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…agenzia per l’inclusione sociale…

…agenzia per l’inclusione sociale…. PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’. L’agenzia per l’inclusione ha iniziato ad operare sul territorio della Provincia del Vco nella primavera del 2003. Tre sono state le tornate progettuali che hanno sostenuto le sue attività:

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Presentation Transcript


  1. …agenzia per l’inclusione sociale… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  2. PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  3. L’agenzia per l’inclusione ha iniziato ad operare sul territorio della Provincia del Vco nella primavera del 2003. Tre sono state le tornate progettuali che hanno sostenuto le sue attività: il progetto “Area Penale Esterna”; il progetto “…la fabbrica dell’inclusione…”; il progetto “…AGENDO…”. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  4. La peculiarità del servizio erogato dall’impresa sta nel prendersi carico di tutti gli aspetti correlati all’azione di inclusione Il suo lavoro va cioè nella direzione di risolvere il problema della frammentarietà degli interventi in questo campo, assicurando la cura complessiva di tutto il processo di inclusione. L’agenzia per l’inclusione è nella sua accezione più classica “ un luogo deputato alla promozione e alla realizzazione di percorsi di inclusione sociale per persone coinvolte da problemi con la Giustizia”. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  5. Per rispondere a questo compito complesso e articolato l’agenzia è organizzata per aree di intervento: • un’ area giuridica o dell’accesso al diritto; • un’ area lavoro (o del lavorare); • un’ area educativa e dell’accoglienza (o dell’abitare) Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  6. L’idea di promuovere una sperimentazione di questa natura sul territorio della Provincia del Vco nasce dalla presenza di condizioni sociali, politiche e culturali particolarmente favorevoli allo sviluppo di pratiche di intervento innovative nel settore penale. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  7. Tali circostanze sono circoscrivibili in due ordini di ragioni: • da una parte la presenza di un istituto di pena dalle ridotte dimensioni e dal ridotto “impatto” sulla città e sulla comunità; • dall’altra la contestuale presenza di una serie di fattori quali: • una comune sensibilità da parte degli amministratori e dei decisori politici locali, • un gruppo di lavoro motivato e competente, • una società civile attenta e pronta ad investire risorse per la realizzazione di un progetto di sistema. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  8. L’agenzia sviluppa il suo intervento prendendosi cura delle fasi di passaggio dal dentro al fuori, ovvero dal momento della pena a quello della liberazione. L’esperienza maturata in anni di servizio in favore di persone coinvolte da problemi con la Giustizia, ci ha permesso di comprendere quali e quanti siano gli snodi problematici relativi alla reimmissione nella società libera. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  9. Attraverso un lavoro di presa di contatto e di conoscenza condotto nel periodo della detenzione, gli operatori dell’agenzia mettono a disposizione delle concrete possibilità di inserimento, in ambito sociale, lavorativo e alloggiativo. Le persone concordano e sottoscrivono un “patto” relativamente al loro progetto personale assumendosi in modo chiaro responsabilità, obblighi e doveri. Fa parte del lavoro educativo la verifica relativa alla tenuta del patto nel tempo. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  10. Oltre a svolgere la funzione di motore di interventi di inclusione direttamente rivolti alle persone, l’agenzia rappresenta un terminale in grado di assicurare, nel tempo, uno stimolo continuo per favorire il coinvolgimento degli Enti Locali e della comunità intorno alle tematiche della penalità. Il riscontro prodotto dal lavoro dell’agenzia, rispetto sia agli operatori e ai dirigenti dei servizi pubblici, che alla cittadinanza testimonia che la stessa è in grado di essere oltre che un luogo “per l’accesso alle possibilità” anche un efficace strumento per la sensibilizzazione della collettività, capace di promuovere un messaggio costruttivo relativamente all’adeguatezza delle pratiche del controllo penale. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  11. AREA GIURIDICA • Elevato numero di contatti (circa 280- 300), nel periodo marzo 2003/dicembre 2005. Il servizio è attivo all’interno della Casa Circondariale di Verbania con cadenza settimanale (di norma il sabato pomeriggio), oltre che all’esterno su appuntamento. Resta aperta la questione dicome assicurare un’informazione capillare all’interno rispetto a tale possibilità. Problema della complessa circolazione dell’informazione. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  12. AREA GIURIDICA …le attività prevalenti sono orientate: • al contatto con avvocati, familiari, uffici dell’amministrazione della Giustizia, operatori dei servizi… • alla preparazione di istanze per benefici (“indultino”, espulsione, misure alternative); • alla cura pratiche amministrative (ambito lavorativo, permesso di soggiorno); • alla consulenza e orientamento in ambito giuridico… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  13. AREA GIURIDICA • …sono il servizio di accesso al diritto… Marco… Alberto… Sara… Chiara… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  14. AREA ACCOGLIENZA • Dal giugno 2003 al novembre 2005 sono stati erogati complessivamente 3533 giorni di accoglienza rivolti a 18 persone con problemi di Giustizia. • Attualmente sono 7 le persone ospitate. • 4 sono anche le persone attualmente in attesa di accoglienza. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  15. Gli spazi del servizio sono: - via S. Carlo n.4 Pallanza – 3 posti letto - Villa Olimpia – una stanza fino al giugno 2006 (Comune di Verbania) - via Guglielmazzi n.51 Pallanza – 1 + 1 posti letto (in locazione) - piazza Matteotti n.35 Intra – 2 posti letto (in locazione) • La copertura dei costi di gestione delle accoglienze è stata possibile dapprima grazie al progetto Car.Te.S.I.O., quindi nel corso del 2005 e del 2006 dal contributo erogato della Provincia del Vco (Settore politiche sociali). Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  16. AREA EDUCATIVA Nel corso del tempo l’attività del servizio è andata consolidandosi attorno alle aree di attività inizialmente individuate. Queste riguardano prevalentemente: -  cura e gestione degli spazi di accoglienza (prospettiva dell’abitare); -cura della convivenza all’interno degli spazi di accoglienza; - definizione e “manutenzione” del contratto che lega le persone all’impresa; Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  17. AREA EDUCATIVA     -  colloqui individuali di verifica;        - sessioni mensili di lavoro di gruppo per definire momenti comuni di confronto;        - attività di raccordo con i servizi del territorio; - cura dei contatti con i luoghi di aggregazione; - condivisione del tempo libero con gli ospiti degli spazi di accoglienza; - attività di supporto e sostegno informali… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  18. AREA EDUCATIVA Fanno parte del servizio: …SANDRO che è un educatore… …fino ad agosto ci ha aiutati DAVIDE che è l’educatore di strada per eccellenza… …da gennaio ci aiuterà BARBARA…che è una mediatrice culturale…. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  19. AREA LAVORO • Complessivamente dal settembre 2003 sono stati attivati 36 percorsi di avviamento al lavoro che hanno riguardato 30 persone con problemi di Giustizia • Lo strumento privilegiato è stato il tirocinio di orientamento supportato da un contributo di sostegno al reddito (borsa lavoro) utilizzato in 28 occasioni (da gennaio 2005 utilizziamo tirocini nell’ambito del progetto P.O.R. ob.3)… • …quindi 3 inserimenti in L.R. 28/93… 1 grazie al lavoro interinale… 5 senza l’ausilio di strumenti particolari… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  20. AREA LAVORO La valutazione dei percorsi di avviamento al lavoro promossi è composita. Per 22 di questi è possibile esprimere una valutazione positiva nel senso che: • sono risultati utili per un futuro inserimento; • sono risultati utili in relazione agli obiettivi iniziali; • sono risultati utili ai fini dell’espiazione all’esterno della pena. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  21. AREA LAVORO • …per i restanti si è trattato di percorsi di transizione che non hanno raggiunto gli obiettivi definiti in partenza… • … per questi esiste comunque il tentativo di rielaborare il percorso fatto e di trovare strade alternative a quella sperimentata.. Nota: per alcune persone sono stati attivati anche più tipi di inserimenti Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  22. AREA LAVORO Resta aperta la questione riferita al perfezionamento degli strumenti tesi a supportare le esigenze delle persone. Rispetto al lavoro condotto evidenziamo alcuni limiti degli approcci “curativi” (l’idea secondo cui la disoccupazione è solamente un problema di carenze di competenze professionali) al problema del reperimento e della conservazione di un’occupazione stabile. Gli snodi critici rispetto al rapporto con il mondo del lavoro sono infatti spesso rappresentati dal raggiungimento di un migliore equilibrio relativo alla sfera personale… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  23. AREA LAVORO Arianna è l’area lavoro…. supportata dal contributo di Marianna dell’amministrazione… oltre che di quello di Donato…(con i suoi contatti tentacolari)… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  24. Crediamo esistano sufficienti condizioni per poter introdurre anche elementi di lettura “politica” del fenomeno. Vi sono strati della nostra società per i quali riteniamo possibile parlare di una vera e propria questione di adattamento problematico rispetto alle condizioni definite da una parte dagli assetti e dalle fisionomie del mercato di lavoro, dall’altra dai modelli e dagli orizzonti di riferimento proposti dalla società dei consumi. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  25. PSICODRAMMA • Dal novembre ‘03 al novembre ‘05 sono state più di 60 le sedute di psicodramma che hanno coinvolto fino ad ora 25 persone (professionisti, volontari, persone con problemi di Giustizia, familiari…). • Ricordiamo che le persone interessate dai percorsi d’inclusione non sono tenute alla partecipazione agli incontri di supervisione che resta facoltativa sia per loro che per chiunque altro volesse parteciparvi. • Il lavoro, lo ricordiamo, ha l’obiettivo di offrire un momento di ascolto e di verifica alle persone che intendono investire nella direzione della consapevolezza e della scoperta di orizzonti di significato per la vita di tutti i giorni. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  26. PSICODRAMMA • Da settembre di quest’anno i gruppi di supervisione si sono duplicati, nel senso che l’abbondanza delle richieste provenienti dalla comunità ci ha determinato a potenziare la sua attività… i gruppi si tengono ogni martedì e giovedì sera dalle 21.00 fino a notte fonda… Rose è la psi che si occupa di tentare di restituire senso alla complessità talvolta caotica delle vicende che emergono durante il lavoro di gruppo… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  27. RISORSE IMPIEGATE • Area giuridica - un collaboratore a progetto - impegno 4 ore settimanali; - tre volontari; • Area educativa -due collaboratori a progetto - impegno 12/15 ore settimanali; - una collaboratrice a progetto - impegno 4 ore settimanali per supervisione; • Area lavoro - un tutor per inserimenti lavorativi - impegno 20 ore settimanali; • Area coordinamento - un coordinatore dell’iniziativa – impegno 15 ore settimanali; Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  28. PROGRESSI COMPIUTI • Nel corso dell’ultimo semestre l’impresa ha continuato a erogare i suoi servizi facendo attenzione a rispondere nel modo più corretto sia alle richieste provenienti dalle persone, che a quelle provenienti dai servizi. • Le attività dell’impresa possono ormai dirsi sistematizzate, nel senso che ciascuna area di attività è stata capace di strutturare per se stessa micro momenti organizzativi autonomi. Ottimo è il livello di affiatamento del gruppo di lavoro, all’interno del quale convivono anime e ispirazioni assai variegate. • Sul territorio i servizi di welfare sono diffusamente informati dell’esistenza dell’impresa e vi si rivolgono per segnalare le situazioni più diverse riguardanti persone coinvolte dal sistema di controllo penale. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  29. PUNTI DI FORZA • Aver stimolato un coinvolgimento esteso della comunità locale sulle tematiche della penalità, strutturando una rete di soggetti disponibili a ragionare sui problemi legati alla gestione del fenomeno penale. • Aver reso possibile la costituzione di un gruppo di lavoro concentrato sul tema dell’accesso alle possibilità. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  30. Essere riconosciuti dal territorio quale luogo di riferimento per la ricerca di risorse e di possibilità per persone coinvolte dalla Giustizia. • Essere in grado di offrire alle persone un sostegno su più fronti (casa, lavoro, formazione, aiuto nelle pratiche burocratiche…). • Essere disponibili a condividere con le persone, frammenti significativi di esperienze di vita. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  31. OBIETTIVI RAGGIUNTI • Avere condotto una sperimentazione di questo genere. • Aver costituito un micro sistema organizzativo dedicato al lavoro per l’inclusione. • Aver costituito un coordinamento di enti rappresentativi del territorio (G.O.L.). Rispetto al piano operativo rimandiamo ai valori numerici evidenziati in precedenza. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  32. CONSIDERAZIONI FINALI • Alla luce dell’esperienza maturata in questi due anni di lavoro di prossimità ci sentiamo di proporre alcuni spunti di riflessione: • …crediamo esista una questione critica legata al raccordo tra le varie componenti di ciò che è tradizionalmente Pubblico…spesso si ha la sensazione che si intervenga “difensivamente” ossequiando prioritariamente standard di funzionamento interni piuttosto che le esigenze concrete delle persone cui si dovrebbe essere di servizio…difficoltà ad intervenire nelle complessità delle vicende che riguardano le persone… • …esiste un problema di fondo legato alla compatibilità delle logiche di lavoro delle varie articolazioni del Pubblico…in particolare vi è l’esigenza di superare il principio della “territorialità” rispetto all’accesso ai servizi, almeno per quello che riguarda il lavoro con la Giustizia…nella misura in cui esistesse e si diffondesse questa possibilità si realizzerebbero le condizioni per poter promuovere forme concrete di disambientamento… • da ultimo, come del resto già evidenziato in altre valutazioni, riteniamo esista una questione generale, su cui crediamo sia necessario concentrare attenzione e spirito di innovazione, legata alla farraginosità degli strumenti formali previsti dal sistema di controllo penale…esigenza di problematizzare il ricorso al processo e alla pena quali unici strumenti di risposta alla criminalità… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  33. SCENARI PER IL FUTURO • L’iniziativa progettuale aveva tra i suoi obiettivi più ambiziosi il coinvolgimento delle articolazioni Pubbliche direttamente toccate dalle difficili situazioni in cui spesso versano le persone coinvolte da problemi con la Giustizia…coinvolgimento che volutamente non è stato di natura economica, ma solo di natura funzionale e ai fini della valutazione… • Giunti al termine di un biennio, contrassegnato da tutte le difficoltà legate all’attivazione delle varie aree di attività dell’impresa d’inserimento, oltre che all’individuazione delle risorse utili al loro sostentamento, siamo a sollevare con forza una questione di responsabilità rispetto alla gestione di questo servizio… • Lungo tutto questo periodo il lavoro dell’impresa, financo il suo finanziamento, sono stati sottoposti a verifica e a valutazione con il preciso obiettivo di sensibilizzare la sfera del Pubblico, nella sua poliedricità multiforme, a farsi carico di un’esigenza importante di una componente residua, ma per questo non trascurabile, della nostra società… Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  34. …restiamo convinti del fatto che il lavoro all’insegna dell’accesso alle possibilità rappresenti un presupposto fondamentale per poter confidare in un contenimento dei costi sociali legati al ricorso massiccio e indiscriminato a pratiche di controllo fondate su strumenti formali di natura retributiva, incapaci aprire ambiti di lavoro tesi ad una possibile trasformazione delle circostanze complesse (individuali e di contesto) che fanno da scenario al fenomeno criminale… • Crediamo sia giunto il momento di proporre un momento di verifica congiunta rispetto alle prospettive di medio termine di questa esperienza. In particolare se questa possa essere considerata nell’ambito della fase di programmazione delle politiche sociali del territorio legata alla definizione dei “piani di zona” voluti dalla legge Turco sul sistema integrato dei servizi. • Il nostro lavoro continuerà tenendo presente questa prospettiva…l’impegno che lo staff dell’impresa si assume nei confronti del territorio è quello di assicurare ancora fino alla fine del 2006 l’erogazione dei suoi servizi d’inclusione, confidando appunto in una considerazione positiva in sede di programmazione degli interventi strutturali per il territorio. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

  35. GRATITUDINI ….moltissime sono le persone che con il loro aiuto hanno permesso e stanno permettendo all’agenzia di continuare a lavorare… proviamo a ricordarle per ringraziarle… Dino…Donato…Giuseppe e i volontari dell’Associazione “Camminare Insieme”…Arianna… Massimo Nobili e la Fondazione CARIPLO… la Provincia del Vco…la Regione Piemonte… un ringraziamento particolare anche alla task force della nostra amministrazione , che ci consente di far quadrare i conti e di gestire la complessità formale legata ai molteplici filoni di finanziamento…quindi grazie a Elena, Sara, Ausilia, Marianna e Tatiana…. Plenaria C.F.P.P. Casa di Carità Onlus

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