1 / 57

Modulo 1 Sorveglianza degli incidenti stradali e domestici attraverso i dati PS

Modulo 1 Sorveglianza degli incidenti stradali e domestici attraverso i dati PS A cura di: Assunta De Luca, Sara Farchi, Stefano Genio, Gabriella Guasticchi, Giuliano Lori L’Aquila, 18-19 Aprile 2007. Obiettivo del Modulo:

miach
Download Presentation

Modulo 1 Sorveglianza degli incidenti stradali e domestici attraverso i dati PS

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Modulo 1 Sorveglianza degli incidenti stradali e domestici attraverso i dati PS A cura di: Assunta De Luca, Sara Farchi, Stefano Genio, Gabriella Guasticchi, Giuliano Lori L’Aquila, 18-19 Aprile 2007

  2. Obiettivo del Modulo: • fornire agli operatori, referenti per gli interventi e formalmente individuati dalle Regioni, strumenti utili alla progettazione e assistenza all’implementazione dei programmi. Attraverso: • Discussione dei protocolli operativi sull’implementazione di una sorveglianza attraverso i dati PS; • confronto sulle possibili modalità di attuazione dei piani, considerando le specificità locali. L’Aquila, 16 aprile 2007

  3. Sistemi di sorveglianza: • Un sistema di sorveglianza è una raccolta, analisi e interpretazione sistematica e continua di informazioni sanitarie • Si attua attraverso la raccolta e l’analisi di record individuali e il reporting ad “altri” • Gli “altri” possono essere identificati all’interno del SSN/SSR, o in altri contesti (altre strutture pubbliche, agenzie internazionali…) • La sorveglianza può essere attiva o passiva a seconda dei bisogni e delle risorse disponibili L’Aquila, 18-19 aprile 2007

  4. Obiettivi del sistema di sorveglianza: • Dimensione e caratteristiche del problema • Numero di casi coinvolti, tipo di lesione, caratteristiche delle lesioni • La popolazione a rischio • I fattori di rischio • I trend temporali L’Aquila, 16 aprile 2007

  5. Requisiti del sistema di sorveglianza: • Flessibilità • Semplicità • Accettabilità • Accuratezza e completezza • Utilità • Sostenibilità • Tempestività L’Aquila, 17-18 aprile 2007

  6. Passi per attuare la sorveglianza • www.cdc.gov/ncipc/pub-res/unintentional_activity/2004/activity04.htm

  7. Procedure

  8. I dati

  9. GRUPPO DI LAVORO: DISCUSSIONE SU “Definizione dell’evento da sorvegliare”

  10. Definizione dell’evento da sorvegliare L’OMS definisce incidente ogni accadimento, non deliberatamente provocato (nel senso “diretto”, “volontario”), caratterizzato da un subitaneo agire di una forza esterna, che può manifestarsi in una lesione dell’organismo. Quindi per l’OMS l’incidente un evento improvviso, indesiderato e non prevedibile che determini una lesione acuta con conseguente necessità di assistenza medica in pronto soccorso o in un altro servizio intra o extra-ospedaliero. SORVEGLIANZA CON I DATI PS: …..lesione acuta con conseguente necessità di assistenza medica in pronto soccorso.

  11. Definizione dell’evento da sorvegliare • Ambiente domestico • Per "ambito domestico" si intende l'insieme degli immobili di civile abitazione e delle relative pertinenze ove dimora il nucleo familiare dell'assicurato; qualora l'immobile faccia parte di un condominio, l'ambito domestico comprende anche le parti comuni condominiali. • Incidente stradale • l’incidente stradale come il fatto verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nel quale risultano coinvolti veicoli (o animali) fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone.

  12. GRUPPO DI LAVORO: DISCUSSIONE SU “Minimum dataset”

  13. Minimum data set - 1° LIVELLO: BASE Obiettivo: monitoraggio degli incidenti domestici/stradali attraverso l’analisi degli accessi in pronto soccorso.

  14. 1° LIVELLO: BASE Obiettivo: monitoraggio degli incidenti domestici/stradali attraverso l’analisi degli accessi in pronto soccorso. Selezione del luogo del trauma

  15. Minimum data set - 2° LIVELLO: AVANZATO Obiettivo: monitorare le cause e le conseguenze degli incidenti domestici/stradali per fornire indicazioni utili alla prevenzione.

  16. 2° LIVELLO: AVANZATO Obiettivo: monitorare le cause e le conseguenze degli incidenti domestici/stradali per fornire indicazioni utili alla prevenzione. Selezione della diagnosi di trauma (800-995)

  17. Strumenti per l’analisi dei dati

  18. Luogo del trauma “Strada/Casa” Accessi PS Diagnosi Trauma ICD-9-CM 800-995 Tutte eccetto: postumi di traumi remoti (ICD-9-CM 905-909) Nessuna eccetto: diagnosi di complicanze di traumi (es: emorragia cerebrale ICD-9-CM 431) Totale selezione SELEZIONE DIAGNOSI DI TRAUMA (livello avanzato) !!! Panel di epidemiologi e medici di pronto soccorso Si Si No 153,200 In caso di più diagnosi, per selezionare il caso è sufficiente una sola diagnosi di trauma

  19. PULIZIA • Date incongruenti: escludere accessi in ps con data di accesso esterna al periodo di studio (esempio: periodo di studio anno 2003 accessi validi quelli compresi tra il 01/01/03-31/12/03) • Accessi multipli: gli accessi in ps di una stessa persona avvenuti entro 48 ore, sono stati considerati come riconducibili allo stesso evento traumatico • ESEMPIO:

  20. A B RECORD LINKAGE (1) Insieme di procedure per identificare i record di un database A connessi alla stessa persona (visita, etc) nel database B (o nello stesso database A)

  21. RECORD LINKAGE (2) Manuale:estremamente dispendioso; appropriato se file sono molto piccoli Deterministico: mediante computer attraverso procedure per l’identificazione di combinazioni di identificatori unici quali nomi, codici fiscali, tesserini sanitariProbabilistico: mediante computer, permettono l’identificazione di accoppiamenti probabili basandosi non sull’identificatore unico ma su accoppiamento di più variabili

  22. Passo che precede il vero record linkage Allineamento della codifica delle variabili da utilizzare per il record linkage • Soprannomi • Errori tipografici • Abbreviazioni • Apici, apostrofi, caratteri speciali RECORD LINKAGE (3) Standardizzazione

  23. RECORD LINKAGE (4) • Confrontare i campi stringa può dare luogo a molti disaccordi tra i confronti Mario Rossi MARIO ROSSI M. Rossi Mario Rsosi MarioRossi Si può ricorre alla normalizzazione dei campi stringa Gian Luca De Rossi GIANLUCA DEROSSI GNL DRS

  24. RECORD LINKAGE (5) Linkage deterministico “Exact match” • Metodo più semplice di linkage Dopo aver ordinato i files per la chiave • Records hanno esattamente la stessa chiave (singola o formata da più variabili)

  25. RECORD LINKAGE (6) “Exact match” Limiti • Assenza / incompletezza / inaccuratezza della/e variabile/i che formano la chiave Motivi: Errori di trascrizione al momento della registrazione Utilizzo di abbreviazioni nei nomi composti e/o di soprannomi Cambi di nome nel tempo (matrimoni / adozioni)

  26. RECORD LINKAGE (7) “Deterministico” Estensione di regole per exact match Sviluppo di regole basate su variabili presenti su entrambi i files Esempio: Si considerano uguali se una delle seguenti situazioni sono incontrate: • Stesso cognome, stesso nome, stesso comune, stessa data di nascita , stesso sesso • Stesso cognome, stesso comune, stessa data di nascita , stesso sesso • Stesso cognome, stesso nome, stessa data di nascita , stesso sesso • Etc.

  27. LINKAGE CON RICOVERI OSPEDALIERI (1) Chiave primaria degli archivi disponibili Accessi in pronto soccorso (2003) nome + cognome + data di nascita + sesso + comune di nascita MARIOROSSI25071970M058091 Dimissioni ospedaliere (2003-04) nome + cognome + data di nascita + sesso + comune di nascita MARIOROSSI25071970M058091 * comune di nascita codice Istat Si prendono solamente i ricoveri avvenuti entro 24 ore dall’accesso in pronto soccorso

  28. LINKAGE CON RICOVERI OSPEDALIERI (2) Si cercano tutti gli accessi in pronto soccorso, non solamente quelli con esito ricovero/trasferimento, in questo modo possiamo valutare la qualità del linkage ESEMPIO (sorveglianza Regione Lazio 2000): 144935 (accessi 2000) da ricercare ricoveri Esito = ricovero 10475 Esito = trasferimento 1225 11704 Ricerco il ricovero avvenuto nello stesso giorno o nelle 24 precedenti/successive indipendentemente dall’esito Per gli esito ricovero 10475-9902= 573 717/10475=5.5% non trovati Per gli esito trasferimento 1225-1014 =211 211/1225=17.2%non trovati

  29. LINKAGE CON REGISTRO MORTALITA’ (1) Chiave primaria degli archivi disponibili Database integrato accessi ps + ricoveri (2003-04) nome + cognome + data di nascita + sesso + comune di nascita MARIOROSSI25071970M058091 Registro mortalità (2003-04) nome + cognome + data di nascita + sesso + comune di nascita MARIOROSSI25071970M058091 * comune di nascita codice Istat Si effettua per rilevare la mortalità a 30 giorni dalla data di incidente Si usa la data di accesso in ps come proxy della data di incidente

  30. Cos’è la matrice di Barell? E’ uno strumento per classificare gli infortuni codificati secondo ICD-9-CM per distretto corporeo coinvolto e tipo di lesione. E’ utile per standardizzare i vari infortuni per analisi in studi clinici e epidemiologici.

  31. Obiettivi della matrice • Semplificare il processo di classificazione degli infortuni • Fornire uno formato standardizzato per report successivi • Caratterizzare gruppi di infortuni

  32. Motivazioni per la costruzione della matrice CODICI ICD-9-CM 800-995 Tipo di lesione Distretto corporeo

  33. Tipo di lesione Distretto corporeo Codici ICD-9-CM Struttura della matrice

  34. Il tipo di lesione (colonne) è basato sulla sequenza dei codici ICD-9-CM nel codebook Il distretto corporeo (righe) è basato su : Gruppi anatomici Alta incidenza Variabilità nell’outcome Differenza nelle cure

  35. Gruppi specifici (1) “Colonna vertebrale divisa in due gruppi”

  36. Gruppi specifici (2) “Arti inferiori divisi in gruppi molto specifici”

  37. Gruppi specifici (3) “Amputazioni separate dalle ferite aperte”

  38. Gruppi specifici (4) “Traumi superficiali e contusioni sono stati uniti”

  39. Gruppi specifici (5) La matrice ha delle righe per le “condizioni sistemiche ” che permettono l’uso della matrice per infortuni non classificabili per sito.

  40. Gruppi specifici (6) “La presenza del traumatismo intracranico (TBI) è importante. La matrice identifica TBI certo, possibile ed altri infortuni alla testa”.

  41. MULTIPLE (1) Pazienti consingola diagnosi Pazienti con diagnosi multiple Seleziono Diagnosi principale Ci sono delle limitazioni nell’uso della singola diagnosi per individuare gli infortuni che coinvolgono più distretti corporei e generano lesioni multiple: • Difficoltà di codifica in diagnosi principale • Descrizione distorta del reale infortunio

  42. MULTIPLE (2) Ragioni per l’uso delle diagnosi multiple: • Riflettono il reale infortunio dell’individuo • Spesso associate con alta gravità • Identificano un profilo comune di infortuni con lesioni multiple

  43. MULTIPLE (3) Creazione profilo di infortunio Divido distretto corporeo nei gruppi: • Testa e collo TC • Colonna vertebrale C • Torace T • Arti A • Altro AL • Diagnosi di non trauma X diagnosi1 diagnosi2 diagnosi3 diagnosi4 diagnosi5

  44. Incidenza degli accessi al PS per sesso ed età. Lazio, 2000

  45. Tassi per 100.000 abitanti 3236 LT 3020 Roma Pr 2591 Roma 1782 Rieti 1638 VT 1334 FR Incidenti stradali - Incidenza degli accessi al PS per provincia. Lazio, 2000

  46. Accessi al PS per Triage. Lazio, 2000

More Related