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Gestione del paziente critico respiratorio

Gestione del paziente critico respiratorio. PERCORSO DEL PAZIENTE CRITICO RESPIRATORIO. ACCETTAZIONE PRONTO SOCCORSO. DOMICILIO. PNEUMOLOGIA UTSIR RIANIMAZIONE. DOVE RICOVERARE IL PAZIENTE. PNEUMOLOGIA. UTSIR. UTI. vigile (grado1) soporoso (grado 2-4) coma (grado 5-6)

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Gestione del paziente critico respiratorio

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Presentation Transcript


  1. Gestione del paziente critico respiratorio

  2. PERCORSO DEL PAZIENTE CRITICO RESPIRATORIO ACCETTAZIONE PRONTO SOCCORSO DOMICILIO PNEUMOLOGIA UTSIR RIANIMAZIONE

  3. DOVE RICOVERARE IL PAZIENTE PNEUMOLOGIA UTSIR UTI

  4. vigile (grado1)soporoso (grado 2-4)coma (grado 5-6) Ipossiemicoipossiemico refrattarioarresto cardiorespiratorio Responsivo alla(PaO2/FiO2<200)instabilità emodinamica farmacoterapianon collaborante Normocapnico ipercapnico PaCO2>55mmHg acidosi pH < 7.30 UTSIR UTI pneumologia

  5. CRITERI PER IL PASSAGGIO DI UN PAZIENTE TRA LE DIFFERENTI UOC

  6. PNEUMOLOGIA • Aumento della PaCO2 di 15-20 mmHg durante O2 terapia • Ipercapnia con acidosi ( pH < 7.30 ) • Alterazioni del sensorio (stato soporoso, 2-4 scala di Kelly) • Ipossiemia refrattaria alla O2 ( PaO2/FiO2 <200 ) • UTSIR • Cattiva gestione delle vie aeree • Stato comatoso • Non collaborante alla NIVM • Instabilità emodinamica • Arresto cardiorespiratorio UTI

  7. UTI • Dopo estubazione necessita di un programma di svezzamento con NIVM • Tracheostomizzato in VM assistita-controllata • Necessità di un programma riabilitativo e di ospedalizzazione domiciliare • UTSIR • Non segni clinici di fatica muscolare • Capnia stabile • pH>7.35 • Ipossiemia responsiva alla O2 • Vigile (grado 1 scala di Kelly) • PNEUMOLOGIA

  8. UTSIR . . .area di monitoraggio e di trattamento dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta, da causa primitivamente respiratoria e/o da insufficienza respiratoria cronica riacutizzata dove vengono impiegate tecniche di monitoraggio e di ventilazione non invasiva

  9. Marzo 2003 Tre posti letto Novembre 2003 Otto posti letto • 148 ricoveri provenienti da : • 58 dalla Rianimazione • 46 dall’Accettazione Pneumologica • 34 dai Reparti di Pneumologia • 4 dalla Rianimazione Cardiochirurgica • 6 dalla UTIC

  10. Caratteristiche cliniche dei 148 pazienti : • BPCO riacutizzati (38%) • Alterazioni gabbia toracica (6%) • Sequele tubercolari associate ad ostruzione (4%) • Neuromuscolari (8%) • Complicanze post cardiochirurgiche (10%) • Cardiopatie dilatattive e valvolari (6%) • Fibrosi polmonare (8%) • Neoplasie polmonari (12%) • Polmoniti (4%) • ARDS ( 3%) • Versamento pleurico (2%)

  11. 148 pazienti : • 32 trasferiti in UTI • 22 trasferiti nei Reparti di Pneumologia • 58 dimessi in NIVD • 12 dimessi con programma di OD • 9 dimessi • 2 trasferiti in UTIC • 13 exitus

  12. DIMISSIONI PROTETTE OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE DAY HOSPITAL AMBULATORIO

  13. PAZIENTI DIMESSI IN VM A LUNGO TERMINE CARATTERISTICHE CLINICHE 40 COPD 6 CIFOSCOLIOSI 5 ESITI TBC POLMONARE 5 OBESI CON IPOVENTILAZIONE 2 NEUROMUSCOLARI

  14. PAZIENTI DIMESSI IN OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE 12 PAZIENTI TRACHEOSTOMIZZATI ED IN VM 4 EXITUS ( DUE MESI ) 3 IN ADI ( DOPO SEI MESI DI OD) 5 IN OD ( CINQUE MESI)

  15. Perché parlare oggi di assistenza a domicilio Elevata morbosità e mortalità Contenimento delle spese in sanità Migliorare la dignità e qualità di vita Elevata tecnologia

  16. Dimensioni del problema COPD Terza causa di mortalità Patologia con elevata degenza media (11.3gg) Ridotta autonomia personale Necessità di frequenti e prolungati ricoveri

  17. DISTRIBUZIONE MCD Anno 2001 A.O. MONALDI Cardiologia 10969 ac. 26.8 % Pneumologia 9187 ac. 22.5 % Totali 40854 accessi

  18. DISTRIBUZIONE GIORNATE TOTALI PER MCD Cardiologia 26.3 % Pneumologia 42.4 %

  19. RICOVERI > 2 / ANNO PER BPCO ANNO 1999 E 2000 A.O.MONALDI

  20. PROGETTO • RIDUZIONE • Durata • Ripetuti RICOVERO OSPEDALIERO UTSIR (20 GG) RICOVERO OSPEDALIERO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE TELEMONITORAGGIO CONTINUO DAY HOSPITAL AMBULATORIO

  21. DIAGNOSI E TRATTAMENTO RICOVERO OSPEDALIERO VALUTAZIONE INFORMAZIONE FORMAZIONE VMD GRUPPO OPERATIVO DI O.D.P. CONSENSO INFORMATO

  22. STRATEGIA PARTECIPATIVA PAZIENTE NUCLEO FAMILIARE INFORMAZIONE – FORMAZIONE INCONTRI DI 30’ CON OPERATORESANITARIO VERIFICHE SUCCESSIVE

  23. CONSENSO INFORMATO IL PAZIENTE ACCETTA DI: ESSERE SEGUITO A CASA CON SUFFICIENTE EFFICACIA E SICUREZZA DAL GRUPPO DI OSPEDALIZZAIONE DOMICILIARE IL RESPONSABILEDELLE MIE CURE E’ IL DR. ……CHE DECIDERA’ LA FREQUENZA ED IL TIPO DI INTERVENTI NON MI VIENE ASSICURATA LA PRESENZA FISSA DI UNA PERSONA ED E’ QUINDI NECESSARIO CHE DAL…AL…SIA PRESENTE COSTANTEMENTE UNA PERSONA DI MIA FIDUCIA IL MIO MEDICO DI FAMIGLIA E’ STATO INFORMATO…. ..AL TERMINE DELLA O.D. LA RESPONSABILITA’ COMPLESSIVA DELLA MIA SALUTE TORNERA’ AL MEDICO DI FAMIGLIA TRANNE CHE PER CONTROLLI PROGRAMMATI PRESSO L’A.O. E I SERVIZI DISTRETTUALI DELLA A.S.L. DATA DEL CONSENSO…… FIRMA DEL RESPONSABILE DELLA O.D…………. FIRMA DELPERSONA DI FIDUCIA….. FIRMA DEL PAZIENTE……………

  24. APPENA LE CONDIZIONI CLINICHE DEL PAZIENTE IN VM A • LUNGO TERMINE SI STABILIZZANO VIENE STABILITO IL • PIANO DI OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE INDIVIDUALIZZATO : • VALUTAZIONE MEDICA : • NECESSITA’ TERAPEUTICHE FARMACOLOGICHE • DI ASSISTENZA RESPIRATORIA ( OLT E VM ) • OBIETTIVI RIABILITATIVI • VALUTAZIONE INFERMIERISTICA • LIVELLI DI AUTONOMIA • IGIENE, PULIZIA CUTANEA E CAVO ORALE • ASPIRAZIONI TRACHEALI, CURA TRACHEOSTOMIA • NECESSITA’ EDUCAZIONALI DEL PAZIENTE E DEL FAMILIARE • VALUTAZIONE AMBIENTALE (SICUREZZA, IDONEITA’, • BARRIERE ARCHITETTONICHE)

  25. Si invia relazione clinica con piano di assistenza al Responsabile di • Distretto in cui si chiede : • Presidi : • tracheostomizzato : due ventilatori polmonari, due aspiratori • chirurgicici, un umidificatore, pallone Ambu, batteria esterna • di supporto, letto ortopedico con materaso antidecubito (se • allettato), ossigeno liquido con stroller, bombola di O2 gassoso, • pulsossimetro • NIV : un ventilatore polmonare, Ossigeno liquido con stroller, • pulsossimetro • b) Materiale di consumo ( mensile) • tracheostomizzato : 10 circuiti ventilatore, 30 filtri antibatterici • 12 catere mounth, 2 cannule tracheostomiche, 120 sondini per • aspirazione monouso, 30 nasi artificiali, guanti, garze • NIV : un circuito ventilatore, 30 filtri antibatterici, due filtri • antipolvere, due maschere e quattro cuffie (anno)

  26. c) Assistenza Sanitaria medico intensivista respiratorio due volte/settimana per la gestione cartella clinica, ventilatore polmonare, controllo cannula tracheale infermiere con due accessi quotidiani per rilevazione parametri vitali, igiene personale, medicazioni, applicazione terapia, bilancio alimentare ed idrico fisioterapista per controllo ventilatore, mobilizzazione, controllo secrezioni d) Si invia relazione sanitaria al Medico di Medicina Generale e) si programma il Day Hospital in cui il paziente pratica : controllo radiografico del Torace, EGA, ECG, Esame microbiologico su espettorato o tracheoaspirato, esami ematochimici, controllo Ventilatore polmonare e/o altre eventuali indagini specifiche.

  27. OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE • Efficace • Sicura • Vantaggiosa : • per il paziente (qualità di vita) • per la comunità (economica)

  28. OBIETTIVI A LUNGO TERMINE DELLA VM Uso prolungato nella fase di stabilizzazione • Migliorare la durata e la qualità del sonno • Migliorare la qualità della vita • Migliora lo stato funzionale • Prolungare la sopravvivenza

  29. PATOLOGIA RESTRITTIVA NPPV • Migliora gli scambi gassosi • Riduce i sintomi di : • affaticamento • sonnolenza diurna • cefalea al mattino

  30. Razionale della NPPV nella Patologia Restrittiva • Migliora la contrattilità muscolare • ( ridotta ipossiemia ed acidosi ) • Qualità del sonno • ( resetting del Drive respiratorio alla CO2 ) • Aumenta il Volume Polmonare • Migliora la Compliance Polmonare • Riduce lo spazio morto • ( reclutamento di zone atelectasiche )

  31. LINEE GUIDA PER LA NPPV NELLA PATOLOGIA RESTRITTIVA • Sintomi : • affaticamento, dispnea, cefalea al mattino, sonnolenza diurna • Segni : • cuore polmonare • Gas ematici : • PaCO2 > 45 mmHg • Sa < 90% per > 5 minuti • Indici funzionali respiratori : • FVC < 50% • PiMax < 60 cm H2O • Altre indicazioni : • ricoveri ripetuti per insufficienza respiratoria acuta

  32. CONTROINDICAZIONI RELATIVE ALLA NPPV NELLA • PATOLOGIA RESTRITTIVA • Mancata protezione delle vie aeree • Eccessive secrezioni • Necessità di una ventilazione continua • Alterazioni anatomiche che non per mettono l’impiego delle • maschere

  33. IL RAZIONE PER LA NPPV NELLA COPD Previene gli episodi di disordini respiratori notturni Riduce i risvegli Migliora la qualità del sonno Incremento del drive respiratorio alla CO2

  34. LA NIVM A LUNGO TERMINE NELLA COPD • Risultati contrastanti • Non modifica la sopravvivenza • Riduce i giorni di degenza/anno • In un programma di riabilitazione respiratoria riduce • la dispnea e migliora la tolleranza all’esercizio fisico • NON TROVA INDICAZIONE CERTA E RICHIEDE • ATTENTA SELEZIONE DEI PAZIENTI

  35. SELEZIONE DEI PAZIENTI CON BPCO PER LA NIVM A LUNGO TERMINE 1) SINTOMI - affaticamento, sonnolenza, dispnea 2) ALTERAZIONI DEI GAS EMATICI - PaCO2 >55 mmHg - PaCO2 50-54 e desaturazione notturna (Sat <88% > 5 min con 2l/O2) - PaCO2 50-54 con ripetuti ricoveri ospedalieri ( > 2 /anno) 3) MANCATA RISPOSTA ALLA TERAPIA - farmacologica e di O2 - mancata risposta alla CPAP per sleep apnea - aumento della ipercapnia durante O2 4) VALUTARE DOPO DUE MESI - proseguire se la compliance è > 4h/die e la risposta clinica è favorevole

  36. LA NIVM A LUNGO TERMINE • Riduce la fatica cronica dei muscoli respiratori • Migliora la compliance polmonare riducendo le • microatelettasie • Riduce la ipoventilazione notturna e resetta il • drive respiratorio ad un valore di PaCO2 più • basso

  37. LA CASA È VERAMENTE UNA DOLCE CASA ?

  38. La famiglia come risorsa Con la urbanizzazione e l’industrializzazione Notevoli cambiamenti Nuclei sempre più piccoli Piccoli appartamenti SOLITUDINE

  39. PIU’ CONTROLLO SULLE DECISIONI PRESE LUOGO DI SICUREZZA CASA CONFORTO DELLA RITUALITA’ QUOTIDIANA PRESENZA Familiari, amici DISTRAZIONI

  40. CASA riorganizzata Piano di cura flessibile Interpretazione delle richieste Bisogni del paziente e dei suoi familiari CASA

  41. LA MALATTIA GRAVE COLPISCE SOLO IL PAZIENTE ?

  42. HANDICAP RESPIRATORIO MALATTIA DELLA FAMIGLIA PARENTI SOGGETTO Paura di non gestire con efficacia Paura di non essere controllato MUTANO LE RELAZIONI E LA VITA FAMILIARE

  43. L’interlocutore privilegiato è il paziente che deve scegliere La qualità e la quantità delle cure che desidera Salvaguardare l’equilibrio familiare Interpretare le sue richieste Alleanza terapeutica Individuare la persona che possa fungere da “supporter” Costruire una sorta di “impalcatura”

  44. RETE DEI SERVIZI PAZIENTE COMPLESSO ED IL SUO NUCLEO FAMILIARE

  45. Guardia medica INPS 118 parenti ambulanza Medico di MG Poliambulatorio ASL Ufficio Invalidi civili Specialista privato Paziente E nucleo familiare Terapista Protesi e ausili religiosi ADI ospedale volontariato Assistente sociale RSA Cooperative sociali farmacista CUP

  46. PAZIENTE RETE DEI SERVIZI CASE MANAGER Migliora le modalità di comunicazione Migliora gli esiti del processo Riduce i ricoveri ospedalieri Riduce le visite specialistiche

  47. UTSIR Servizio interno Servizio esterno Degenze brevi Assistenza domiciliare Paziente E familiari D.H volontariato ambulatorio Assistente sociale psicologo

  48. LA NIV A LUNGO TERMINE SI E’ MOSTRATA EFFICACE • RIDUCE I COSTI • RIDUCE LA MORTALITA’ • MIGLIORA LA QUALITA’ DI VITA

  49. Obiettivo fondamentale dell’intervento domiciliare CONTROLLO DEI SINTOMI Respirazione alimentazione autonomia RIDURRE RICOVERI riabilitazione GESTIONE UNICA MALATTIA infezioni MIGLIORARE LA QUALITÀ DI VITA

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