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Progettare la valutazione

Progettare la valutazione. Antonella Rissotto Laboratorio professionalizzante su “Analisi valutativa di un servizio sociale” antonella.rissotto@istc.cnr.it. Caratteristiche del progetto: fattibilità. Un progetto non è un insieme desideri, un’idea brillante o una lista di attività.

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Progettare la valutazione

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Presentation Transcript


  1. Progettare la valutazione Antonella Rissotto Laboratorio professionalizzante su “Analisi valutativa di un servizio sociale” antonella.rissotto@istc.cnr.it

  2. Caratteristiche del progetto: fattibilità Un progetto non è un insieme desideri, un’idea brillante o una lista di attività. Un progetto è un percorso/programma orientato verso uno scopo. Per questo è molto importante una caratteristica di un progetto: la fattibilità. Noi non realizzeremo i progetti che costruirete, ma dovrete costruire dei progetti realizzabili.

  3. Caratteristiche del progetto: legato all’esperienza • Perché deve essere legato all’esperienza? Perché il legame con la prassi lavorativa o di tirocinio permette di contestualizzare il lavoro di progettazione nella realtà, dandogli maggiore concretezza. • Esempi: • 1. valutare la soddisfazione di un servizio di assistenza domiciliare per anziani; • 2. valutare la soddisfazione di un Centro diurno per adulti con handicap.

  4. Come procedere: 1. la scaletta • La scaletta che riceverete e che tra poco scorreremo insieme costituisce l’ossatura del progetto. Per usare una metafora è come se do a ciascuno di voi una cassettiera: durante gli incontri del laboratorio voi dovrete riempire i diversi cassetti. Su ogni cassetto c’è un etichetta (titolo del paragrafo del progetto) che indica il contenuto. In incontri diversi riempiremo cassetti diversi. Dovete però tenere presente che quello che metterete in un dato cassetto è in relazione con il contenuto di quello che c’è già negli altri cassetti.

  5. Come procedere: 2. linearità e circolarità • Durante la costruzione di un progetto si incrociano due direzioni. La prima è lineare, dal primo all’ultimo paragrafo. Lungo questa direzione (uno stesso giro) aumenta la specificità :si passa dal generale al particolare: per valutare, come per fare ricerca occorre delimitare, circoscrivere e approfondire. • La seconda direzione è circolare perché la progettazione è un processo ricorsivo. Ad ogni rilettura aumenta la complessità del progetto; perché si stabiliscono relazioni tra le diverse parti che lo compongono, ma anche perché ciascuna parte si articola, si sviluppa e diventa via via più complessa.

  6. La meta del percorso • È importante sapere dove si intende arrivarecon il progetto di valutazione: gli obiettivi sono una sorta di bussola. La progettazione è un processo ricorsivo, ma orientato ad uno scopo. Senza obiettivi si rischia di avvitarsi. Se occorre ridefinire gli obiettivi occorre specificare perché si intende fare una valutazione, in risposta a cosa si è deciso di valutare.

  7. Condizioni per la valutazione 1 • Il progetto deve essere realizzabile quindi ci sono aspetti molto importanti di cui tenere conto prima tra tutte le risorse (economiche, umane, il tempo, il potere, le conoscenze….). • Esempi: • 1 Se la valutazione deve poter incidere sulle prassi lavorative è necessario coinvolgere i decisori (o le associazioni degli utenti) che hanno il potere di ostacolare il cambiamento. • 2. La conoscenza, dettagliata e supportata dai dati di una ricerca valutativa, dei limiti e di punti di forza di un servizio o intervento può avere un ruolo chiave nel rifinanziamento o meno di un servizio/intervento.

  8. Condizioni per la valutazione 2 • La conoscenza delle condizioni in cui si realizza la valutazione riduce il rischio di un uso strumentale della valutazione della valutazione stessa. • Esempi: • 1. I risultati della valutazione servano a motivare decisioni già assunte (il caso degli Uepee dei centri diurni per la salute mentale). • Ad ogni tappa occorre chiedersi di cosa ho bisogno per realizzarla? Cosa potrebbe ostacolarla? Cosa potrebbe promuoverla? L’informazione/comunicazione e la condivisione sono delle parole chiave molto importanti per il successo di una valutazione.

  9. La coerenza interna • Una importantissima caratteristica di un progetto. • È il filo rosso che unisce le diverse fasi della progettazione (oppure i diversi cassetti della cassettiera). • Esempi: • 1. Se l’obiettivo è misurare non è consigliabile un metodo qualitativo, uno strumento non strutturato (es. interviste in profondità) e un campione di piccole dimensioni. • 2. Se si hanno poche risorse non si possono raccogliere 500 questionari che poi non verranno analizzati…. • La coerenza interna richieda la capacità di tenere a mente sia la specificità delle singole tappe, sia il progetto nel suo insieme. Anche su questo aspetto si gioca una buona parte del punteggio che viene attributo ad un progetto costruito in risposta ad un bando.

  10. Coerenza interna: conseguenze • Coerenza vuol dire che ogni scelta deve essere motivata. Quando non c’è un’unica/la migliore possibilità occorre motivare, ossia spiegare perché. • Esempi: • Si valuta ora perché tra 6 mesi si chiude la convenzione tra l’ente locale e la cooperativa; perché tra 2 mesi si riprogetteranno tutti i servizi per i minori e le loro famiglie. Si prendono in esame i primi sei mesi perché l’intervento è sperimentale e nel progetto è prevista un’eventuale modifica dell’intervento a 6 mesi dall’attivazione…

  11. Conoscenza • Scrivere quello che già si conosce, distinguendolo da quello che si pensa si dover conoscere (indicare quali conoscenze occorre acquisire e attraverso quali fonti).

  12. Le dimensioni del progetto • Quelle che abbiamo inserito nella scaletta non sono le sole voci possibili (costruire un buon progetto non è come fare un buon dolce: non c’è una sola buona ricetta). Si possono inserire o togliere paragrafi per avvicinare il più possibile il progetto alla peculiarità del contesto in esame e alla metodologia che si pensa di adottare.

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