1 / 15

Linfoma extranodale a cellule NK/T di tipo nasale A. Scivetti, D. Di Clemente, D.M. Tateo, L.Resta Dipartimento

Linfoma extranodale a cellule NK/T di tipo nasale A. Scivetti, D. Di Clemente, D.M. Tateo, L.Resta Dipartimento di Anatomia Patologica Università degli studi di Bari. Introduzione .

oceana
Download Presentation

Linfoma extranodale a cellule NK/T di tipo nasale A. Scivetti, D. Di Clemente, D.M. Tateo, L.Resta Dipartimento

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Linfoma extranodale a cellule NK/T di tipo nasale • A. Scivetti, D. Di Clemente, D.M. Tateo, L.Resta • Dipartimento di Anatomia Patologica • Università degli studi di Bari

  2. Introduzione • Il linfoma nasale angiocentrico è una neoplasia maligna rara EBV-associata, con caratteristiche fenotipiche e genotipiche delle cellule T linfocitarie mature e NK periferiche, tipico del tratto aero-digestivo superiore o dei tessuti facciali della linea mediana. • Riportiamo un caso clinico di questa rara neoplasia.

  3. Caso clinico Paziente di sesso: femminile. Anni: 63. Sintomi clinici: astenia e febbricola da circa due mesi, a cui sono seguite ostruzione nasale ed epistassi. Esame obiettivo: neoformazione bianco grigiastra, turgida e friabile, sanguinante al toccamento, localizzata al meato medio.

  4. Polimorfismo cellulare • Aspetto eterogeneo dovuto alla presenza di numerosi elementi cellulari, e di elementi infiammatori quali granulociti neutrofili, eosinofili, macrofagi, plasmacellule, immunoblasti ed istiociti. La distribuzione delle cellule neoplastiche nel tessuto è piuttosto irregolare. In alcuni casi gli elementi infiammatori, presenti in gran numero, possono oscurare quelli neoplastici. • Linfociti neoplastici: nuclei ipercromatici, a contorno irregolare; presenza di figure mitotiche, sebbene in basso numero; cromatina grossolana ed aspetto vescicoloso dei nuclei, soprattutto nelle cellule di volume aumentato; nucleoli assenti o poco evidenti; quantità moderata di citoplasma pallido, contenente a volte granuli azzurrofili evidenziabili con il Giemsa.

  5. Pattern di crescitaangiocentrico o diffuso Descrive un particolare atteggiamento adottato dagli elementi linfoidi, i quali si dispongono attorno ai vasi, ne infiltrano e distruggono la parete, per poi occluderne il lume, determinando così trombosi.

  6. Necrosi Può coinvolgere il tessuto sano, il tessuto neoplastico o entrambi. Essa trova giustificazione da un lato nell'ostruzione del lume vascolare da parte degli elementi neoplastici, dall'altro nella produzione di citochine e fattore di necrosi tumorale ad opera dell' EBV. In queste neoplasie si rileva inoltre un'estesa apoptosi, probabilmente dovuta all'azione citolitica di perforina, TIA-1 e granzymes.

  7. Immunoistochimica • Citocheratina pool: per escludere un eventuale carcinoma (vedi il linfoepitelioma). • CD 20: per escludere un fenotipo B. • CD 45 RO: per confermare un fenotipo T, nel caso di riarrangiamento dei recettori. • CD 3: per confermare un fenotipo T. • CD 56: per confermare un fenotipo NK.

  8. CD3 CD45 RO CD 56

  9. Diagnosi • Sono pervenuti 5 frammenti in gran parte necrotici e costituiti da una proliferazione di elementi linfoidi di media e grossa taglia infiltranti le pareti arteriose. Sono presenti residui di dotti ghiandolari. • Le reazioni IIC risultano positive per CD 45 RO (+++), CD 3 (+), CD 56 (+) nelle cellule proliferanti, per CK pool nei dotti ghiandolari residui; negatività per CD 20. • Il quadro istologico e l’assetto immunofenotipico depongono per un linfoma nasale angiocentrico.

  10. Linfoma nasale angiocentrico • Rara neoplasia maligna EBV-associata. • Caratteristiche fenotipiche e genotipiche delle cellule T/NK, definita dalla R.E.A.L. Classification of Lymphoid Neoplasms: linfoma angiocentrico. • Attualmente, secondo la classificazione WHO: Linfoma NK extranodale/linfoma T nasale, inserito nel gruppo delle neoplasie T-linfocitarie mature e NK periferiche.

  11. Evoluzione storica della malattia Ieri: Reticulosi polimorfa, reticulosi maligna della linea mediana, granuloma letale della linea mediana, sindrome idiopatica della linea mediana, granuloma di Stewart. Oggi: Linfoma a cellule T/NK termine attualmente usato per indicare un linfoma aggressivo e distruttivo del tratto aero-digestivo superiore o dei tessuti facciali della linea mediana. L'ipotesi che si trattasse di una neoplasia maligna con caratteristiche immunofenotipiche delle cellule T si è avanzata in Asia nel 1982.

  12. Conclusioni • Il linfoma extranodale a cellule T/NK di tipo nasale rappresenta una neoplasia a basso grado di malignità ma ad elevata aggressività clinica, per la cui diagnosi è necessario un approccio multidisciplinare che coniughi i dati clinico-patologici e microbiologici con quelli immunofenotipici e biologico-molecolari.

More Related