lunghe distanze, si è accentuato e spesso le famiglie restano a carico delle madri per prolungati periodi. • Il grado d’istruzione è medio – basso. Notevoli passi avanti sono stati fatti grazie alla presenza di corsi di educazione per gli adulti, attivati presso la scuola “G. SALVEMINI” e alla presenza di altre risorse del territorio con le quali ci si è posti in continuità orizzontale: • - la parrocchia San Riccardo, forte e permanente punto di riferimento per tutta la gente del quartiere, con il suo Centro di Aggregazione e le attività di volontariato; • - le associazioni e le cooperative operanti nel quartiere con i progetti comunali ex L. 285 (centro per le famiglie Icaro, animazione territoriale, assistenza domiciliare alle famiglie); • alcune competenze di genitori formatisi all’ interno del sottoprogramma europeo 14.2 • "La scuola organizza il sociale" e del progetto P.O.N. Misura 3, Azione1, realizzato nella scuola negli anni scorsi; • - le attività di “PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA” realizzate dalla scuola attraverso corsi di formazione. • Risorse che costituiscono un punto di riferimento per svolgere un'azione educativa e didattica comune, mirante a garantire lo star bene degli alunni nella vita scolastica, familiare e sociale, nonostante le difficoltà che da sempre s’incontrano per programmare azioni coordinate.

  18. La Scuola Primaria e dell'Infanzia Statale FEDERICO II DI SVEVIA (Via Muzio Scevola 1) è a circa 600 metri dal plesso di San Valentino. La Scuola dell'Infanzia Statale IMPERATORE AUGUSTO (Via Imperatore Augusto, 58) è, invece, ubicata sotto i portici di un nuovo condominio a ridosso della scuola Federico II di Svevia. La popolazione, residente in questo quartiere, è in netta espansione a causa di una veloce urbanizzazione che sta interessando l’intera zona. Gli abitanti, caratterizzati da un buon senso di appartenenza e ben radicati nel loro quartiere, vivono i disagi legati all’espansione demografica. Anche la scuola, infatti, rischia di non avere più ricettività (a fronte delle numerose richieste d’ iscrizioni) e si trova a dover fare i conti con spazi per attività sempre più ridotti. Molti degli scolari, inoltre, usufruiscono del trasporto scolastico per l’eccessiva lontananza della propria abitazione dalla scuola. I residenti sono caratterizzati da un medio tasso di sottoccupazione e da un medio grado di cultura di base. La Scuola dell’Infanzia StataleCOLLODI (Via Pietro I Normanno) territorialmente è collocata a circa unchilometro dalla scuola San Valentino e a 600 metri da Federico II di Svevia e abbraccia un’utenza più variegata e un indice socio – culturale più elevato. Attraverso l’utilizzo di vari strumenti di rilevazione dei bisogni formativi (questionari, interviste semi strutturate, ascolto), adoperati nel tempo con le famiglie, è emersa la richiesta chiara di un’assistenza didattica per i propri figli in orario pomeridiano. La scuola, a questa esigenza, ha risposto con l’adozione del tempo pieno: nella totalità delle classi per la scuola San Valentino (ad eccezione della classe 2^B), in 10 classi per Federico II di Svevia e una maggiore interazione con tutti i genitori attraverso incontri per piccoli gruppi e/o individuali.

  19. e. I soggetti La scuola è come un grande veliero dove i naviganti sono gli alunni che guidati dal nostromo, il docente, intraprendono un avventuroso viaggio nei mari dell’ educazione. Il capo, il dirigente scolastico, rende possibile tale navigazione mettendosiin ascolto attivo dei navigatori e del loro nostromo, avvalendosi anche dell’aiuto dei timonieri, la segreteria con lo staff di direzione, che sostengono il suo attivarsi affinché il veliero possa navigare a vele spiegate.

  20. 2. LA SCUOLA SI ORGANIZZA a. Staff di Direzione La responsabilità del Docente, strettamente legata al carattere etico del suo lavoro, si esplica non solo nella prassi educativa e didattica che lo vede in diretto rapporto interpersonale con gli alunni, ma anche nell’impegno culturale e professionale legato ai diversi ambiti di progettazione della vita della scuola. Per rendere operativa la proposta dell’Offerta Formativa, nei suoi aspetti strutturali e organizzativi, l’Istituzione Scolastica si avvale di Docenti cui vengono assegnati incarichi per i quali si richiedono competenze specifiche. In tale quadro sono da collocare: • Collaboratori del Dirigente Scolastico • Elisabetta Abruzzese e Addolorata Conversano – docenti di scuola primaria - con i seguenti compiti: • - sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza; • - supporto organizzativo gestionale al Dirigente; • - supporto al Dirigente per la gestione della didattica in relazione ai processi formativi. • Supporto tecnico-organizzativoLorenzo Caldarola – docente di scuola primaria http://www.imbriani.it/staff.htm

  21. Le Funzioni Strumentali • Il Collegio dei Docenti, in relazione alle scelte pedagogico didattiche della Scuola, ha individuato come prioritarie e strumentali al POF le seguenti funzioni da porre in essere nell'a.s. 2010/2011: • Area 1 - Lucrezia Sforza * • POF • autovalutazione d’istituto • area a rischio • Area 2 - Savina Tammaccaro • Sussidi didattici • Archiviazione materiale educativo • Area 3 - Nicla Santovito * • Continuità fra i vari ordini di scuola e con il territorio • Educazione alla legalità * Con la collaborazione attiva di una commissione composta da una docente Scuola primaria : Ornella Suriano e una docente di Scuola dell’infanzia: Angela Sibilano * Con il supporto di una docente di Scuola Primaria: Mariella Di Biasi • Area 4 - Nunzia Roberto • Coordinamento dell’integrazione dei • diversamente abili e degli alunni stranieri • Area 5 - Enza Forte • Attività sportive • Area 6 - Lorenzo Caldarola • Gestione del sito web della scuola (www.imbriani.it ) • Documentazione • Organizzazione laboratori multimediali • Archiviazione digitale del materiale educativo • Responsabile organizzativo prove Invalsi

  22. Coordinatori di plesso (Docenti di Scuola dell'Infanzia - Docenti di Scuola Primaria) partecipano alle riunioni dello staff di direzione in quanto svolgono attività connesse alla gestione e all'organizzazione della scuola . Sono individuati in ciascun plesso scolastico ed hanno il compito di: - riferire al Dirigente Scolastico su problemi che insorgono nel plesso circa: *l'utilizzo dei locali e degli spazi scolastici; * lo svolgimento del servizio da parte dei collaboratori scolastici relativo sia alla sorveglianza, sia alla pulizia; - scioperi e assemblee sindacali; - curare la circolazione delle informazioni all'interno del plesso e tenere i contatti con la Direzione Didattica; - affrontare le situazioni di emergenza, organizzare la sorveglianza degli alunni in occasione dell'assenza dei colleghi; - controllare e curare la documentazione amministrativa (circolari, richieste di cambi e/o recuperi orari). Scuola primaria San Valentino: Angela Tandoi Scuola primaria Federico II: Angela Simone Scuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII: Filomena TrittaScuola dell’infanzia Federico II: Anna TesoroScuola dell’infanzia Collodi: Rachele AgrestiScuola dell’infanzia Imperatore Augusto: Natalizia Monterisi Lo staff dei coordinatori di plesso, unitamente alle insegnanti funzioni strumentali e ai collaboratori del Dirigente Scolastico, si incontrano secondo le esigenze della gestione organizzativo- didattica del Circolo.

  23. b. Referenti Progetti Speciali • Gli insegnanti referenti delle aree di progetto si occuperanno di: raccogliere e valutare le proposte riferite alla propria area di intervento; diffondere le proposte; proporre eventuali aggiornamenti; incontrare le insegnanti degli ambiti interessati; curare eventuali sussidi e materiali. La nostra biblioteca Animazione alla lettura e... La biblioteca itinerante Catalogo on-line Links utili Archivio • Biblioteca • Michelina Paradiso http://www.imbriani.it/biblio.htm Per le famiglie, sportello di Dialogo e Ascolto • Sportello di ascolto per le famiglie Addolorata Conversano http://www.imbriani.it/sportello_ascolto.pdf

  24. Insegnare Scienze Sperimentali • Arcangelo Speranza “Fornire alle scuole risorse per migliorare strumenti, le strutture e l'organizzazione didattica dell'insegnamento matematico-scientifica; creare servizi, materiali, azioni di sostegno e opportunità formative per i docenti; porre l'educazione scientifica come una questione di interesse generale e coinvolgere nelle azioni di sostegno alle scuole le diverse organizzazioni interessate alla scienza.” http://www.imbriani.it/iss.htm • INVALSI (Servizio Nazionale di Valutazione) • Lorenzo Caldarola INVALSI http://www.invalsi.it/snv0910/

  25. Educazione ambientale- Isa Tarantini • Educazione alla salute - Lucrezia Sforza • Educazione alla cittadinanza - Nicoletta Santovito • Educazione stradale – Ornella Suriano • Matematica – Lorenzo Caldarola

  26. c. Altri Incarichi • Presidenti dei Consigli • di Interclasse /Intersezione • Classe prime: Isabella LotitoClassi seconde: Lucrezia SforzaClassi terze: Angela CalitroClassi quarte: Eliana CarboneClassi quinte: Addolorata ConversanoScuola dell’infanzia: Rachele Agresti • Segretari dei Consigli • di Interclasse /Intersezione • Classe prime: Anna CatalanoClassi seconde: Paola CagnettaClassi terze: Michelina ParadisoClassi quarte: Mariagrazia QuerciaClassi quinte: Vincenza ForteScuola dell’infanzia: Nunzia Guglielmi INCARICHI PRESIDENTE E SEGRETARIA Il presidente e il segretario curano la progettazione di interclasse/ intersezione (Unità di Apprendimento - POF in fase ideativa) sentiti i pareri di tutti i docenti. Lavorano in stretta collaborazione per rendere, in primo luogo, la progettazione dei Piani di Studio Personalizzati, nella sua fase preattiva, univoca a tutta l’ interclasse/intersezione. Il presidente conduce le varie riunioni di interclasse/ intersezione facendosi portavoce dei vari punti all’ordine del giorno su cui discutere e lasciando che tutti possano esprimere i propri pareri o loro suggerimenti. Il segretario, durante le riunioni, provvede alla stesura dei verbali. Il presidente ha cura delle pubbliche relazioni all’interno del collegio facendosi portavoce di quanto emerso negli incontri di interclasse /intersezione.

  27. Referenti di Classe o di Modulo • Classi prime San Valentino: • A/B Caterina Angelica • Classi prime Federico II di Svevia: • C/D/E Balducci Teresa • F/G Negrello CristinaClassi seconde San Valentino: • A/B Fiore Grazia • Classi seconde Federico II di Svevia: • C/D/E De Chirico Luigia • F/G Simone Angela • Classi terze San Valentino: • A/B Di Biase Maria • Classi terze Federico II di Svevia: • D/E Colia Lucia • F/G Suriano Ornella • MODULO 3^/5^ C : Liso Angela • Classi quarte San Valentino: • A/B Tammaccaro Savina • Classi quarte Federico II di Svevia: • C/D Sellitri Maria • F/G Leoncavallo Francesca • Classi quinte San Valentino: • A/B Tandoi Angela • Classi quinte Federico II di Svevia: • D/E Bianchino Lucrezia • F/G Santovito Nicla INCARICO I referenti hanno cura della documentazione di modulo e/o di classe e si impegnano nelle relazioni con gli Uffici di Direzione e segreteria, le funzioni strumentali, i collaboratori del Dirigente Scolastico, i referenti di progetto, i coordinatori di plesso.

  28. d. Prevenzione dei disagi e integrazione Risorse interne La scuola per l’inserimento degli alunni diversamente abili si organizza con • Docenti di sostegno • (4 per la Scuola dell’ Infanzia e 20 per la Scuola Primaria) • Funzione strumentale Area 4 • GLH di circolo • GLH operativo Risorse esterne • ASL BAT/1 • Neuro Psichiatria Infantile – integrazione • (via Lisbona) • Sevizio di riabilitazione • (Viale Virgilio) • Centro riabilitativo convenzionato • (A. Quarto di Palo) COMUNE (che assegna gli A.E.C.*) • Componenti del GLH di Circolo: • Dottoressa E. Biacchi ( ASL) • Dottoressa A.Ferri ( Quarto di Palo) • Ass. sociale M.Zingarelli (ASL) • C. Pomarico (genitore) • Dirigente Scolastico • N. Roberto (ins.) • A. Conversano (Coll. del D. S. e responsabile dello “sportello di ascolto”) • R. Agresti (ins.) • E. Abruzzese (Coll. del D. S. ) • T. Stola ( terapista ASL) * Gli assistenti educativi assegnati sono :25

  29. Le nostre scuole sono da sempre particolarmente attente ai bambini diversamente abili e, con particolare interesse, ne curano: l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione nelle classi e/o sezioni. In questo periodo scolastico, nel nostro Circolo sono inseriti 49 alunni diversamente abili e si attuano specifiche strategie educative per la loro integrazione. I docenti di classe/sezione e di sostegno, si riuniscono per prendere in esame progetti promossi dalle risorse interne alla scuola, Enti o Associazioni del territorio ed elaborano il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I) secondo la normativa vigente. Per facilitare un clima relazionale positivo, si prevedono incontri comunicativi e informativi con le famiglie, gli insegnanti di sostegno e di classe/sezione, e gli A.E.C. (Assistenti Educativi Comunali) incaricati dalla Cooperativa Sociale “Villa Gaia” e “Trifoglio”. L’organo preposto alla cura di tutto ciò che concerne la disabilità è il gruppo di lavoro operativo (GLH di Circolo), costituito da rappresentanti delle famiglie, della scuola e da un’equipe medica – psico – pedagogica. • LE COMPETENZE DEL GLH RIGUARDANO: • L’elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) • L’elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale • La verifica, in itinere e finale dei risultati. • L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO: • È contitolare del processo formativo dell’intera classe/sezione • Opera e collabora con gli altri docenti di classe/sezione • Partecipa alla programmazione e alla valutazione del gruppo classe/sezione Il percorso formativo dell’alunno diversamente abile appartiene all’intero gruppo docente, per tanto il tipo e le modalità d’intervento sono scelti e concordati da tutta l’equipe docente e non solo dall’insegnante di sostegno.

  30. 3. LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ IL POF è la risposta della scuola alle esigenze di rendere effettivo l’apprendimento di “tutti” i bambini/alunni la formazione come condizione di progresso civile, sociale e economico FINALITÀ MOTIVAZIONI • - sviluppo della collaborazione scuola- famiglia; • trasparenza della vita scolastica; • unitarietà della progettazione; • individuazione delle responsabilità e delle competenze; • verifica del conseguimento di ciò che viene programmato • attraverso la definizione di obiettivi credibili e l’insegnamento centrato sulle caratteristiche di ogni alunno. • garantire il successo formativo utilizzando metodologie educative e didattiche innovative; • articolare la progettazione tenendo conto anche delle specifiche esigenze della realtà territoriale; • documentare le procedure, gli obiettivi e successivamente gli esiti del processo educativo.

  31. 4. GLI OBIETTIVI “ In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.” (INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione) ATTRAVERSO IL POF I BAMBINI/ALUNNI RAFFORZERANNO LA PROPRIA INTELLIGENZA EMOTIVA PER • esprimere i propri punti di vista • formare una positiva immagine di sé • avere fiducia nelle proprie possibilità • essere motivati all’apprendimento • acquisire un metodo di studio • superare le difficoltà • raggiungere autonomia personale • essere cooperativi e solidali

  32. 5. IL CURRICOLO a. I bisogni formativi dei bambini/alunni Viste le indicazioni dei Documenti Programmatici Ministeriali e tenuto conto dell’analisi del territorio e dell’osservazione sistematica relativa ai comportamenti dei bambini/alunni l’Offerta Formativa del 3° Circolo “I.Imbriani”, sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria, terrà conto dei possibili bisogni del bambino AMBITO COGNITIVO AMBITO AFFETTIVO/ RELAZIONALE AMBITO PSICOMOTORIO • Comunicare • comprendere messaggi • esprimere e comunicare contenuti • conoscere se stesso • sviluppare il pensiero logico e la conoscenza della realtà • cogliere le relazioni temporali • esplorare, scoprire la realtà naturale e artificiale • esprimersi mediante linguaggi verbali e non verbali bisogno di • accettazione di sé • autostima • autorealizzazione • essere accettato • essere rispettato • affetto ed appartenenza ad • un gruppo • - sicurezza e protezione • approvazione sociale • stabilire significativi rapporti relazionali e comunicativi bisogno di • conoscere il proprio corpo • esplorare • manipolare • fare ed agire • movimento • rapportarsi con la realtà • organizzarsi nello spazio bisogno di

  33. b. Campi di Esperienza – Saperi disciplinari Per il raggiungimento degli obiettivi il POF indica percorsi disciplinari, metodologici, didattici e organizzativi, tenendo conto delle risorse di cui la scuola dispone. La programmazione didattica prevede una suddivisione dei percorsi educativi didattici in Unità di Apprendimento e Progetti. Le prime hanno lo scopo di formulare gli obiettivi formativi, trasversali ai “campi di esperienza” nella Scuola dell’Infanzia e alle “aree disciplinari” nella Scuola Primaria, in connessione con nuclei concettuali individuati all’ interno di esse. I secondi si prefiggono di costruire percorsi complementari a quelli più strettamente curricolari rendendo la scuola più interessante, capace di promuovere stimoli e suscitare ulteriori interessi. I CAMPI DI ESPERIENZA nella Scuola dell’Infanzia IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO È compito della mediazione educativa aiutare il bambino ad orientarsi nella molteplicità degli stimoli nei quali è immerso ed avviarlo ad organizzare i suoi apprendimenti. I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico - culturali. Nella Scuola Primaria gli apprendimenti vengono organizzati in maniera progressivamente orientata ai SAPERI DISCIPLINARI, RAGGRUPPATI IN TRE AREE a) LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA b) STORICO - GEOGRAFICO - SOCIALE c) MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

  34. c. Progettazione: Piano di Studio Personalizzato • Conoscendo: • Il Piano dell’Offerta Formativa (POF di Circolo) • Gli Obiettivi generali del processo formativo • le competenze in uscita previste nelle Indicazioni Nazionali sul Curricolo I DOCENTI (intersezione/interclasse) Ne progettano la trasformazione in Unità di Apprendimento … … che insieme costituiscono il Piano di Studio Personalizzato PER I BAMBINI/ALUNNI

  35. Che arricchisce e precisa 3. FASE DI VERIFICA (postattiva) situazione reale: Obiettivi di Apprendimento conseguiti e valutati in riferimento ai traguardi di sviluppo raggiunti dall’alunno. 1. FASE IDEATIVA (preattiva) ipotesi di lavoro documentata Unità di Apprendimento 2. FASE DI ATTUAZIONE (attiva) azione didattica documentata Che orienta Che si trasforma d. Modalità di Programmazione Progettare Unità di Apprendimento attraverso tre fasi successive e coesistenti

  36. 1. FASE IDEATIVA (preattiva) ipotesi di lavoro documentata Sulla base dei percorsi didattici relativi al POF di circolo “Ben-essere e Cittadinanza” e considerando gli Obbiettivi Generali del processo formativo (che orienteranno unitariamente la natura e il significato degli interventi educativi - didattici) I DOCENTI • Individuano le Unità di Apprendimento da promuovere • Formulano Obiettivi Formativi per ogni Unità di Apprendimento • Ipotizzano tempi di attuazione

  37. Dal POF di circolo “BEN-ESSERE E CITTADINANZA” a.s. 2010-2011IPOTESI DI LAVORO DOCUMENTATA - mappa del piano di lavoro - pianificazione delle Unità di Apprendimento intese come occasione per crescere e imparare “ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “ a. “scuola dell’infanzia” “BEN … ESSERE“ b. “interclasse di 1^” “ RACCONTO A PIÙ VOCI “ c. “interclasse di 2^” “RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESERE INSIEME “ d. “interclasse di 3^” “ CRESCENDO IMPARIAMO CHE …“ e. “interclasse di 4^” “ UNO SGURADO …. “ f. “interclasse di 5^”

  38. a. Scuola dell’ Infanzia “ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “ SCOPRO … UN AMBIENTE SANO E SICURO SCOPRO … UN MONDO D’ EMOZIONI SCOPRO … IL MIO CORPO E ME NE PRENDO CURA SCOPRO … UN MONDO DI PAROLE E NUMERI SCOPRO … THE ENGLISH’S WORLD La nostra scuola dell’infanzia si pone come obiettivo lo sviluppo del bambino nella sua globalità: Identità: “IO SONO” – Autonomia: “IO POSSO” – Competenze: “IO SO E IO SO FARE” – Cittadinanza: “ IO APPARTENGO”

  39. b. Interclasse di 1^ “LA MIA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO” Marzo-aprile-maggio-fine lezioni “PRONTI , PARTENZA…PRIMA” Metà settembre- ottobre- novembre-dicembre BEN…ESSERE U.A.3 U.A.1 U.A.2 “MI RACCONTO, TI RACCONTO” Gennaio-febbraio

  40. c. Interclasse di 2^ Mi riconosco L’ interazione uno sguardo intorno a me Rapporti “Causa/effetto” La riflessione sul sé RACCONTO A PIÙ VOCI L’ autocontrollo “comportamenti e norme” Un mondo da capire (la natura e l’uomo) L’espressione Le relazioni 2° quadrimestre febbraio – giugno 1° quadrimestre settembre - gennaio

  41. dicembre - gennaio d. Interclasse di 3^ I LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE 2° Unità di apprendimento: Tutto ha una “storia” alla scoperta del tempo e dello spazio febbraio - marzo - aprile settembre - ottobre - novembre RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESCERE INSIEME LA CITTADINANZA E LA PARTECIPAZIONE 3° Unità di apprendimento: Cittadini si diventa: ogni giorno sempre più consapevoli, partecipi e autonomi L’ACCOGLIENZA 1° Unità di apprendimento: Nuovi “occhiali” per leggere e per capire maggio giugno IL METODO DI STUDIO 4° Unità di apprendimento Per saperne di più … impariamo ad imparare!

  42. e. Interclasse di 4^ 2^ unità 1^ unità ... l'esperienza insegna a progettare, approfondire, appassionarsi. ... l'esperienza insegna a dialogare e confrontarsi. sett./ ott./nov. Crescendo dic./ gen./febb. impariamo che... 3^ unità ... l'esperienza insegna a crescere. mar./apr./ mag./giu.

  43. f. Interclasse di 5^ 1^ U.A.(Sett.Ott.Nov) “Uno sguardo alle nostre esperienze: il piacere di raccontarsi” 2^ U.A.(Dic.Genn.Febb) “Uno sguardo alla storia e al mondo … alla ricerca della pace” 3^ U.A.(Mar.Apr.Mag.Giu.) “Uno sguardo indietro: leggere il passato per proiettarsi nel futuro”

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