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LA TELEVISIONE

LA TELEVISIONE. Progettazione del telegiornale. Il telegiornale si articola su due facce fondamentali Meccanismo della pianificazione Meccanismo dell’ imprevisto , della velocità , della tempestività. Progettazione del telegiornale. Taglio editoriale

molimo
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LA TELEVISIONE

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Presentation Transcript


  1. LA TELEVISIONE

  2. Progettazione del telegiornale Il telegiornale si articola su due facce fondamentali • Meccanismo della pianificazione • Meccanismo dell’imprevisto, della velocità, della tempestività

  3. Progettazione del telegiornale Taglio editoriale • punto di vista del Direttore e della Redazione • soggettivo

  4. IL DIRETTORE • Direttore • espressionedella proprietà della testata • coordinamento dei servizi • impostazione del sommario • scelta della notizia di apertura del telegiornale Il direttore interagisce con il direttore generale della rete, l’editore, il produttore televisivo, il caporedattore e il caposervizio

  5. Il direttore, il produttore esecutivo e due vicedirettoripartecipano alla riunione del mattino, in cui si imposta il lavoro e si scelgono gli eventi da seguire, già noti attraverso un’agenda

  6. FIGURE PROFESSIONALI NEL TELEGIORNALE • Segreteria di redazione, coordinata da un caporedattore che rappresenta il supporto tecnico-operativo del giornale • punto di riferimentoper il direttore, i vicedirettori e la redazione, di cui organizza gli spostamenti, fungendo da costante punto di riferimento con l’esterno e armonizza il lavoro svolto • Il riversamento di un servizio

  7. FIGURE PROFESSIONALI NEL TELEGIORNALE • Segreteria di redazione, gestione e organizzazione delle risorse • Troupe • numero di giornalisti • mezzi di trasporto • nei collegamenti in diretta, appronta il pulmino regia, coordinando il lavoro dei tecnici e armonizzando il lavoro degli inviati

  8. FIGURE PROFESSIONALI NEL TELEGIORNALE • Caporedattore centrale, figura non sempre presente che rappresenta l’anello di congiunzione tra il direttore e il resto della redazione • Vicedirettore o coordinatore dell’edizione, caporedattore e caposervizio formano la cosiddetta line

  9. FIGURE PROFESSIONALI NEL TELEGIORNALE • La line segue il coordinamento dell’intera edizione, dell’impostazione del sommario, al coordinamento delle fasi redazionali della messa in onda (al coordinatore dell’edizione si affidano caporedattori e caposervizi nelle fasi terminali che precedono la messa in onda) • Vicedirettore e coordinatore dell’edizione, figura di raccordo cha dalla saletta di regia dà indicazioni al regista e al conduttore, sulla scaletta da seguire e su eventuali aggiornamenti

  10. FIGURE PROFESSIONALI NEL TELEGIORNALE • Caporedattore, giornalista che guida le redazioni tematiche: politica interna, politica estera, cronaca, economia, costume e società, cultura e spettacoli servizi speciali • Ogni redazione tematica è divisa in servizi • Caposervizio, giornalista che guida i vari servizi

  11. FIGURE PROFESSIONALI NEL TELEGIORNALE • Redattore, giornalista che svolge un lavoro interno ad una redazione tematica, comunemente detto lavoro di desk • reperimento e scelta di materiale cartaceo e fotografico (informazioni di prima mano e contatto ufficio stampa) • editing dei propri e degli altrui articoli (controllo dei tempi) • composizione del pezzo da girare all’inviato • Inviato, giornalista che svolge il lavoro prevalentemente all’esterno della redazione

  12. Progettazione telegiornale Distribuzione notizie • TEMATIZZAZIONE DELLE NOTIZIE • GERARCHIZZAZIONE DEI SERVIZI

  13. Progettazione telegiornale Distribuzione notizie • TEMATIZZAZIONE DELLE NOTIZIE Le pagine di un telegiornale corrispondono, più o meno, a quelle di un quotidiano • GERARCHIZZAZIONE DEI SERVIZI Il servizio viene collocato tenendo conto della posizione del medesimo nel notiziario complessivo, della sua lunghezza e della sua rilevanza da un punto di vista tematico contenutistico

  14. Ogni telegiornale ha una sua identità, un suo target, un pubblico a cui si rivolge

  15. In ogni caso il primo cardine della comunicazione televisiva è che essa deve sempre riuscire ad essere spettacolo

  16. Progettazione telegiornale Ci sono due formati di telegiornale: edizione flash e edizione principale

  17. Progettazione telegiornale • Edizione flash, edizione di minore importanza, breve (circa 10 minuti) e meno approfondita • in generale no “struttura piramidale” e “tematizzazione” • il conduttore come tuttologo, figura centrale • notizie di edizioni precedenti • notizie aggiornate, dell’ultima ora • brevi servizi • ore 5:30, 6, 7, fascia pomeridiana

  18. Progettazione telegiornale • Edizione principale, telegiornale “classico”, di maggiore importanza, durata di circa 30 minuti, con approfondimenti e servizi • centralità nel palinsesto televisivo • indicazioni importanti sull’identità della rete • scandisce la giornata del teleutente • rappresenta una sorta di impegno che l’emittente prende con il pubblico • ore 13 e 20

  19. Progettazione telegiornale • Edizione principale, inserita fra due programmi di alta audience destinati a fargli da “traino” in entrata e in uscita • La funzione della copertina, “finestra” che precede il tg di circa 5 minuti e che lo annuncia con una sorta di strillo • La funzione del collegamento con lo studio della redazione del tg

  20. STRUTTURA DEL TELEGIORNALE • Sigla d’apertura • Sommario • Titoli principali: le notizie più importanti e le sezioni tematiche • Lead introduttivo del conduttore • Servizi, notizie o lanci di notizie lette dal conduttore e collegamenti in diretta • Riepiloghi, quando si deve fare un aggiornamento su notizie date in precedenza

  21. “Il giornalismo scritto” e il “giornalismo radio-televisivo” Differenza strutturale e fondamentale: • Giornalismo scritto, costruito in base allo spazio che occupa • Giornalismo radio-televisivo, costruito in base al tempo che occupa

  22. “Il giornalismo scritto” e il “giornalismo radio-televisivo” Conseguenze: differenti valori-notizia • Giornalismo scritto, la notizia più essere riletta più volte Giornalismo radio-televisivo, perdere una notizia coincide con l’impossibilità di recuperarla • Giornalismo scritto, descrizione puntuale di un fatto Giornalismo radio-televisivo, più spazio al commento meno alla descrizione grazie al supporto delle immagini

  23. “Il giornalismo scritto” e il “giornalismo radio-televisivo” • Giornalismo scritto, notizia più lunga, mediata ed elaborata, maggiore rischio di manipolazione Giornalismo radio-televisivo, notizia più breve, immediata, meno elaborata, sensazione di maggiore veridicità • Giornalismo scritto, il pubblico sceglie quale articolo leggere e come leggerlo, linguaggio più elaborato Giornalismo radio-televisivo, informazione “subita”, linguaggio chiaro e semplice

  24. “Il giornalismo scritto” e il “giornalismo radio-televisivo” In definitiva: • Giornalismo scritto, il giornalista si rivolge maggiormente alla razionalità del pubblico • Giornalismo radio-televisivo, il giornalismo si rivolge all’emotività del pubblico

  25. “Il giornalismo televisivo” Il ruolo dell’anchorman o conduttore televisivo: • Il conduttore non è un lettore di notizie, ma è un personaggio televisivo • Il conduttore con il suo supporto personale (to anchor significa supportare) “carica di significato” la notizia Il mezzo crea il messaggio • il conduttore offre la sua immagine • il conduttore incarna fisicamente il telegiornale • il conduttore è l’interfrecciadel pubblico, l’altro polo di un ideale processo di comunicazione interpersonale

  26. “Il giornalismo televisivo” Il ruolo dell’anchorman o conduttore televisivo: • Il conduttore è per status l’attore che il mezzo televisivo pone al centro dell’attenzione La televisione è il mezzo di comunicazione di massa che propone (costringe forse) un singolo all’attenzione di molti • Il conduttore diventa una sorta di divo e le sue espressioni predominano nella comunicazione (fenomeno del divismo), stabilisce dei modelli e crea l’informazione

  27. “Il giornalismo televisivo” Il mezzo televisivo in qualche modo mette a disposizione degli strumenti che favoriscono un approccio emotivo con il pubblico e nello stesso tempo impone questo approccio per ragioni strutturali

  28. “Il giornalismo televisivo” L’anchorman: • il tono della vocesegnala i concetti più importanti, serve a drammatizzare o a sdrammatizzare, deve essere gradevole e calibrato sul contenuto della notizia • facilità di parola, ottenuta con corsi proporzionati alla diverse abilità da raggiungere • chiarezza nell’espressione impedisce il calo d’ascolto e limita il calo d’attenzione che in parte è fisiologico

  29. “Il giornalismo televisivo” L’anchorman: • carica di simpatia, velocità di battuta, corretta postura del corpo • la gestualità deve essere opportunamente gestita • l’accento non deve risentire di inflessioni dialettali

  30. L’AUDIENCE La regola di fondo della comunicazione televisiva è l’audience

  31. L’AUDIENCE Il principio dell’audience è di grande importanza per due fattori: • l’audience è il numero di persone che la comunicazione televisiva riesce a raggiungere • l’audience si trasforma in denaro

  32. L’AUDIENCE L’audience si trasforma in denaro • Ogni segmento di tempo televisivo ha un preciso valore commerciale che dipende dall’audience • Gli spazi pubblicitari vengono venduti ad un costo tanto più elevato quanto maggiore è l’ascolto che la rete è in grado di garantire i quel segmento di tempo • La prime time

  33. I linguaggi del telegiornale Nel giornalismo televisivo linguaggio del testo, linguaggio grafico e linguaggio iconico o delle immagini sono assolutamente equipollenti e più che interagire, diremo che si fondono Il “testo televisivo” comunica indifferentemente con immagini e parlato

  34. LE FASI DEL LAVORO GIORNALISTICO • Raccolta e selezione delle notizie • Raccolta e selezione delle immagini • Organizzazione del giornale • Editing

  35. LE FONTI Agenzie di stampa e Agenzie video

  36. LE FONTI Agenzie video Classificazione delle agenzie in base all’ampiezza dell’area di lavoro di cui esse si occupano • Agenzia video nazionale • Agenzia video internazionale, raccoglie il materiale prodotto dalle varie emittenti nazionali che lo rendono disponibile attraverso il satellite

  37. LE FONTI La maggiore agenzia video europea è la Evn (Euro Vision News), comunemente detta Evelina: • Eveline, notizie filmate che arrivano in redazione nel corso di tutta la giornata e che vengono immediatamente codificate e archiviate (vinigrafo): la fonte di provenienza e il time code (ora, minuto e secondi esatti dell’immagine • Feed, immagini già montate in sequenza di pochi minuti per offrire una sintesi dell’evento

  38. Evn(Euro vision news) • Evelina “O”, passa a mezzogiorno • Evelina del mattino, passa alla 5:30 • Evelina “Y”, passa intorno alle 10:30 • … altre eveline durante la gioranta

  39. LE FONTI La raccolta delle immagini: In redazione: • Materiale archiavato (LD) o agenzie videonews e emittenti locali collegate All’esterno: • La troupe e i pulmini regia o fly Service: • Teleoperatori free-lance pagati a giornata o a numero di servizi

  40. Il linguaggio del “testo”telegiornale • Come per il quotidiano, una notizia si costruisce tenendo presente: • Il lead (o sommario) in cui sono contenute le informazioni più importanti • Il corpo • Il riepilogo e la conclusione non sono sempre presenti Organizzazione a “piramide invertita”, prima gli effetti, poi le cause

  41. Il linguaggio del “testo”telegiornale • Una notizia chiara, essenziale eppure completa si costruisce tenendo presente: Il focus e la struttura

  42. Il linguaggio del “testo”telegiornale La notizia televisiva è soprattutto racconto, a story • Il giornalistafocalizza subito il “significato profondo” cioè quel filo conduttore attorno a quale far ruotare tutti i particolari ritenuti più interessanti • L’azione, il ritmo, le immagini che devono essere attraenti, il linguaggio che deve essere comune

  43. La notizia e il conduttore • Lead e lead-in Il lead in o lancio rappresenta l’introduzione con la quale il conduttore presenta il nucleo centrale del servizio che sta per andare in onda, invitando il pubblico all’approfondimento Il lead vero e proprio è l’inizio del servizio dell’autore

  44. La notizia e il conduttore Il lead-in • deve essere ben strutturato e perfettamente armonizzato con il lead che introduce • Deve avere una sua pregnanza e chiarezza capaci di cattura immediatamente il pubblico • Non deve bruciare la notizia dell’autore del servizio, ossia senza esaurire i cntenuti • Può assumere la forma di una domanda a cui si darà risposta nel servizio

  45. La notizia e il conduttore Vivi e lanci I lanci sono i lead-in I vivi sono le notizie date interamentedal conduttore • Vivo illustrato: al vivo vengono associate delle immagini fisse • Il conduttore fuori campo, notizia data dal conduttore a commento di immagini in movimento che, durante la lettura, vengono mandate a riporto, ossia a copertura del volto del conduttore che rimane fuori campo. È utilizzato nelle edizioni flash dei tg o quando si ha poco tempo a disposizione

  46. Il linguaggio del “testo”telegiornale La forma classica di trattamento di una notizia in un telegiornale è il servizio

  47. Il linguaggio del “testo”telegiornale Servizio, trattamento di una notizia che va da un minimo di 40 secondi a un massimo di due minuti composto da: • una storia • un contesto • degli attori (actor, cioè colui che compie l’azione) • un’accurata descrizione delle cause del fatto

  48. Il linguaggio del “testo”telegiornale • organizzazione a “piramide invertita”, prima gli effetti e poi le cause • Il servizio deve avere una coerenza logica e cronologica, deve riuscire ad avvincere, a comunicare informazioni e a trasmettere emozioni

  49. Il linguaggio del “testo”telegiornale Un servizio è la combinazione di: • Immagini (in movimento) • Testo • Sonoro

  50. Il linguaggio del “testo”telegiornale Immagini in movimento Testo • supporta le immagini e ne aiuta la comprensione chiarificandole • descrive ciò che esse non mostrano • sottolinea un fatto o una emozione Immagini e testo devono essere tra loro sempre perfettamente coerenti

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